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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
ma poi lo stesso autore del thread ha ammesso di averlo aperto per spiegare il suo disagio, la sua immaturità sessuale, sentimentale e non so che altro. E voi a difenderlo che è tutto a posto, aiutarlo non è dire va tutto bene è tutto normale
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Re: Più che una storia, una confessione.
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E' che sta diventando un pretesto per portare avanti crociate personali, sarebbe meglio se il topic venisse chiuso, almeno temporaneamente. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Detto ciò, faccio un'ultima auto-analisi dei fatti e poi vi lascio a scannarvi tra di voi. Questa storia è durata un anno e mezzo, ed è stata una storia di scrupoli morali a non finire. Mai, MAI ho messo al primo posto me stesso. Ho più volte ribadito che sì, ero innamorato di lei, ma non ho mai sperato nulla. Non ne abbiamo mai neanche parlato, ho sempre evitato l'argomento proprio per non turbarla. Volevo la sua amicizia, nient'altro, poiché mi sembra di aver ben specificato all'inizio del racconto di non stare bene coi miei coetanei, che è inutile per me cercare la compagnia di una donna della mia età, perché come ha espresso bene qualcuno in un commento precedente, non reggerei il confronto. In realtà neanche con lei ho saputo reggerlo, perché come ho pure detto chiaramente (ma qualcuno fa finta di non leggere) la ragazza aveva un carattere forte, che alla fine mi ha schiacciato. Qualcuno dice che non ho pensato a lei... ci ho pensato anche troppo, invece. Ho avuto troppo riguardo, le ho dato troppe attenzioni. Lei è più matura della sua età, e badate bene, non perché sia già smaliziata, l'abbia "preso in tutti i buchi possibili" e altre immonde schifezze che avete detto... è più matura perché ha visto tanta sofferenza (non avete idea) ed è cresciuta molto in fretta. Il mio errore è stato non averla trattata da "grande" come probabilmente voleva. Per paura di ferirla, per paura di farle paura, l'ho trattata coi guanti, l'ho trattata da bambina... e lei l'ha visto come una presa in giro, perché dei due ero palesemente IO il bambino, non lei. Alla fine si è stufata e mi ha scaricato. Un istinto egoistico è scattato dopo, lo ammetto. Quel cercare disperatamente di recuperare il nostro rapporto. Ma il mio era DOLORE. Non per aver perso l'amore, quale amore... non c'è mai stato niente. Ma per aver perso un'amica, l'unica persona che mi ascoltava... e non solo... l'unica che IO ero felice di ascoltare, perché del resto del mondo non me n'è mai fregato niente, e in tutta la mia vita sono stato bene SOLO con lei. L'unica persona con cui sia mai stato BENE, capite? Quella corsa fin sotto casa sua, che vedete tutti come il gesto inequivocabile del maniaco, io l'ho fatta PIANGENDO. Che ne sapete voi?? E anche dopo, ho fatto di tutto per cercare di rimediare... sempre con delicatezza, sempre con la dovuta discrezione. Aspettando il momento giusto, un momento giusto che non è mai arrivato. Volevo riparare al male fatto perché la vedevo triste e arrabbiata, volevo chiarire le cose e farla sorridere di nuovo, con calma e senza ferirla. Ma quando ci ho provato mi ha distrutto, mi ha mandato a fare in culo senza pietà. Quindi ripeto, l'errore è stato proprio qui. Dovevo andare da lei a muso duro, subito, e chiederle scusa come si deve, invece di tentennare per mesi. Non voleva riguardo, voleva RISPETTO. L'avrebbe apprezzato di più. E' stata la mia codardia a deluderla. Niente mi toglie dalla testa questa idea. Ma cos'è la codardia? Non credo mancanza di coraggio... alla fine, per ficcarsi in una storia così, per farsi avanti con una ragazzina sapendo che avrai tutto e tutti contro, ci vuole grande coraggio. La codardia non è altro che la fobia. Quel maledetto mostro che ti impedisce qualsiasi relazione normale con le persone. Non sono le tendenze pedofile il vero mostro, i culi delle liceali non si consumano se li guardo, ho capito questo. Ho capito che mi sono tormentato per la ragione sbagliata. Il vero tormento è sapere che non sarò mai in grado di parlare con nessuno, né giovani né adulti. Resterò con la mia immaturità e inesperienza, farò sempre errori su errori, e anche quando sarà vero amore non mi crederà nessuno. Non esiste felicità, non è dato sognare. Non è dato neanche cercare comprensione. Non c'è niente. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
Se non vi piace la legge lanciate una petizione popolare e cercate di cambiarla, anche a me tante cose non piacciono ma mica vado a rompere le balle a qualcuno che fa queste cose: non le faccio IO semplicemente, tu puoi fare quello che ti pare (nei limiti della legge).
Non lo dico per difendermi dalle accuse di mostro, pervertito, ecc., visto che io con una minorenne non ci ho mai fatto nulla nemmeno quando ero minorenne io :mannaggia: |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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La mia non cambia. La vostra,credo,neppure. Vado a letto,amareggiata,mi pare il mondo alla rovescia qui, ma non è la realtà,è solo un forum.Fiuu. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Il problema ( ma sicuramente ce ne sono più a monte ) sono queste tue idealizzazioni: qui non c'è "grande coraggio", la gente ci prova tutti i giorni senza avvicinamenti vari e soprattutto senza scegliere una persona in particolare principalmente perché non ci fa paura, a differenza del resto del mondo. Non credo tu sia un maniaco, riesci a riportare gli avvenimenti molto lucidamente, ma se leggi bene la definizione di stalking noterai che in certi punti corrisponde pericolosamente ad azioni che hai descritto. Per questo, a mio avviso, il sostegno di un terapeuta a cui raccontare con questa stessa sincerità che stai utilizzando qui ( forse anche impropriamente ) ciò che è successo ti servirebbe. |
Re: Più che una storia, una confessione.
nonostante tutto comunque dai la colpa a lei, che era troppo forte, che ti avrebbe schiacciato e preso in giro. Ma sei tu che l'hai resa oggetto di attenzioni che probabilmente non voleva e si sentiva oppressa da questo tuo comportamento, semplicemente era solo una ragazzina e l'hai rivestita di chissà quale significato, attribuendo tutto a lei poi. Io spero davvero che ce la metterai tutta per non soffrire più, non vorrai a 50 anni sentirti in ritardo e innamorarti di ragazzine solo perché si avvicinano di più al tuo vissuto e al tuo modo di sentire
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
Tornando all'argomento principale, non potrebbe trattarsi di sindrome di Peter Pan (neotenia psichica)? Lui non è solo attratto dalle ragazzine, lui probabilmente è rimasto un ragazzino dentro.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
nn centra che sei disgustato dai commenti etc... provare attrazione per una 15 enne o 16 , innamoramento etc... nn è normale , un tizio normale che nn ha devianze , abbracciando una bambina prova tenerezza e senso di protezione , nn si innamora , nn vuole vederla da solo , e nn la segue tipo stalker , è inutile che copri il tutto parlando dei sentimenti etc... quelli fanno parte della malattia , si parte cosi poi si finisce coi fatti , io sarei proccupato di me stesso fossi in te ... per fortuna nn sei passato ai fatti ancora .... quindi puoi ancora (forse) andare in terapia per il resto della vita e magari risolvere sto problema .... non è normale provare certe cose per una bambina , proprio non lo è , se nn lo riconosci tu stesso vuol dire che ancora sei dentro alla malattia e nn te ne rendi conto forse o forse nn te ne vuoi rendere conto ... poi vedi te la vita è la tua , ma se rovini quella degli altri poi paghi.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Per questioni simili un supporto psicologico è molto probabilmente necessario. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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I problemi di fobotto non hanno a che vedere con la differenza d’età, ma con l’idealizzare un rapporto che probabilmente non esisteva |
Re: Più che una storia, una confessione.
Se fobotto avesse aperto il topic un po' di tempo prima, prima che si attivasse per entrare in contatto con questa benedetta ragazza, non sarei stato certo tra quelli che lo avrebbero incoraggiato a farsi avanti questo perché, indipendentemente dalla sua età, questo genere di tentativi sono destinati a non condurre a nulla di felice. Anche se si ottenesse un riscontro apparentemente positivo nei primi tempi, è inevitabile che tutto il peso di una vita non vissuta si riveli al soggetto sulla quale si riversano le ultime illusioni, e non credo che esista nessuna al mondo disposta ad assumersi una responsabilità del genere per qualcuno che ha conosciuto da poco. Non è una colpa o una mancanza, si tratta di una reazione normale e comprensibile.
Detto questo non credo proprio che esistano terapie utili anche solo ad alleviare il peso dei mali esistenziali. |
Re: Più che una storia, una confessione.
tu hai paura che una donna adulta ti giudichi e ti faccia pesare il fatto che non hai molte esperienze di vita.. ma anche le ragazzine ti vedono in maniera strana e sono quasi intimorite da una persona di "una certa età" che provi un interesse così, boh idealizzato e assurdamente forte, per loro. Non capiscono e come potrebbero, devono fare cazzate alla loro età e uscire con gli amichetti e dare i loro primi baci senza ansie di sorta. L'unica cosa che dovresti fare è la terapia e iniziare pian piano ad aprirti alle persone della tua età, senza aver paura che chissà cosa vedano in te
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
conosco personalmente una ragazzina di quindici anni che ha avuto due relazioni con degli uomini over trenta, perchè a detta sua, incarnano una figura paterna che è stata latitante; a vederla pare più grande della sua età, soprattutto per il fatto che si trucca vistosamente e assume atteggiamenti un poco maliziosi. Ho notato inoltre che la sorella, più grande di lei di uno o due anni, mi ha spesso lanciato sguardi, non so se di interesse, fatto sta che non l'ho mai approcciata per provarci, proprio per la differenza d'età abbondante che intercorre...
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