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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Boh, sarà, a me sembra che buttata così sia come la storia dei carboni ardenti... mi sembra si parli di emozioni totalmente sconnesse con la realtà; l'essere che auspicate mi pare una specie di automa. Voglio dire, ci sta di provare un'emozione negativa perché si è considerati brutti da qualcuno o perché si è stati scartati a un colloquio eh, non è che son cose che se si ha autostima non debbano scalfire minimamente. Per lo stesso motivo, l'indipendenza totale del proprio giudizio da quello altrui a me pare una chimera, io personalmente auspico l'equilibrio, non di vivere camminando tre metri da terra fregandomene di tutto quello che mi avviene attorno.
Edit: aspè, questa era la risposta a Adelaide, a Muttley rispondo semmai dopo, devo prima andarmi a leggere che sosteneva Empedocle che io non ho fatto il classico :mrgreen: |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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L'ideale (che ovviamente è molto difficile da raggiungere, però bisogna provarci) è capire che non siamo inferiori o superiori agli altri, e quindi stilare classifiche e darci definizione di figo, sfigato ecc. ecc. ma siamo tutti "diversi", con pregi e difetti differenti. E' un po' idealistico forse ma è quello a cui dovremmo tendere. Per fare un esempio, tornando un po' in topic, si ha paura che la calvizie (o altri difetti fisici, il discorso è simile) pregiudichi l'interesse femminile. Io penso che se una ragazza si ferma a guardare l'aspetto esteriore e non ci vuole conoscere per quello che siamo beh, allora non è una ragazza interessante, almeno per me. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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:pensando: (è esattamente questo che intendevo per "inquadramento del vero problema") |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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E' un affermazione generica che possiamo applicare a tantissime cose |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
il barbiere mi ha detto che dovrei tenere almeno fino ai 30, speriamo :pensando:
cioè fino ai 30 ma pesantemente stempiato però eh :sisi: |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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tutto questo a VENT'ANNI 20 |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Ad ogni modo secondo me non tutti i problemi emotivi sono spiegabili con le teorie sull'età evolutiva. Quote:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
comunque io alla fine volevo solo dire che mi dispiaceva diventare pelato, tutto li
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Una volta una ragazza mi cantò per scherzare la canzoncina "Hai problemi di capelli, c.zzi tuoi ti tieni quelli!"
Una settimana dopo era nel mio letto;) |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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I problemi non sono tutti uguali e non impattano tutti allo stesso modo e nella stessa entità. Considerarli tutti uguali, con la stessa genesi e le stesse conseguenze, è il miglior modo per ostacolarne la risoluzione. Quote:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
http://forum.amando.it/ragazzo-calvo...10/index9.html
vedete qui un'altra prova una addirittura dice odio i ragazzi brutti a calvi, odio addirittura |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Che magari è pure uno (troll, dei tanti su internet). Prova di cosa, poi? Che fra qualche anno la commemorazione della Shoah sarà estesa anche ai calvi? E' proprio impossibile avere una visione meno esasperata del problema*? Bisogna per forza mettersi le fette di prosciutto davanti agli occhi per non vedere i tutt'altro che pochi calvi accoppiati e immaginarsi invece un apartheid setimentale? *N.B.: Ho detto problema, quindi ho detto che esiste. Solo che non ha i contorni, le cause e le consegeuenze che si vorrebbero far credere con questo topic. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Molto bella :bene: In realtà gli piacevo molto, però si divertiva a scherzare......... Questo solo per dire che se sei calvo o no, non conta molto, tutto quì...........state tranquilli. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Come sarebbe fatta una bella per tutti? :nonso:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Cara Delevigne per tutti, mi permetto di dissentire:sisi::moderatore:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Ho gusti fuori dal comune allora :asd:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Era oggettivamente bella per tutti, una delle prime sere in cui la conobbi, mi ricordo che dal locale dove eravamo stati per riaccompagnarla alla macchina andammo in 4 (tutti maschi), lei camminava fiera davanti e noi come i cani dietro...........pensa io ero l'unico pelato, ma lei venne con me poi! Di carattere era un pò prima donna, un pò snob, però era anche simpatica e tranquilla. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Tu ed altre persone sembra che confondiate sistematicamente le due cose. Se il problema è relativo soprattutto ad una credenza distorta, va modificata magari questa credenza e si potrebbe parlare di problema puramente psicologico, ma se è legato anche ad altro, il problema non può essere risolto soltanto modificando la credenza, anzi non è la credenza il problema, bisognerà modificare altro. Una persona che crede che se soffia in aria verrà arrestata e non lo fa per questo, andrebbe convinta che questa cosa non è diffusa realmente come crede ed è soltanto una sua creazione legata a certi vissuti particolari, e sarei d'accordo con chi sostiene che il problema è questo qua in casi del genere, mentre in altri casi io mi accorgo che questa valutazione di quel che c'è attorno corrisponde effettivamente a quel che c'è attorno. Ora in questi altri casi la situazione produce comunque disagio ma la causa non è di certo la credenza distorta. C'è un contesto sociale e delle reazioni, ma non c'è alcuna valutazione distorta delle reazioni in relazione a certe caratteristiche e modi di comportarsi. Se io per vivere vado a rubare, per esempio, rischio davvero di finire in galera, non è che se mi convinco che la stragrande maggioranza degli altri mi vorranno comunque un gran bene ed avranno probabilmente reazioni positive, risolvo il problema, perché gli altri hanno stipulato leggi che poi hanno degli effetti reali sulla mia esistenza, non è la mia sensibilità relativa alla cattiva opinione sui ladri che poi produce le norme e l'applicazione di queste norme anche in relazione alla mia condotta, questo stato di cose non me lo sono creato io mentalmente a causa di una credenza distorta e non sparirà modificando quel che credo, perché non si trova solo nella mia testa. Mi si potrebbe anche desensibilizzare, ma desensibilizzandomi e convincendomi che va tutto bene non mi permetterà mica di evitare i disagi relativi al rischio di finire in galera o il finirci effettivamente continuando a fare quel che faccio (l'operazione psicologica del minimizzare la valutazione negativa delle conseguenze, nel caso in cui il contesto resta lo stesso, finirebbe con farmi esporre al rischio di finirci davvero in galera con maggiori probabilità continuando a fare quel che facevo prima). Non è che il mio giudizio e quel che penso influenza magicamente tutto il resto, tutte le valutazioni e reazioni effettive delle altre persone, e di seguito tutto l'apparato giudiziario che dipende da queste... Non è così... Può esser vero che può influenzare un po' qualcosa qua e là, te lo concedo questo, ma non può scardinare in automatico tutta questa roba qua tanto facilmente. Per questo io direi di distinguere i casi in cui le credenze sono fortemente o in parte distorte (in relazione ai giudizi e le valutazioni sociali effettive) dai casi in cui le credenze non sono affatto distorte. Sarei d'accordo con un approccio puramente psicologico per "curare" il disagio di chi crede che ci saranno reazioni sociali più o meno assurde (quando si comporta, è o fa qualcosa), ma nel caso in cui questo esame di realtà è intatto non si può trattare questi disagi soltanto così (o meglio non è così evidente cosa andrebbe cambiato) perché coinvolgono tutto il contesto. Quando non si ha a che fare con credenze distorte ma con reazioni sociali negative molto diffuse realmente (in relazione a certe caratteristiche) bisognerà fare i conti con un problema conflittuale ben più complicato. Ora se sono stato criptico dovrai spiegarmi dov'è che lo sono stato. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Una bella rasata e via.
A tante donne questa cosa "fa sangue"...e umidità :ridacchiare: |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Sarebbe più corretto dire che molte donne non ci fanno troppo caso a sta cosa caso mai. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
che tragedia
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
chissà
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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