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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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ma nient altro |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Le risposte aggressive che leggo sono di una stupidità brutale e imbarazzante. Non ho davvero parole, che sconforto...
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Complimenti Blimunda , nel tuo post in modo breve e semplice hai scritto degli spunti interessanti su come superare questa maledetta fobia.
Mi fa sempre piacere sentire storie di chi riesce a guarire, mi fanno sentire meglio e mi alzano l'umore, e seppure la strada e dura per me e tutta in salita mi fanno credere che non tutto e perduto. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Credere che il processo di guarigione debba necessariamente avvenire in un certo modo e non in altri a mio avviso impedisce ogni forma di guarigione. Ad ognuno le proprie autosuggestioni.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Spesso ci vedo un voler rafforzare la propria sofferenza, come se qualcuno la stesse mettendo in dubbio. Lo sappiamo che si soffre. Ma se qualcuno dice che ci si può lavorare non bisogna prendere queste persone come dei "finti fobici" della serie ma cosa ne vuoi sapere tu? Sei forse un infiltrato? Tu stai bene, non come me che sto male. Questo no, non va bene. Quote:
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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il perche mi pare lapissiano :ridacchiare: se uno non argomenta e si limita ad esprimer giudizi e insulti campati per aria evidentemente dice fuffa.. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Peace, Ansiaboy. ;) |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Ognuno pensa al proprio bene o a quello di chi è immediatamente vicino a lui. "Stiamo nella merda, ma salviamoci almeno noi..." La nevrosi può essere un punto di partenza. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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io non me la son presa con nessuno :mrgreen: semplicemente facevo notare che certi modi di esporsi non direi siano molto utili allo spronare etc. anzi direi che non c'entrono un fico secco. e infatti l'ho già detto che apprezzo la sua esperienza e basta. peace :) |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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ti faccio i complimenti per aver avuto il coraggio di scrivere :applauso: (anche se ce ne hai messo di tempo :sisi:) spero che sia di insegnamento a tutti quei fobici che lurkano solamente non sentendosi all'altezza di partecipare. uscite dall'ombra, è sempre bello poter interagire, anche solo con un piccolo contributo oppure solamente nei topic dei giochi, è comunque un qualcosa che ci permette di sentirci parte di una comunità per il resto non concordo con la solita idea del forum come luogo di terapia, è un forum, eccheppalle, le terapie si fanno dallo psicologo e all'ospedale, su un forum si parla si cazzeggia si gioca si scherza e si litiga, ma a mio parere non si deve pretendere nulla di più di questo, sarebbe come pensare che uno scolapasta possa servire da apriscatole, non è la sua funzione :nonso: |
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Poi parla di quel di cui mi lamento io, vi lamentate... Chi? Stai parlando con me. Quote:
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Ma a giudicare male sono io perché mi mancano delle cose, non mi fossero mancate mi sarebbe stato bene tutto così com'è, non pensi? Non riesco a capire perché per te risulta strana questa cosa e bisogna poi sentirsi in colpa a causa di un qualche senso di pulizia... Che pure la pulizia, un eccesso di pulizia, è un'altra cosa che mi è sempre stata sulle palle. Ad altre persone potrebbe star bene tutto così com'è, nessuno lo mette in dubbio che potrebbe essere così, è a me che non sta bene, ed il mio giudizio per me vale di più. Perché non mi sta bene? Perché mi manca una donna che mi accetti davvero... Non può essere un buon motivo? |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Ma mica ti devi sentire in colpa perché ti manca una donna, ma ci mancherebbe altro. Dico solo che come argomentazione contro il sistema, contro il mondo, la propria situazione sentimentale non è un grande criterio della verità. Mi ricorda questa:
<<"io sono timido con le donne quindi Dio non esiste" è una metafisica assai poco convincente>> Pessoa |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Per me può essere che una vita senza amore fa schifo e perciò per me un mondo che produce questo nella mia esistenza fa schifo, ma è un giudizio mio che potrebbe anche non essere condiviso da nessuno (soprattutto perché della mia esistenza agli altri gliene frega relativamente). Ora cosa c'entra questa storia della verità? Ho messo in evidenza più volte che una cosa sono i giudizi di valore (preferenze e cose così) altro gli stati di fatto e mi parli di criteri di verità con i giudizi di valore? Per gli stati di fatto credo che esistano diversi criteri di verità, ma per questi giudizi qua, quali criteri oggettivi esistono? Per i giudizi di valore non esiste alcun criterio di verità, ognuno giudica come gli pare e come sente e nessuno alla fine si sbaglia. Non c'è un criterio di verità per capire se il mondo è bello, il mondo è brutto, il mondo è così così... E così via. I criteri di verità servono solo per stabilire come stanno messe le cose nel mondo, non per stabilire se siano belle o brutte, piacevoli o spiacevoli, questi attributi non stanno nelle cose, le cose stanno là inerti e sono come sono, sono relativamente corte, lunghe, si muovono, hanno massa e così via, ma che siano piacevoli o spiacevoli non è qualcosa che si può verificare senza chiamare in causa la persona per cui risultano tali. Ci sono le persone e svariati punti di vista che giudicano questo mondo e quel che c'è dentro, e se A dice bello e B brutto, non è mica detto che qualcuno si sbagli. Anzi dire che si sbagli qualcuno non so che senso possa avere. Inoltre l'esempio che hai fatto è anche scorretto, io dico solo che qualcosa è brutto per me (poi altri potrebbero essere d'accordo con questo giudizio o meno), da questo non concludo che sia vero nessuno stato di fatto, né che esiste qualcosa, né che non esiste (compreso dio) quindi non vedo cosa c'entra. Io guardo qualcosa che adesso è così ed esiste e la sento negativa, magari la cosa se fosse animata non sarebbe mica d'accordo col mio giudizio in cui preferisco un mondo in cui non ci sia o sia diversa da com'è, perciò non è che dobbiamo essere d'accordo rispetto a questi giudizi. Non c'è nessuna metafisica dietro a questi giudizi, e non c'è nessun mondo rispetto al quale possano o debbano rispecchiarsi o non rispecchiarsi più o meno fedelmente, per questo non riesco a capire cosa dici o cosa vuoi sostenere. Ne parli come se dovessero rispecchiarsi in qualcosa o come se potessero essere infondati rispetto a qualche assoluto... Ma in cosa dovrebbero rispecchiarsi e su cosa dovrebbero poggiare per essere fondati? Affinché questi giudizi siano veri cosa dovrebbe accadere? :nonso: Ad esempio per dire anche semplicemente se la birra ha un buon sapore o meno, e capire se è vero questo giudizio qua cosa bisogna andare a verificare? Gli stati di fatto "birra buona", "birra cattiva"... E quali sarebbero? Che si fa si ragiona statisticamente? Se alla maggioranza delle persone piace questo sapore, il fatto che a me non piaccia indica che il mio giudizio di sgradevolezza è scorretto? Manco statisticamente si risolve e si può risolvere la questione per me. A me sembra che parlare di criteri di verità per queste valutazioni qua non abbia senso, partono dal soggetto e là trovano la loro conferma e fondamento (mentre le si vuole equiparare erroneamente a stati di fatto come nell'esempio della frase che hai riportato). Se assaggi qualcosa e trovi sgradevole questo sapore, ti chiedi se questa sgradevolezza sia vera o falsa? Sia fondata o meno? E che significa? Io non riesco nemmeno ad afferrare il senso di questo tipo di domande. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Alla fine per dirsi guariti bisogna che si stia bene, ovviamente, sennò che guarigione è? Il punto allora è capire se stiamo bene tutti con le stesse cose. Perché, ad esempio, non riesco a essere collegato a un gruppo di persone come lo è ciascun altro, se devo starci in modo continuato per un certo tempo, si ha come una naturale tendenza a sottrarsi. Ora posso ammettere tranquillamente che ci sia una componente di fragilità, di debolezza, anche di incapacità di autocontrollo, e quindi paura, che può essere causa di questa tendenza. E sicuramente questa è una cosa che si può analizzare e modificare.
Però... ci vedo anche dell'altro: come un sentire che non ne vale la pena di integrarsi, di seguire i normali e 'sani' schemi di interazione che sono molto forti per esempio in ambito lavorativo, che servono per dire continuamente, rassicurare l'un l'altro, che le cose stanno funzionando, che Tizio non ce l'ha con Caio, che l'espressione facciale è sintonizzata con l'ambiente esterno e ne condivide una certa (forzata?) serenità; quando invece, istintivamente la propria condizione di quiete, se non di benessere, si trova quando si è dentro se stessi e si chiede solo di essere lasciati in pace, anche se si ha un'espressione depressa, e non si prova quel bisogno di mettersi sulla stessa lunghezza d'onda dell'altro. Perchè forse i 'normali' hanno sperimentato da sempre questa capacità di trovare e godere della sintonia con gli altri, gli introversi, o meglio i più introversi, non la conoscono, non la sanno sentire, forse possono imparare ma si tratta di cose molto fluttuanti, casuali, chissà. Scusate la forma delirante, ma spero si sia capito :mrgreen: |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Non ho letto tutto il topic, solo alcuni interventi.
Credo che di fondo ci sia una semplificazione, ma potrei sbagliarmi, che non segue la complessità (che non è complicazione) della mente umana. Quello che si identifica come fobia sociale è soltanto una categoria, un tentativo di schematizzare degli effetti in risposta ad una causa.La fobia sociale ha effetti simili in chi ne soffre solo perchè il sistema di riferimento (la società) è di suo uno schema fatto di regole e quindi riconducibile ad un modello. Quello che non si conosce sono le cause, le sovrastrutture e le rigidità diverse per ognuno nei loro intricati rapporti di interdipendenza.E' quello che bisogna smantellare. Ognuno ha effetti simili o paragonabili, ma i dettagli e il perchè si è arrivati a macerarsi nella depressione sono diversi per ogni singolo cervello.Io ad esempio vivo una stranezza riassumibile (ma non comprensibile per gli altri)in: vorrei socializzare, ma non voglio socializzare. Razionalmente so che è un paradosso ma come lo abbatto? A saperlo. Non si può padroneggiare quel che non si conosce e la risoluzione del problema non dipende nè dalla motivazione, nè dalle diverse intelligenze di cui disponiamo, nè dalla cultura di ognuno. Nella storia esistono e sono esistite menti brillanti che ad un certo punto della loro vita si sono impiccate sul patio di casa perchè non riuscivano più a districare la matassa e la loro mente era diventata una pentola a pressione. Potrà sembrare un punto di vista estremamente pessimistico, ma ho l'impressione che il tutto si possa ricondurre al caso. Al caso e alla fortuna di aver trovato un terapista che riesca a darti la mappa capace di farti raggiungere le tue personali e uniche chiavi che, ripeto, sono diverse per tutti, così da far nascere in sè l'inizio del districamento della matassa. E magari a volte nemmeno basta perchè quella mappa non è intelligibile. Pensate ad un'unghia che si rompe. Razionalmente so che esistono dolori ben più grandi e sofferenze enormi. Ma se il mio cervello risponde ad uno stimolo dicendomi che DEVO soffrire come non mai, il mio raziocinio se ne sbatte le palle delle guerre, delle amputazioni e della fame nel mondo e io continuerò a soffrire per quell'unghia rotta come se non ci fosse un domani.Questa è la depressione. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Per me la questione è un po' dover perdere parti di me e di quello che sono per stare bene. Ma se perdessi quelle parti di me, starei bene sapendo di "essermi" perduto per sempre? Al futuro l'ardua sentenza. :D |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Almeno per me, si finisce per appigliarsi a una propria identità interiore non appena possibile e per quanto più tempo è possibile, da cui la necessità di fuggire il più possibile dal confronto con gli altri. |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
Perché io non riesco mai a creare dei topic che generano flame così accesi e duraturi? Per quanto posso ricordare sono arrivato a "provocare" massimo quattro o cinque pagine... :(
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Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
ecco il topic del guarimento finalmente!
passavo qui in pellegrinaggio, è già apparsa la madonna del forum o deve ancora spuntare? accendo un cero nel frattempo? |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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Sembra uno di quei link complottisti...
Klikka qui e scopri la verità lol Comunque in bocca al lupo :applauso: |
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Non lo sapevi? #sapevatelo! Su rieducational Channel!! :D |
Re: "Guarire" si può. Leggete, per favore.
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