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barclay 05-01-2013 01:49

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 965915)
inefetti non ho mai sentito termine troio, o apelativo simile per un maschio, e ci sono pure quelli che hanno avuto molti partner ecc..

Ci sono dispregiativi adatti per quel genere di uomini, ma vengono usati solo da alcune donne ed alcuni sociofobici: testa di cazzo, puttaniere, ecc. http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=565

Winston_Smith 05-01-2013 01:55

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 966148)
Ci sono dispregiativi adatti per quel genere di uomini, ma vengono usati solo da alcune donne ed alcuni sociofobici: testa di cazzo, puttaniere, ecc. http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=565

Ecco, puttaniere penso che sia il corrispettivo maschile più vicino al termine troia, non mi era venuto in mente prima.

Per quanto riguarda le opzioni del sondaggio, quella che ho scelto come associabile al termine troia (la terza) potrebbe anche essere rappresentata dal termine unisex "inaffidabile".

Herzeleid 05-01-2013 02:02

Re: Il concetto di "troia"
 
L'equipollente concettuale e culturale di troia per gli uomini in realtà non esiste (gigolò, puttaniere, dongiovanni, farfallone e via dicendo, hanno accezioni differenti, spesso e volentieri a valenza socialmente positiva) e diventa grottesco cercarlo a tutti i costi laddove la sessualità libertina del maschio - è un dato di fatto - non viene sanzionata dalla platea femminile (se non è, e contrario, addirittura esaltata) come invece accade per l'impotenza, l'effeminatezza, la timidezza, la fragilità ed in generale per tutte quelle disfunzioni, caratteristiche e comportamenti che rimandano ad un difetto di virilità.

rainy 05-01-2013 02:06

Re: Il concetto di "troia"
 
Ho optato per tutte le opzioni, giacché costituiscono doti riconosciute alle "troie".
Soprattutto per quanto riguarda la tendenza a cambiar partner a seconda di come tira il vento, tendenza a non essere fedele manco a pagarla e la tradizionale voglia di arrapare i maschietti con abiti piuttosto provocanti

Winston_Smith 05-01-2013 02:17

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966168)
L'equipollente concettuale e culturale di troia per gli uomini in realtà non esiste (gigolò, puttaniere, dongiovanni, farfallone e via dicendo, hanno accezioni differenti, spesso e volentieri a valenza socialmente positiva) e diventa grottesco cercarlo a tutti i costi laddove la sessualità libertina del maschio - è un dato di fatto - non viene sanzionata dalla platea femminile (se non è, e contrario, addirittura esaltata) come invece accade per l'impotenza, l'effeminatezza, la timidezza, la fragilità ed in generale per tutte quelle disfunzioni, caratteristiche e comportamenti che rimandano ad un difetto di virilità.

Sì, ma a questo punto continuare a usare termini dispregiativi per la donna che tradisce (nel mio caso ho scelto la terza opzione) e non (o più che) per l'uomo che tradisce diventa un perpetuare questo pregiudizio. La cui presenza non è giustificata dalla presenza dell'altro pregiudizio sugli uomini "poco virili".
Dunque sarebbe necessario usare termini ugualmente dispregiativi per gli e le infedeli. Ovviamente se si è convinti che entrambi siano da biasimare allo stesso modo.

Tararabbumbieee 05-01-2013 02:30

Re: Il concetto di "troia"
 
Tenendo presente che le varie opzioni incluse nel sondaggio mi sono sembrate il frutto di un'ottima selezione, nel senso che sono state formulate molto bene (giacché costringono a confrontarsi con numerosi luoghi comuni del nostro linguaggio e del nostro immaginario quotidiani), io ho scelto di votare per la terza voce anche se, nel frattempo, ho potuto rendermi conto che l'uso che normalmente faccio del termine "troia" tende ad includere anche il secondo, il quarto e il quinto significato, il che vuol dire che sono spesso esagerato nelle mie conclusioni sul comportamento delle altre persone... :pensando:

Herzeleid 05-01-2013 02:32

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966188)
Sì, ma a questo punto continuare a usare termini dispregiativi per la donna che tradisce (nel mio caso ho scelto la terza opzione) e non (o più che) per l'uomo che tradisce diventa un perpetuare questo pregiudizio. La cui presenza non è giustificata dalla presenza dell'altro pregiudizio sugli uomini "poco virili".
Dunque sarebbe necessario usare termini ugualmente dispregiativi per gli e le infedeli. Ovviamente se si è convinti che entrambi siano da biasimare allo stesso modo.

Ma i termini esistono, ne abbiamo elencati parecchi, solo che hanno una valenza socioculturale differente e non a caso. Una donna può utilizzare la parola puttaniere ma è un artificio, essa non è gonfia dei valori sprezzanti che caratterizzano invece troia, perché quest'ultima è sentita e condivisa valorialmente e qualitativamente in modo diverso. Quando una donna appella un uomo, ad esempio, come "mezza calzetta" o "mezza cartuccia" in relazione al suo mancato vigore sessuale, invece, entrambi i generi si intendono immediatamente sulla medesima carica semantica dell'espressione. I generi, maschile e femminile, si intendono in modo differente e hanno differenti priorità. Trasformare puttana in puttano è grottesco, un'impostura.

Winston_Smith 05-01-2013 02:36

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966206)
Ma i termini esistono, ne abbiamo elencati parecchi, solo che hanno una valenza socioculturale differente e non a caso. Una donna può utilizzare la parola puttaniere ma è un artificio, essa non è gonfia dei valori sprezzanti che caratterizzano invece troia, perché quest'ultima è sentita e condivisa valorialmente e qualitativamente in modo diverso. Quando una donna appella un uomo, ad esempio, come "mezza calzetta" o "mezza cartuccia" in relazione al suo mancato vigore sessuale, invece, entrambi i generi si intendono immediatamente sulla medesima carica semantica dell'espressione. I generi, maschile e femminile, si intendono in modo differente e hanno differenti priorità. Trasformare puttana in puttano è grottesco, un'impostura.

Ma evitiamo pure di cadere nel grottesco, ripeto. Il punto è: per te il tradimento va stigmatizzato indipendentemente dal sesso? Se sì, non puoi dare della troia alla donna che lo fa e non usare un'espressione altrettanto dispregiativa per l'uomo che fa altrettanto. Dai dell'inaffidabile a entrambi, del pezzo di merda a lui, fa' quel che vuoi ma non adeguarti allo stereotipo sociale che condanna solo lei o più lei di lui (ovviamente se non lo condividi).

Herzeleid 05-01-2013 02:38

Re: Il concetto di "troia"
 
Il fatto è questo: le donne e gli uomini sanzionano secondo canoni diversi il loro rispettivo comportamento sessuale, perché diverse sono le richieste, i desideri, gli obiettivi. Il linguaggio rispecchia, quando è spontaneo, questa dialettica. Ecco perché troia è sentito così tanto da entrambi i generi, puttaniere no.

Herzeleid 05-01-2013 02:40

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966210)
Ma evitiamo pure di cadere nel grottesco, ripeto. Il punto è: per te il tradimento va stigmatizzato indipendentemente dal sesso? Se sì, non puoi dare della troia alla donna che lo fa e non usare un'espressione altrettanto dispregiativa per l'uomo che fa altrettanto. Dai dell'inaffidabile a entrambi, del pezzo di merda a lui, fa' quel che vuoi ma non adeguarti allo stereotipo sociale che condanna solo lei o più lei di lui (ovviamente se non lo condividi).

Ma tu concordi sul fatto che, generalmente, nel sentire femminile vi sia una condanna meno forte dell'infedeltà coniugale rispetto all'inadempienza in altri ambiti della vita di coppia?

Winston_Smith 05-01-2013 02:41

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966212)
Il fatto è questo: le donne e gli uomini sanzionano secondo canoni diversi il loro rispettivo comportamento sessuale, perché diverse sono le richieste, i desideri, gli obiettivi. Il linguaggio rispecchia, quando è spontaneo, questa dialettica. Ecco perché troia è sentito così tanto da entrambi i generi, puttaniere no.

Ma a me, con rispetto parlando, frega una cippalippa di "LE donne" e "GLI uomini", io non ragiono a squadre, per canoni, ecc. So che esistono delle differenze nel linguaggio ma ciò non mi impedisce di sanzionare ugualmente un comportamento, indipendentemente dal sesso di chi lo pratica. Se uno è convinto di ciò, dovrebbe fare altrettanto, IMHO. Tu ne sei convinto?

Winston_Smith 05-01-2013 02:42

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966214)
Ma tu concordi sul fatto che, generalmente, nel sentire femminile vi sia una condanna meno forte dell'infedeltà coniugale rispetto all'inadempienza in altri ambiti della vita di coppia?

Non ho elementi per poter concordare o discordare.
Ma ripeto che ciò è inifluente ai fini del mio discorso.
Se altri hanno pregiudizi sessisti non è un buon motivo per continuare ad alimentarli, anzi.

Herzeleid 05-01-2013 02:52

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966216)
Ma a me, con rispetto parlando, frega una cippalippa di "LE donne" e "GLI uomini", io non ragiono a squadre, per canoni, ecc. So che esistono delle differenze nel linguaggio ma ciò non mi impedisce di sanzionare ugualmente un comportamento, indipendentemente dal sesso di chi lo pratica. Se uno è convinto di ciò, dovrebbe fare altrettanto, IMHO. Tu ne sei convinto?

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966217)
Non ho elementi per poter concordare o discordare.
Ma ripeto che ciò è inifluente ai fini del mio discorso.
Se altri hanno pregiudizi sessisti non è un buon motivo per continuare ad alimentarli, anzi.

Esistono delle differenze tra i generi e il linguaggio le rappresenta! Non è un caso se non vi è un corrispettivo sentito e condiviso per il sesso maschile del termine in questione. Questo avviene perché i comportamenti sono diversi: stiamo parlando di troie (in verità, sembra che su questo forum non si parli quasi d'altro), ebbene, dall'alba dei tempi a prostituirsi sono le donne e non gli uomini.

Herzeleid 05-01-2013 02:54

Re: Il concetto di "troia"
 
Poi, a titolo personale, per quello che può importare a chi legge, il sottoscritto aborre il tradimento, sia femminile che maschile, lo condanna e coerentemente non è mai stato infedele a nessuna delle ragazze con cui ha avuto una storia.

Antonio90 05-01-2013 03:02

Re: Il concetto di "troia"
 
Io credo che il concetto sia il primo in alto: "Ha avuto molti patner"

Secondo me è proprio un concetto dato dall'invidia delle persone (maschie, incapaci o femmine invidiose perché nessuno cagava loro) che si è radicato sempre più nel corso della storia umana.

Quindi secondo me è un insulto proprio dato dall'invidia. Molte donne fanno le difficili in molte situazioni proprio per la paura/vergogna di essere etichettate come tali, o come delle "facili" (non lo dico ovviamente perché ho esperienza diretta... è solo quello che mi è capitato di leggere mentre guardavo tutt'altro)

Una mia amica, tempo fa, ha fatto un mese dove è uscita con tipo 6 o 7 potenziali ragazzi (non è nemmeno granché questa mia amica).

Non ha detto a nessuno di questo a parte a me (e la madre credo), proprio perché (a sua detta) aveva paura di essere definita troia dagli altri.

Ishtar)O( 05-01-2013 03:10

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 965248)
Il termine "troia" nel suo significato letterale sta ad indicare una (più o meno) professionista del sesso a pagamento. Che la prostituzione sia una cosa positiva, negativa o neutra può essere oggetto di dibattito, ma in questo topic si parla del termine "troia" in senso figurato, come talvolta viene usato nel linguaggio comune per denotare una ragazza che...

Una ragazza che...? Completate la frase rispondendo al sondaggio, oppure proponendo la vostra interpretazione.

Io non sono solito usare il termine "troia" riferito a una ragazza (che non sia fattualmente una professionista del sesso a pagamento) e non ne incoraggio l'uso (del termine) in tal senso, però ero curioso di sapere quale interpretazione è più diffusa...


Edit. per non creare ambiguità, facciamo così: vota il senso in cui sei solito usare il termine (se sei solito usarlo), oppure (se non sei solito usare il termine) vota come secondo te il termine viene usato in prevalenza.

Non ho votato nulla, perché secondo me il termine (odioso), non c'entra con le opzioni.

Pluvia 05-01-2013 03:41

Re: Il concetto di "troia"
 
Quanto è interessante guardare altre lingue più antiche :popcorn:

καπρος, ου (càpros)= verro, cinghiale. fm. scrofa.

καπραω (caprào)= essere in calore, di verro, scrofa o di vecchia in fregola.

καπραινα, ας (càpraina)= fig. troia, di femmina impudica.

ανδροκαπραινα, ης (androcàpraina)= donna dissoluta, troia.

C'era già nel greco antico :popcorn:

y 05-01-2013 04:21

Re: Il concetto di "troia"
 
Mi permetto molto umilmente di far notare che A MIO MODESTO PARERE associare l'uso del termine in questione ad un odio esclusivamente maschile per l'altro sesso sia na stupidaggine, stante il fatto che lo sento usare REGOLARMENTE ANCHE da donne, nessuna delle quali mostra il benché minimo sintomo di odiare il proprio sesso di appartenenza. Tutto qui. :|

Nocebo 05-01-2013 09:39

Re: Il concetto di "troia"
 
il corrispettivo maschile è puttaniere e donnaiolo (e/o fedifrago), mentre i primi vengono condannati e screditati perchè vanno a pagamento, i donnaioli sono invidiati dalla maggiorparte degli uomini, e visti in maniera positiva dalla maggiorparte delle donne, come se avessero un valore aggiunto, quindi più da offrire rispetto agli altri uomini

Belindo 05-01-2013 09:56

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Nocebo (Messaggio 966292)
il corrispettivo maschile è puttaniere e donnaiolo (e/o fedifrago), mentre i primi vengono condannati e screditati perchè vanno a pagamento, i donnaioli sono invidiati dalla maggiorparte degli uomini, e visti in maniera positiva dalla maggiorparte delle donne, come se avessero un valore aggiunto, quindi più da offrire rispetto agli altri uomini

si ma puttaniere, donnaiolo non sono termini "pesanti"
troia invece è altisonante, è duro, breve
è come la bestemmia... xxx porco... perché la usano?
non per insultare dio ma perché suona bene, è pesante,
dire giuda porco, o accidenti, non è la stessa cosa, sono leggere.

Herzeleid 05-01-2013 11:34

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da y (Messaggio 966266)
Mi permetto molto umilmente di far notare che A MIO MODESTO PARERE associare l'uso del termine in questione ad un odio

Ma non è odio, è amichevole constatazione del danno.

Herzeleid 05-01-2013 11:36

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 965872)
Questo è il thread delle zoccole.

"They're coming outta the walls. They're coming outta the goddamn walls!".

Winston_Smith 05-01-2013 12:17

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966225)
Esistono delle differenze tra i generi e il linguaggio le rappresenta!

Aridaglie, il linguaggio non è un totem a cui prostrarsi. Se uno vuole, il modo per esprimere la sua uguale disapprovazione verso l'infedeltà sia maschile che femminile lo trova.

onironauta 05-01-2013 12:58

Re: Il concetto di "troia"
 
Nell'immaginario collettivo corrisponde prevalentemente alla terza opzione.. Per quanto mi riguarda è un termine che uso solo come sinonimo volgare di prostituta, quindi per indicare la professionista che fa sesso in cambio di un corrispettivo in denaro, (per me è troia anche una pornostar).
Qualcuno diceva che sono persone ingnoranti e senza rispetto per se stesse, non credo sia sempre così; io abito vicino alla Svizzera e ho più di un amico che nei fine settimana va oltre il confine nei locali appositi per fare sesso, uno di loro mi raccontava di essere stato più di una volta con ragazze (in quei posti non ci si limita a dire "quanto?" all'inizio e "arrivederci" alla fine, si parla molto essendo un locale con bar, divani ecc.) che lo facevano per pagarsi l'università e che durante un rapporto lui aveva tentato di baciarne una, ma lei si è era sottratta dicendo che il bacio era un'esclusiva per il suo ragazzo; ho pensato dovesse avere uno strano concetto di fedeltà; non saprei forse addirittura più forte paradossalmente, che va oltre la fisicità.
Comunque il concetto di rispetto per se stessi secondo me è personale, spetta solo ai se medesimi giudicarsi.

lizbon 05-01-2013 13:04

Re: Il concetto di "troia"
 
concetto soggettivo, il mio non lo ritrovo in nessuna di queste opzioni.

Fallito91 05-01-2013 13:05

Re: Il concetto di "troia"
 
Basta uscire di sera per strada in centro città e se ne vedono moltissime...
Forse voi avete un cocetto differente di troia io per troia oltre le ragazze di facili costumi che intendete voi io includo anche quelle che si sentono miss universo,che si vestono con la gonna o mini gonna che sono vestite di marca,sono tutte in tiro,parlano italiano perfettino e stanno solo con i fighi ricconi e gli sfigati come noi neanche li vedono.

Myway 05-01-2013 13:51

Re: Il concetto di "troia"
 
Il corrispettivo maschile di troia non credo esista, anche i termini suggeriti non sono certo spregiativi...anche perchè come detto il fatto di avere tante partner nonviene visto certo intermini negativi per un uomo, sia dagli altri uomini sia da una larga parte del pubblico femminile....

I disprergiativi, incaso diuomini, fioccano quando inece la vita sessuale è scarsa o si dimostra scarsa intraprendenza osi hanno scarsi riscontri conl'altro sesso.,...

ム刀ム尺cんリ 05-01-2013 14:12

Re: Il concetto di "troia"
 
visto che il 3d è stato aperto ieri e già vedo un sacco di pagine di risposte.... :paura: ..penso che non leggerò tutto scusate se ripeto cose già dette :D
non ho risposto perchè in effetti non so come rispondere :nonso:
ha avuto molti partner ... no! eppoi non so quanti sono "molti" e, in quanto tempo
ha la tendenza a cambiare partner molto frequentemente ... ma! dipende perchè cambia frequentemente .. è opportunista.. è insodisfatta.. è indecisa ... bo'!
ha la tendenza a non essere fedele ... forse è più simile a cosa intendo per troia ma da solo non basta
si veste con abiti provocanti ecc ... non penso però dipende dal comportamento
è molto disinibita ... è una ragazza disinibita appunto :D niente di male
troia è una parola pesante penso bisogna andarci piano a dire a qualcuno troia seriamente! penso che una troia ha un poco di tutte le caratteristiche che hai messo ma
penso che per essere troia devi fare un poco tutte queste cose, con cattiveria senza pensare ai sentimenti delle persone senza avere un poco di rispetto per li altri solo perchè ti fa comodo e a volte con la volontà di fare danno a qualcuno
non so come viene usato prevalentemente a parte quando si dice tra amici per scherzo senza intenzione di offendere :nonso:

Belindo 05-01-2013 14:24

Re: Il concetto di "troia"
 
per quanto checche se ne dica, è lìuomo che "da" mentre la donna riceve
quando mai si è sentito dire da una donna " mi sono fatta xxx?
si dice sempre il contrario. o al masismo ho fatot sesso con xxx
ed è giusto cosi perchè di natura l'uomo deve spargere i propri geni = avere tante donne
mentre la donna deve fare una scelta per farsi mettere incinta, non può sbagliare.... non può farsi scopare dal primo che capita = donna 1 uomo solo
da qui nasce il concetto di troia

Daniele89 05-01-2013 14:53

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 965292)
Dipende dai criteri con i quali è rivolto. A certe condizioni può essere anche morale. Chi viene meno all'etica ha da essere indicato in termini in qualche modo dispregiativi, se no di che etica stiamo parlando?

Stiamo parlando di morale, che NON è un sinonimo di etica.

Herzeleid 05-01-2013 16:15

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Belindo (Messaggio 966434)
per quanto checche se ne dica, è lìuomo che "da" mentre la donna riceve

In un primo momento credevo alludessi al denaro.

Herzeleid 05-01-2013 16:38

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da onironauta (Messaggio 966347)
Comunque il concetto di rispetto per se stessi secondo me è personale, spetta solo ai se medesimi giudicarsi.

Complice proprio il canovaccio dell'inammissibilità di un giudizio morale su altri che da quarant'anni e più impatta selvaggiamente contro le residue e assai pericolanti strutture di discernimento rimaste, stiamo precipitando nel mondo, limaccioso e depauperato dei valori, dell'assoluta indifferenza morale, che difatti si presta a sua volta perfettamente a veicolare gli esseri umani in un universo la cui logica preminente è squisitamente economica.

Herzeleid 05-01-2013 16:54

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da onironauta (Messaggio 966347)
Qualcuno diceva che sono persone ingnoranti e senza rispetto per se stesse, non credo sia sempre così; io abito vicino alla Svizzera e ho più di un amico che nei fine settimana va oltre il confine nei locali appositi per fare sesso, uno di loro mi raccontava di essere stato più di una volta con ragazze (in quei posti non ci si limita a dire "quanto?" all'inizio e "arrivederci" alla fine, si parla molto essendo un locale con bar, divani ecc.) che lo facevano per pagarsi l'università e che durante un rapporto lui aveva tentato di baciarne una, ma lei si è era sottratta dicendo che il bacio era un'esclusiva per il suo ragazzo; ho pensato dovesse avere uno strano concetto di fedeltà; non saprei forse addirittura più forte paradossalmente, che va oltre la fisicità.

Se il concetto di fedeltà viene prima svuotato di ogni significato e poi ripreso, ai margini della sfera dei doveri, nella sua esclusiva nominalità sotto forma di un'impostura, ovvero il feticcio del bacio, naturalmente anche il pudore e la vergogna - in queste giovani donne che vendono il loro corpo per scelta, per pagarsi gli studi o l'affitto o i vestiti, alla Morgane Merteuil - vengono sacrificati, ridotti a scarto di mansione (in questo caso, la mansione della puttana) di fronte alla prescrizione economica che non ammette altri valori a regolare gli scambi, dunque non ammette giudizio (gratuito) qual è quello morale.

Warlordmaniac 05-01-2013 16:55

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 966555)
per quanto checche se ne dica?
oggi il sesso non è finalizzato solo alla procreazione o sbaglio:interrogativo:

quello della rigorosa monogamia femminile poi non è un fenomeno naturale, ma patriarcale

Non è rigorosa, ma risente del fatto che la femmina è stata sempre certa della maternità, quindi dopo i 9 mesi o non so quanti di gravidanza, aveva il figlio da accudire e quindi servivano altri anni per stargli dietro. Capirai che la donna, poiché investiva più tempo ed attenzioni ad ogni procreazione, ci pensa un po' di più.

Warlordmaniac 05-01-2013 17:00

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Belindo (Messaggio 966434)
per quanto checche se ne dica, è lìuomo che "da" mentre la donna riceve
quando mai si è sentito dire da una donna " mi sono fatta xxx?
si dice sempre il contrario. o al masismo ho fatot sesso con xxx
ed è giusto cosi perchè di natura l'uomo deve spargere i propri geni = avere tante donne
mentre la donna deve fare una scelta per farsi mettere incinta, non può sbagliare.... non può farsi scopare dal primo che capita = donna 1 uomo solo
da qui nasce il concetto di troia

Non avevo letto tutto il messaggio perché la prima frase non mi era piaciuta.
Sì, è giusto, ma assolutizzi un po' troppo.
L'uomo non è che deve spargere i propri geni a destra e a manca: PUO' farlo,
però tieni conto che da quando esiste l'agricoltura è diventato anche monogamo.

Warlordmaniac 05-01-2013 17:02

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 966603)
sì sono 9, ti è andata bene :sarcastico:

Sei esperta di gravidanze degli ominidi? :D

Belindo 05-01-2013 17:16

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 966604)
Non avevo letto tutto il messaggio perché la prima frase non mi era piaciuta.
Sì, è giusto, ma assolutizzi un po' troppo.
L'uomo non è che deve spargere i propri geni a destra e a manca: PUO' farlo,
però tieni conto che da quando esiste l'agricoltura è diventato anche monogamo.

nella natura non esiste la fedeltà.
l'abbiamo creata noi.
è nel dna dell'uomo scoparsi tutte le donne che vede, ma è chiaro che non può farlo

Warlordmaniac 05-01-2013 17:22

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Belindo (Messaggio 966625)
nella natura non esiste la fedeltà.
l'abbiamo creata noi.
è nel dna dell'uomo scoparsi tutte le donne che vede, ma è chiaro che non può farlo

Non sono così convinto. E' la natura che ci fa innamorare, o per usare il linguaggio dei seduttori, andare in one-itis ("malattia dell'impuntarsi su un'unica persona").
E' ovvio che la fedeltà è culturale e non naturale, però risente delle spinte monogamiche che sono naturali.


Edit: tutte le donne che vede...:D

y 05-01-2013 17:26

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966311)
Ma non è odio, è amichevole constatazione del danno.

dehehe.. si, era solo perchè mi sembrava di aver scorto anche questo punto di vista nel treno di pagine... :D

Belindo 05-01-2013 17:28

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 966628)
Non sono così convinto. E' la natura che ci fa innamorare, o per usare il linguaggio dei seduttori, andare in one-itis ("malattia dell'impuntarsi su un'unica persona").
E' ovvio che la fedeltà è culturale e non naturale, però risente delle spinte monogamiche che sono naturali.


Edit: tutte le donne che vede...:D

dubito che 100 mila anni fa si facessero problemi sulla fedeltà
semplicemente scopavano e basta, anche perché erano tutti brutti uguali ai tempi
praticamente il mondo perfetot di kalimero.


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