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crasi 28-06-2014 20:42

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ma io so fare quel che più aborro.

Manfred- Byron-

Yumenohashi 28-06-2014 21:14

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ogni uomo crede di portare il fardello più pesante. Ebbene, questo succede quando una delle nostre funzioni si inceppa! Diventiamo l'essere più sfortunato del mondo. All'inizio dell'angina ero soltanto la mia gola. L'uomo focalizza, diceva papà, tutto dipende da questo! Per gli uomini non esiste nulla fuori dalla cornice. Figliolo, ti consiglio di romperla, quella cornice. { Daniel Pennac

dintei166 28-06-2014 22:37

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
[...] la maggior parte del tempo sono troppo cosciente per essere triste.
(Il cielo sopra Berlino)

Yumenohashi 30-06-2014 00:39

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La nostra esistenza fisica la passiamo a esplorare una foresta vergine che è già stata esplorata mille volte prima di noi

Robert, che ha la mia età, vive in amicizia con il suo corpo, tutto qua. Il suo corpo e la sua mente sono stati tirati su insieme. Sono buoni amici. Se il corpo di Robert sanguina, lui non si stupisce, se il mio sanguina, lo stupore mi fa svenire. Robert sa benissimo di esser pieno di sangue! Come sanguina il maiale che viene sgozzato! Io, ogni volta che mi capita qualcosa di nuovo, scopro di avere un corpo!

Pascoliamo nel praticello del nostro trantran e ci immobilizziamo come cerbiatti senza via di scampo non appena il corpo parla.

{ Daniel Pennac

crasi 18-07-2014 01:05

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Avevo due teorie sul disadattamento di Stupido. La prima, che quando era stato un cucciolo piagnucoloso aveva fatto parte di una grande nidiata con altri nove o dieci fratelli e sorelle, tutti più vigorosi di lui, e quindi al momento di mangiare non gli rimaneva neanche una tetta libera alla quale attaccarsi. E solo quando gli altri si erano saziati riusciva a trovare una fonte accessibile, ma a quel punto sua madre era asciutta, o stufa, e lo scansava.
Stupido risentiva ancora amaramente del trattamento ricevuto, e col passare del tempo, in particolare durante la pubertà, aveva ripensato al fatto che sua madre l'aveva respinto ed era arrivato a odiare tutte le donne.
Oppure che, avendo raggiunto la maturità senza suggerimenti da parte dei genitori, aveva combinato un disastro al primo tentativo di coito. Lei avrebbe potuto essere un alano insensibile, o qualche cagna rude che non solo lo aveva scacciato, ma lo aveva anche umiliato.
In più c’era la questione delle origini. Convinto come ero che venisse dal Giappone, avrei potuto essermi sbagliato nel giudicarlo un akita puro. C’era forse qualche possibilità che sua madre fosse un pastore tedesco. Se fosse stato così, lo scontro fra la cultura orientale e quella teutonica avrebbe potuto generare incredibili complicazioni genetiche. La belligeranza tedesca combinata alla furbizia orientale rappresentava una fusione imprevedibile, come benzina e sakè. Questi elementi avrebbero potuto restate immobili per un po' di tempo, ma prima o poi una deflagrazione era inevitabile.
La strada che conduce al cuore di un cane è la stessa che porta a quello di un uomo: in due settimane Stupido riconobbe in me la persona da cui dipendeva per il cibo, e fu mio.
Avevo bisogno di un cane. Semplificava il circolo della mia vita. Era là, nel giardino, vivo e amichevole, prendeva il posto degli altri cani che erano morti sullo stesso terreno dove lui vagabondava. Riuscivo a capirlo - i miei amici cani, vivi e morti, riuniti nella stessa terra. Aveva senso. Mio padre e mia madre giacevano in un cimitero a nord e io ero vivo a Point Dume, camminavo sulla stessa crosta terrestre della California che teneva anche loro. Capivo anche quello.
Se uscivo la notte con la mia pipa e spostavo il mio sguardo da Stupido alle stelle, vedevo una connessione. Quel cane mi piaceva. Quando ero ragazzo in Colorado mi sedevo con il mio cane e guardavo quelle stesse stelle.
Era l'infanzia che tornava, mi riportava le pagine del catechismo. Chi è Dio? Dio è il creatore del cielo e della terra e di tutte le cose. Dio è ovunque? Dio è ovunque. Dio ci vede? Dio ci vede e vigila su di noi. perché Dio ci ha fatti? Dio ci ha fatti per conoscerlo e amarlo in questo mondo e per essere felici con lui nel prossimo.
Mi sedevo con Stupido sull'erba e ci credevo, a ogni parola. Alle volte quando ero seduto lui si alzava, mi metteva le zampe sulle spalle e cercava di scoparmi. Mi amava. Come altro avrebbe potuto esprimerlo? Con una poesia, con delle rose? Lo colpivo con un gomito, e ciò bastava. Anche Rocco mi aveva amato, e l'aveva espresso mangiando le mie scarpe o facendo a pezzi qualcosa di mio, una camicia, un paio di calzini, il mio cappello, o, tristemente, le impugnature delle mie mazze da golf. Ma Rocco era un tipo disinvolto che amava le cagne, mentre Stupido aveva questo problema con le femmine, che me lo rendeva più caro.
Lui mi faceva bene. Dopo un mese dal suo arrivo iniziai un romanzo. Niente di strano. Cominciavo romanzi tutti i momenti, riempiendo il tempo fra le sceneggiature che dovevo scrivere. Ma si esaurivano per mancanza di fiducia e di disciplina, e li abbandonavo con un senso di sollievo.


-Il mio cane Stupido-John Fante.

(John finora è l'unico che riesce a farmi ridere e piangere nello stesso momento)figo.

Svers0 18-07-2014 01:11

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
How horrible, fantastic, incredible it is that we should be digging trenches and trying on gas-masks here because of a quarrel in a far away country between people of whom we know nothing.

IO&EVELYN 18-07-2014 01:12

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
la mia firma, dal libro malomondo di giovanni soriano.

Wasted Life 05-08-2014 20:58

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"[...]Dopo qualche minuto, Quasimodo rivolse alla folla uno sguardo disperato e ripeté con voce ancora più straziante: "da bere!".
E tutti a ridere.
"Bevi questo!" gridava Robin Poussepain gettandogli in faccia una spugna strascinata nel rigagnolo. "Tieni, brutto sordo! Te la dovevo dare!"
Una donna gli lanciò un sasso sulla testa: "Ecco chi ti insegnerà a svegliarci la notte con le tue dannate campane".
"Ebbene, figlio" urlava uno storpio sforzandosi di colpirlo con la gruccia "ci manderai ancora malefici dall'alto delle torri di Notre-Dame?"
"Ecco una scodella per bere!" continuava un uomo scagliandogli contro il petto una brocca rotta. "Sei stato tu che, solo passandole davanti, hai fatto partorire a mia moglie un bambino con due teste!"
"E alla mia gatta un gatto a sei zampe!" squittiva una vecchia lanciandogli una tegola.
"Da bere!" ripeté per la terza volta Quasimodo ansimando.
In quel momento egli vide aprirsi un varco tra quella gentaglia. Una giovane donna bizzarramente vestita uscì dalla folla. Era seguita da una capretta bianca dalle corna dorate e aveva in mano un tamburello basco.
L'occhio di Quasimodo sprizzò scintille. Era la zingara che la notte precedente aveva cercato di rapire, scorreria per cui sentiva confusamente di essere castigato in quel momento[...] Era convinto che anche quella ragazza venisse per vendicarsi di lui e per colpirlo come tutti gli altri.
La vide infatti salire rapidamente la scala. La collera e il dispetto lo soffocavano. Avrebbe voluto fare in modo che la berlina crollasse, e se il lampo del suo occhio avesse potuto folgorarla, l'egiziana sarebbe stata ridotta in polvere prima di raggiungere la piattaforma.
Ella si avvicinò senza dire una parola al paziente che si torceva invano cercando di sfuggirle e, slacciando una borraccia dalla cintura, la avvicinò dolcemente alle labbra riarse del miserabile.
Allora, in quell'occhio fino a quel momento arido e infuocato, si formò una grossa lacrima che cadde lentamente su quel viso deforme e da lungo tempo contratto per la disperazione. Era la prima lacrima forse che il disgraziato avesse mai versato.
Ma intanto dimenticava di bere. L'egiziana, con impazienza, fece la sua smorfietta e sorridendo appoggiò l'orlo della borraccia alla bocca dentuta di Quasimodo. Egli bevette a lunghe sorsate. Ardeva di sete[...]
Sarebbe stato dovunque uno spettacolo commovente quello di una bella ragazza, fresca, pura, affascinante, e tanto fragile nello stesso tempo, così pietosamente accorsa in aiuto di tanta miseria, deformità, malvagità.
Su una berlina, lo spettacolo era sublime."

Notre-Dame de Paris - Victor Hugo

Ergo Proxy 18-10-2014 23:31

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
« Ordine, disordine, vita, morte, luce, ombra.
Dal momento in cui avevo preso coscienza del mio esistere, non avevo fatto altro che interrogarmi, mi ponevo domande a cui nessuno poteva rispondere.
La saggezza forse è solo non chiedersi niente.
Non sono saggio, non lo sono mai stato.
Il mio elemento non è il quarzo ma il mercurio.
Materia instabile, mobile, febbricitante.
L'argento vivo destinato a muoversi sempre.
E sempre nel disordine.
»

Emil 02-11-2014 21:49

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
[...]Avevi paura di nascere, e ora hai paura di morire.
Hai paura di tutto.
Non bisogna avere paura.
C'è semplicemente una grande ruota che gira.
Si chiama eternità.
Sono io che faccio girare la grande ruota.
Non devi avere paura di me.
E neanche della grande ruota.
L'unica cosa cosa che può fare paura, che può fare male è la vita, e quella la conosci già.

(La vendetta; Agota Kristof)

aleda 09-11-2014 12:11

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
MARIO BENEDETTI (poeta argentino)

Come farti capire che c'è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che nessuno stabilisce norme salvo la vita,
Che la vita senza certe norme perde forma,
Che la forma non si perde con l'aprirci,
Che aprirci non è amare indiscriminatamente,
Che non è proibito amare,
Che si può anche odiare,
Che l'odio e l'amore sono affetti,
Che l'aggressione è perché sì ferisce molto,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l'affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che definirsi non è remare contro corrente,
Che non quanto più forte si fa il segno più lo si scorge,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che negare parole implica aprire distanze,
Che trovarsi è molto bello,
Che il sesso fa parte del bello della vita,
Che la vita parte dal sesso,
Che il "perché" dei bambini ha un perché,
Che voler sapere di qualcuno non è solo curiosità,
Che volere sapere tutto di tutti è curiosità malsana,
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare,
Che l'autodeterminazione non è fare le cose da solo,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,
Che per dare dovemmo prima ricevere,
Che affinché ci dìano bisogna sapere anche come chiedere,
Che sapere chiedere non è regalarsi,
Che regalarsi è, in definitiva, non amarsi,
Che affinché ci vogliano dobbiamo dimostrare che cosa siamo,
Che affinché qualcuno "sia" bisogna aiutarlo,
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che adulare è tanto pernicioso come girare la faccia,
Che faccia a faccia le cose sono oneste,
Che nessuno è onesto perché non ruba,
Che quello che ruba non è ladro per suo piacere,
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che non ci si deve dimenticare che esiste la morte,
Che si può essere morto in vita,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che alziamo muri per non essere feriti,
Che chi semina muri non raccoglie niente,
Che quasi tutti siamo muratori di muri,
Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche,
Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,
Che non per il molto portarsi avanti si leva prima il sole,
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c'è sempre tempo?

Blue_Moon 09-11-2014 15:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
«La stessa aquila, destinata a salire così in alto e a vedere tanto da lontano, comincia la vita nei crepacci della sua roccia e non vede in gioventù che gli orli aridi, spesso fetidi, del suo nido.»

AshtrayGirl 09-11-2014 16:51

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ieri era tutto più bello
La musica tra gli alberi
Il vento nei miei capelli
E nelle tue mani tese, il sole

(Ieri di Agota Kristof)

DownwardSpiral2 20-11-2014 17:30

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Dovunque andrai, ti si richiederà di fare qualcosa di sbagliato.E' la condizione fondamentale della vita essere costretti a far violenza alla propria personalità.Prima o poi, tutte le creature viventi devono farlo. E' l'ombra estrema, il difetto della creazione; è la maledizione che si compie, la maledizione che si nutre della vita.In tutto l'universo."

P.Dick - Ma gli androidi sognano percore elettriche?

Atraius 20-11-2014 20:19

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Senza conoscere altre persone non è possibile né tradirsi né ferirsi l'un l'altro, però... non è neanche possibile dimenticare la solitudine. Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi dalla solitudine. Del resto ogni uomo è comunque solo. Ed è soltanto poiché è possibile dimenticarlo che gli uomini riescono a vivere."

Josef K. 27-11-2014 01:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"E tutti i ricordi a poco a poco gli si rifanno vita, gli ridanno le ansie, i fremiti, gli affanni, le gioie, i dolori, le rabbie d’allora. Ansa, sbuffa, sbarra gli occhi o li aggrotta, arriccia il naso, s’ilara in volto tutt’a un tratto con la bocca schiusa a un sorriso beato, e una lagrima gli sgocciola lenta da un occhio. Perché? Ma per niente! È entrato, di sera, in una casa di campagna in val di Ledro. Il focolare monumentale è in mezzo alla stanza rustica, sotto la cappa, che è come una tramoggia enorme capovolta, tutta affumicata dentro. Il vento geme continuo dalla gola nera del camino, dalla quale pende una catena, al cui gancio è sospeso un calderotto fumante. Attorno, nelle nicchie sotto la cappa, stan seduti i contadini della casa, che parlano gravi in quella voce continua del vento tenebroso... Ebbene, piange per questo? No: è quell’angoscia di rimpianto che, a chi passa precario per un luogo, dà la stabile vita degli altri in quel luogo, una vita intraveduta e assaporata per un momento, così intensamente, che tutta l’anima per sempre se ne impregna e nel ricordo può tornare a viverla, a riassaporarla, a chiudersi in essa, come se fuori più non ci fossero le tante vicende di prima e di poi, le incertezze e le difficoltà del cammino, i desiderii, i pensieri che non hanno requie!"

Pirandello, Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea

crasi 30-12-2014 01:20

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
'Non puoi sapere tutta la verità perché il tuo staff si caga sotto a raccontartela'

-Gordon Ramsay-

Loner 29-01-2015 16:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ama il prossimo tuo come te stesso.

SUBurbe 24-03-2015 11:53

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Il gran mangione è un uomo nello stato di larva; e ci sono intere nazioni in quella condizione, nazioni senza fantasia o immaginazione, tradite dal loro vasto addome.

Garrus_92 24-03-2015 13:41

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
“Siamo sempre, tragicamente soli. Come spuma delle onde, che si illude di essere sposa del mare, e invece non ne è che concubina.”
(cit. Baudelaire)

sardinia 24-03-2015 14:19

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
non e una frase di un libro ma il motto della mia amata juve:VINCERE NON E' IMPORTANTE MA E' L'UNICA COSA CHE CONTA cit del nostro presidentissimo GIAMPIERO BONIPERTI:perfetto:

Josef K. 24-03-2015 15:18

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ecco: un ricordo... Durante un viaggio, in una piccola città italiana... Alloggiava con i suoi genitori in un albergo poco lontano dal teatro. Qui davano tutte le sere la stessa opera, e tutte le sere giungeva fino a lui ogni parola, ogni nota. Ma lui non capiva la lingua. Eppure ogni sera sedeva alla finestra aperta e stava in ascolto. In questo modo s'era innamorato di una delle attrici, pur senza averla mai vista. Non era mai stato preso dal teatro come allora; sentiva la passione delle melodie come un batter d'ali di grandi uccelli scuri, quasi gli fosse possibile cogliere le linee che il loro volo disegnava nella sua anima. Non erano più passioni umane quelle che provava: no, erano passioni che se ne fuggivano dal cuore degli uomini come da gabbie troppo anguste e banali. Mai, in quell'eccitazione, aveva potuto pensare alle persone che dall'altra parte, invisibili, davano corpo a quelle passioni; se provava a figurarsele, immediatamente davanti ai suoi occhi si levavano fiamme scure o dimensioni inaudite, come, nel buio, i corpi umani ingigantiscono e gli occhi degli uomini luccicano, simili a specchi d'acqua di pozzi profondi. E quella fiamma scura, quegli occhi nel buio, quel nero batter d'ali, allora, li aveva amati sotto il nome di quell'attrice sconosciuta. E chi aveva creato l'opera? Non lo sapeva. Forse il testo era una svenevole storia d'amore. Che l'artista avesse sentito che le sue note lo trasformavano in qualcosa di diverso? Un pensiero oppresse Torless in tutto il corpo. Sono così anche gli adulti? Il mondo è così? E' una legge universale che in noi ci sia qualcosa che è più forte, grande, bello, appassionato e oscuro di noi stessi? Qualcosa su cui noi abbiamo tanto poco potere che possiamo solo spargere a caso migliaia di semi, finché da uno improvvisamente germoglia una pianta come una fiamma scura che cresce ben oltre la nostra testa? ... E ogni fibra del suo corpo rispose tremando con un impaziente sì.

Il giovane Torless - Robert Musil

Alessandra 24-03-2015 15:37

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "<addomesticare>?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.

SUBurbe 27-03-2015 17:38

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Memorandum. Le opportunità non sono mai dello stesso tipo.

Alone.I.Break 27-03-2015 19:16

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Nel labirinto nessuno si perde, perchè la strada da seguire è una sola. Ma è tortuosa e la fatica può spingerti a fermarti ed è quello il pericolo. Tu non sai cosa cerchi e non sai da cosa fuggi, ma se l'istinto ti spinge a correre, corri. E non guardarti mai indietro.

Garrus_92 04-04-2015 20:25

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
“Ombrosa non c’è più. Guardando il cielo sgombro, mi domando se davvero è esistita.
Quel frastaglio di rami e foglie, biforcazioni, lobi, spiumii, minuto e senza fine, e il cielo solo a sprazzi irregolari e ritagli, forse c’era solo perché ci passasse mio fratello col suo leggero passo di codibugnolo, era un ricamo fatto sul nulla che assomiglia a questo filo d’inchiostro, come l’ho lasciato correre per pagine e pagine, zeppo di cancellature, di rimandi, di sgorbi nervosi, di macchie, di lacune, che a momenti si sgrana in grossi acini chiari, a momenti si infittisce in segni minuscoli come semi puntiformi, ora si ritorce su se stesso, ora si biforca, ora collega grumi di frasi con contorni di foglie o di nuvole, e poi s'intoppa, e poi ripiglia a attorcigliarsi, e corre e corre e si sdipana e avvolge un ultimo grappolo insensato di parole, idee, sogni...ed è finito."


(Italo Calvino - Il barone rampante)

Ergo Proxy 04-04-2015 20:51

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
« Spesso passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandogli di gabbia, e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che n'era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendogli la perduta libertà. »

Garrus_92 08-04-2015 22:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
So, so you think you can tell
heaven from hell?
Blue skies from pain?
Can you tell a green field
from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you to trade
your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
Did you exchange a walk on part in the war
for a lead role in cage?

sardinia 08-04-2015 23:38

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
vincere!e vinceremo!;)

cancellato15252 09-04-2015 00:07

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quasi qualsiasi cosa abbia scritto Simone Weil.
Quando la pigrizia non l'avrà vinta andrò a prendere il libro e riportare paro paro.

PeppermintCandy 09-04-2015 00:40

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quote:

Originariamente inviata da Alessandra (Messaggio 1480026)
In quel momento apparve la volpe.[...]

Bellissimo "Il piccolo principe" :)

Garrus_92 16-04-2015 22:18

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
How happy is the blameless vestal’s lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray’r accepted, and each wish resign’d.


(Alexander Pope - Eloisa to Abelard)

SUBurbe 21-04-2015 11:27

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
In realtà siete sospesi tra dolore e gioia come bilance. Solo quando siete vuoti siete immobili ed equilibrati.

Garrus_92 21-04-2015 11:57

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Difenditi seguendo le svolte naturali delle cose e non interferire. Ricorda di non importi mai contro la natura e di non metterti mai direttamente in contrasto con qualsiasi problema: scegli piuttosto di controllarlo, armonizzandoti con esso."

"Per essere libero ognuno deve affrontare i mostri che si porta dentro."

"Lascia cadere e dissolvi i blocchi interni. Una mente condizionata non è mai libera: spazza via e dissolvi tutta la tua esperienza, e rinasci."



(Bruce Lee)

Garrus_92 21-07-2015 23:58

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Il male è male, Stregobor. Minore, maggiore, medio, è sempre lo stesso; le proporzioni sono convenzionali, i limiti cancellati.
Non sono un santo eremita, non ho fatto solo del bene in vita mia...ma se devo scegliere tra un male e l'altro, preferisco non scegliere affatto."


[cit. Andrzej Sapkowski - Il male minore]

Hazel Grace 27-07-2015 23:00

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La pioggia ci ha sorpresi tante volte che mi chiedo se non ci saremo ristretti. Ma non può succederci niente. E noi ci sentiamo più vivi che mai

crasi 18-08-2015 02:30

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
'..Alla fine legalizzeranno anche le droghe leggere e sarà sempre più facile essere omosessuali ma io dico, fino all'800, per migliaia di anni, i pochi hanno dominato sui tanti, forse sui deboli, e se non era per i forti ci stava poco da fare..e mò devo pensare che abbiamo preso una strada diversa? ma ti pare che le donne senza grossi danni e pochi anni hanno levato di mezzo un'oppressione secolare?ciò che per pagine e pagine di libri di storia non c'era traccia di loro, adesso sono uguali a noi? ma niente,niente, non è che sono state fottute due volte?'

Svers0 18-08-2015 02:53

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi"

Xchénnpossoreg? 18-08-2015 10:56

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Io viaggio leggera, sono quello che non vedete. Quello che sono io esiste solo quando io non esisto".

Nothing87 24-10-2015 14:26

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
«Non ti aspettavo» disse Gemma con la voce che le tremava leggermente.
Allungai il piede dentro l’uscio e subito dopo lo ritrassi. «Posso entrare o posso far finta di non essere mai stato qui. Cosa faccio?».
Deglutì. «Puoi entrare, se vuoi».
Ripetei il gesto del piede con estrema lentezza. «Questo gioco ha regole diverse: entro solo se me lo chiedi e ti assicuro che se lo faccio nulla sarà come prima».
«Vuoi farmi paura?».
«Voglio solo che tu sia cosciente di quello che accadrà» mormorai. «Io sono il lupo cattivo che divora Cappuccetto Rosso e s’incula la nonna e il cacciatore».
Chiuse gli occhi per godersi il brivido che le correva lungo la schiena. «Entra».
Lasciai l’appartamento alcune ore più tardi. Gemma, nuda e ubriaca, fumava e piangeva rannicchiata su un divano.
(Alla fina di un giorno noioso; M. Carlotto)


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