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Re: Una ragazza non avvenente
Disclaimer: come si sa non amo gli aggettivi bello, brutto, cesso, eccetera, li ho utilizzati per semplificare il concetto di dentro/fuori standard estetico.
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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E allora un fobico sociale in senso stretto cosa dovrebbe pensare di un forum di fobia sociale dove la gente scrive di parlare o esibirsi in pubblico? Altro che presa per il culo. L'impegno emotivo e relazionale non sono impossibili con la fs, non sono sintomi, possono essere effetti. Ma é quello che sto dicendo: qui si è al punto di considerare fuori posto gente con la fs, mentre chi non ce l'ha si sente al suo posto, non dovrebbe sentirsi fuori posto nessuno idealmente dato che l'ambiente è aperto a tutti e ciascuno può trovare il suo spazio e modo, però fra le due, è ben più strano che se ne vada o si senta preso in giro il primo che il secondo, dato il tema del forum. In un forum della fobia sociale, i miei post di stamattina dovrebbero ricevere parecchi ringrazia e quote, non perché sono brava, ma perché parlano della fobia sociale, ci si aspetterebbe che il disturbo sia il filo conduttore e anzi, non ci dovrebbero proprio essere i miei post dove incollo le definizioni. Invece hanno molto più successo i post sulle dinamiche relazionali e la depressione esistenziale, va bene, questo è il sentire dell'ambiente e di questo si prende atto, però chi la fs ce l'ha ed entra qui, dovrebbe stranirsi non poco. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Potevo nascere bello, ok, sarebbe stato meglio, un po' meno rifiuti, ma magari il rifiuto non veniva subito ma veniva dopo. Una donna ti lascia dopo qualche mese perché vede che sei un debole e buono a nulla. Io ho disturbi ansioso/evitanti dall'età di 5-6 anni.. a quell'età mica sei bello o brutto, è solo che subisci dei traumi oppure hai un nucleo cerebrale fallato, lesionato, non lo so. Paradossalmente se sei molto bello potrebbe essere anche peggio. Riesci a sposarti, fare dei figli, ma la tua donna dopo un po' trova un uomo finalmente capace e senza blocchi e lo sceglie e a te ti buttano nel cassonetto..e paghi.. è pure peggio di rimanere da soli, no? |
Re: Una ragazza non avvenente
@claire Ho capito però tu capisci che se qualcuno apre discussioni dove dice che ha problemi perché ha litigato col moroso o la morosa, o perché la morosa non gliela dà, è normale che uno pensa "ma che cazzo sta a fare qua dentro se i problemi che ha sono questi? Viene qua a trollare o cosa? Vada su amando o al femminile". Ma la stessa cosa penso anche di quelli che vengono dall'altro forum che conosciamo bene e ripetono le solite teorie come mantra, non è che cambia, per me.
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Re: Una ragazza non avvenente
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insomma, conta più ciò che si esprime sul forum rispetto alle diagnosi o ai disturbi che si hanno. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Ogni visione è soggettiva, l'oggettività non esiste. Sull'importanza della conoscenza delle capacità di accettazione condivido. Sui desideri il tuo discorso è vero, ma secondo me solo a livello superiore. Desiderare qualcosa è innato, è necessario alla sopravvivenza. Senza desiderare di bere moriremmo in un paio di giorni. Non desiderare niente è impossibile, a meno che tu non sia un monaco illuminato che vive sull'Himalaia e che ha avuto come unico obiettivo nella vita sviluppare questo stato di consapevolezza, quindi non ha senso riflettere sul fatto che se non desiderassimo saremmo felici. Scegliere cosa desiderare è molto difficile. La maggior parte dei desideri sono indotti, il 90% del nostro funzionamento è automatico, inconsapevole e incosciente, quindi sì, imparare a scegliere cosa desiderare immplica un lavoro decennale su di sè. Ciò non toglie che, secondo me, la possibilità reale e concreta di lavorare sui propri desideri c'è, e quindi è responsabilità del singolo adoperarsi allo scopo, e responsabilità sua se non lo fa. Infine, questo lo dico a tutti, io mi rendo conto che sia molto difficile non proiettare l'idea dei propri disagi su quelli di cui soffrono gli altri, quando si interagisce in un forum così. Mi rendo conto che io sono stato il primo, in questo mese, a cadere talvolta nell'errore di proiettare il mio disturbo su quello degli altri e a dare consigli, o a parlare di cose, come se gli altri soffrissero solo di ciò che soffro io, o avessere un'esperienza di sofferenza analoga alla mia. Questa discussione me ne ha fatto rendere conto. E di ciò mi scuso. E non colpevolizzo coloro ai quali, come me, capita di fare questo errore. Sarebbe bene però, per la nostra vita su questo forum, se stessimo tutti più attenti |
Re: Una ragazza non avvenente
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Sul fatto che quelli che hai citato siano problemi di poco conto, beh? C'è chi scrive che ha problemi col computer o si è dimenticato l'ombrello a casa, dove sta scritto che bisogna parlare solo di cose gravi? Poi va sempre considerata la soggettività, o comunque, o sempre o mai. Se uno si vuole ammazzare perché ha litigato con la fidanzata avrà i suoi motivi di percepire il problema come gravissimo. Depressione, dipendenza affettiva, chissà. Che tutti quelli che hanno "i problemi che generalmente impattano sulla sfera relazionale" debbano per forza essere single e vergini non è scritto. I sintomi di patologia invece sono scritti, e si possono presentare più o meno marcati, e dare conseguenze variabili. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Tu quando pensi alla para "sociofobici " a cosa pensi? Si dovrebbe pensare a una persona di qualunque sesso affetta dai sintomi tipici del disturbo. Invece viene subito in mente (anche a me, ormai ho la forma mentis) il ragazzo single e impacciato con scarso successo con le donne, meglio se vergine. Si rifletta su questo. Per il momento lascio la discussione. Parlare di fs con persone poco avvezze, per chi ce l'ha, è emotivamente stressante. Buon pranzo. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Il value dipende anche da altro. Non sto dicendo che l'introversione non esiste. Hai voglia se esiste. È proprio un fattore decisivo. Non parliamo più di bellezza, parliamo di estroversione -introversione. Sai perché non provo come te gli appuntamenti da tinder? Perché so già che essendo così verrò visto così, e mi scoccia passare per tale dato che nessuna la considera una virtù. Se hai colto un'eccessiva semplificazione in quello che ho detto è per motivi didattici e soprattutto perché mi riferivo ad un determinato comportamento. Prendi due comportamenti: sfilare in intimo e partecipare al karaoke. Io so cantare bene (non è vero irl) , che cosa mi verrebbe più facile? Fare il karaoke, perché potrei mettermi in gioco con la speranza motivante di ben figurare. Se vado a fare una sfilata d'intimo se sono brutto come la fame, ma ho tante virtù invisibili in quella situazione, che cosa me ne faccio di quell'autostima specifica? So cantare? Se la gente mi misura il pacco a che serve saper cantare? Servirà un po' di carta nelle mutande, quella che non servirà durante il karaoke. Le caratteristiche, le virtù possono essere tante, ma ogni singolo esame non riguarda tutte quelle caratteristiche, ma magari solo una. È ovvio che per mettersi con una non basta la monoskill, perché un rapporto di fidanzamento seppur estensivo, coinvolge tanti lati della nostra sfera. Non sono esperto di DEP, però faccio fatica a concepire una posizione contraria a quello che sto dicendo, sottolineante l'importanza del vissuto, con una posizione più innatista, quando l'innatista del forum sono stato sempre io e sono stato attaccato spesso per questo. Alla fine la soluzione quale sarebbe? Fare finta che il problema non esiste? |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Ma se questi fidanzati nella maggior parte dei post parlassero della propria difficoltà a mangiare in pubblico e a parlare con gli altri; del timore di essere giudicati male; delle sedute di terapia; dei sintomi psicosomatici... allora li accetterei senza troppi problemi. Anzi, se postano una foto della propria diagnosi di FS meritano anche un bel premio in quanto fobici autentici. Quote:
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Re: Una ragazza non avvenente
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D'altra parte, può avere anche senso provarci nella direzione opposta, ovvero restare attaccati ai propri desideri e adoperarsi per realizzarli anche se quasi impossibili e frustranti. non ho capito bene l'ultima parte sul vivere o non vivere. È semplice: vivere ha senso finché si spera in qualcosa. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Lì entrano in gioco altri fattori, potrebbe essere un problema suo psicologico ( ho bisogno di stare fra chi sta peggio per sentirmi il meglio perché a confrontarmi in altri contesti mi sento una cacchetta) o semplicemente voglia di trollare, pavoneggiarsi e rompere le balle a chi sta male. In entrambi i casi il mio giudizio è negativo, perché qualunque sia il motivo, la prima regola è non nuocere. Un po' come la penso per i ritardatari cronici, qualunque sia la causa, giustificata dalla psicologia o semplice noncuranza, non deve impattare sugli altri quello che fai tu e non si deve riversare su di loro. Di nuovo, buon pranzo. |
Re: Una ragazza non avvenente
Su cosa litigate?
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Re: Una ragazza non avvenente
Ciao @claire buon pranzo
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Re: Una ragazza non avvenente
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