Re: A che età la prima relazione?
 

sono combattuto, ogni tanto mi viene voglia di una relazione, ma poi penso che se fossi in una relazione forse non potrei avere lo stile di vita che ho adesso, dove non pianifico nulla del tempo libero e faccio molte volte quello che mi gira sul momento.
Da lì il grosso dubbio: sono adatto? Non sono adatto?
Uno se le fa queste domande quando è single cronico da tanto tempo

Re: A che età la prima relazione?
 

L'obiettivo dovrebbe essere vivere felici, fidanzati oppure no se non lo si desidera.
Tra chi soffre per la solitudine, e chi soffre perché è in relazioni che gli danno malessere, si tratta sempre di due persone infelici. Infelici in modo diverso e per ragioni diverse.

Re: A che età la prima relazione?
 

Il mio era un discorso generale.

Re: A che età la prima relazione?
 

A me lo stile di vita che ho al momento fa stare bene, quando ho voglia esco, ho il mio giro di conoscenze/amicizie, piccolo ma ce l'ho.
Per come è stato il mio vissuto avere conoscenze/amicizie è stato più importante per me, rispetto ad avere una relazione.
Ma ti abitui a vivere in una maniera che è incompatibile per vivere con qualcun'altro, fai cose che in una relazione vengono viste male o non le puoi proprio fare, tipo uscire di casa quando hai voglia e non sapere a che ora torni, può essere dopo un ora come tornare alle 4 di mattina.
Questo è un mio grosso dubbio.

Re: A che età la prima relazione?
 

Alla fine mi sa che sono tutte paranoie che mi metto in testa io

Re: A che età la prima relazione?
 

sì, la piccola differenza è che però chi è infelicemente fidanzato può sempre scegliere di sfidanzarsi, mentre l'inverso è alquanto più difficile!

Re: A che età la prima relazione?
 

Logicamente è ineccepibile.
E' però vero che chi è fidanzato infelicemente non è che può schioccare le dita e sfidanzarsi, e in ogni caso ha nel frattempo accumulato malesseri e forse traumi. E tornare da solo non è che lo faccia stare bene, lo fa tornare ad un'infelicità diversa.

Poi d'altra parte è anche vero (e qui so di che parlo), che quel senso di insormontabile impossibilità che prova chi è sempre o quasi sempre stato single, è una sensazione terribile, a meno che non intervenga una rassegnazione.

Il punto è che chi è fidanzato infelicemente ha la possibilità di valutare se per lui sia meglio restare nella relazione oppure tornare da solo.
Ok, non sarà facile come schioccare le dita, ma almeno ha il potere di decidere.

Chi non riesce ad avere relazioni, al contrario, non ha scelta e non ha l'opportunità di capire cosa lo renderebbe più felice, perché gli viene impedito...

Secondo me, avere la possibilità di scegliere è sempre meglio che non averla

Re: A che età la prima relazione?
 

poi penso che molto dipenda da quanto una relazione sia infelice e da quanto malessere procuri. Ovvio che una relazione terribile in cui si viene maltrattati e umiliati tutti i giorni è peggiore anche di una solitudine senza mai alcuna esperienza sentimentale. Ma piccole infelicità possono al contrario essere preferibili a una perenne solitudine.

Da uomo mai stato fidanzato e che non lo sarà mai, come ti ho consigliato in un altro topic aperto da te, ti posso consigliare di guardare positivamente questa tua mancanza totale di esperienza con gli uomini. Se da come dici tu non ti considera nessuno (anche se ne dubito fortissimamente) puoi essere contenta del fatto che molti roiti non ti rompono le scatole chiedendoti di uscire. Pensa a quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto.
D'altro canto devo ammettere che mi fa strano che una donna si dispiaccia di non essere considerata dagli uomini. Se le senti parlare sembra quasi una gravissima onta volersi approcciare a loro.