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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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In questo ormai mi è abbastanza chiaro che chi ha vissuto una vita dolorosa e ne porta dentro i segni non abbia molta voglia di rispettarsi né di essere rispettato, facendo piuttosto carte false per dimenticarsi di sé. Purtroppo questo non paga, e ce se ne accorge a posteriori. Prima dei trent'anni si ha una concezione distorta del tempo e non si coglie quanto sia importante non dissiparlo. Le uniche persone "problematiche" che ho visto costruire qualcosa di significativo (e fare passi avanti) sono quelle che a un certo punto hanno smesso di mentire e odiare se stesse e i propri simili. Tra le altre, quelle con più mezzi e abbastanza forti per reggere una maschera coerente hanno stretto relazioni normali o superficiali, alla lunga poco proficue, le altre sono sole come cani - in entrambi i casi, hanno perso il treno e sostanzialmente sbagliato vita. Questa è la mia esperienza non edulcorata. |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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A parte tutto mi sembra una situazione ai confini della realtà. Obiettivamente posso interessare a livello di carattere ma per il resto no. Povera Persona Giusta, lasciamola libera di volare verso pascoli più verdi :mrgreen: (.. e allora perché ci ragiono? Boh, misteri zitellosi.. sono solo pensieri che mi passano per la testa) Comunque grazie... grazie a tutti per le risposte, siete gentilissimi ;) |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Non per niente preferisco l'autunno e l'inverno in quanto posso tornare a coprirmi e non so se è collegato al fatto che spesso sto al buio in casa (non di rado uso la torcia del telefono...). Tutto ciò si ripercuote anche nelle interazioni sociali perché mi approccio spesso e malvolentieri con un'aria da pirla con pochissima autostima. Ed il dover recitare è un peso logorante. Per mia esperienza, posso dire che anche trovare un eventuale partner che ci apprezzi veramente cambierà poco o niente: qualche volta sono stato meglio ma sono solo momenti di tregua prima del ritorno nel totale sconforto. Sono dell'idea che se non si sta bene con sé stessi, non saranno gli altri a farti cambiare idea/accettarti. |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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L'estate infatti è un incubo :moltoarrabbiato: |
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
Si ma non mi va di dire quale
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Lo dico veramente, preferisco sembrare un sacco di patate piuttosto che scoprirmi. Meno mi vedo, meno mi faccio vedere e più mi sento a mio agio. Che vitaccia, naggia a me :testata: |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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(Oddio, in realtà vorrei esserne l'unica a campare così perché è proprio una vitaccia. Insomma, non la auguro a nessuno). Tra l'altro detesto acquistare vestiti anche per questo motivo. Non compro indumenti capaci di valorizzarmi (a parte che servirebbe un miracolo ma bon), scelgo roba per nascondermi. Sogno il mantello dell'invisibilità :D |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
ho appena letto il thread.... vabbè il discorso è sempre lo stesso ovvero che purtroppo se non si ha la grande fortuna di trovare persone nella nostra stessa condizione, è davvero un'ardua impresa reggere (oltre che iniziare) una storia!!
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Il mio più che un problema di non accettazione esteriore (e fisicamente non sono un granchè), è un grosso senso di inadeguatezza interiore.
La mia incapacità di interfacciarmi con una donna (ma direi pure con gli uomini e gli esseri viventi in generale), deriva proprio dal mio senso di inferiorità insanabile e dall'incapacità di cogliere i segnali... sono una frana su tutta la linea. Si, forse ci metto una pezza quando posso con le mie battutine ironiche, ma sono come un tappo di sughero che cerca di chiudere le falle nella fiancata della nave. Difficile pensare ad una relazione che non provochi disagio, sofferenza...pensare a un qualche tipo di progettualità. Forse bisogna partire dalle cose basiche, senza gli assilli di una relazione ufficiale (la maledetta ansia): conoscersi, avere interessi in comune, vedere un film accoccolati sul divano. L'inizio di un qualcosa senza sapere cosa esattamente, purchè quel qualcosia ci faccia sentire bene. |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
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Al "non ci riesco" tra l'altro ci credo e non ci credo. Nel senso che ci sono alcune potenzialità (di comprensione di sé e anche di cambiamento e di affrontare forti emozioni) che non vengono utilizzate. Se il motore è rotto, girando la chiave la macchina non parte, ma possiamo anche aprire il cofano e dare un'occhiata. Anche questo non è un invito a svegliarsi. O meglio, lo è, ma di tipo diverso da quello classico. Quote:
Le ultime due frasi potevi risparmiartele. |
Re: Ma poi la reggerei una relazione?
È una questione statistica: quando una cosa rappresenta una netta minoranza è chiaro che la possibilità di trovarla è minima!!
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Mi dicono di donne chiuse nelle marche più di Siracusa non ci credo
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Re: Ma poi la reggerei una relazione?
Come in ogni cosa ci saranno eccezioni, ma le donne del sud di solito sono estroverse e festaiole (ho detto che ci saranno eccezioni, lo ripeto, prima che si scatena una tempesta solare)
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