Quote:
Originariamente inviata da Markos
(Messaggio 2377567)
Ma questo non lo metto in dubbio...
Provo a spiegarmi...
Uno cerca di darsi da fare in tutti i modi per essere una brava persona, per fare una vita ligia alle regole, rispettosa di tutti e a darsi da fare viene rifiutato con incitamenti al suicidio in quanto cesso (accadeva in età adolescenziale ma non ora) da ragazze ridenti in preda a sussulti orgasmici...
Poi vede che i delinquenti acchiappano e che a loro vengono date millemila possibilità perchè poverini vanno "rieducati"...
E' chiaro che piange e ci rimane male e non capisce perchè vada cosi e perchè nessuno ammetta che certe caratteristiche negative colpiscano IN GENERALE più che certe caratteristiche positive che diventano nulle se non accompagnate da un aspetto avvenente...
Poi la vita continua i genitori si ammalano si comincia a vivere per ospedali e alla fine si rimane soli completamente senza aver mai avuto una possibilità sentimentale che sia una...
Ok la vita continua ancora ormai è chiaro che si morirà soli e va bene cosi...
Si legge in rete che tantissima gente sottolinea alcuni dati di fatto che rispecchiano completamente la propria esperienza quindi capisce che a quanto pare sono linee comportamentali molto diffuse...
Ma, per l'ennesima volta, va bene cosi è vero che una relazione sentimentale (che al sottoscritto avrebbe salvato la vita) non è un diritto ma almeno lasciatemi sfogare (cit. Pappalardo :D)..
E non continuate a negare l'innegabile suvvia...
Sono d'accordo che certi topic sono inutili comunque nessuno ammetterà mai le cose come stanno e ci si fa solo il sangue amaro ma evitate di dar contro a chi si lamenta di essere solo...
Ignoratelo e fate prima...:bene:
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Per me avete subito un trauma grave, il bullismo con gli sfottò delle femmine e vedere questi bulli circondati da donne. Non solo siete stati umiliati ma avete anche visto le donne (che in quell'età solitamente sono “la cosa” verso cui si sente attrazione, desiderio, interesse e di cui si brama l'interesse e l'approvazione) attirate da quelli che vi avevano umiliato, quindi una doppia umiliazione. Poi, lungo le vostre vite ci saranno stati altri fatti che vi hanno richiamato quella situazione, rinvigorendo il trauma, e il fatto di continuare a non avere successo fra le persone (o fra le donne) ha continuato sempre di più a rafforzare queste convinzioni.
Ma il fatto di vedere solo questo e di non vedere il mondo di relazioni più “equilibrate” che c'è la fuori è sintomo di una convinzione malsana che si è troppo incistata, pur se comprensibilmente. Bisogna accettare di aver subito un'esperienza traumatica (l'umiliazione, il rifiuto dei propri pari), cercare di capire che conseguenze ha avuto su di noi, come siamo oggi, e pensare a cosa si può fare da qui in poi.
La solitudine sentimentale porta a questa amarezza che però diventa risentimento quando si rinfocola il trauma (il bullo, il violento che mi ha fatto male che viene preferito a me, che viene scelto, e che si rivede in ogni storia di quel tipo che viene menzionata o quando c'è un fatto di cronaca con una moglie o compagna ammazzata), ma bisogna rendersi conto che aggrapparsi a questa cosa senza riuscire a vedere altro (tutte le coppie in cui quella dinamica non c'è) è sia un modo per perpetrare il trauma — che in fondo è rassicurante perché è quello che avete sempre vissuto, la realtà che avete vissuto e che ormai date per assodato sia vera sempre e in assoluto, — sia una maniera di evitare di mettere veramente in discussione voi stessi anche solo per prendervi come soggetti di un'auto-analisi: a che serve se tanto il criminale/il bullo etc.? E così si rimane sempre al sicuro da qualsiasi scossone, da qualsiasi messa in discussione di voi stessi e della realtà che vi siete costruiti nella testa.
Poi: non posso capire quello che hai passato con la tua famiglia, quel tipo di dolore e di solitudine, ma mi pare che ancora vedi la donna come una stampella, come un premio che “evidentemente non ti sei meritato”, ma le cose non sono così, una donna accanto sarebbe un altro essere umano, posso capire il bisogno di avere e di aver avuto qualcuno accanto ma mi pare si parli sempre di qualcosa di astratto che ad alcuni è toccato ed ad altri no.
Forse quello che è successo e che avete vissuto vi ha alienato dalle donne e ora sono diventate oggetto di proiezioni varie (comunque non è atteggiamento solo del fobico, anche altrove vedo che si parla della donna come di un oggetto rivestito di aspettative: deve essere attraente, deve voler venire a letto con me, se la approccio ci deve stare e non deve essere fredda, dopo che l'ho scopata non si deve accollare etc.)