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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
Io mi sono divertito di più e sono stato più apprezzato quando ho fatto il cattivo ragazzo rispetto a quando ho fatto il bravo ragazzo, poi ora non mi pongo più il problema.
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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O è una frase fatta, almeno quando si parla di questo tipo di problemi? Non sono domande retoriche, specifico, mi interesserebbe avere dei pareri in merito. P.S.: Essere introversi non è un problema né una malattia |
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Il problema è che per alcuni il male minore che si ritiene tale può comportare pur sempre uno stato di isolamento sociale o altra condizione di disagio, nei fatti, considerando la situazione generale, l'età, il contesto, e convivere con questo non è così naturale. Alla fine uno valuta sempre dal proprio punto di vista, se ad esempio gli si consiglia di fare un percorso psicoterapeutico e rifiuta avrà le sue ragioni, sensate o meno che siano, ma sono le sue, perchè prima di tutto è lui il soggetto coinvolto. "È più difficile cambiare un'idea" diceva una canzone dei Litfiba. Certe idee si possono cambiare solo con l'esperienza, così come possono anche essere confermate o addirittura rinforzate. Un'esperienza può essere distorta dalla percezione? Certo, ma resta il fatto che se uno continua a pensare che la propria percezione può essere giusta non lo si convincerà che deve cambiare modo di vedere le cose. Perchè deve farlo? Perché altrimenti quella visione delle cose lo fa stare male? Sarebbe come dire "smettila di sentirti offeso se la gente ti insulta e ti tratta male, perchè così stai solo peggio". Ma magari la gente effettivamente non lo può vedere, per via di suoi comportamenti non socialmente apprezzati per esempio. Gli altri non ti giudicano magari in quanto persona che ha il codice xyz123, ma ti giudica comunque se il tuo comportamento non è ritenuto idoneo alla situazione; il comportamento però dipende da ciò che uno sente e pensa, e queste a volte sono cose molto interne alla persona. A parte il fatto che non è necessariamente vera neanche la prima frase: in un ambiente dove hai vissuto per molti anni la gente ti ha assegnato il numero, quello sei tu, e per cambiare ci si deve scontrare anche con le idee, i pregiudizi, le resistenze degli altri. Non si vive e non si è completamente separati dagli altri, questo viene ricordato solo quando fa comodo non quando implica problemi aggiuntivi non indifferenti; i margini di cambiamento sono vincolati dai rapporti con le persone che si frequentano o ti conoscono, dai loro giudizi, senza trascurare che anche "là fuori" non sono tutti sani, e le dinamiche possono essere inquinate non solo dal cosiddetto fobico sociale. |
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Forse si dovrebbe iniziare pian piano a rompere quel circolo vizioso dove ci troviamo, provando a trovare qualche luogo tranquillo con poche persone e provare ad attaccarci bottone e vedere se si hanno cose in comune e feeling. |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Quel che per te è un limite per un'altra persona magari non lo è. A me di persone che "vogliono il mio bene" ne ho incontrate fin troppe e mi hanno stancato davvero, desidero persone che mi diano ciò che voglio davvero (se mi vogliono aiutare realmente), non desidero avere a che fare con persone che mi dicano quale sia il mio bene, lo conosco il mio bene (anzi direi che lo sento) e del loro parere non me ne può fregare di meno, si occupino del loro, di bene, che al mio ci penso io, di 'ste cose non c'è proprio bisogno, io almeno non sento alcun bisogno di educatori. Prima di augurare qualcosa a qualcuno bisognerebbe capire questo qualcuno cosa va cercando, e non si cerca mai e poi mai di capirlo questo, nessuno vuol capirlo, nessuno. |
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una donna estroversa, con un fisico atletico e un bel viso e un uomo alto, atletico e con un bel viso, con passioni e simpatici avranno il più alto valore sessuale piacendo alla più grossa fetta della popolazione Questo non vuol dire che tutto il resto delle persone rimanga senza partner, ci sono mille nicchie dove uno può trovare la persona giusta per lui. La persona introversa piace o può piacere ad altri introversi senza dubbio (non è una malattia, è una caratteristica del carattere: io per dirti sono un misto in base all'umore posso essere di compagnia sulle cazzate e molto introverso sulle cose serie che dono solo a chi penso meriti la mia stima e la mia apertura.. e una volta ero notevolmente più introverso) La fobia sociale e altri problemi quali depressione, DEP ecc.. vengono in linea di massima preferiti da una platea ancora più ristretta di possibili contendenti ma non è che non esistano. Esiste sempre qualcuno con cui trovarsi bene, il casino è trovarlo (soprattutto per uno che conosce poche persone come può essere un fobico). Nei rapportila vera difficoltà è arrivare al punto per cui donare se stessi senza pretendere nulla in cambio è la vera svolta, e si tratta dell'opposto del fare i zerbini.. cerco di esemplificare: - uno zerbino è qualcuno che fa qualsiasi cosa perchè vuole delle attenzioni in cambio, è un mendicante... e se offre una cena è perchè spera così di conquistare bla bla bla. Avete presente i venditori ambulanti che ti dicono che ti regalano un braccialetto per poi chiederti i soldi? Uno zerbino ha questa mentalità - un uomo di valore fa le cose perchè gli va di farle, se ti regala il tuo tempo o se ti offre la cena è perchè vuole farlo non perchè pensa di comprarti. Avete presente un milionario illuminato? Può creare fondazioni di beneficienza, può aiutare gli altri senza un tornaconto personale. Un uomo di valore ha questa mentalità anche con i sentimenti (l'esempio materialistico è solo per semplicità) I due uomini fanno fisicamente la stessa cosa in questo esempio ma l'approccio è diverso: nel primo caso è un offrire qualcosa perchè non vali abbastanza, nel secondo vali così tanto che queste cose sono piccolezze. |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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A me non sembra. Magari vorrà meno in cambio perché per lui una cena è come offrire il caffé di una persona comune, ma lo stesso non sarà gratuita l'offerta, ci sono sempre in atto scambi e transazioni visto che la cena il tizio ricco la offre ad una strafiga e non certo a me. Anche dietro la beneficenza c'è roba del genere. A comprare non si compra nessuno, però quando si fa qualcosa per qualcuno la si fa per certi motivi e qualcosa in cambio in genere la si cerca di ricavare. Se un tizio ricco ti regalasse un'auto, accetteresti pensando che in fondo è una cosa che vuol fare, o inizieresti a chiederti perché mai ti fa un regalo del genere? E' una distinzione fittizia questa tra persona di valore e persona che non ha valore, tutti sono mossi nel far cose del genere per certi tornaconti, non è che il ricco è fatebenefratelli e fa le cose "perché le vuole fare" e il morto di fame è egoista e fa quel che fa per ottenere qualcosa, sono sullo stesso piano in tal senso, sono i mezzi di cui dispongono che sono ben diversi, questo li distingue. |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Ma chi ti ha detto che è l'atteggiamento il motivo per cui sta male? :nonso: |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Sono meno d'accordo sul peso dato alla questione "fare le cose senza pretendere nulla in cambio", perché presa in senso letterale mi sa di utopia riservata a santi o comunque persone con doti fuori dal comune. Se si sta parlando di socializzazione, di solito questa si regge su un'interazione biunivoca ed è impossibile pretendere che vada avanti con una sola delle due persone che trasmette qualcosa all'altro. E non mi pare che il motivo principale per cui tanti qui non riescono ad avere rapporti sociali sia che si aspettano chissà che dagli altri. IMO può essere da zerbini offrire una cena aspettandosi che l'altra persona si "sdebiti" a stretto giro, ma anche pensare di portare avanti una relazione o un rapporto sociale con una persona a cui si trasmette qualcosa ma da cui non si riceve nulla (su un piano sia morale che materiale). |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
Ammazza che sogno :sisi:
Archi, ma essere come uno qualsiasi delle migliaia di uomini accoppiati che con Iannone non hanno nulla a che spartire ti farebbe così schifo? E se no perché fissarsi continuamente con 'sti tipi? Chi posterai dopo, Corona? |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
come prevedibile il topic è diventato molto caldo e mi è impossibile quotare gli interventi uno ad uno
comunque forse si fraintende il senso del post.. penso che molti abbiano interpretato i miei consigli dati in buonafede come un'incitamento all'omologazione e alla finzione o un condensato di roba letta sui manuali di seduzione e miglioramento personale (beh, almeno in parte, lo ammetto) @Moonwatcher mi faceva notare che ho un approccio comportamentista puro.. credo che questa mia visione derivi essenzialmente dal mio modo di essere molto pragmatico, più orientato al fare che al pensare. Sbaglio spesso perchè questo mi porta a essere impulsivo e a ragionare poco prima di prendere una decisione.. vivo molto con l'ansia del carpe diem e la trasmetto agli altri. E' uno dei miei limiti, figlio pure lui a suo modo dell'insicurezza, vedete che di riffa o di raffa siamo tutti individui insicuri ? Ho preso coscienza della fonte dei problemi che mi affliggevano: pensare troppo ero troppo razionale, prima di prendere qualsiasi decisione-dalla più stupida alle più importanti-mi bloccavo perchè mi perdevo in un labirinto di elucubrazioni mentali e rimanevo fermo al palo, mentre i treni della vita mi passavano davanti Passando alla questione "donne e sesso": Credo che molti qui si siano fatti un'idea sbagliata di come funzionano in realtà i rapporti uomo-donna nel mondo là fuori Io che sono un bravo osservatore, posso dire che @BackToMe ne ha capito i meccanismi , ma secondo me vede la realtà più positiva di quanto in realtà non lo sia.. Lo status ce lo si costruisce all'interno di un gruppo sociale ristretto e ben definito, vero, ce lo insegna la sociologia, ma in generale dire che nel contesto giusto si può trovare la persona giusta..mah, secondo me è un'affermazione che pecca di ottimismo. Perchè comunque sia, quando si conosce una persona nuova, si guarda l'individuo nella sua totalità, e nel caso di un uomo (diciamo dai 28 anni in su), i parametri presi in considerazione dalle donne sono sempre gli stessi: - grado di adattamento sociale: vale a dire quanto sei a tuo agio all'interno di un gruppo e come ti relazioni agli altri -fisico e look - soldi e carriera (sì, inutile negarlo) su tre parametri, solo uno è specifico del contesto Poi sono assolutamente d'accordo sulla sua disamina sulla figura dello zerbino contrapposto all'uomo di valore , assolutamente veritiera..se vogliamo essere precisi però aggiungerei che la caratteristica più anti-attrattiva dello zerbino è il suo dipendere dall'altra persone e il comprarsi l'approvazione altrui in modi viscidi.. credo che le persone davvero generose e altruiste, che offrono senza aspettarsi nulla in cambio , siano davvero poche. Un tornaconto ce lo aspettiamo un po tutti dalle azioni che rivolgiamo agli altri, non fosse altro che per il preconcetto costo-beneficio figlio della mentalità capitalistica che ci caratterizza un po tutti quanti ma secondo me non è una caratteristica propria solo dello zerbino in quanto tale |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Ma se l'alternativa fosse (non è obbligatorio ma la statistica è impietosa) un rapporto di coppia traballante tra due persone non fisicamente appetibili, modelli di vita tristi (insomma, uno non chiede la vacanza in barca a vela ai Caraibi ma manco vorrebbe il ponte di ferragosto a Ostia dalla mattina alla sera), ebbene, ecco, non so se il gioco varrebbe la candela. Quasi mi augurerei di poterlo dire, vorrebbe dire aver provato. Ma non sono arrivato nemmeno al modello di vita sfigato di cui sopra. |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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diciamo che potenzialmente se iniziassi a coltivarmi delle amicizie o riesumassi quelle vecchie è probabile che nel giro di qualche mese potrei anche io fare una buona parte di quelle cose, ma, a parte che non mi stimola.. ma poi so già che risulterei sempre quello strano, quello con lo sguardo inquietante, quello da prendere un po' in giro.. non troppo sennò ti mena.. quello che è invisibile alle donne.. e quello che va bene per la pizzata, per far numero E BASTA. So che non vivrei nessuno di questi eventi da protagonista.. ma non è questo che voglio, mi basterebbe viverli da normale.. e non da fenomeno da baraccone/caso umano/quello da farlo bere così dice cazzate. |
Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
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Re: come smettere di essere bravi ragazzi e diventare persone di valore e assertive
Ma quale malattia! per favore...
L'introversione apre delle porte e ne chiude altre. Una di quelle che chiude è proprio...:arrossire: |
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