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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Poi sono anch'io alieno - ormai - al sentimentalismo e agli amori impossibili. |
Re: Più che una storia, una confessione.
il fatto che lei fosse inquieta e abbia cercato di evitarlo in tutti i modi, basta per spiegare il tutto.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Detto ciò a me sembra che tutta la storia sia un'idealizzazione di qualcosa derivante dalle problematiche di chi ha aperto il topic, senza nessun rapporto con la realtà. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
Bah io resto dell'idea che il vissuto, l'intelligenza di una persona siano più importanti dell'età e l'esperienza della persona che ha aperto il topic dimostra quanto la maturità non si possa misurare in termini così assoluti. Quello che per l'adulto autore di questo topic è stato un momento magico per una adolescente allo stesso è stato un momento di vita come un altro.
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La maturità sessuale non ha nulla a che vedere con le posizioni o con il sapere dove toccare l’altro. È più che altro l’imparare a capire i momenti, i tempi e le emozioni dell’altro, e imparare a lasciarsi andare E si impara con l’esperienza sessuale. Una persona di 60 anni che non ha mai fatto sesso, può avere tutta la maturità personale del mondo, ma si troverebbe nella stessa situazione di una 14enne, sono situazioni dove entrano in gioco emozioni molto diverse dalla vita quotidiana Non capisco perché dovrebbe rinunciarci se ne ha voglia. Con un coetaneo o con uno più grande |
Re: Più che una storia, una confessione.
Oltretutto ciò che accade dopo il "colpo di fulmine", se così vogliamo chiamarlo, è la narrazione delle gesta di una persona che ha completamente perso il controllo delle proprie azioni.
Probabilmente l' autore del topic è persona assolutamente innocua, ma dall' esterno certi comportamenti possono apparire ( personalmente direi anche a ragione ) inquietanti e portare anche a conseguenze legali ( o a giustizie "fai da te", se si trovano le persone - genitori o amici - sbagliate ) : io ci andrei piano a definire certi avvenimenti "storie belle". |
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E se hanno fissato il limite a 14 anni è perché da quell’età in poi si è in grado di capire cosa sta succedendo e decidere di essere consenziente A 10 anni non si è in grado Anche fisicamente si cambia Fidiamoci di chi ha studiato come stabilire il limite Se no tanto vale mettere il limite a 21, o stabilire che si possano avere rapporti solo fra coetanei qualsiasi sia l’età |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Fin dall'inizio qui si parla di preferenza dei giovani rispetto ai coetanei "noiosi" e tutta questa storia è basata su fantasie che si è fatto lui solo vedendo questa ragazzina, che era diversa dalle altre, leggeva libri invece di passare il tempo sul telefono, non si truccava, aveva personalità, era forte, ma oggettivamente forte de che? Da cosa si capisce? Di cosa stiamo parlando? Ha inventato una storia solo secondo le sue percezioni e ha iniziato ad interessarsi sulla base del nulla più assoluto. Se non è sentimentalismo questo, cosa lo è? Non c'è concretezza, dopo averci parlato 10 minuti è scattato l'innamoramento che è una conseguenza dell'idealizzazione di prima. Poi siamo d'accordo che è frutto di problematiche pregresse, infatti il consiglio di parlarne con uno psicologo veniva da questo, nessuno pensa sia un mostro o pericoloso o quel che vi pare, ma un problema alla base c'è. E sarebbe meglio risolverlo. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
Non so cosa tu abbia sbagliato. Forse il seguirla fin sotto casa. Per il resto sei stato anche romantico con la lettera e ti sei giocato tutte le carte.
Non hai mai avuto speranza, lei una quindicenne che esce con un trentenne....sono occasioni irripetibili anche per lei. Un episodio che ha cambiato la sua routine e che forse racconterà alle sue amiche. Non sto a commentare innamoramento o non innamoramento....non spetta a me che nemmeno so cosa sia l'amore. Quello che riscontro anche nelle mie passate esperienze.....la voglia malsana di rimanere amici con la speranza "un giorno non si sa mai"......sperando che un giorno, chissà quando sarà single e non trova nessuno mi rivaluterà oppure....forse con il tempo riuscirà a conoscermi meglio e mi rivaluterà perché io sono timido profondo e sensibile. Come dice un film "la verità è che non gli piaci abbastanza" senza se e senza ma. Dura la realtà....lo so bene... |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Nati nello stesso anno e mese Aver vissuto in famiglie simili Avere lo stesso andamento scolastico Compilare un test attitudinale Fare 22 sedute dallo psicologo Devono amarsi tantissimo e fare la promessa matrimoniale Dopo un giudice deciderà se sarà il caso di farli accoppiare ma solo su supervisione di un esperto. |
Re: Più che una storia, una confessione.
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Re: Più che una storia, una confessione.
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Quello di cui ha perso (o mai avuto) il controllo, è come comunicare le proprie intenzioni. La gente si inquieta se uno è un po' introverso e non comunica in modo perfettamente standard: figuriamoci se fa lunghe scene mute seduto vicino o se persino si mette a pedinare fino al portone d'ingresso! |
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