![]() |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
Ho visto dinamiche in tarda età che possono giocare a nostro favore, basterebbe come dicevo fare sforzi per cambiare un po' le nostre percezioni e poi i nostri atteggiamenti Non ci sto al fatalismo ipernegativo che dipingiamo sul nostro destino |
Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
:mrgreen: |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
Ma sì, dopo i 40 anni è pieno di assatanati, basta mettere un po' il naso fuori di casa e ti zompano addosso, problema risolto! Un po' come dire che basta mandare qualche CV in più per trovare frotte di aziende pronte a contendersi il candidato a peso d'oro. Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Bravo Lauretum, hai dimostrato una maturazione notevole negli ultimi tempi comprendendo che la realtà che vediamo non è la lucida e obiettiva rappresentazione scientifica del reale per ciò che è, ma una rappresentazione molto personale del mondo filtrata attraverso il nostro bagaglio di esperienze e relative acquisizioni emotive.
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
[i sospetti di multiaccount aumentano] :sisi:
Quote:
Comunque da Pangloss (non è il mondo che va cambiato, tutto va bene madama la marchesa, viviamo nel migliore dei mondi possibili, negazionismo a bombazza di certe problematiche) siamo arrivati quasi in zona O'Brien: I tell you Winston, that reality is not external. Reality exists in the human mind, and nowhere else. Not in the individual mind, which can make mistakes, and in any case soon perishes: only in the mind of the party, which is collective and immortal. Whatever the party holds to be truth, is truth. It is impossible to see reality except by looking through the eyes of the Party. "How can I help seeing what is in front of my eyes? Two and two are four." "Sometimes, Winston. Sometimes they are five. Sometimes they are three. Sometimes they are all of them at once. You must try harder. It is not easy to become sane" |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Confondi due tipi diversi di "realtà", Winston.
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
E, se posso chiedere: pensi anche tu che "dopo i 40 anni basta uscire un po' fuori dal guscio" (cit. lauretum) o "anche solo per stare 5 minuti al bar" (cit. ndm) per essere inevitabilmente abbordati da donne? Possibilmente una risposta secca, altrimenti mi accontento anche di una articolata, grazie :mrgreen: |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
Quote:
Quindi per essere secco no, ma sicuramente avrete scritte castronerie anche tu e Myway :mrgreen:, solo che non ho voglia di leggere tutto il topic. Ho risposto in modo soddisfacente? :mrgreen: |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
Stando su fs sarebbe cosa utile parlare delle situazioni medie delle persone fobiche, chiuse, tantotimide, che arrivano spesso e volentieri, e non a caso, a 30 e passa anni senza esperienza e senza aver potuto sviluppare quasi nessuna delle skills sociali richieste al giorno d'oggi... Non è che di botto ci si apre, si diventa spigliati, intraprendenti, interessanti e iniziano ad arrivare occasioni, tanto meno nei termini esposti prima che sono tipici come detto dei film porno e/o delle discoteche frequentate da calciatori miliardari...con veline che ti si buttano addosso appena arrivi. Poi qui si parla di prima ragazza, quindi presumo si intenda una relazione seria non il rimorchio da una botta e via, tanti ancora non sanno gestire 10 minuti di conversazione con una donna, figuriamoci una relazione con tutto ciò che comporta.. |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
Il punto è che non possiamo accedere alla conoscenza della realtà se non tramite ciò che percepiamo. E la visione soggettiva non necessariamente coincide con quella oggettiva, ma non è neanche detto che debba essere falsata da chissà quali distorsioni. Il mezzo per giungere alla realtà oggettiva o meglio per avvicinarvisi è comunque la visione personale, ovviamente il più possibilmente senza pregiudizi. Chi dice a un altro che ha una visione distorta e molto lontana dalla realtà oggettiva dovrebbe IMO motivare con dati di fatto quanto afferma. E al momento non mi pare che né muttley né lauretum l'abbiano fatto, limitandosi a un paternalistico (in perfetto stile O'Brien) "Eh prima la vedevo anch'io come te, ora sono uscito fuori dalla caverna e vedo la vera essenza delle cose, it is not easy to become sane, bravo tu che sei maturato (sottinteso: gli altri sono ancora immaturi), ecc." Si dice insomma assiomaticamente che la propria visione della realtà è quella oggettiva (e guarda caso tale visione coincide con quella della Vulgata, it is impossible to see reality except by looking through the eyes of the Party) e che quella altrui è frutto di filtri emotivi derivanti dalle esperienze personali, quindi "va cambiata la nostra testa": but we make the brain perfect before we blow it out (cit.) Più 1984 di così... Quote:
Infatti così non si minimizzano le difficoltà e i problemi dei fobici, per i quali mostrarsi aperti e disinvolti con gli altri non è roba da bastapococheccevo'. Quote:
Grazie mille, sono soddisfatto. |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Lauretum mi pare più sereno più che maturato, e ne sono molto contento per lui. :)
(col che non sto dicendo che lo trovassi o lo trovi ancora immaturo eh :sarcastico:) |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Winston il senso del discorso è che la realtà dei rapporti umani qui in esame non può essere descritta con accuratezza scientifica, a meno che non venga sottoposta a rigorose verifiche sperimentali, e stupisce il fatto che proprio tu, che sei solito ricordare a tutti come le loro esperienze non riducano la totalità delle esperienze umane, applichi un metro di giudizio differente quando parli delle tue esperienze, da cui consegue il tuo modo di vedere le cose.
Un'altra cosa che mi preme sottolineare è il fatto che è proprio il nostro modo di vedere le cose a influenzare almeno in parte l'esito dei nostri rapporti col prossimo: i rapporti umani sono per definizione dinamici, il frutto delle interazioni tra tutte le parti in causa, ed anche noi abbiamo la possibilità di fare il nostro gioco in essi. La timidezza e la fobia non sono tanti un modo di apparire agli altri, quanto un modo di filtrare il reale (vedere gli altri come giudici spietati ecc), ed è tramite questo filtro che noi facciamo la nostra parte. Cambiare questa prospettiva non porta a cambiare la totalità delle cose, ma è ciò che è possibile fare nel momento, quella famosa "nostra parte" di cui parlavo prima. Ecco allora che chi si abbandona al catastrofismo mywayano può restare fermo al palo...un'attitudine catastrofista e tragica può peggiorare una situazione che potrebbe gi essere difficile in partenza, e allora perchè perseverare nel diabolico errore? |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
E' vero o no che "basta anche solo andare 5 minuti al bar" o "basta uscire un po' fuori dal guscio" per vedersi piovere occasioni addosso, magari dopo i 40 anni quando ci sono single disperati a go-go? Moon mi ha risposto, vediamo tu cosa ne pensi. Quote:
Quindi o si diventa sicuri o si cerca la minoranza. Ed entrambe sono strade difficili, altro che "basta uscire un po' fuori dal guscio". Basta con questo sminuire le problematiche altrui come se fossero cazzate. |
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
oddì ogni volta rispunta sta manfrina della "percezione distorta della realtà"...ah ecco qual è il vero problema che affligge tutti i single cronici: la schizofrenia!!
|
Re: Prima ragazza in tarda età - esperienze
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:52. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.