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Re: Un morto a Milano
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E la conclusione del post è l'ennesima interpretazione di quanto sia moralmente riprovevole aver subito bullismo e continuare a pagarne lo scotto, sentimenti che non può capire chi non li ha vissuti sulla propria pelle, altrimenti non andrebbe a far sentire in colpa chi li prova tentando addirittura di metterli allo stesso livello (se non peggio) dei bulli che gli hanno rovinato la vita. |
Re: Un morto a Milano
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Se qualcuno vuole proseguire, è più sensato aprire una nuova discussione. Riguardo al discorso generico d'impedire il pensiero del prossimo... E' falso. Tizio può dire A così come io posso dire B. Se si tratta di mero sfogo non entro nemmeno in discussione. Se invece la discussione vuole essere RAZIONALE, per me non conta nulla che Tizio sia fobico, non fobico, introverso, estroverso, timido, depresso, ecc. Io discorro sull'oggetto della discussione stessa senza viziarla dalla condizione dell'interlocutore. Tizio vuole essere incontestabile se io non condivido A? Non lo trovo corretto per me stesso. Il mio approccio su questo forum è sempre stato quello di contestare, civilmente, il pensiero A, se non lo condivido, e non ritengo che nessuno, me incluso, abbia il diritto di richiedere che ci si astenga dalle contestazioni. Trovo anche che sia un tenere in ostaggio la persona pretendere di anteporre un atteggiamento empatico alla forza delle idee. Faccio eccezione solo nella sezione diari personali. Contestare A, per me, non significa maturare sentimenti negativi nei confronti di Tizio o prenderlo di mira. Contesto sempre il pensiero e non la persona, a meno che quest'ultima non mi attacchi in modo gratuito o faccia maturare in me sentimenti di antipatia nei suoi confronti. Comunque cerco di tenere fuori da qui le questioni di antipatia. Inoltre non nego, né voglio denigrare la sofferenza interiore del prossimo. Per me rimane fuori dalla discussione. Se si parla di bullismo su terzi per me rimane fuori il fatto che Tizio abbia subito atti di bullismo così come rispetto la sua sofferenza e mi dispiace che abbia subito ciò. Se Tizio continua a difendere A, io difendo B fino a che non interviene la moderazione oppure fino a quando mi rendo conto che la discussione viene soffocata, sfocia troppo nell'OT, ritengo che sia finita in un vicolo cieco, ecc. Non m'interessa alimentare flame. La mia posizione su tutta la querelle è la seguente. Non approvo il bullismo mentre invece tollero, entro certi limiti, lo scherzo goliardico. Bullismo per me implica comportamenti continui e reiterai nei confronti di una persona e di particolare gravità. Somministrare lassativo, ammesso che sia vero, in una birra è uno scherzo stupido ma, per me, non è bullismo. Se una persona, in preda agli effetti di un lassativo, impossibilitata ad usare un bagno, in una camera d'albergo decide VOLONTARIAMENTE di defecare seduto su una finestra, questa persona è incosciente ed è, opinione personale, l'unica responsabile degli esiti infausti. Una persona intelligente, in una situazione del genere, defeca sul pavimento, nei vestiti, in un sacchetto, insomma... Si pone in una condizione di SICUREZZA. Non è responsabile della morte di un individuo, in uno scenario ipotetico come quello sopraindicato, chi ha somministrato il lassativo. E' una persona sciocca, stupida ma non è un omicida. Lo sarebbe se la morte derivasse da reazione avversa alla somministrazione del lassativo o se questa persona costringesse con la forza la persona a mettersi a cavalcioni sulla finestra. Quindi, SE le cose fossero andate così, io non ci sto alla tesi della morte causata da un episodio di bullismo. Per me è stata l'incoscienza della persona, a causa FORTEMENTE indiretta di uno scherzo stupido ed idiota. Vogliamo invece criticare chi ha somministrato il lassativo? Io sono dalla parte di chi critica. Una persona è scossa emotivamente da ciò? Non entro nel merito, umanamente legittimo le emozioni che prova. In virtù di episodi di bullismo passati, una persona vorrebbe emettere una condanna e punire, magari con pene e modalità superiori a quelle dell'attuale codice penale? No, contrasterò sempre questo atteggiamento. Detto ciò, cercherò di starmene fuori da questa discussione, a meno che qualcuno non usi argomenti tali da farmi ritenere opportuno "difendermi" ulteriormente. |
Re: Un morto a Milano
Stando alle dinamiche che ho visto io nella mia ex scuola di ''figli della miglior borghesia''...nessuno si permetterebbe di fare uno scherzo simile a qualcuno che non è già la vittima. Scherzi così pesanti e umilianti non sono un fatto isolato. E se quello è cascato x sto motivo sarà stato stupido quello che vi pare ma quelli erano delle merde.Punto. Se poi le cose sono andate in un altro modo boh, dico solo che gli scherzi goliardici sono un'altra cosa, chi lo definisce goliardico non credo che reagirebbe bene...:miodio:
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
Dico solo che se avessi chiarito la tua posizione sulla querelle 2 giorni fa avremmo ristretto la discussione ai punti da te esposti e ci saremmo risparmiati un bel po di polemiche (e non puoi dire che non ci fossero gli elementi per poter discutere).
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Re: Un morto a Milano
Genesis, per me rimane quel che ti ho già detto ...
ne più, ne meno. Tanto dovevo ;) |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
Ti stai riferendo alle dichiarazioni della preside?
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Re: Un morto a Milano
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apparte singoli casi i bulli se la prendono con persone già deboli, insicure, problematiche etc. (probabilmente cosi a causa della famiglia) |
Re: Un morto a Milano
Ho trovato molto interessante questa intervista ad un ragazzo di un'altra classe della scuola della vittima: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/05/17/news/una-colossale-bevuta-finita-in-tragedia-la-verita-degli-amici-
Dalla quale: .... Domenico veniva vessato dai compagni? «Provate a ragionare. Domenico aveva la fidanzata (compagna di classe) ormai da tre anni. Questo significa che a 15 anni ha intrapreso una relazione con l’altro sesso. Secondo voi una ragazzina di quell’età sceglie di stare insieme con lo zimbello della classe? Era un ragazzo modello.». Ora si vedrà dalle analisi se c'era veramente del lassativo oppure no... E anche quello sarà un punto per capire se c'è stato uno scherzo o no... (Ricordo qualche anno fa una mia compagna di classe che bevve moltissimo senza aver mangiato e finì in un serio coma etilico, e rischiò anche di morire.. Ma non fu costretta a bere o vittima di uno scherzo, lo fece assieme ad altri....) |
Re: Un morto a Milano
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curioso che l'intervistato è un probabile socialone che conosce parecchia gente della scuola. dice anche che nel suo istituto il bullismo non esiste o quasi. :miodio: ma poi che c'entra esser un ragazzo che andava bene a scuola con l'essere preso di mira? parecchi che andavano bene a scuola erono anche presi di mira sembra evidente che il ragazzo non capisce un caz.. e cerca di omettere la verità.. addirittura parla dei prof che piangono :miodio: |
Re: Un morto a Milano
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Gli elementi però rimangono pochi per dire cosa sia realmente successo. Una cosa certa è che le gite di istruttivo hanno ben poco, e il più delle volte sono occasione per bere, drogarsi, far sesso, ecc. .. E il pericolo che possano accadere cose poco belle è sempre alto. |
Re: Un morto a Milano
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Anche in questa discussione ci sono toni di presa in giro verso di me, come in altri. Di solito ignoro perchè non ritengo che la persona, che tenta di offendermi, sia degna di una mia risposta. In casi in cui proprio qualcuno insista all'infinito, passerei alle mani, ma è un evento rarissimo, di solito i bulletti si annoiano prima, quando vedono che non riescono ad intaccare il tuo stato interiori e ad ottenere la tua attenzione/rabbia. Se ti mettono le mani addosso, lì reagirei per difesa, per quanto svantaggiato fisicamente. Mai pero' farei come dicono molti qui: ovvero per una battuta che "forse è offensiva", li picchierei. Oppure subirei una serata di battute per poi andare il giorno dopo a picchiarlo o a rompergli qualcosa a casa. Queste per me sono ripicche e vendette da persone che lì per lì hanno paura di difendersi e preferiscono agire dopo, magari alle spalle della persona e non di fronte. Quote:
Questi commenti che fai sono frecciatine alla stregua di quelle che mi facevano i bulletti alle medie. :miodio: |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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se vi criticano ignorate, se non potete ignorarla sormontatela , se non potete sormontarla ridetene e se non potete riderne è che probabilmente la meritate [cit. di un americano non ricordo il nome] |
Re: Un morto a Milano
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Che se il regolamento dice "niente flame o offese", se un fobico puro scatena un flame o offende, io da admin prendo le dovute decisioni. Se lo fa un utente più estro, stessa cosa. Attualmente la cosa è leggermente più tendente a "capire il fobico puro" ma leggermente più intransigente verso l'utente più "estro". Un po' come sul forum dei brutti che se sei brutto ti fanno anche bestemmiare, se sei donna o bello, ti bannano così per partito preso. Ecco, io non guarderei lo "status" dell'utente. Io, se il regolamento lo avesse permesso, avrei preso decisioni verso chi, in questo thread, ha offeso categorie di persone. Se vige tolleranza verso le offese, allora devono essere applicate anche verso gli utenti più sbloccati. Ricordiamoci di un tempo, nemmeno lontano, quando certi PM di moderazione sono arrivati a certe persone scomode di cui non faccio nome [una sorta di selezione], o come di quando i poteri di admin si sono voluti estendere a campi esterni al forum. La moderazione è stata poi ottima nel riportare l'ordine. Quote:
Se io devo fare l'admin devo essere imparziale e valutare i fatti, non gli attori. |
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