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Re: Il negozio con le coccole a pagamento:buona o cattiva idea?
Mi sembra un bisogno di dare un prezzo a qualsiasi cosa. In modo che l'impegno che ci mettiamo, per riceverla, sia misurabile e con dei confini.
Tu mi fai la coccola e io ti dò 10 euro. Tu mi fai un pompino e io ti dò 50 euro. (O quel che è). Sento calore umano, godo e in cambio so benissimo quello che devo fare (sborsare soldi) e so benissimo che il mio sforzo (sborsare soldi) sarà ricompensato. È un taglio agli sprechi. Nessuno vuole dare niente in cambio di niente. Tempo, gentilezza e affetto richiedono molto piu impegno e fatica ad essere tirati fuori rispetto a tot soldi. E soprattutto non sono misurabili e quello che sborsiamo, di nostro, di quel che abbiamo dentro, ci sembra sempre un'enormità, rispetto a quello che riceviamo in cambio. Quindi non la vedo un'iniziativa per lucrare su chi ha carenze affettive, ma un rispondere alle esigenze di esseri umani che vivono sempre piu come calcolatrici. |
Re: Il negozio con le coccole a pagamento:buona o cattiva idea?
@SUBurbe
Indipendentemente da chi va a pagamento e dai motivi per cui lo fa, non è mica obbligatorio investire il proprio tempo in rapporti umani. :nonso: Se uno lo fa è perché se lo sente, non perché c'è chi lo giudica. E anche in caso di impegno, proprio perché il risultato non è garantito, non è detto che certe mancanze vengano sopperite. Personalmente non sono favorevole alle coccole a pagamento perché tendo a mettermi nei panni dell'abbracciatrice o cosleeper di turno, e ritengo che per lei o lui non sia poi così piacevole o rilassante dopotutto. Si tratta di un lavoro in cui lo sforzo da compiere non è di tipo manuale o intellettivo, ma occorre mettere a rischio la propria interiorità e chissà mai cosa potrebbe succedere, non lo ritengo giusto. |
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