![]() |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
La vita di coppia è funzionale alla riproduzione. Mi sembra talmente ovvio... e non solo a me, anche all'articolo e a chissà quante migliaia di persone autorevoli e competenti. Nella specie umana, c'è necessità della cosiddetta paternal care, il supporto del padre per lo sviluppo della prole. Da qui la salda unione fra marito e moglie, necessaria all'allevamento dei figli. Quote:
Dice che i motivi per cui l'approccio è strutturato così (così come? leggi l'articolo) sono prettamente biologici. Dice anche che pur esistendo delle variazioni culturali, in tutto il mondo le basi del corteggiamento sono uguali: quindi sì, potremmo dedurne che "inevitabilmente" va a finire così (come dice l'articolo) ma sarebbe un'interpretazione forse esagerata. Quote:
Se ad una persona viene istintivo strutturare l'approccio in un certo modo (l'articolo spiega perché: competizione intrasessuale, valutazione del rischio, limitatezza del tempo, selettività femminile) vuol dire che sta seguendo un complesso flusso di pensieri che si rifanno alla sua storia personale, ai suoi istinti ancestrali, ai suoi desideri, insomma a tutta la sua vita. Auspicare "cambiamenti" non ha senso perché ci introdurremmo nelle sfere private di altre creature pensanti. Il cambiamento lo faranno loro se e quando vorranno. Quote:
Se togli il sesso, l'intimità e l'esclusività dal rapporto di coppia ad esempio, esso subirà un deciso tracollo. Tali caratteristiche di tale rapporto sono intimamente legate al fatto che i due genitori dovrebbero ancestralmente essere abbastanza uniti da prendersi cura della prole la quale, negli umani, ha bisogno di più di un decennio e mezzo di cure prima di affrancarsi. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Se non ne dici nessuno vuol dire che non lo sai nemmeno tu, non ti pare? E quindi la teoria non ha senso di esistere... Quote:
Le "variazioni" non sono molto dettagliate nell'articolo, in realtà. Quote:
Secondo il caro articolo se le donne avessero avuto interesse verso chiunque di noi l'avrebbero mostrato per prime. E' colpa nostra se non l'abbiamo notato, non loro. E sì, il fatto che l'approccio è generalmente implicito è associato alla diversa natura delle donne. Appiattire questa differenza (cioè rendere la distribuzione dei comportamenti femminile e maschile uguali) significa interferire col libero arbitrio altrui. Perché chiaramente ciascuno di noi dispone di libero arbitrio. Prima le donne avevano un ruolo sociale nettamente inferiore e subordinato, adesso no, quindi non ha molto senso paragonare la libertà attuale a quella passata... Quote:
Perché non concepisci una vita di coppia con un albatros femmina? Semplicemente perché non ti riproduci con gli albatros femmina. Perché non ti accoppi con le novantenni? Perché sono evidentemente sterili Ecc. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Credo che se devono emergere troppi particolari personali, sia meglio continuare una conversazione inter nos, giusto per evitare di tediare l'utenza con elementi alieni alla discussione.
Aggiungo solo un paio di cosette: da quando in qua una persona che esprime le proprie idee con convinzione dovrebbe passare per saccente, self-righteous? Atteniamoci alle parole e ai pensieri espressi da queste ultime, senza per forza entrare nei dettagli di vita personale (e se proprie dovete fare diagnosi on line, fatele nel rispetto della deontologia degli psicologi da tastiera :D)...ricordo la levata di scudi nei confronti di liuk risalente a qualche mese or sono: una discreta fetta dell'utenza si scagliò contro il suddetto perché rilevava nelle sue descrizioni abbondanti di particolari e dettagli "tecnici", una pretesa di superiorità sul resto delle persone qui iscritte, quasi che il narrarsi in prima persona coincidesse col desiderio di svilire loro e le relative inesperienze. L'atteggiamento narcisistico sottolineato da molti coincideva con una interpretazione corretta (come confermato dallo stesso liuk) ma l'esposizione sulla pubblica piazza del risentimento fobico era del tutto fuori luogo (si capisce perfettamente che si piacesse e amasse raccontarsi, ma dove sarebbe emerso il disprezzo verso gli altri?). Soffermandomi poi sul discorso dell'empatia: per me questa coincide con la capacità di comprendere gli stati d'animo altrui, non necessariamente con il giustificarli, specie se partono da presupposti e coordinate lontane dal nostro modo di vedere le cose. Ad esempio potrei comprendere l'atteggiamento di una persona che, dopo aver visto la propria famiglia sterminata ex abrupto, desiderasse con tutte le sue forze la morte dell'assassino stesso...comprenderei ma non giustificherei il desiderio di farsi giustizia da soli. Aggiungo inoltre che empatia significa capacità di immedesimazione nello stato d'animo altrui, indipendentemente dallo stato stesso, sia esso coincidente con il nostro o meno. Se sono triste perché devo provare risentimento o invidia verso coloro che sembrano godere dell'esistenza nella sua pienezza giorno per giorno (e viceversa)? Oltretutto ciò discosta da un'attitudine spiccatamente self-centered (per tarara: se conosci un equivalente italico di tale termine anglofono, segnalamelo :D), dove si tende spesso a leggere la realtà esclusivamente in riferimento al proprio vissuto personale...c'è chi non riesce a credere che una persona che lavora per una multinazionale possa avere gravi problemi di autostima, solo perché il suo punto di vista egocentrico lo porta a reputare che chi riesce a fare ciò che lui non riuscirebbe a fare, debba per forza possedere caratteristiche che lo qualificherebbe come non del tutto problematico (pensiero che confina strettamente con i "calimerismi" di tanto tempo fa, per cui chi è bello non dovrebbe avere problemi, chi riesce a uscire una sera a settimana sarebbe solo un po timido™ e tutt'al più un semplice pigro). Proprio su uno di quei siti di incontri, mi imbattei in una ragazza laureata in ingegneria che lavorava per una importante multinazionale automobilistica d'oltreoceano, con frequenti trasferte all'estero e uno stipendio sufficientemente corposo da permetterle di comprarsi casa e macchina...la stessa mi confido però di venire fuori da anni di analisi e di sentirsi parecchio insicura con le persone e con gli uomini, e tale insicurezza emerse chiaramente dal suo modo di porsi quando ci incontrammo...avrei dovuto pensare che mentiva solo perché le mie specifiche problematiche di adattamento non mi hanno mai permesso di fare le stesse cose? |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Tra parentesi, visto che nella maggior parte dei casi chi mostra interesse per primo è l'uomo, se ne deduce che col tuo criterio 'sti uomini si sono sempre fatti avanti con donne non interessate = assurdo. Quote:
Altra parola rivelatrice da parte tua, comunque: è colpevole chi cerca di far passare il concetto che le cose potrebbero andare diversamente, l'uomo DEVE farsi avanti per primo e interpretare i segnali femminili in aramaico e se non rispetta i "ruoli" è colpevole. Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gerontofilia |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
il ruolo paterno in grandissime culture umane NON è mai esistito. e spesso i bambini sono considerati della madre fino ai 5 anni e poi della comunità stessa. comunque in tante culture i giovani maschi hanno delle figure maschili di riferimento che può essere lo zio.. il fratello della madre o il marito della madre. ma questo figura maschile è spesso riservata SOLO ai giovani maschi. le femmine giovani hanno come figura di riferimento la madre stessa la nonna.. e spesso le mogli sono acquistate.. quindi manco amore c'è... questo smentisce la figura maschile come necessaria per la prola e sopratutto i legami di coppia come intendiamo noi non sono serviti quasi A NULLA nella nostra specie. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Non ti accoppi strutturalmente in base a questo, ma in base a sesso ed età dell'individuo prescelto. Non credo ad esempio che condurresti una vita di coppia soddisfacente con un bambino di 9 anni o un vecchietto di 82 anni, per quanto egli sia gentile e ti assista, la pensi in maniera simile alla tua e si diverta con te. Quote:
L'articolo parla di ora, mica di 100 anni fa... quindi quelle che tu chiami "variazioni" sono proprio le strutture, le "basi". Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Nessuno è colpevole. La parola più adatta è responsabile. Chi butta via un'occasione è certamente responsabile della sua scelta. Se nessuna occasione gli è mai stata offerta, non ha alcuna responsabilità, invece. Quote:
L'articolo prova come le motivazioni biologiche strutturino tutto il corteggiamento con dati. E tu? Quote:
Non è che tutte le differenze fra i generi sono cattive... alcune ci sono e basta, altre sono addirittura godibili. Quote:
Prima tante cose non si potevano proprio fare. Ora vengono attuate da tantissime persone pratiche sessuali allucinanti senza che nessuno emetta un gemito, ad esempio. Mi pare che la differenza sia enorme rispetto a prima.. ma proprio non c'è paragone... Da quanto dici parrebbe che le persone agiscano prevalentemente in base a questi condizionamenti sociali, ma non mi sembra proprio, come provato in un articolo scientifico. Quote:
Aggiungo: In psicopatologia, con zoofilia erotica, bestialismo o, più tecnicamente, zooerastia si designa la pratica parafiliaca umana di accoppiarsi o avere rapporti sessuali con animali La gerontofilia deriva dal greco geron che significa anziano e philia cioè amore, affinità. Indica l'attrazione sessuale specifica, tendenzialmente esclusiva, verso persone anziane da parte di persone molto più giovani.[1] Tale forma di attrazione può assumere il carattere di vera e propria parafilia nel caso in cui il soggetto anziano sia incapace di intendere o volere oppure costretto a subire forme di sessualità (ad es. stupro) rispetto alle quali esso non sia consenziente. È interpretata come equivalente edipico. Parafilia=malattia |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Un'idea dell'utente in questione uno se la fa in base a ciò che quest'ultimo scrive, così come te la fai tu quando dai consigli agli utenti e ti credi di aver trovato la soluzione per vivere meglio rispetto agli altri. Inoltre uno che posta foto di se stesso atteggiandosi e dicendo quanto sia "cool" non è che dia proprio l'idea di modestia, eh, unito al fatto di dover raccontare dei tuoi successi sessuali qua a destra e manca....non capisco perchè scrivi ancora qua se pensi di avere tutte le soluzioni a tua portata e se pensi di stare tanto bene. Inoltre qui le persone cercano di migliorarsi facendo psicoterapia, quindi già c'è un impegno nella vita reale che tu sembri negare e io mi chiedo: tu la fai psicoterapia o ti piace fare psicoterapia nei confronti degli altri per pompare la tua autostima? Inoltre mi sembra che tu hai in testa troppo la categoria vincente vs perdente, che non mi piace proprio, sei molto americano in questo. Ognuno avrà un punto di arrivo diverso da quello di un altro, proprio perchè appunto il punto di partenza è diverso per ognuno di noi. E tu non sei self-centred quando sminuisci i problemi di chi insegna dicendo che è un lavoro facile perchè di sole 18 ore, sminuendo sia la fatica psico-fisica dello stare in classe che il lavoro sommerso che una persona seria svolge a casa per fare una lezione decente? Inoltre mi pare ovvio che chi è timido viva male un mestiere magari più facile per le persone molto sicure si sè, ma visto che scrivo su fobiasociale ho il diritto di dire che per me insegnare è difficilissimo, perchè richiede "social skylls" che penso di non possedere. Mi pare che tu vedi le cose solo a senso unico e giudichi gli errori valutativi altrui senza renderti conto che anche i giudizi che tu esprimi sono molto di parte e comunque espressione del tuo personale e parzialissimo punto di vista, non sei certo il portatore della verità. Personalmente penso che ognuno stia facendo un suo percorso personale, non ti vedo avanti a me o a tanti altri, il fatto che tu ti atteggi a guru e dai per scontato che le soluzioni che vanno bene a te siano valide per tutti dà l'idea invece che sia tu la persona dogmatica e molto self-centred, inoltre portata a credere che solo il successo sociale e donnesco sia la strada per stare meglio con se stessi e il mondo. Lo pensi tu, ma così non è! Personalmente non penso di provare risentimento e invidia, posso magari provare queste emozioni negative in alcuni frangenti, così come emozioni di rabbia e frustrazione perchè sono un essere umano portatore di una vita complicata alle spalle. Di certo non me ne vergogno per apparire a tutti i costi perfettina e comunque ne sono consapevole e lavoro su me stessa senza che venga tu a darmi la benedizione papale e a spiegarmi delle cose ovvie. Tu condanni certi atteggiamenti pensando che tu ne sia completamente immune, ma ne sei tanto sicuro? Sinceramente una persona che sminuisce il vissuto altrui (come spesso fai tu qui sopra) non mi sembra molto empatica....il fatto che non ci si deve limitare a piangersi addosso per andare avanti e risolvere i propri problemi non sta a significare che si debba adottare un atteggiamento negazionista dei vissuti e della sofferenza altrui, che tu sminuisci relegandoli a mere proiezioni mentali del cervello di un individuo. Esempio: se io dico che ho subito bullismo da piccola, trovo molto freddo e maleducato nonchè privo di empatia che tu mi dica che sono "seghe mentali mie"e che magari ho frainteso o che mi sono auto-esclusa a soli 6-7 anni. Un approccio sano sarebbe ammettere l'accaduto e provare compassione per l'interlocutore, ma nel contempo aiutarlo a pensare positivo e a fargli vedere che non necessariamente tutte le persone sono uguali a quei bulli che abbiamo conosciuto in passato. Imparare a porci serenamente col prossimo per evitare pensieri disfunzionali non significa negare dolori e vissuti. C'è una bella differenza. Inoltre - e la trovo una tua grande insicurezza, mio caro guru - tu non riconosci mai i tuoi limiti e dai sostegno solo a chi ti dà man forte, perchè ti piace che ti "si lisci il pelo" e ti si dia sempre ragione. Non accetti dialetticamente il pensiero altrui, in realtà sei molto "calimeriano" e chiuso pure tu. Sei il bue che dice cornuto all'asino, insomma. Detto questo la chiudo qui, se vuoi andare avanti senza metterti mai in discussione a me non interessa, la vita è la tua e non intendo certo imitarti. ps: ah si, io reputerei pigra una persona solo un po' timida? Ma non sei tu che dai dei pigri a tutti dicendo che volere = potere e che se quindi una persona non riesce è solo colpa della sua volontà? Ma...scendi dal piedistallo. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Corrobora le tue affermazioni con esempi... Quote:
Quote:
Mi sembra che invece gli uomini e le donne si leghino molto spesso... |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Eppure non mi pare che il FINE ULTIMO che guidi le loro vite di coppia sia quello di riprodursi col loro partner, almeno dalpunto di vista biologico. Non può valere lo stesso anche per alcuni etero? Quote:
Quote:
Quote:
E comunque le donne che non si fanno avanti per prime anche se interessate sono la maggioranza, a meno di non pensare che gli uomini che si fanno avanti per primi (la maggioranza) lo facciano sempre con donne non interessate. Quote:
Quote:
Poi la comunicazione è un processo biunivoco, se una pretende che si colgano certe occasioni offrendole in aramaico antico o in termini interpretabili in 100 modi, non può pensare di non essere responsabile anche lei. Quote:
Quote:
Quote:
Esistono condizionamenti sociali? Sì. Sono vincolanti per un certo numero di persone? Sì. That's all, chiedo solo che siano rimossi o attenuati il più possibile, non me ne frega nulla se prima ce n'erano degli altri, voglio togliere di mezzo anche questi. Quote:
Quote:
|
Re: eh.. ma tu sei giovane..
E al discorso di prima aggiungo: il fatto che io riconosca che ci siano diversi livelli di ansia, così come diversi livelli di austostima non sta a significare che io sminuisca i problemi di chi in un certo senso è "meno problematico" in quanto meno ansioso e meno insicuro. Io stessa penso di essere fortunata e di avere meno problemi di molti utenti qua dentro, non faccio certo a gara per stare meglio o peggio, ma così come riconosco di stare meglio di molti così posso riconoscere che magari se uno ha avuto 7-8 partner e lavora in una grande azienda forse è meno indietro di me o di altri rispetto al suo percorso di vita e probabilmente ha avuto più risorse e strumenti che gli hanno permesso di essere più forte e determinato. Allo stesso modo riconosco di essere forte e determinata io in altri ambiti, ad esempio. Non ci vedo nulla di male a riconoscere ciò, nè ci scorgo un giudizio di valore. Sei tu che vivi tutto come una gara....
|
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Ai gay non fanno né caldo né freddo le persone del sesso opposto. Quote:
Quote:
Quote:
Come dice un altro articolo: "gli uomini sono selettivi tanto quanto le donne quando si tratta di creare una relazione stabile". http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1467-6494.1990.tb00909.x/abstract?deniedAccessCustomisedMessage=&userIsAuth enticated=false Come dice l'articolo di prima:"le persone sono tanto meno esplicite quanto più grande è il rischio". Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Ogni tanto conferma che i fattori culturali non influenzano la base del corteggiamento. Quote:
Ad esempio posso parlare di clima "alpino". Non è che tutte le località alpine hanno clima uguale, però ci sono caratteristiche come le gelate estive, l'innevamento per 9 mesi, l'ampia escursione termica annuale, eccetera, che le distinguono ad esempio dalle località poste all'equatore sulla costa. Quote:
Nessuno mi ha mai denigrato per questo. Quote:
Quote:
Quote:
Anche la pedofilia è una parafilia. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Penso che il nostro carattere sia determinato nella maggior parte dalla genetica, cioè nasciamo già "preconfezionati" :D.
Penso che le malattie mentali esistono statisticamente e dovute dalla vulnerabilità e ci siano cause multifattoriali a scatenarle. Penso che personaggi storici del nazismo hanno mostrato nella loro piena "lucidità " tutto il male possibile, non credo che ci fosse malattia ma una sconfinata cattiveria. Penso che esistono gradi di gravità delle patologie mentali ed alcune riescono ad essere modificate anche con la sola psicoterapia, ma non vengono eliminate, tant'è vero che la maggior parte sono ricorrenti o non guariscono del tutto. Penso che l'accoppiamento sia istintivo, non so però se il fine ultimo è la riproduzione. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
Ma come, sei stato tu stesso a coinvolgere altri utenti che non c'entravano nulla con la discussione usandoli come scudo dietro cui nasconderti, e ora hai pure il coraggio di lamentarti che stanno emergendo "troppi particolari personali"?? Che immane spudoratezza. Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Complimenti oh, tutti bravi così! :applauso: :perfetto: Quote:
Quote:
Ne sei consapevole? Se sì bene, col tempo potresti lavorarci sopra e sperare di migliorare. Se no male, peggio per te. |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
:riverenza: |
Re: eh.. ma tu sei giovane..
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:09. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.