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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Infatti volevo subito chiarire che un conto è spillare soldi senza fare niente, un altro è impegnarsi in qualcosa cercando di gravare il meno possibile e, se si può, generare anche un piccolo introito. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
i lavori in proprio altro che 8 ore al giorno.
8 ore al giorno a contatto coi clienti più tutte quelle per organizzare, pulire, gestire. oltre il fatto che se non hai una gran attività e te lo devi gestir tutto da solo stai sempre lì. poi come tutte le cose ha i suoi lati positivi rispetto a un lavoro da dipendente. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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poi la seconda esperienza col negozio di vini e cioccolato : anche qui lavoravo la domenica , ma avevo un po' più di respiro perchè aprivo alle 9,30 come tutti i negozi , in generale chi lavora in proprio non ha orari e lavora mediamente di più di un dipendente e guadagna spesso di meno ... quindi se non avete la vocazione lasciate perdere Quote:
sono attività che se spinte al max abbisognano di più di una persona , il costo della licenza (che è improprio perchè le licenze non si vendono) è elevato perchp il lavoro è sicuro non per il guadagno , ci sono attività rischiose che costano assai meno tipo il chiosco ambulante o il negozietto di scarpe , ma appunto c'è il rischio di impresa ... nei tabacchi non c'è o quasi. cmq l'attività principe in fatto di rischio nullo è proprio l'edicola : quello che non è venduto viene reso indietro e decurtato dal totale da pagare , se per assurdo non aveste venduto niente non dovrete pagare nulla agli editori , anche qui sono da considerare aspetti di sinergia può essere che il chiosco si evolva evenda prodotti altri rispetto ai giornali (in realtà è già così sotto mentite spoglie :mrgreen:) |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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quindi se già ci son tot tabaccai in una zona non possono essercene altri :pensando: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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la 'licenza' è assegnata dal monopolio di stato , quindi è esatto la rivendita tabacchi si distingue da tutte le altre licenze, perchè non è il comune che la concede ma lo stato , ci vogliono dei requisiti morali , nulla di che ma non bisogna aver riportato condanne penali, e sono contingentate le altre attività sono libere , potete aprire un negozio di truffa e verdura davanti alla coop , o il vs. barrino di fronte ad un altro caso a parte sono le edicole anche qui contingentate , ma questo per un accordo fra i sindacati del settore |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Sul negozio di scarpe, non so se è vero, mi dissero che il ricarico è altissimo, del tipo 1 a 3 (vendi la scarpa a 90 ma la paghi 30).. certo se poi ti capita quello a cui gli puzzano i piedi.. :D |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Il problema non penso sia il lavoro.
Il problema penso sia piuttosto quel che il mercato del lavoro è diventato. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Sì infatti secondo me ci vuole proprio una vocazione o passione per quello che si fa, per aprirsi un negozio. Finisci per dedicargli tutta la tua vita. E ci vuole anche una pazienza sovrumana con le persone.
A me sarebbe sempre piaciuta una cartoleria :timidezza: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Rilancio l'idea della comune o del ritiro spirituale (laico o religioso) per chi aborre il lavoro.
Io ci ho pensato tante volte, e voi? |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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