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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
son cose diverse, il dep è CRONICO GRAVE. punto
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
stellina la realtà e' questa, o trovi qualcuno che ti dia un'opportunità per inserirti nel mondo del lavoro, una persona che sta a cuore la tua situazione e che ti da una mano altrimenti non so come tu possa giustificare ad un possibile datore di lavoro che a 33 anni non hai mai lavorato, il curricula conta nel mondo del lavoro odierno, con le categorie protette riusciresti a superare questo ostacolo formidabile, se avessi 23 anni sarebbe diverso ma ne hai 33...
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
No, non è vero.. le esperienze lavorative non sono così decisive e a 33 anni è possibilissimo che uno non ne abbia alcuna di significativa. Io per esempio non ne ho eppure non sono fobico.
Conta molto più quello che sai fare.. le tue passioni e gli studi che conduci. E' normale non avere chissà quali esperienze intorno a quell'età. Basta non adattarsi a fare i soliti lavoretti perchè magari miri ad uno specifico.. e puoi benissimo arrivare a quell'età senza esperienze di lavoro. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
insomma anche voi le conisgliereste di fare la visita, perchè è molto indecisa sul da farsi
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Tra l'altro io concordo con te, qui non bisogna confondere quanto vale un persona e una persona può valere tantissimo anche se è in mezzo ad una strada o nata nella miseria in Uganda, da quel che è la realtà drammatica di un pease come il nostro che è morto, colonizzato da forze neo liberiste e straniere che lo renderanno sempre più povero per sfruttare manovalanza da esportare o da morti e fuggi, e una realtà del mercato del lavoro fatto di disoccupati e cassaintegrati a fiotte, del tutto sani, in forma e con esperienza lavorativa che sono a spasso, un esercioto destinato ad ingrassarsi con le prossime crisi che arriveranno (per esempio il crollo degli immobiliari ormai gonfiato 20 volte il valore reale e pronto ad esplodere) figurarsi la difficoltà di trovare lavoro senza un minimo di aiuto purchessia per un depresso, fobico grave, o anche solo un pelo strano semplicemente. E difficile, pessima congiuntura attualmente. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Io andrei oltre e direi che per quanto si affronti terapia e lavoro interiore, se la società, magari il destino se non questa, non ti offre quella occasione che tutti meriterebbero, con tutte le difficoltà che ci possono essere, non si può procedere oltre un certo livello, c isi avviluppa, ci si rassegna, non ci si mette alla prova. Stellina, se fosse chiamata in causa, dimostrerebbe che ce la può fare e nessuno le da questa occasione. Per me è una grave mancanza della piscologia e della società non occupararsi dell'inserimento delle persone nel lavoro, io direi di tutte quante, con una attenzione diversa per chi ha più bisogno di una mano nello studio o nel lavoro stesso, non un regalo attenzione, se la deve guadagnare, un indirizzo, un aiuto concreto. Non compiendo questo passo di intromissione in quel che è il terreno della politica, della scienza sociale (e già Freud testualmente ha ammesso che dei poveri se ne fotteva, con la famosa battuta che chi ha fame non ha problemi di psiche) la psicologia, per come la vedo io, se ne lava le mani, riversando all'interessato l'onere di salvarsi la pelle da solo con la fede, non diversamente da quanto fa la religione. Analogamente, mi sento di dire che una volta inserita in un lavoro, non che sia facile, perchè c'è gente pareccho carogna diciamoci il vero, si incrementano le occasioni di avere incontri di amicizia e di amore e l'opportunità di avere quei due soldi per un pizza, un cinema, che ovviamente servono per conoscersi, viaggiare, fare cose assieme. E purtroppo una tappa obbligata, anche se credo si possa essere sereni lo stesso, c'è sempre stata gente che non ha lavorato nella storia, anzi i più benestanti non lavorano affatto nell'esistenza, in ogni caso, non è un percorso su cui ho le idee chiare. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Non può certo diventare una poliziotta o una maestra di asilo nido. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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anche la bidella, un mio amico con l'invalidità ha fatto il commesso, l'operaio, il magazziniere... tutti lavori trovati con le categorie protette per problemi psichici sono una marea i lavori che si possono fare.... portare gli unici esempi in cui è sconsigliabile farlo come tesi dimostrante del fatto che è inutile io la chiamo malafede |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Che io sappia la bidella no, non si può fare ma non mi è stato chiarito il perché.. Si parlava di alcuni lavori che sono preclusi a chi ha un'invalidità psichica e quelli che ho menzionato non si possono fare. Ho parlato precedentemente che anch'io ho una invalidità e non ho dato consigli in merito, come invece alcuni hanno fatto e per questo non do giudizi di malafede in merito. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
stellina hai deciso cosa fare? io ho il colloquio per l'invalidita' mercoledì e sono molto agitato, speriamo mi riconoscano qualche cosa....
cmq il distrubo evitante e' un disturbo d'ansia... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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un fobico le ha, ma spesso le affronta e le supera, è più propenso al superamento l'evitante invece almeno inconsciamente rimarrà per tutta la vita un evitante per quanto riesca a diminuire le ansie e ad affrontarle per questo mi danno fastidio quando mi dicono affrontale, sono evitante cazzo, non fossi evitante starei in altri forum:mrgreen: |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Ho letto qualche intervento qua e là, ma solo io ho capito il senso degli interventi di Lino57? :nonso: Potrei aver saltato qualche post, ma se non sbaglio ha semplicemente sottolineato che in molti concorsi statali c'è la classica dicitura che recita più o meno così: "non aver mai riportato condanne, idoneità psico-fisica etc". Non so esattamente cosa si intenda per idoneità psicofisica, ma da ciò che vedo spesso vengono indetti dei concorsi appositi (quindi a parte) per il reclutamento di soggetti appartenenti alle categorie protette, anche perchè si ha l'obbligo di assumerne una percentuale se non sbaglio... e questo chiaramente stride col concetto di pari opportunità, anche se è naturale che sia così... altrimenti il concetto di categoria protetta non avrebbe senso.
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