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Re: Nuovo virus cinese
Dal prossimo 15 ottobre diventerà obbligatorio sottoporsi a un trattamento sanitario invasivo, un tampone faringeo o un'iniezione ripetuti nel tempo, per poter svolgere un lavoro nel nostro Paese. Ormai non fa quasi più effetto osservare che si tratta di una misura senza riscontri nella nostra storia, nel mondo, nella storia del mondo. È bastato infatti un anno e mezzo di deroghe continue alle consuetudini e alle leggi per fare dell'eccezione un'abitudine e dell'inconcepibile una norma. Se per molti la desiderabilità del fine enunciato, di frenare il diffondersi di una malattia, può motivare ogni mezzo, altri hanno invece contestato l'utilità e la liceità della decisione e, ancora una volta, i cittadini si sono divisi in un conflitto dove gli uni vanno all'attacco con tutto l'arsenale offerto dai potentati della politica e dell'informazione, gli altri si difendono alla disperata, come possono.
Nel polverone di questa guerra asimmetrica è difficile orientarsi, impossibile soffermarsi sull'analisi quando paura, interesse e rabbia gridano le loro ragioni e, oltretutto, il tenore tecnico del contendere riduce al minimo il margine del giudizio informato. Compromessa la possibilità di conoscere, occorre allora un criterio restaurativo della conoscenza possibile, un criterio gerarchicamente superiore e quindi epistemico. Se l'acqua è torbida, bisogna attingere alla fonte. Una definizione autorevole e antica di questo criterio si trova nel Vangelo di Matteo, quando il Maestro spiega ai discepoli come smascherare i «falsi profeti»: Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere (Mt 7,15-20). Su questa verità poggia ogni altra verità. Non ci è dato conoscere le cose nella loro essenza, ma solo riconoscerle risalendo a ritroso dai loro fenomeni. Definiamo i sostantivi dai loro predicati: i composti chimici da come reagiscono, gli oggetti da come ci appaiono, il pensiero da ciò che si dice e si fa ecc. Confezioniamo così modelli e tassonomie dell'inconoscibile «scatola nera» (Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana) in cui si nasconde la realtà «reale», e quindi anche le scienze, le cui leggi sono vere se i frutti dell'osservazione combaciano con l'albero delle ipotesi «e non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, non sopra un mondo di carta» (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi). Il sermone evangelico estende il principio anche al dominio morale affinché valga per giudicare le intenzioni degli uomini: siccome «tu solo [Dio] conosci il cuore di tutti i figli degli uomini» (I Re 8,39), ai mortali tocca indovinare l'albero del cuore considerando i frutti delle azioni. Chi vuole il bene non farà il male, da chi fa il male non verrà un bene. La vicenda del passaporto verde e del suo intento sotteso, di «accelerare le vaccinazioni e farne fare di più» (così Paolo Mieli, tra i tanti), si presta molto bene alla prova evangelica perché il suo beneficio si declina nel tempo futuro della promessa, appunto di una «profezia» non ancora realizzata ma i cui frutti pendono già maturi dal ramo. Da questi ultimi si deve oggi riconoscere l'albero, se è buono o se va «tagliato e gettato nel fuoco». Proviamo a esaminarlo qui, ramo per ramo. Primo ramo: la tutela della salute. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità la salute è «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia» (Costituzione dell'OMS, 1946). Una discriminazione volta a limitare il godimento di alcuni diritti costituzionalmente ordinati, o una campagna denigratoria di vasta eco dove chi esprime una certa scelta diventa pubblicamente un «sorcio», un «pazzo» o un «criminale» sono evidentemente lesive del «benessere sociale», e quindi della salute. L'angoscia di chi ha perso o perderà il lavoro, lo stigma, la vergogna, il risentimento, l'emarginazione, il conflitto sono evidentemente lesivi del «benessere mentale», e quindi della salute. La mancanza di reddito e la crisi di alcuni settori economici sono evidentemente lesivi del «benessere fisico» se non proprio della sussistenza, e quindi della salute. La sospensione di migliaia di medici e di altri operatori sanitari mina proprio l'«assenza di malattia», e quindi la salute anche nella sua accezione più elementare. Quindi no, anche escludendo i danni più controversi, eventuali e specifici dei trattamenti prescritti, ciò che nuoce già così gravemente alla salute non la può tutelare. Secondo ramo: ne vale la pena. Nei bollettini epidemiologici italiani si legge che da quando le coperture vaccinali hanno superato soglie significative, i decessi attribuiti alla malattia non sono diminuiti ma anzi aumentati rispetto allo stesso periodo del precedente anno «pandemico», pur caratterizzato da meno restrizioni e dall'assenza di vaccinazioni. Lo stesso nesso è stato osservato nella conta dei contagi su scala globale (cfr. l'ultimo studio di Subramanian e Kuman, European Journal of Epidemiology). Senza trarre altre conclusioni, previsioni o interpretazioni, osserviamo galileianamente che la robustezza dei frutti promessi «nel mondo di carta» è assai lontana da quella dei frutti osservati nel «mondo sensibile». Terzo ramo: la libertà. Che i provvedimenti in parola servano a ripristinare le libertà perdute negli ultimi mesi è fattualmente falso in senso assoluto, perché al contrario introducono limiti al godimento dei diritti sociali e civili. Ma lo è anche in senso relativo, perché i nuovi limiti non escludono né sostituiscono i precedenti. In questa torsione che tanto sembra parafrasare un celebre motto orwelliano, ricorre la solita fallacia discronica dell'albero della profezia (saremo più liberi) che produce frutti a sé opposti (siamo meno liberi). Quarto ramo: un «atto d'amore». Così Papa Francesco ha definito la nuova vaccinazione, caricandola di un'aura anche spirituale. Il segretario generale della Fraternità San Pio X, roccaforte dell'ala tradizionalista cattolica, ha rilanciato l'idea in modo più contorto argomentando che sì, «le condizioni attuali possono essere considerate abusive, così come la pressione che viene esercitata per imporre la vaccinazione», ma proprio in virtù di queste condizioni «può accadere che l'obbligo di compiere un dovere di carità ci spinga ad accettare di essere vaccinati». È buffo osservare che tra i tanti frutti portati dall'albero di questi amorevoli precetti, i più evidenti siano invece proprio quelli dell'odio. Di un odio feroce come può esserlo quello che prepara le purghe e le guerre civili, che fa desiderare in pubblico l'annientamento dell'avversario. Del resto, quanto amore può esserci in un dispositivo consapevolmente congegnato come una vessazione e un ricatto? E se la prospettiva di perdere il lavoro e la retribuzione spaventa soprattutto chi non può farne a meno, quanto è amorevole infierire sui più bisognosi? Nel catechismo della Chiesa cattolica non si parla di iniezioni, in compenso il peccato di opprimere i poveri è tra i quattro che gridano vendetta al cospetto di Dio. In un famoso commentario del 1963 padre Carlo Dragone lo descriveva con una precisione che oggi sembra profetica: Chi abusa della sua forza fisica o morale, della sua autorità e della posizione sociale per opprimere gl’indifesi, per imporre la sua volontà ed estorcere quello che vuole, pecca gravemente contro il comandamento dell'amor del prossimo, rende insopportabile la vita, già dura per se stessa, specialmente per i poveri. Quanti politicanti e quanti ricchi possidenti si rendono colpevoli di questo peccato, dicendo e facendo credere che procurano il bene del popolo, che tutelano gl’interessi delle classi umili e dei lavoratori, speculando sulla loro miseria e vivendo del loro sangue! *** Non c'è nulla di irrazionale nel dubitare della bontà di una cosa che fa male a così tanti livelli. Nulla di illogico nelle parole della consigliera veneta che valutava di vaccinarsi «ma l'aggressività e la coercizione che adottate sono così abnormi che ho deciso che non mi vaccinerò per nulla al mondo». O dell'insegnante altoatesino che rispondeva ai microfoni della televisione: «se mi costringono e dicono ah, io ti procuro la morte economica se non ti fai vaccinare, allora è un indizio che è sbagliata la tesi». Nulla di irragionevole nel diffidare di un'offerta che non si può rifiutare: è solo l'applicazione di un criterio naturale e anche divino. Assurda è piuttosto l'idea contraria, che sia scaltro respingere sempre e comunque le apparenze e che l'immaginazione conti più dell'esperienza, col risultato di rendere indifferentemente plausibile ogni cosa, anche che l'uva cresca dalle spine e i fichi sui rovi. Triste è il destino di una civiltà che non crede più ai suoi occhi e alle sue orecchie, «ingiunzione essenziale e definitiva» del governo distopico e violento immaginato da George Orwell. Che baratta la propria autonomia cognitiva con la promessa di elevare i semplici sui semplici stipandogli la bocca di verità controintuitive, strategie di lungo termine, arcani retroscena, latinorum scientifici, false correlazioni, garbugli logici e ideologici. Perché un'equazione irrisolvibile ammette tutte le soluzioni e per un popolo che a tutto crede, tutto è lecito. Eccoci al punto, di questo e di qualunque altro copione. Mettere insieme i frutti con l'albero pareva dunque ovvio, pareva non dovesse scomodarsi Nostro Signore per dircelo. Invece è l'unica rivoluzione utile, urgente, possibile. |
Re: Nuovo virus cinese
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PS. E poco basta, se il "poco" viene applicato a grande scala. |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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La vita è costellata di insidie |
Re: Nuovo virus cinese
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Invece a mio padre viene l'herpes quando mangia i fichi, ma li mangia lo stesso |
Re: Nuovo virus cinese
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Me lo immaginavo...prima la terza dose andava fatta dopo 6 mesi, poi dopo 5, ora addirittura dopo 3 mesi sei già idoneo.
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...conda/6409180/ Per adesso é solo in Inghilterra, ma ancora qualche settimana e sarà cosí in mezza Europa, secondo me. A sto punto la durata del green pass verrà ridotta ulteriormente. |
Re: Nuovo virus cinese
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Adesso diranno che la colpa é della variante omicron e per questo bisogna fare assolutamente la terza dose il prima possibile... Quali saranno gli effetti di queste iniezioni ravvicinate? Boh... Chi dice che il vaccino é assolutamente sicuro, altri sono perplessi, altri cambiano opinione dopo una settimana...bah... |
Re: Nuovo virus cinese
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poi tutto sto bisogno di sicurezza nn lo capisco molto , niente è sicuro , è tutto provvisorio , i lavori , la vita , tutto , è sempre stato cosi e alla gente da fastidio questa idea e cerca di allontanarla e lo capisco pure , ma è sempre stato cosi , niente è sicuro , perchè dovrebbe esserlo un farmaco come il vaccino , quando tutti gli altri farmaci al mondo non lo sono? quando appunto nn esiste una sola cosa sicura? boh |
Re: Nuovo virus cinese
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Molte persone sono morte x questa terapia, e molte altre sono state danneggiate permanentemente, e questo solo a poco tempo dalla somministrazione del siero. A parte il pippotto sul niente è sicuro, ribadisco x me è follia iniziare terapie mediche con farmaci sperimentali e firmando il consenso che de responsabilizza casa farmaceutica e stato e in cambio non sapere nemmeno ogni quanto vada fatto un richiamo, bel ringraziamento, poi uno non si fa due domande... |
Re: Nuovo virus cinese
Dopo la mia esperienza di danneggiata melanzanale spero che la gente si svegli e la smetta con questa verdura che uccide un sacco di gente ogni giorno.
L'obbligo mascherato di mangiare verdure (consigliare 5 porzioni al giorno e sponsorizzare ovunque lo stile di vita sano ricco di verdura) ci lobotomizza tutti quanti. Non è una scelta mangiare la verdura, è un plagio di menti che guardano sempre Tg2 salute. Pecoroni sveglia! |
Re: Nuovo virus cinese
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Decessi — 3.590 (81,6%) morti VACClNATl - - 3.474 con 2ª dose - - 116 con 1ª dose — 810 (18,4%) morti non VACClNATl Tasso di letalità — 0,78% due dosi — 0,25% non VACClNATl Popolazione VACClNATA con 2 dosi 68,9% Dati dal 25/10 al 21/11 https://pbs.twimg.com/media/FFUUOOuW...png&name=large |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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io azzarderei una spiegazione: i potentissimi novax con la macchina del tempo sono tornati indietro di alcuni mesi e hanno falsificato le loro dichiarazioni. https://pbs.twimg.com/media/FFTz6ZmX...pg&name=medium |
Re: Nuovo virus cinese
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la sicurezza dogmatica ce l hanno solo i religiosi , perchè se la inventano ma poi pare che stiamo parlando di veleno quando il vaccino è una cazzatina che stimola degli anticorpi .... me fa specie poi che qua dentro molti prendono un boato di farmaci che gli rincoglioniscono la testa gli intoppano il fegato a occhi chiusi senza mai farsi 2 domande su quelli ..... se leggi il bugiardino della tachipirina dovresti morire appena presa , se confronti i rischi di un qualsiasi farmaco preso a caso dall armadietto delle medicine col vaccino vedrai che è più rischioso il farmaco |
Re: Nuovo virus cinese
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Seguo la scienza, non le frasi dette in TV e decontestualizzate. PS: la scienza sbaglia. Gli scienziati sbagliano. Solo i complottisti non spagliano mai, perché parlano di quello che deve ancora avvenire.E fanno paragoni con cose già avvenute, ma questa non ha precedenti. Commentami tutte le fake dei complottisti (prenditi tempo perché sarà lunga) e commentami le dichiarazioni dei no vax pentiti in ospedale. Commenta 30 anni di studi sull'Mrna. |
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Spero che venga approvato il vaccino di novavax...é basato su proteine, una tecnologia utilizzata da decenni, che non dà problemi se viene somministrato ripetutamente... Tra l' altro, la vaccinazione eterologa, secondo gli esperti, dà maggiori benefici... |
Re: Nuovo virus cinese
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