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re: Una vita da disoccupati
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E poi dovrei trovare una pizzeria/ bar disposta ad assumermi per uno/ due sere a settimana...non é semplice. |
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re: Una vita da disoccupati
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Io ce l'ho, ma a svolantinare mi infobicherei tanto, lo farei solo se sono sicurissima che nessuno mi sta guardando, oppure con altre persone non da sola. Se tu non ti senti osservato e giudicato e hai la diagnosi di fs , buon per te. Ma chiedere che problema sia, mi fa strano detto da un sociofobico. Alcune cose riesco a farle ma non mi stupirei che un sociofobico non ci riuscisse. Spero che chi ha detto a Noradrenalin di muovere il culo e non fare tanto il nullafacente non siano gli stessi che pur di non scrivere a una ragazza stanno vergini a vita. |
re: Una vita da disoccupati
Io ho fatto volantinaggio ed è stato il meno fobico dei lavori che ho fatto, i lavori più fobici sono stati customer service all’estero e militare entrambi lavori fatti per pochi giorni.
Volantinaggio non hai contatto umano, hai discreta libertà, dipende al 90% dal clima che fa la giornata lavorativa. Così come nelle campagne, non parlavo con nessuno e passavo ore sulle ginocchia a estirpare l’erba intorno alle carote. Ho fatto anche il fattorino, non era particolarmente fobico come lavoro ma già hai più contatti con la gente e gli imprevisti, la maleducazione, ecc Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
re: Una vita da disoccupati
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Perché di solito quando ti assumono, lo fanno per tutta la settimana..non per una/ due sere. Io conoscevo un ragazzo che lavorava e studiava, faceva il martedí e il sabato sera in un bar (in città, non nel mio paese).... Ma conosceva il titolare, gli stava facendo un favore praticamente.. Io ci provo, ma secondo me sarà un' impresa... |
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Avere la passione per un mestiere può aiutare a superare/sopportare/portare a livelli gestibili l'ansia nel praticarlo (può ma non è detto - che sia l'insegnamento o altro).
Io ho avuto a che fare con l'utenza e se penso di doverci avere ancora a che fare mi sento male. Se alla fobia ci aggiungo la misantropia mi viene la nausea. |
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Lo facevo a tempo perso per arrotondare, circa 300€ al mese Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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Io sono stato sia quello che è scappato dopo pochi giorni, sia quello che si imbottisce di ansiolitici per andare avanti. È tutto un percorso che è andato a migliorarsi, il mio. Ora vado quasi volentieri Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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Io ormai trovo solo offerte per call center outbound o per promoter... Non so dove sbattere la testa, mi sta venendo la disperazione!
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Certo che parlare di ''superiorità, vincenti, sfigati''......in base al lavoro.... Boh.....:interrogativo: |
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Io personalmente non ce la farei mai a insegnare (che qualcuno lo spieghi a mia madre). |
re: Una vita da disoccupati
Ma voi che insegnate, vi sentite realmente in grado di farlo? Chiedo perché in passato ho valutato anch'io la scuola, ma finora l'ho evitata perché non mi sento di avere le competenze, soprattutto relazionali, per farlo. Mi riferisco, a scanso di equivoci, all'offrire un servizio all'altezza agli studenti, che sono i primi (anzi, gli unici) a cui mi sentirei di dover rendere conto.
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l'unica preoccupazione che avrei io sarebbe quella di non essere fagocitato, ma penso che riuscirei a farmi rispettare, mentre la cosa difficile è il mantenere la salute mentale. specialmente nelle scuole superiori il rischio burn-out sale alle stelle. |
re: Una vita da disoccupati
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In un mondo di squali, bisogna spuntare le armi e saper anticipare le tendenze di mercato , dove per mercato intendo quello del lavoro in senso stretto e non solo. Ad esempio, oggi moltissime aziende tendono sempre più a investire in digitalizzazione più di quanto non facessero prima, per non restare fuori mercato. Per avere lavoro "quasi" assicurato, perché di sicuro c'è solo la morte, bisognerebbe saper anticipare le direzioni del mercato, e sviluppare competenze che un domani potrebbero avere successo Ad esempio, non tutti sanno che alle aziende oggi mancano un sacco di figure capaci di creare contenuti accattivanti per il sito web(mi riferisco ai copywriter e ai SEO ), che non devono necessariamente saper programmare o avere competenze di sviluppo web, ma che sanno studiare il mercato digitale (studiando ad esempio le parole chiave cercate dagli utenti su Google per determinati settori) e hanno buone capacità di scrittura . Non serve una laurea in astrofisica o ingegneria aerospaziale, basta saper scrivere bene e conoscere un po' l'ambito del web marketing . Ho citato un solo ambito, ma ce ne sono tantissimi: dall'intelligenza artificiale, alla UIC/UIX design, ecc (ma questi sono ambiti molto tecnici per cui servono corsi lunghi e molto costosi spesso) D certo, in futuro andranno a scomparire mansioni come il cassiere del supermercato, sostituito dalle casse automatiche, o altri ruoli sostituibile dalle macchine. |
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Io ci ho provato a insegnare ma in certe classi è davvero un casino. Che poi non sono stato neanche in contesti particolarmente problematici. Mi pare che era il penultimo giorno della supplenza. E quella volta ad alzarsi prima del tempo e a mettersi vicino alla porta perché fremevano per uscire era praticamente tutta classe. 10 - 15 ragazzini che a un quarto d'ora prima dell'ora di uscita si piazzano davanti alla porta, rifiutano di sedersi, poi la aprono, fanno per uscire, devi recuperarli. E c'erano pure due insegnanti di sostegno, una dei quali che mi guardava come a dire "ma non possono fare così", io che alzavo le spalle, perché in buona parte mi ero stancato, forse avevo già maturato la decisione di mollare. A un certo punto si riversano nel corridoio, come un fiume che esonda e non puoi trattenere :-D, fortunatamente in quel momento suona la campanella che finalmente stabilisce che se ne possono andare a f*nc*lo.
Non è una cosa semplice farsi ascoltare con i ragazzi di oggi in particolare. Se non hai il carattere devi almeno viverla come una missione. Io ero arrivato lì già scazzato e che sapevo come andava a finire. |
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c'erano forse due o tre secchioni su 100 ragazzi con il banchetto fuori dalla scuola chiusa a protestare, mentre il restante se ne sbatteva. |
re: Una vita da disoccupati
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quello che è fondamentale è non essere divorato dai ragazzi, non perdere la brocca, non fare niente di folle in classe, evitare i guai legali e i vari casini. se riesci a non impazzire, a non combinare pasticci, a tirare avanti i mesi senza che succeda niente di spiacevole è già un buon punto di arrivo, e molti si fermano a quello, perché è quell'obiettivo minimo che garantisce lo stipendio |
re: Una vita da disoccupati
Da lunedi si ricomincia con i colloqui, per ora via webcam, barba si o barba no? :pensando:
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Mi ricordo che anni fa ottenni quasi un lavoro in un grand hotel della zona ma morì in quello stesso hotel una bambina annegata in piscina, una tragedia.
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