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Significa pensarla in modo diverso da come la penso io :D
Scherzi a parte, si: è più o meno quello il significato anche se il termine deriva da un vero e proprio movimento politico del primissimo dopoguerra

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Esilarante l’articolo de linkiesta che spiega perché dovremmo tutti ringraziare Ottavia Piana (spoiler: se non fosse rimasta incastrata non se la sarebbe inculata nessuno). Ovviamente ci butta dentro il sessismo, perché non deve mai mancare. E meno male che non è nera o trans (giusto?)!
La parte più bella non è quando dice che tanto pagano le assicurazioni, come se stesse dicendo che paga lo spirito santo, facendo finta che ogni euro speso per un risarcimento non sia un euro addebitato agli assicurati, maggiorato del guadagno dell’assicurazione.
Un po’ come dire: fa niente se è crollato quel ponte, tanto era assicurato!
La parte migliore è la chiusura che cito: “Per chiudere, una provocazione: le persone indignate per i costi dei soccorsi (coperti non dai cittadini ma dall’assicurazione, come specificato sopra) hanno la minima idea della quantità di denaro pubblico sperperato dalla politica?”

E’ talmente assurdo che spero sia in tono sarcastico, altrimenti… alla faccia del qualunquismo!

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Io trovo assurdo indignarsi per l'utilizzo dei soccorsi: i soccorsi servono proprio a soccorrere le persone in difficoltà, esperte o meno esperte che siano, anche quelle irresponsabili, volendo estremizzare. Ma poi da cosa si deduce che la signora in questione sia immeritevole di soccorsi? È una speleologa, fa il suo lavoro: chiunque abbia un infortunio sul lavoro viene messo in salvo e curato. Ma anche uno che fa trekking in montagna la domenica, senza le scarpe giuste del cazzo, deve essere soccorso se è nel bisogno. Con questo ragionamento allora uno che si avventura in un palazzo abbandonato dove magari si è creata una nota zona di spaccio, e magari viene aggredito da un malvivente e poi salvato dalla polizia, dovrebbe risarcire lo stato per "incauto accesso"? Trovo tutta questa diatriba esilarante.

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Ho letto l'articolo, io non vedo errori.

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Per qualche motivo la storia di questa speleologa mi dà gli stessi vibe di quella della Salis; una donna che si mette nei casini da sola, c'è una mobilitazione generale per salvarla, ed alla fine i giornali ci dicono che è un' eroina nonostante non abbia fatto un cazzo.

Sbaglio o il copione è sempre quello?

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Riguardo avere una polizza assicurativa ma "comunque i costi dei risarcimenti ricadono su tutti".
Io non ho la copertura per gli eventi atmosferici nella mia polizza auto: tutti quelli che l'anno scorso si sono fatti rimborsare i costi del carrozziere per la famosa grandinata, hanno fatto lievitare i premi successivi a tutti. Perché non hanno pagato di tasca loro? Perché almeno non hanno messo la macchina in garage se potevano? Perché non hanno acquistato il telo antigrandine per coprire il mezzo se allo scoperto?

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È assurta a eroina per reazione all'insensato odio mediatico dei mediocri che la criticano.

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Ah bene, allora vedi anche tu le cose che vedo io, mi rincuora sapere che non me le sto immaginando.

Che poi, Ottavia Piana a me non sta particolarmente antipatica, al massimo le si può rimproverare di non aver preso le giuste misure di sicurezza o di non esser stata abbastanza cauta, ma l'incidente può sempre capitare.

È la reazione mediatica attorno a questo caso che non ha senso.

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Se la tua visione è che l'incidente doveva essere trattato come semplice caso di cronaca senza sollevare polveroni, allora sì, la vediamo uguale. Però è innegabile che la colpa di tutto questo è di coloro che l'hanno criticata. Io personalmente non le contesto nemmeno nulla alla signora, è capitato (o ri-capitato) punto e basta. Preferisco invece pensare che se un giorno dovessi avere io bisogno di aiuto, i soccorsi interverranno per mettermi al sicuro senza che poi mi vengano addebitati i costi, e senza che nessuno mi rompa le palle sui social.

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Reazione mediatica? A me pare che su questa ragazza sia stata spalata un sacco di merda, come anche sulla Salis peraltro (ma lí la questione era politica).

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Sono due cose diverse.

Che i giornali giochino sporco usando l'informazione per orientare l'opinione pubblica nella direzione che vogliono loro, è secondo me un fatto incontestabile. Lo fanno sempre.

Ciò però non toglie che nei confronti di questa persona sfortunata (anche qualora si appurasse una sua incoscienza, non cambierebbe niente) si ha il dovere, in uno stato civile, di prestare assistenza.

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Ma di chi stai parlando? Della gente su Facebook? Chiedo non per fare ironia o per darti contro, ma perché non so a cosa ti riferisci.

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Molti resoconti giornalistici pongono l’accento sul fatto che é la seconda volta che le capita un incidente del genere e sul fatto che i soccorsi verranno pagati da un’assicurazione privata, ovviamente il sottinteso é che non deve essere speso un centesimo dei contribuenti per salvare una donna scriteriata che ha deciso di affossarsi in posti sconosciuti e pericolosi, quando faceva parte di una spedizione di ricerca. Nessuno l’ha dipinta come un’eroina.

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Non so, io ci vedo parecchi parallelismi, non nelle vicende in sé che sono d'accordo sono due storie completamente diverse, ma nella maniera in cui i media hanno trattato e raccontato la situazione.

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Mmh invece il discorso di Maffo io fino a un certo punto lo seguo, allo stesso tempo però sono d’accordo con ciò che dici tu. È un problema? Come lo risolvi? :pensando:

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C'é anche da riconoscere che tutte le volte che i media vengono incontro a persone di sesso femminile, di qualunque parrocchia, professione e orientamento, con resoconti dei fatti ammantati di un certa qual mistura di compassione/pietismo, la reazione popolare è sempre di disprezzo verso codeste figure: si tratti di Silvia Romano, Simona Pari, Simona Torretta, Ilaria Salis, Angela Carini...finiscono per trasformarsi nel bersaglio dell'odio popolare. Questo però accade solo se hanno scampato la sorte peggiore: quando invece la sorte peggiore si abbatte sulle loro vite, si tramutano nell'oggetto del cordoglio popolare.
Strane queste reazioni, al di là di cosa se ne possa pensare sono un importante oggetto d'analisi per sondare le reazioni popolari ancora legate a dinamiche tribali che interpretano il soggetto debole come comunque colpevole della sua debolezza.
Fa un po' strano vedere che anche su un forum pieno di gente che dovrebbe essere "debole" e quindi empatizzare per queste figure, ci siano tanti che si allineano a questi scatti emotivi di tipo tribale.

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Molta gente potrebbe pensare "il vero debole sono io ma a me nessuno mi aiuta!"...

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Secondo me dovrebbe essere lecito utilizzare un singolo caso di cronaca per parlare magari di una questione più ampia, come ad esempio l’utilizzo di soldi pubblici per operazioni di soccorso di vario genere, senza essere tacciati di ignoranza, qualunquismo, o i solti insulti che ripetete come dei pappagalli.
Dai vigili del fuoco che estraggono dalle lamiere l’ubriaco alla guida, al medico che lo opera d’urgenza, ai tecnici del soccorso alpino che recuperano una speleologa bloccata durante una ricerca scientifica.

I nostri soccorritori sono un’eccellenza internazionale ma i soldi non sono infiniti, i volontari neanche. A parte l’utente troll quanti di voi filantropi illuminati prestano il loro servizio nello “stato civile” come soccorritori?
Ecco appunto.

Che poi i volontari siano i primi a voler salvare chiunque è molto probabile, ma volontari non vuol dire gratis. Perché anche se alcuni di loro non prendono stipendio, comunque l’attrezzatura, la formazione, e tutta la struttura organizzativa è a carico dello stato. Riguardo a ciò che effettivamente è coperto dall’assicurazione se ne può discutere.

Quindi magari prima di dare sempre per scontato che qualcun’altro abbia il dovere di intervenire, si può anche provare a ragionare su come indirizzare le risorse disponibili.
Ci sono ad esempio calamità naturali imprevedibili, ci sono ricerche scientifiche pericolose, e ci sono degli stronzi che si fanno male da soli e magari hanno fatto pure agli altri (vedi ubriaco alla guida). Noi salviamo sempre tutti.

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Messo così il discorso è lecito. Io mi riferisco all'odio e agli insulti che sono piovuti addosso alla povera donna, da parte di cafoni ignoranti e volgari, in totale assenza di empatia. Chi vuole discutere con costoro?

Re: Condividiamo notizie
 

E' lecito, ma secondo me stabilire delle priorità nel salvataggio delle persone è un'impresa molto difficile e anche pericolosa.