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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
In USA e in molte altre parti del mondo, è possibile già essere indipendenti a 22 anni, avere un lavoro ecc. Quindi la gente si sposa e fa figli già a questa età. In Italia sostanzialmente non è possibile e si resta dipendenti dai genitori fino in età avanzata, quindi ne consegue che pur volendo non è possibile sposarsi, convivere o fare figli. Ma questo discorso vale per chi comunque ha delle relazioni in generale, per chi come me non ne ha a prescindere non cambierebbe
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Ma fai come vuoi eh...io lo dico per amore di consapevolezza, sono in fissa con le consapevolezze, vedere uno che si declama soddisfatto ma in ogni riga trasuda frustrazione mi disturba un po' |
Io rispetto a prima esco di più anche in paese da solo e attacco bottone con chi conosco di vita, tipo ieri sono andato dal tatuatore e ho chiacchierato con dei ragazzi la ma alla fine io senso di solitudine se non si ha una donna è cosa molto comune…pure uscire poco a 28/30 anni non dico sia normale ma se non fai uscite in coppia che non sei fidanzato chi ti pensa?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Devo dire che da quando faccio un lavoro che mi piace e assorbe la maggior parte del mio tempo la cosa non mi pesa affatto. Lo dimostra il fatto che entro qui sempre più raramente mentre prima ci passavo più tempo proprio perché mi pesava la situazione. Vado per i 32 anni, di esperienze ne ho fatte in tutti i campi, tra lavoro e passioni non avrei tempo per coltivare rapporti a meno che il gioco non valga proprio la candela. Forse starei meglio avendo una ragazza o un amico ma sto constatando che è proprio vero che prima di tutto bisogna stare bene da soli con se stessi e questo qui dentro non viene mai sottolineato abbastanza...
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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E poi il lavoro è la base... Senza lavoro purtroppo diventa tutto più difficile |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Io penso che alla fine si accetta il fatto di rimanere soli. A meno di non trovare una donna molto buona e ragionevole è meglio non imbattersi in storie dalle quali se ne esce peggio di come si stava prima.
C'è il rischio che per compensare la solitudine e il bisogno di affetto ci si va ad invischiare in situazione dalle quali sarebbe meglio tenersene fuori. D'altra parte donne perbene e adatte a fare una coppia stabile ce n'è poche, e chi ce l'ha se le tiene. |
Fare un lavoro che piace e avere hobby è parecchia roba già quindi si ti può bastare…io al momento sono nel limbo, sto lavorando poco ed esco non molto.
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Ho sempre pensato "e se i feedback non ci sono?" È il pensiero che mi ha spinto a lasciare il posto di insegnante. |
In un'altra discussione aperta da Euridice in cui parlava della sua mancanza di successo con gli uomini le ho consigliato di vedere questa mancanza come una fortuna dal momento che parecchie donne si lamentano che troppi morti di f*ga le importunano mentre lei si risparmia questa seccatura. Magari vorrebbe solo le attenzioni del top 20%, come tutte le altre, ma intanto si risparmia il fastidio del 80% degli uomini.
Adesso a voi uomini che per certi versi parlate con dispiacere del non riuscire ad avere una compagna chiedo perché disperarsene? Alle donne non frega un ca*zo degli uomini, per loro siamo solo una scocciatura, di conseguenza chi ce lo fa fare a stare male per loro e a spaccarci la testa per impressionarle? Tanto, come dicevo, se non rientriamo nel 20% che tutte loro sognano è tempo sprecato. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Poi, alla fine dei conti, ve ne sono tanti di uomini di una certa età che non hanno mai avuto relazioni e non ne avranno mai. Sta diventando una cosa sempre più comune e di conseguenza non vedo perché preoccuparsi. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Non credo di riuscire ad accettarlo, però mi rendo conto di avere troppi blocchi. La vedo davvero difficile per me cambiare le cose.
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La solitudine non va accettata semmai, non ti deve bastare. Io non lo accetterò mai.
Spero di uscirne un giorno, ma questa società è basata sull’essere opportunisti. Ho una rubrica telefonica lunga come un dito della mano. Quasi mi vergogno. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Guardo la TV non oltre 10 sere ogni anno e ieri sera era una di quelle. Stavo girando per canali e mi imbatto in "Uomini e donne". Una delle invitate, peraltro una donna assolutamente normale e credo ben oltre i 40, con un atteggiamento al limite dell'indisponente ha detto più o meno che l'uomo le deve dare tutto. Poi, dopo la (non scontata) reazione di qualcuno presente in cui le si faceva notare che esagerava, ha specificato qualcosa ma che non spostava i termini della questione.
Curioso che sia capitato sul canale giusto al momento giusto? Non sono così sicuro, di discorsi così ne vedo fare parecchi e le probabilità erano molto a favore di quello che ho sentito e visto. Ora: 1) Non generalizzo; 2) Quelle non erano condizioni normali che quindi non riflettono perfettamente il mondo reale; 3) Non generalizzo; 4) Non generalizzo. Ma c'era comunque una donna come ce ne sono milioni (quindi non di un "value" che giustificasse l'aspettativa) che poneva una condizione assolutamente assurda ed egoica come nient'altro. Se anche avesse detto che pretende tutto e voleva un uomo che pretendesse tutto per legarsi in modo totale, sono richieste che presuppongono un ego smisurato, che nei rapporti di coppia oggi è normale, riducendolo spesso a un contratto a termine. Ecco, siccome questo è ciò da cui sono circondato direi che se anche non riuscissi ad accettare di rimanere solo, lo dovrei accettare perché non posso cambiare il mondo. La coppia resterebbe un mutuo scambio di vantaggi - lo dico sempre che siamo animali che "devono" puntare alla conservazione della specie - ma che ne possano esistere al di fuori di queste dimensioni morbosamente egoiche è una cosa ormai piuttosto rara. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Accettato da una vita, del resto sono sempre stato solo da piccolo e anche nell'età adulta.
Sono cresciuto nella solitudine e ora l'ho accolta. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Ma alla fine è accaduto l'inevitabile: la saturazione, la nausea ed è finita in divorzio dopo anni di gelosie paranoiche. Prevengo la possibile obiezione: quello che ho descritto è un livello esteriore e malato; "dare tutto" ha un senso molto più profondo che comprendo. Però non restano compartimenti stagni separati, se la dimensione di coppia diventa totalizzante anche con il significato positivo di "dare tutto" alla fine penso che si arrivi alla saturazione e alla rottura. La coppia formata dai miei genitori ha funzionato benissimo non solo per un fatto generazionale ma perché ciascuno aveva i suoi spazi fisici. Mio padre il suo studio dove lavorava, mia madre lo stesso. C'era il tacito accordo di non voler mai andare nel luogo di lavoro dell'altro/a esattamente per lasciare respiro a una dimensione privata che non può mancare pena uno squilibrio piscologico. Questo per quanto riguarda la mia opinione sulla tua risposta. Riguardo alla trasmissione, secondo me il movente dominante di quella frase è stato egotismo sfrenato e una ipervalutazione di sé stessi. Vale anche per gli uomini quando pretendono la donna giovane, bellissima, illibata eccetera poi magari sono mostri che nessuna donna vorrebbe. E' questo quello che io trovo sbagliato, ovvero partire in quarta con le pretese. Se invece si partisse in modo "interlocutorio" sarebbe diverso. Ovvero ciascuno sa che è disposto a "dare tutto", ma nel senso autentico, non quello totalizzante che sfociava nel c....are mentre l'altro/a si faceva il bidet "perché noi ci amiamo" (così dicevano), e questa disposizione a dare sé stessi dovrebbe essere una conseguenza che le cose funzionano bene e non la premessa. Quella era certamente un'attrice che aveva il copione di esasperare gli animi ma non è che fosse un personaggio senza alcuna relazione con la realtà, anzi, secondo me ne è stato un ottimo esempio. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Per quanto riguarda il discorso sulle pretese, io credo che dipenda molto dal carattere di una persona il pretendere o meno determinate cose e dipende anche tanto da come sono stati cresciuti. Per fare un esempio, una ragazza che conosco ha avuto il padre che le ha dato sempre tutto quello che voleva, che le dice in continuazione quanto è brava e bella. Una abituata così è normale che in un uomo voglio ritrovare tutto questo. Io invece le cose che ho avuto ho sempre dovuto meritarmele e non mi hanno mai fatto complimenti a caso. Quindi da un uomo non mi interessa che mi riempia di regali, che mi faccia da schiavo o chissà che strane pretese. Inoltre, per il tipo di carattere che ho, non riuscirei mai a stare appiccicato a qualcuno tutto il tempo. Ho bisogno dei miei spazi. Per questo trovo inutile parlarne in modo generico. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Certo, è un'opinione rispettabile. Tanto per continuare a mettere in campo il vissuto (che è una buona idea) io ho una formazione scientifica e quando si è lontani dalla certezza della matematica e della fisica solo la statistica permette di capire le tendenze generali, in questo caso della società.
E la cosa è direttamente pertinente al topic perché questo verte sulla solitudine. Quindi dopo aver premesso io per primo che quella è un'attrice il cui ruolo è esasperare, continuo a ritenere sensato il mio approccio: se fa "audience", e la fa, è perché tocca temi e tendenze attuali che sono percepite in larghi strati della popolazione. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Concordo con pokorny. Le pretese troppo alte portano a vivere una costante insoddisfazione. Bisogna venirsi incontro e rispettarsi, questo sta alla base di tutto secondo me. Mettersi sul piedistallo e pretendere è prima di tutto scorretto, ma anche dannoso, perché porta a non tollerare il minimo difetto nell'altra persona.
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Non so se leggere o no quello che è scritto qua sopra.
Ho letto un po'. Mi viene da dire, intanto: -questa questione del metterla giù sul dare e l' avere, per quanto io sia fuori dai giochi, mi mette sempre tanta tristezza comunque. -Uomini e donne é puro trash e per tale va preso. - le persone a meno che non abbiano 15 anni hanno un vissuto privato significativo, nel bene e nel male, pertanto quando si approcciano ad una relazione ci arrivano col loro bagaglio di roba, e giudicare un rapporto come fosse cristallizzato nel qui e ora senza un trascorso da ambo le parti che spieghi (non sempre giustifica, ma spesso spiega) come si è arrivati a tali conclusioni, lascia un po' il tempo che trova. - Alla domanda di QWERTY rispondo con un'altra domanda: perché ci si dovrebbe relazionare con una persona "bisognosa di tutto"? E che quel tutto che le manca lo cerca nel partner? Non mi sembrano premesse ottimali. Specie ad una certa età, non mi verrebbe da "dare tutto" per il fatto che mi aspetterei di trovare una persona che non abbisogna di tutto, ad un bambino si dà tutto. Da ambo le parti mi chiederei: perché cerco persone in stato di bisogno? Perché sono bisognoso/a e vedo una relazione come soddisfazione dei bisogni? La premessa dovrebbe essere il piacere di stare assieme e condividere la strada, poi per carità se accadono delle necessità viene spontaneo aiutarsi, ma che la premessa sia l'aiuto mi fa più pensare a un rapporto di subalternità che ad una relazione matura. |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Trovare donne interessate senza contorno e impossibile sopra i 30.sopratutto più sono socialmente inserite.ho consigliato le straniere anche per questo,sopratutto uno che cambia città più facile leghi con uno di fuori.il meridione non consente questi scambi.e una cosa che si percepisce appena varchi il confine.ma una donna e interessata ad ogni aspetto di un uomo vissuto lavoro immagine estetica..comunq io non conosco il vissuto di molte donne non è che parlano con me,magari hanno un vissuto simile.nom e che quando vedo una persona per strada ho il radar.la donna italiana non è una donna alla mano o avvicinabile..
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
Poi io trovo che le pretese eccessive e i "capricci" all'interno di una relazione siano una cosa parecchio infantile, le persone veramente adulte e mature, che sanno quello che vogliono, non dovrebbero avere bisogno di comportarsi in questo modo
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Provare piacere nel passare del tempo con la persona che si ama non è il soddisfaciemnto del proprio bisogno di amare/sentirsi amati? |
Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
ma scusa pure lo sposarsi per dire , uno si sposa perche ? perche c ha paura che sta per lasciarsi ? cosi co sto vincolo in piu magari riesce a legare l altra persona? se stai bene come stai nn hai bisogno manco di sposarti , quando le robe vanno male ti sposi , se vanno ancora peggio fai un figlio cosi proprio e'piu difficile lasciarsi ..... chi sta veramente bene con l altro nn ha bisogno de sta robba
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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Re: C'è qualcuno che è riuscito ad accettare il fatto di rimanere sola/o a vita?
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