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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Io ho un amico che è rimasto vergine (per scelta, in assenza di una partner di suo gradimento) fino a 32 anni, grasso, calvo, con gli occhiali, povero e decisamente brutto. E' però una persona magnifica, libera (non si vergogna di quasi nulla) - risultando dunque piuttosto carismatico, ha un senso dell'umorismo raffinato, è intelligente, colto e simpatico. Essendo risoluto nel non inseguire la fregna per sentirsi normale, e trattando dunque le donne da esseri umani e non da buchi semoventi (e peraltro senza elemosinare pietosamente - che significa nella maggior parte dei casi trattare le donne come enti di beneficienza), dai vent'anni in poi ha ricevuto non pochi interessamenti, rifiutandoli. Da qualche anno ha incontrato una ragazza con cui è in forte sintonia, si sono innamorati e adesso stanno insieme felicemente. Nonostante lui fosse vergine (sbandierandolo peraltro ai quattro venti). Io ho avuto di recente uno scambio di confidenze con una ragazza, decisamente carina, che quando abbiamo affrontato l'argomento mi ha detto che la verginità è per lei un valore aggiunto, dato che trova appagante l'idea di essere la prima ragazza del suo fidanzato, il che ai suoi occhi rende il rapporto più speciale (e non ha sicuramente mentito). Aneddotica a parte, le passate esperienze sessuali sono un criterio di valutazione di un partner decisamente idiota (a meno che non si tratti di un'avventura estemporanea). Ma proprio tanto. Tantissimo. Da persone che la sanità mentale non l'hanno mai vista neanche con il binocolo. Accettatelo. E accettate che le donne non sono tutte cretinette irrazionali, superficiali, stupide e immature. Che razza di idea avete della realtà? Molte lo sono (come lo sono molti, d'altro canto)? Sì. Cercate le altre. I vergini che non riescono ad avere relazioni, falliscono non in quanto vergini, ma per altri motivi (uno dei più rilevanti dei quali è il vergognarsi radicalmente di quello che si è, verginità inclusa: che è una cosa che distrugge le basi di qualsiasi potenziale rapporto). Provate ad impegnare le vostre energie nello smettere di umiliarvi, odiarvi, disprezzarvi. Smettete di inseguire il mito patetico (nel senso buono) e assolutamente cretino della normalità, nascondendo quello che siete realmente. Magari scoprirete che di persone disposte ad incontrarvi ce ne sono. Il problema delle vittime (ed in generale dei presunti "deboli"), oggi, è che sono talmente affrante che farebbero di tutto per negare di esserlo state (e/o di esserlo ancora). E vai di corse insensate per mimetizzarsi. Massì, sputarsi addosso da soli è il modo migliore di vivere una vita appagante, è risaputo. |
Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Trovo poi offensive le considerazioni evidenziate, che secondo me sarebbe scorretto applicare a tutti coloro che non hanno mai avuto esperienze e non sono mai piaciuti a nessuna, qui e fuori di qui. Quote:
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Noto con raccapriccio un'etica quasi calvinista dei rapporti di coppia: se sei solo è perché te lo meriti, così come Dio ha distolto il suo sguardo dai malati di peste e dai poveri. Quote:
Di norma ne ha nettamente di meno. Quote:
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
Il concetto di colpa, come quello di merito, non esiste nella sessualità.
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
Secondo me la timidezza è un bel fardello che ostacola l'approccio con l'altro sesso,poi c'è l'aspetto fisico:se uno è brutto ha delle difficoltà. Anche l'aspetto economico ha una sua valenza.
Detto questo però secondo me la cosa più importante è quello che ognuno di noi ha da dare all'altro sesso. Se uno non ha niente da dare,come me ad esempio,è impossibile risultare interessanti all'altro sesso. Con niente da dare intendo principalmente avere degli hobby o delle passioni che collimano con gli interessi del potenziale partner oltre il modo di fare e di porsi,se si è noiosi,il comportamento. Ad esempio se uno ha la passione del cinema o della musica sicuramente ha almenio qualcosa di cui parlare con una ragazza e magari a qualcuna potrà essere simpatico e risultare affine ai suoi interessi anche se è un pochino timido e non bello. Se uno invece va da una ragazza ed oltre ad essere timido è pure vuoto dentro,come me, e non sa cosa dire,perchè non ha argomenti di conversazioni sarà assolutamente impossibile risultare simpatico e quindi attrarre le ragazze. Se uno non ha niente dare non c'è nulla da fare. Io ormai ho messo definitivamente una pietra sopra con le donne,è triste,ma dopo anni di riflessioni mi sono chiesto:"ed io cos'ho da dare ad una ragazza? Cos'ho da dare? Di cosa posso parlare con lei? Cosa posso trasmettere? Quali hobby o passioni posso avere in comune con esse?" A queste domande ho risposto con nulla,sono vuoto dentro,anche per questo non ho amici, perciò è più che giusto che non susciti interesse. Se uno non ha niente da offrire,può mettersi l'animo in pace. |
Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
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Re: Il mio primo bacio...dopo trent'anni e passa!
Ciao a tutti.
Sono passati due mesi esatti dalla prima uscita con la mia attuale fidanzata,vorrei darvi qualche aggiornamento,visto che mi è stato gentilmente chiesto anche da qualche utente. Le cose stanno andando bene: sul piano sessuale mi sono lasciato andare parecchio, in poco tempo ho recuperato parte dell'esperienza che non ho maturato in vent'anni di niente con le donne e ho "scoperto" che il sesso è qualcosa di molto più naturale di quanto si pensi. Cosa non da poco per me, che lo vivevo come uno spauracchio. Lei in questo è molto d'aiuto: passionale,affettuosa,attraente,mi fa capire che le piaccio, prende iniziative se non le prendo io. Non giudica,non è "aggressiva", nè si dimostra insoddisfatta se qualche "prestazione" può essere sotto le aspettative (com'è normale che accada,peraltro). Sul piano del rapporto quotidiano, ho trovato una persona straordinaria: dolce,sensibile,affettuosa,intelligente e buona. Il fatto che abbia, anche lei, vissuto delle vicissitudini familiari e delle sofferenze la rende particolarmente attenta e sensibile. Il nostro è un rapporto che è nato da due sofferenze parallele ed è stato una vittoria per entrambi, e le vittorie sofferte sono le più belle. Da parte mia, mi sono lasciato andare a quella parte romantica che sapevo sempre di possedere, ma che nascondevo per paura di apparire debole o ridicolo: e ho trovato una controparte disponibile ad accogliere e a valorizzare questa caratteristica. Capitolo amicizie: questa è la parte che più mi preoccupava e ancora mi preoccupa. Lei ha un paio di gruppi di amici, uno l'ho già conosciuto e l'altro lo conoscerò proprio stasera...infatti sono un po' in ansia. :testata: Il primo gruppo è fatto di persone molto affiatate fra di loro, per cui non so quanto sarà facile averci a che fare;mi hanno dato l'impressione di persone mediamente abbastanza estroverse e chiassose. E l'impressione che ho avuto dalle parole di lei relativamente al secondo gruppo mi pare la stessa. Inoltre si tratta di persone che si vedono abbastanza spesso,tipo 1-2 volte alla settimana, quindi non si tratta di amicizie di poco conto. E' ancora presto per dare valutazioni definitive, però ho timore che la mia timidezza possa incidere negativamente sul nostro rapporto, nel caso in cui non mi trovassi a mio agio con i suoi amici. Questo, in sintesi, il racconto di questa mia prima avventura sentimentale: naturalmente sono disponibile a rispondere ad eventuali curiosità, se ne avete. Ho voluto, nuovamente, condividere questa esperienza come testimonianza positiva di uno che, come tanti qui dentro, ha sofferto la solitudine e la sensazione di essere stato sconfitto dalla vita. E' presto per dire se vincerò la guerra, ma almeno una battaglia, quella contro le mie paure, l'ho vinta. :perfetto: Un saluto a tutti. :ciao: |
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