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Sognatore_S 20-03-2013 23:46

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 

Myway 23-05-2013 18:44

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Mi chiedono perchè scrivo solo cose tristi? perchè quando sono felice esco

Luigi Tenco

Yannis Akis 17-08-2013 21:39

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
I nostri piaceri non si disperdono né scompaiono; in un modo diverso ci segnano al pari dei nostri dolori. Quel piacere che ci sembrava per sempre svanito, ci salverà da una crisi e a nostra insaputa perorerà ora contro quella delusione, ora contro quella tentazione di rinuncia e di abbandono; avrà creato in noi dei nuovi legami di cui non siamo consapevoli e rinforzato una quantità di piccole speranze che controbilanceranno quella tendenza della memoria a non conservare che le vestigia dell'atroce e del terribile. Perché è venale, la nostra memoria: sostiene la causa dei nostri dolori, si è venduta ai nostri dolori.
L'inconveniente di essere nati - Cioran, Emil M.

Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva. Non ero orgoglioso della mia solitudine; ma dovevo poterci contare. L'oscurità della stanza era come la luce del sole per me.
Factotum - Bukowski,Charles

Devo scegliere ciò che detesto - o il sogno, che la mia intelligenza odia, o l'azione, che alla mia sensibilità ripugna; o l'azione, per la quale non sono nato, o il sogno, per il quale nessuno è nato.
Ne deriva che, siccome detesto entrambe le cose, non ne scelgo nessuna; tuttavia, poiché in certe occasioni devo o sognare o agire, mischio una cosa con l'altra.
Il secondo libro dell'inquietudine - Pessoa, Fernando

La fiamma dell'odio suscitato dall'ingiustizia contro gli innocenti ha il potere di resistere anche ai venti più contrari. La vendetta è un veleno che agisce lentamente, ma che consuma chi la subisce tanto quanto chi la compie, eppure pochi mortali sono in grado di resistere alla inebriante senso di potere che può dare il ripagare i torti subiti.
Il conte di Montecristo - Dumas, Alexandre

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Le città invisibili - Calvino, Italo

Che disastro, i ricordi. Non bisogna pensare a certe cose, a quelle che ci stanno a cuore, o piuttosto bisogna pensarci, perché altrimenti si rischia di ritrovarle, nella memoria, a poco a poco. Cioè bisogna pensarci per un po', giusto un po', tutti i giorni e parecchie volte al giorno, fino a che non le ricopra un inesorabile strato di melma. Eppure siamo contenti.
Aspettando Godot - Beckett, Samuel

Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, negli slogan pubblicitari, nelle didascalie dei film, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l'olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quello che pensano, credendo di pensare quel che fanno. Ci sono molte parole.
Di questo mondo e degli altri - Saramago, José

Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all'altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s'incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l'altro.
L'isola di Arturo - Morante, Elsa

Bluevelvet93 19-08-2013 00:05

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Emma, dal canto suo, non s' interrogò affatto per sapere se lo amasse. L' amore, pensava, doveva manifestarsi di colpo, espolsione di lampi e fulmini,- uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell' abisso l' intiero cuore. Non sapeva che, sui terrazzi delle case, la pioggia forma dei laghi se le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al riparo, se all' improvviso non avesse scoperto nel muro una crepa.

[Madame Bovary - Gustave Flaubert]

IlForumista 19-08-2013 20:29

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quote:

Originariamente inviata da Yannis Akis (Messaggio 1132501)
Devo scegliere ciò che detesto - o il sogno, che la mia intelligenza odia, o l'azione, che alla mia sensibilità ripugna; o l'azione, per la quale non sono nato, o il sogno, per il quale nessuno è nato.
Ne deriva che, siccome detesto entrambe le cose, non ne scelgo nessuna; tuttavia, poiché in certe occasioni devo o sognare o agire, mischio una cosa con l'altra.

[Il secondo libro dell'inquietudine - Pessoa, Fernando]


La fiamma dell'odio suscitato dall'ingiustizia contro gli innocenti ha il potere di resistere anche ai venti più contrari. La vendetta è un veleno che agisce lentamente, ma che consuma chi la subisce tanto quanto chi la compie, eppure pochi mortali sono in grado di resistere alla inebriante senso di potere che può dare il ripagare i torti subiti.

[Il conte di Montecristo - Dumas, Alexandre]


L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

[Le città invisibili - Calvino, Italo]

che bella la frase di Calvino...inoltra mi ricorda il mio prof di italiano del liceo e mi sale uno nostalgia :piangere:

Kubla 19-08-2013 20:42

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere.
Non era la risata facile dell'ottimista né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi.
Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato, usato di proposito, del cortigiano o del politicante.
Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall'abisso profondo, buio, più profondo di un pozzo, profondo come una miniera profonda, che è dentro di loro.


Ernest Hemingway- Di là
dal fiume e tra gli alberi

red dragon 19-08-2013 20:47

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
rimanemmo abbracciati per mezz'ora ..in un certo senso era meglio che fare l'amore
bukoskwi

Shadow 19-08-2013 21:56

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Poichè manca quella scintilla di passione, non c'è significato umano nell'accoppiamento.

H.Miller - Il Tropico del Cancro

Yannis Akis 24-08-2013 17:28

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Da quando ho sentito la solitudine del mio essere, mi pare di sprofondare, ogni giorno di più, in un sotterraneo buio di cui non trovo i limiti, di cui non conosco la fine e che forse non ha via d'uscita! Lo percorro da solo, senza nessuno attorno a me, senza nessun essere vivente che faccia con me lo stesso cammino tenebroso. Questo sotterraneo è la vita. A volte odo rumori, voci, grida... m'avvicino a tentoni verso questi suoni confusi. Ma non so mai esattamente donde provengano; non incontro mai nessuno, non trovo mai un'altra mano in questa notte che mi circonda. […]

Conosci forse qualcosa di più spaventoso di quel contatto continuo con esseri che non possiamo penetrare? Ci amiamo l'un l'altro come fossimo incatenati, stretti, le braccia protese, senza riuscire a congiungerci. Siamo travagliati da un tormentoso bisogno di unione, ma tutti i nostri sforzi restano sterili, i nostri abbandoni inutili, le nostre confidenze infruttuose, i nostri amplessi impotenti, le nostre carezze vane. Quando vogliamo unirci, gli slanci dell'uno verso l'altro provocano solo urti reciproci. Non mi sento mai così solo come quando apro il cuore ad un amico, perché allora mi rendo conto di come l'ostacolo sia insormontabile. […]

Com'è misterioso il pensiero ignoto d'un altro essere, il pensiero nascosto e libero, che non possiamo né conoscere né guidare né dominare né vincere!
E io, ance se voglio concedermi interamente, anche se voglio aprire tutte le porte della mia anima, non riesco mai a raggiungere l'abbandono completo. Nel fondo, proprio nel fondo della mia anima conservo quel luogo segreto dell'io dove nessuno penetra mai. Nessuno può scoprirlo né entrarvi, perché nessuno mi assomiglia, perché nessuno comprende nessuno. […]

Non dico più a nessuno ciò che credo, ciò che penso, ciò che amo. Consapevole d'essere condannato all'orribile solitudine, guardo le cose senza mai manifestare la mia opinione. Che m'importano le opinioni, le dispute, i gusti, le credenze! Non potendo condividere nulla con nessuno, mi sono disinteressato di tutto. Il mio pensiero, invisibile rimane inesplorato. Rispondo con frasi banali alle domande di tutti i giorni, e con un sorriso che dice: ''sì'', quando non voglio darmi nemmeno la briga di parlare.
La solitudine - Maupassant, Guy de


In tempi in cui tutti dicono troppo, l'importante non è tanto il dire la cosa giusta, che comunque si perderebbe nell'inondazione di parole, quanto il dirla partendo da premesse e implicando conseguenze che dianoalla cosa detta il massimo valore.
Ma allora, se il valore d'una singola affermazione sta nella continuità e coerenza del discorso in cui trova posto, la scelta possibile è solo quella tra il parlare in continuazione e il non parlare mai. Nel primo caso il signor Palomar rivelerebbe che il suo pensiero non procede in linea retta ma a zigzag, attraverso oscillazioni, smentite, correzioni, in mezzo alle quali la giustezza di quell'affermazione si perderebbe. Quanto alla seconda alternativa, essa implica un'arte del tacere più difficile ancora dell'arte del dire.

Quando è convinto d'aver esattamente delimitato il proprio posto in mezzo alla muta distesa delle cose galleggianti nel vuoto, tra il pulviscolo d'eventi attuali o possibili che si libra nello spazio e nel tempo, Palomar decide che è venuto il momento di applicare questa saggezza cosmica al rapporto coi suoi simili. S'affretta a tornare in società, riallaccia conoscenze, amicizie, rapporti d'affari, sottopone a un attento esame di coscienza i suoi legami e i suoi affetti. S'aspetta di vedere estendersi davanti a sé un paesaggio umano finalmente netto, chiaro, senza nebbie, in cui egli potrà muoversi con gesti precisi e sicuri. È così? Nient'affatto. Comincia a impelagarsi in un garbuglio di malintesi, vacillazioni, compromessi, atti mancati; le questioni più futili diventano angoscianti, le più gravi s'appiattiscono; ogni cosa che lui dice o fa risulta maldestra, stonata, irresoluta. Cos'è che non funziona?

Ognuno è fatto di ciò che ha vissuto e del modo in cui l'ha vissuto, e questo nessuno può toglierlo. Chi ha vissuto soffrendo, resta fatto della sua sofferenza; se prentendono di toglierla non è più lui. Per questo Palomar si prepara a diventare un morto scorbutico, che mal sopporta la condanna a restare così com'è, ma non è disposto a rinunciare a nulla di sé neanche se gli pesa.
Palomar - Calvino, Italo

Autopsia 24-09-2013 19:44

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Porto il lutto per la mia vita ... ma no ... non quel lutto, cercate di capirmi, è un desiderio di anonimato, di velatura, una copertura che nasconde e allo stesso tempo protegge. Se potessi sarei solo l'essenza. Quella che ci rende tutti simili. Senza distinzioni. Né uomini né donne...". Olga

(Anton Čechov - Le tre sorelle)

BlackMamba 24-09-2013 20:28

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Dalai Lama

Autopsia 27-09-2013 20:02

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Tutte le cose sono buone o cattive solo in base ad un confronto. Un'analisi basterà a mostrare che il piacere, in ogni caso, è il contrario della pena. Il piacere positivo è una astrazione, per essere felici in qualche misura bisogna aver sofferto prima in pari misura. Non soffrire significherebbe non essere mai stato felice.

Rivelazione Mesmerica (Edgar Allan Poe)

Andreww 15-10-2013 23:33

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"È dunque questa, la Nausea: quest'accecante evidenza? Quanto mi ci son lambiccato il cervello! Quanto ne ho scritto! Ed ora lo so: io esisto — il mondo esiste — ed io so che il mondo esiste. Ecco tutto. Ma mi è indifferente. È strano che tutto mi sia ugualmente indifferente: è una cosa che mi spaventa. È cominciato da quel famoso giorno in cui volevo giuocare a far rimbalzare i ciottoli sul mare. Stavo per lanciare quel sassolino, l'ho guardato, ed è allora che è incominciato: ho sentito che esisteva. E dopo, ci sono state altre Nausee; di quando in quando gli oggetti si mettono ad esistervi dentro la mano. C'è stata la Nausea del «Ritrovo dei ferrovieri» e poi un'altra, prima, una notte in cui guardavo dalla finestra, e poi un'altra al giardino pubblico, una domenica, e poi altre. Ma non era mai stata così forte come oggi."

(Jean-Paul Sartre- La Nausea)

in the deepest 27-10-2013 17:01

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
E ti offro questo libro perché so che è bello e inutile. Nulla insegna, nulla fa credere, nulla fa sentire. Ruscello che scorre verso un abisso cenere, che il vento disperde e non è fecondo né gramo. vi ho messo tutta l'anima a farlo, ma non ho mai pensato ad esso mentre lo facevo, solo a me che sono triste e a te che non sei nessuno.
E proprio perché questo libro è assurdo, io lo amo; perché è inutile lo voglio regalare; e perché non serve a niente volertelo regalare, io te lo regalo.

Il libro dell'inquietudine - Fernando Pessoa


Intanto una voce dice: è l'orario di chiusura, i signori clienti sono gentilmente pregati di uscire. Le luci si abbassano, esce. Fuori la città è grigia la piazza vuota la chiesa blindata da una cancellata, non puoi più sederti sui gradini, Dio forse gira con un giubbotto antiproiettile, pensa Alice. E pensa che forse stasera le toccherà dormire in stazione, non ce la farà a resistere ancora con quel freddo, non ce la farà ad andare avanti, ma che cazzo mi parlate di coraggio e grinta e dignità, sono solo un metro e sessantadue per quarantasette chili, come posso reggere lo scricchiolio del mondo e le grida dei morti e il rock finto e il gelo e la fame, i trichechi mangiaostriche e i pusher caritatevoli...
Non ho fatto il Sessantotto il Settantasette e magari non farò il Duemilaotto.
Ho bisogno di un angelo.
Se no, non so come fare.


La grammatica di Dio - Stefano Benni


Ricordarmi che presto sarei morto è stato il migliore strumento per aiutarmi a fare le grandi scelte della mia vita. Perché quasi tutto - tutte le attese dell’esterno, tutto l’orgoglio, tutte le paure, gli imbarazzi, o i fallimenti - scompare di fronte alla morte, lasciando solo quello che è davvero importante. Ricordarvi che prima o poi morirete è il modo migliore per sfuggire alla trappola di pensare che ci sia qualcosa da perdere. Siete sempre nudi. Non c’è motivo per non seguire quel che vi dice il vostro cuore.

(mi pare) Discorso di Stanford - Steve Jobs


giustamente cito qualcosa anche dai miei amati Dylan Dog: (non sono libri, ma estrapolo tantissimo del mio quotidiano da lì:-)

Questa è la ballata del mondo spazzatura,
di sogni troppo brevi,
comprati e poi buttati,
di sentimenti vari,
d'amore e d'avventura,
di ore già scordate,
di giorni già passati...
Con i giornali vecchi se ne vanno le parole
che solenni e gravi raccontano una storia,
o forse solo storie, colpi di pistole,
che attraversano il cervello e non ne resta la memoria.
Lettere d'amore, fogli accartocciati, ricordi di una vita o solo di una sera,
amori ormai finiti, amori sterminati, amori grandi come la grande pattumiera.
Un mare di usa-e-getta, hi-tech a non finire,
alta tecnologia e bassa umanità,
giocattoli per grandi, che non facciano capire,
che i giochi sono fatti e niente ormai più va.
Abiti firmati che andavano di moda
due o tre ore fa,
e in questo mondo nudo
è giusto che almeno il sarto se la goda,
vestendo col suo niente il mio niente e io m'illudo.
M'illudo che qualcosa non sia da buttare,
che qualche cosa resti, magari solo il grido
di follia e di libertà, di speranza di cambiare
di un uccello che riesce a volare via dal nido.
Mah, certo resteranno per un bel pò ancora
continenti di rifiuti dopo che saremo morti,
per testimoniare che tutto va in malora,
che eravamo da buttare e non ce ne siamo accorti.
Ma da questa ballata del mondo spazzatura
conservo se non altro quel grido via dal nido.
Ali ancora incerte sotto un cielo di paura:
"NON SO SE C'E' UN FUTURO MA VOLANDO IO LO SFIDO"

La ballata del mondo spazzatura - Tiziano Sclavi

Lumikki 27-10-2013 17:49

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Mi chiese
cosa avrei portato su un'isola deserta

Una barca e te
dissi
e la barca la bruciamo sulla spiaggia

Poi me ne andai
lasciandola lì
per tenermi il sogno".

Með byssuleyfi á eilífðina - Jón Kalman Stefánsson

jeanpaul12 17-11-2013 20:48

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"L'è fin un peca' gni vegg cun tanta brugna che ghè in gir" - tradotto: "è quasi un peccato diventare vecchi con tanta gnocca che c è in giro" - (vecchietto over ottanta sul lungomare di Rimini al passaggio di un gruppo di belle svedesi ventenni.)

alessietto 17-11-2013 20:53

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La vita ci spezza tutti. Solo alcuni diventano più forti nei punti in cui si sono spezzati.

dintei166 17-11-2013 21:19

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Heureux celui qui a toujours devant les yeux l'heure de sa mort et qui se dispose tous les jours à mourir.

Letta qualche giorno fa su un manga, Death Sweeper.

Tribe 17-11-2013 21:21

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Non sono tutte così" cit.


"Sono tutte fidanzate" cit.

jeanpaul12 17-11-2013 21:32

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quote:

Originariamente inviata da Tribe (Messaggio 1184512)
"Non sono tutte così" cit.


"Sono tutte fidanzate" cit.

Non sono tutte così..c'è anche di peggio :-)

berserk 02-12-2013 13:18

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"I problemi non si risolvono,si vivono". Federico Fellini a proposito di 8 e 1/2

Selenio 04-12-2013 13:13

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Si direbbe che ovunque vada, ci sia dramma. Gli uomini sono come i pidocchi, ti entrano sotto la pelle e vi si infossano. Tu gratti e gratti finché non ti esce il sangue, ma non riesci mai a toglierti la rogna. Dovunque vado, la gente fa scempio della sua vita. Ognuno ha la sua tragedia privata. È nel sangue, ora: sciagura, noia, pena, suicidio. L'atmosfera è satura di sfacelo, delusione, futilità. Gratta e gratta, finché non resta più pelle. Eppure, su di me l'effetto è esilarante. Invece d'esserne scoraggiato o depresso, mi diverto. Chiamo sciagure e ancora sciagure, calamità più grandi, più grandioso sfacelo. Voglio che tutto il mondo vada fuori sesto, che tutti si grattino a morte."

-- Henry Miller (scheda)
dal libro "Tropico del Cancro" di Henry Miller

Luke cd 14-12-2013 12:15

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ovviamente mi affascina il periodo Hippie :)

Wasted Life 20-01-2014 01:53

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"[...] Non avevo saputo fino allora quanto valessi. Ricordo le facce tirate, l'aria abbattuta dei miei due uomini, e ricordo la mia gioventù e la sensazione che non potrà mai più tornare - la sensazione di poter durare in eterno, di poter sopravvivere al mare, alla terra e a tutti gli uomini; la sensazione ingannevole che ci alletta alle gioie, ai pericoli, all'amore, agli sforzi vani - alla morte; la trionfante convinzione di forza, il calore della vita nel pugno di polvere, l'ardore del cuore che ogni anno si fa incerto, si fa freddo, si fa piccolo, si estingue - e si estingue troppo presto, troppo presto - prima della vita stessa."

Gioventù - Joseph Conrad

Skyl 30-01-2014 12:12

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Questa vita" ha detto mia madre "figlio mio va vissuta,
Questa vita non guarda in faccia e in faccia al massimo sputa"
Io mi pulisco e basta con la manica della mia giacca
E quando qualcuno ti schiaccia devi essere il primo che attacca.
Non ce l'ho mai fatta, ho sempre incassato,
E sempre incazzato, fino a perdere il fiato
Arriverà la fine, ma non sarà la fine
E come ogni volta ad aspettare e fare mille file
Con il tuo numero in mano e su di te un primo piano
Come un bel film che purtroppo non guarderà nessuno.
Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo,
Guardo il mio volto allo specchio ma non saprei disegnarlo
Come ti parlo, parlo da sempre della mia stessa vita,
Non posso rifarlo e raccontarlo è una gran fatica.



Quante ne vorrei fare ma poi rimango fermo,
Guardo la vita in foto e già è arrivato un altro inverno,
Non cambio mai su questo mai, distruggo tutto sempre,
Se vi ho deluso chieder scusa non servirà a niente.



Nesli- La fine

Nimo 30-01-2014 13:52

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Gli esseri umani sono malvagi, crudeli, traditori, non si amano l'un l'altro né amano se stessi, non sono ospitali, caritatevoli o cordiali come dovrebbero essere, ma falsi, dissimulatori, doppiogiochisti, disposti a tutto per raggiungere i loro fini, senza pietà, senza compassione, e per trarre un beneficio non esitano a procurar danno al prossimo."
(Robert Burton)

Blue_Moon 09-03-2014 23:22

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Siamo ritti sull'orlo di un precipizio, guardiamo giù nell'abisso, ci sentiamo sofferenti e storditi. Il primo impulso è quello di sfuggire al pericolo, ma inspiegabilmente restiamo. A poco a poco il nostro malessere, lo stordimento, l'orrore si confondono in una nube di sensazioni indefinite. Gradualmente, sempre più impercettibilmente, questa nuvola prende forma come il vapore che usciva dalla bottiglia e da cui prendeva forma il genio nelle Mille e una Notte. Ma la nostra nuvola sull'orlo del precipizio, diventa una forma palpabile, molto più terribile di qualsiasi genio o demonio dei racconti, nonostante sia solo un pensiero, anche se spaventoso e tale da farci gelare fino al midollo delle ossa con il fascino feroce del suo orrore. E' soltanto l'idea di quello che realmente sentiremo nella rovinosa caduta da tanta altezza. Questo precipitare - questo travolgente annullarsi - proprio perchè suscita le più odiose e spaventose tra tutte le odiose e spaventose immagini della morte e della sofferenza che si siano mai affacciate alla nostra immaginazione - proprio per questo preciso motivo, noi lo desideriamo più intensamente. Poichè la ragione cerca con ogni mezzo di tenerci lontani dal precipizio, proprio per questo noi inesorabilmente ci avviciniamo ad esso. Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi. Se indulgiamo per un istante ad un qualsiasi tentativo di pensare siamo perduti; perchè la riflessione ci spinge ad astenerci e proprio per questo, ripeto, non lo possiamo. Se non c'è un braccio amico che ci arresti o se non siamo in grado di tirarci indietro dall'abisso, ci lanciamo a capofitto e siamo distrutti.
Se esaminiamo queste azioni ed altre simili, troveremo, dovremo trovare che esse derivano soltanto dallo spirito della Perversione. Le perpetriamo solo perchè sentiamo che non dovremmo.

berserk 10-03-2014 12:06

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Io mi chiamo Pehnt, e sono ancora quello che se ne stava sdraiato per terra a sentire la voce nei tubi,
come se quella arrivasse davvero, e invece non arrivava.
Non è mai arrivata.
E io adesso sono qui.
Ho una famiglia, ho un lavoro e la sera vado a letto presto.
Il martedì vado a sentire i concerti che danno alla Sala Trater e ascolto musiche che a Quinnipak
non esistono: Mozart, Beethoven, Chopin.
Sono normali eppure sono belle.
Ho degli amici con cui gioco a carte, parlo di politica fumando il sigaro e la domenica vado in
campagna.
Amo mia moglie, che è una donna intelligente e bella.
Mi piace tornare a casa e trovarla lì, qualsiasi cosa sia successa nel mondo quel giorno.
Mi piace dormire vicino a lei e mi piace svegliarmi insieme a lei.
Ho un fïglio e lo amo anche se tutto fa supporre che da grande farà l'assicuratore.
Spero che lo farà bene e che sarà un uomo giusto.
La sera vado a letto e mi addormento.
E tu mi hai insegnato che questo vuol dire che sono in pace con me stesso.
Non c'è altro.
Questa è la mia vita.
Io lo so che non ti piace, ma non voglio che tu me lo scriva.
Perché voglio continuare ad andare a letto, la sera, e addormentarmi.
Ognuno ha il mondo che si merita.
Io forse ho capito che iL mio è questo qua.
Ha di strano che è normale.
Mai visto niente del genere, a Quinnipak.
Ma forse proprio per questo, io ci sto bene.
A Quinnipak si ha negli occhi l'infinito.
Qui, quando proprio guardi lontano, guardi negli occhi di tuo figlio.
Ed è diverso.
Non so come fartelo capire, ma qui si vive al riparo.
E non è una cosa spregevole. É bello.
E poi chi l'ha detto che si deve proprio vivere allo scoperto, sempre sporti sul cornicione delle cose,
a cercare l'impossibile, a spiare tutte le scappatoie per sgusciare via dalla realtà? E proprio
obbligatorio essere eccezionali? lo non lo so.
Ma mi tengo stretta questa vita mia e non mi vergogno di niente: nemmeno delle mie soprascarpe.
C'è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure, senza barare, come
medaglie della propria mediocrità.
E io sono uno di quelli.
Si guardava sempre l'infinito, a Quinnipak, insieme a te.
Ma qui non c'è l'infinito.


Da "castelli di rabbia", Baricco

L'unico a meritare una lettura.

Stefania90 10-03-2014 13:22

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Siete una specie interessante, un interessante ibrido, capace di sogni di tale bellezza e di orribili incubi, vi sentite cosi sperduti, cosi isolati, cosi soli, ma non lo siete…In tutta le nostre ricerche, la sola cosa che rende il vuoto sopportabile siamo noi stessi…”

Dal film Contact

Skyl 10-03-2014 13:48

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Ma alla fine ne valeva la pena? Dio santo come è cambiata la mia vita è sempre l'ultimo giorno d'estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare, lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi, molti fanno grandi progetti ma la vita gli sfugge dalle mani, nel corso della mia vita ho lasciato brandelli di cuore qui e la, e ormai non me ne rimasto abbastanza per tenermi in vita, ma Mi sforzo di sorridere, sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento, ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta."


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berserk 10-03-2014 14:27

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Blow,dovrei rivederlo.

berserk 10-03-2014 14:38

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Questi giovani non difettano né di carattere
né di buone abitudini,né di diligenza:
ma non si è lasciati loro il tempo di darsi una direzione,
piuttosto sono stati abituati,fin dall'infanzia,
a ricevere una direzione.Allorquando furono
abbastanza maturi per 'essere inviati nel deserto'
venne invece fatto qualcos'altro-li utilizzarono,
li alienarono da sé stessi,li educarono all'essere
quotidianamente usati,di tutto questo crearono
per loro una teoria di doveri-e ora non possono farne a meno
e non vogliono altro.

Nietzsche,Aurora,III,178,

Artyom 11-03-2014 12:35

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quote:

Originariamente inviata da Oblio (Messaggio 512048)
Che cosa distrugge più in fretta che lavorare, pensare, sentire senza un'intima necessità, senza una scelta profondamente personale, senza gusto come un automa del «dovere»?L'Anticristo (Friedrich W. Nietzsche)

Quote:

Originariamente inviata da TomRogerRobert (Messaggio 683894)
"La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali" Gandhi

Due citazioni veramente molto belle.

Ecco quelle che sono venute in mente a me per adesso:

Vista da Feltrinelli e ancora ci rido su per la sua ironica realtà.
"Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza a leggere un libro."
Groucho Marx

A 17-18 anni ero letteralmente innamorato della letteratura fantasy.
"Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende."
Tolkien - La Compagnia dell'Anello

"Se non impari dalle tue sconfitte, verrai dominato da esse."
Robert Jordan - Brandon Sanderson - La Ruota del Tempo vol. 14

"Non è necessario credere ad una origine soprannaturale del male: l'uomo da solo è capace di qualsiasi malvagità."
Joseph Conrad - Sotto gli Occhi dell'Occidente

"Tutti muoiono, ma pochi vivono veramente."
Braveheart - Cuore Impavido

"L'addestramento è niente, la volontà è tutto."
Batman Begins

"La forza è quella che dà al Jedi la possanza.
È un campo energetico creato da tutte le cose viventi.
Ci circonda, ci penetra, tiene unita tutta la galassia…"
Star Wars Ep. IV - Una Nuova Speranza

"Adesso credo, guardandomi indietro, che non combattevamo il nemico ma noi stessi. E il nemico era in noi"
Platoon

"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire"
Blade Runner

"Innocenti? Se è una battuta non fa ridere... un obeso, un disgustoso obeso che faticava a stare in piedi, un uomo che se lo incontri per la strada chiami a raccolta i tuoi amici per fartene gioco insieme a loro, un uomo la cui sola vista mentre stai pranzando ti faceva passare la voglia di mangiare... e dopo di lui l'avvocato, in cuor vostro dovreste ringraziarmi per averlo fatto, un uomo che aveva dedicato la sua vita al denaro, ai beni materiali, mentendo, con tutta la veemenza di cui era capace, dando così a volgari assassini e stupratori la libertà... una donna, così orribile dentro da non riuscire neanche a sopportare di vivere solo perché aveva perso la bellezza esteriore, un uomo spacciatore, uno spacciatore pederasta ad essere precisi, e non ci dimentichiamo di quell'altra infetta sgualdrina... solo in questo mondo di merda si possono definire innocenti persone come quelle e rimanere con la faccia seria. Ma questo è il punto, vediamo un peccato capitale ad ogni angolo di strada, in ogni abitazione... e lo tolleriamo, lo tolleriamo perché lo consideriamo comune, insignificante, lo tolleriamo mattina, pomeriggio e sera."
Se7en

"[Essere felici] Perché dovremmo esserlo? Ci dicono che dovremmo essere felici ma nessuno dice come si fa. George Orwell diceva che tutte le esistenze, viste dal loro interno, sono una sequenza di fallimenti e io sono d'accordo. È come se mi trovassi da qualche parte a metà strada, ho dei lampi occasionali di felicità alternati a periodi di miseria assoluta. Ma per la maggior parte del tempo non provo nessuna delle due cose. Sopravvivo e basta."
Robert Ross - Marty Feldman – Vita di una leggenda

Emil 25-04-2014 20:38

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Uno dei tanti bellissimi mini-racconti di Cortazar.

Da una lettera abbandonata su una tavola esce una linea che corre sull'asse di pino e scende lungo la gamba. Basta osservare bene per scoprire che la linea continua lungo il pavimento di legno, risale per il muro, entra in una stampa che riproduce un quadro di Boucher, disegna la schiena di una donna china su un divano, e infine scivola via dalla camera per il soffitto e seguendo il parafulmine scende in strada. Qui è difficile seguirla perché il traffico è intenso, ma con un po' di attenzione la si scorgerà salire sulla ruota dell'autobus fermo all'angolo con capolinea al porto. Là scende lungo la calza di nailon della passeggera piú bionda, entra nel territorio ostile delle dogane, si arrampica e fila ed evoluisce fino al molo principale, e qui (ma è difficile scorgerla, solo i topi la seguono arrampicandosi a bordo) sale sulla nave dalle turbine sonore, corre per i tavolati della coperta di prima classe, evita con difficoltà il boccaporto principale, e in una cabina dove un uomo triste beve cognac e ascolta la sirena della partenza, rimonta lungo la cucitura del calzone, il gilè, scivola fino al gomito, e con un ultimo sforzo si rifugia nel palmo della mano destra, che in quell'istante comincia a chiudersi sul calcio di una pistola.

Le linee della mano di Julio Cortazar

Dedalus 25-04-2014 20:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
1 allegato(i)
Allegato 3016

notime 30-04-2014 21:26

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
https://www.youtube.com/watch?v=c0I4lCxdClY

notime 30-04-2014 21:43

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
riposto


Svers0 14-06-2014 19:18

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"The strongest reason for the people to retain the right to keep and bear arms is, as a last resort, to protect themselves against tyranny in government."

frase attribuita a jefferson

Equilibrium 14-06-2014 19:23

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
http://youtube.com/watch?v=CFWlnYDc1yE

Svers0 14-06-2014 19:36

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"The monopoly of a single bank is certainly an evil. The multiplication of them was intended to cure it; but it multiplied an influence of the same character with the first, and completed the supplanting the precious metals by a paper circulation. Between such parties the less we meddle the better."

"[The] Bank of the United States... is one of the most deadly hostility existing, against the principles and form of our Constitution... An institution like this, penetrating by its branches every part of the Union, acting by command and in phalanx, may, in a critical moment, upset the government. I deem no government safe which is under the vassalage of any self-constituted authorities, or any other authority than that of the nation, or its regular functionaries. What an obstruction could not this bank of the United States, with all its branch banks, be in time of war! It might dictate to us the peace we should accept, or withdraw its aids. Ought we then to give further growth to an institution so powerful, so hostile?"


Thomas Jefferson


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