Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Vorrei dire la mia su questo argomento che in quanto lettore avevo già seguito. Io penso che fino a quando il non avere alcuno attorno viene visto come 'libertà dagli altri ' è vissuto come un fatto positivo, come chi se ne va a vivere in montagna per godere di silenzio e poco stress. Nel momento che comincia a pesarti, però, quella libertà diventa solitudine.

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Alla mia veneranda età a questa domanda non so ancora dare risposta.

Vivo solo ormai da più di dieci anni, non mi pesa quasi mai, ci sono dei giorni che non ho proprio contatti col mondo esterno (il lavoro che faccio aiuta) e non mi manca per niente.

Non ho un buon rapporto con la mia famiglia che vedo e sento poco, ho qualche raro amico che vedo se va bene una volta al mese e in quelle occasioni non mi sento propriamente a mio agio, non vedo l'ora di tornarmene per i fatti miei. Paradossalmente vedere così sporadicamente gli amici, vederli crescere, evolversi (se procreare e fare famiglia vogliono dire questo) è uno dei momenti in cui mi sento più solo, nonostante sia in loro compagnia.

Per il resto a parte qualche impegno lavorativo che devo svolgere necessariamente fuori casa e l'approvvigionamento in negozi e supermercati non ho altre interazioni sociali e non ne sento il bisogno.

Tutto questo porterebbe a pensare che per me sia meglio la solitudine, ma poi mi metto a scrivere qui e penso: perché cerchi il dialogo con altre persone se non ti senti solo? :pensando: