Secondo me puoi fare due cose: chiamarli come ti ha suggerito Jes oppure informarti per vie traverse dove si recheranno sabato e presentarti lì autonomamente.
Ma io suggerisco anche una terza ipotesi, non aggregarsi a loro ma fare qualcosa di tua iniziativa, chi non ti considera non ti merita, ricordalo...
Ciao

questo è vero chi non mi vuole non mi merita però a volte bisogna anche chiudere un occhio per stare insieme agli altri se no si finisce per restare da soli.. tutti hanno difetti il segreto è cercare di vedere anche i lati positivi.. non credi?

Questo è senza dubbio vero, però non mi pare neppure giusto elemosinare la compagnia di qualcuno pur di non restare soli, credo che prima di tutto serva avere il massimo rispetto per sè stessi. Naturalmente poi molto dipende dalle persone con cui si ha a che fare.
In passato ho fatto l'errore di stare a tutti i costi con delle persone a cui non importava nulla di me, il risultato è stato quello di chiudermi in me stesso sentendomi rifiutato e "strano". Oggi frequento altre persone con cui sto bene (non molte, per verità) e ho ben altro rispetto per me stesso, era questo quello che intendevo dire.

Sono passata anche io attraverso esperienze di questo tipo, e al riguardo non posso che concordare con quanto dici.

Però c'è anche il rischio della situazione opposta: siamo così insicuri (parlo per me, almeno) che aspettiamo sempre che siano gli altri a cercarci, senza il coraggio di chiedere ad un amico, un collega, un conoscente che ci è simpatico di andare a prendere un caffè insieme.

ciao ragazzi, scusate l'intrusione sono capitato su questo forum cercando su google ornitofobia (per la cronaca è la paura degli uccelli, come vedete c'è chi è messo peggio di voi :wink: ).
Ho letto con interesse questo post e vorrei raccontarvi qualcosa di me sperando che possa servire a sollevarvi un pò il morale.
Ho 24 anni appena compiuti, faccio l'università , sono attualmente single e in quanto amici conoscono molte persone con cui esco ma sicuramente nessuna di queste può essere considerata amica per come intendo io l'amicizia.
Mi ritengo un ragazzo riservato , la timidezza che mi caratterizzava fino all'età di circa 14 anni l'ho superata per una serie di circostanze forse fortuite che ora vi racconterò brevemente.
Iscrittomi alle superiori mi ritrovai in una classe di persone che venivano quasi tutte da scuole medie diverse per cui fu più facile fare amicizia per il fatto che eravamo quasi tutti sconosciuti che per forza di cose dovevano passare i prossimi anni insieme, ovviamente col passare del tempo le affinità (gusti musicali, sport, interessi comuni..) aiutarono a legare con determinate persone rispetto ad altre. Quindi il mio primo consiglio per vincere la timidezza è quello di entrare in un gruppo di persone che non si conoscono tra di loro iscrivendosi magari in una palestra, un corso di ballo, di pittura.....(è più probabile che si conosca qualcuno in questo modo che tentando di entrare in un gruppo sociale già consolidato)
Tornando alla mia esperienza finite le superiori e quasi contemporaneamente la storia con la mia prima ragazza, passai un periodo non certo facile in quanto dopo aver lasciato il primo anno di università senza dare esami, tentai di entrare nel mondo del lavoro cambiande tre nel giro di un anno perchè mi sentivo vuoto e per niente realizzato, cominciavo a scoraggiarmi e lasciarmi andare.
Decisi allora di riscrivermi all'università, nello stesso tempo ripresi i miei interessi (amo la pittura e il ciclismo). Tutto ciò mi diede la forza di ricominciare a combattere e allo stesso tempo la possibilità di conoscere nuove persone (molte volte accettarsi per come si è e riacquistare fiducia in se stessi è il primo passo per riuscire a relazionarsi con gli altri).
Attualmente come ho scritto all'inizio sono senza ragazza, non ho amici (anche se abitualmente esco con qualche conoscente o vecchio membro dell'ex compagnia) ma mi sento assolutamente bene con me stesso : quest'anno mi laureo, continuo a sognare di esporre un giorno i miei quadri in una importante mostra e sono impegnato nel sociale (aiutare gli altri da una grande soddisfazione ed energia vitale oltre a dare la possibilità di conoscere nuova gente) e la mia non espansività (appunto la riservatezza di cui parlavo prima) è ormai diventata una mia caratteristica fondamentale che guardo bene dall'eliminare dalla mia personalità.
Spero di esservi stato un pò d'aiuto e di non esser caduto nel banale, se si scusatemi..ma studio giurisprudenza non psicologia :lol:

Lilith ti quoto in pieno.. cmq dalla descrizione del ragazzo mi sembra più che si sia fatto una paranoia da adolescente più che i suoi amici non lo vogliono.. da come ha scritto secondo me è cosi.. cmq si è vero mai stare con gente che ci calpesta però in una societa bisogna cercare di adattarsi a volte dipende dai casi...

Oddio, dipende dal tipo di uccelli che incontri....
Per il resto grazie della tua testimonianza

Io sono nella vostra identica situazione,sere in casa davanti al pc che è ormai il mio uncio amico on cui riesco ad esprimermi.
Scrivo a te perchè ho la tua estessa età e penso che siano motli come noi a soffrire di questa condizione che è del tutto naturale, gli amici si sposano e se ne vanno, per lavoro partono o semplicemente le persone che hai accanto e che hanno la possibilità di aiutarti a venire fuori dalla crisi non lo fanno perchè non sono veri amici.
L'unica cosa che è vera è il cambiamento ma mi accorgo che la gente ha paura di cambiare le amicizie di farne delle nuove perchè questo comporterebbe una rottura della routine a cui tutti sono tanto affezionati...
Cambiare le abitudini non deve essere un'abitudine ma una necessità...io la sento forte sono 2 anni che ci provo ma con risulati scarsi se la pensi come me scrivimi...
Buona Pasqua

traditi??? le mia ex migliore amica mi ha tradito ed è stato bruttissimo io e lei eravamo in sintonia lei arrogante esuberante maschiaccio io simpatica machiaccio pure io però meno e più tranquilla abbiamo condiviso molte cose insieme.. lei però è diventata falsa e ha baciato il ragazzo che mi piaceva (anche se lui era ubriaco) e ha negato fino all'ultimo con me di averlo fatto poi si è fidanzata e mi guardava dall'allto in basso... povero il suo fidanzato adesso però non stanno più insieme e lei fà da tapezzeria e io ne sono felice!!! non le parlo più e non ho intenzione di farlo in futuro perchè sapevo che aveva tanti difetti ma credevo che l'unico pregio che avesse era quello di non essere falsa in realtà mi sbagliavo..
cmq Carlotta tu non sei sola hai noi :wink:
e se vuoi un consiglio non ti isolare l'estate è alle porte puoi trovare benissimo tanti amici con cui divertirti!! :wink:

John Locke diceva che le persone stanno insieme per poter vivere meglio di quanto non potrebbero fare se fossero da sole, e per fare questo rinunciano ad un pò della loro libertà.
Dunque le persone mantengono tra di loro una relazione fintantochè questa situazione reca loro utilità, piacere, felicità.
Le persone cambiano, lo fanno perchè maturano, perchè conoscono altre persone, perchè cambiano le loro opinioni e convinzioni. Così a volte ci sentiamo impreparati a delle decisioni che interessano anche le nostre vite, ma che sono state prese per pure considerazioni personali, e da qui nasce un senso di smarrimento e di rabbia verso la persona che ci ha tradito.
L'unica cosa che possiamo fare è andare avanti per la nostra strada nella ricerca di quel poco di felicità che possiamo ottenere su questa terra.

Non esattamente, bisogna vivere per cercare di essere felici, ed in base a ciò orientare le nostre azioni, visto che altre persone non si fanno scrupoli nel calpestare i nostri sentimenti per ottenere i loro scopi.

Se un amico vi fa una stronzata vi consiglio di perdonarlo e lasciar stare :wink:

si è verissimo..

Spesso pensiamo che la nostra felicità dipenda da altre persone, che risieda in esse e con esse termini. Dobbiamo cercare per quanto difficile di trovare dentro di noi la felicità imparando a conoscerci ed amarci per quello che siamo e scovando le nostre risorse dentro di noi. Qualcuno nella vita cercherà sempre di farci del male....purtroppo sta a noi cercare di non permetterlo

il problema non è avere amici ma sentirsi amico di qualcuno

è molto bella questa frase pesco.... è vero molte volte ci circondano persone che sono amiche solo di nome e che rispondono solo ad un nostro/loro bisogno di solitudine.....
è molto meglio avere affianco una sola persona a cui darsi e poter ricevere piuttosto che semplici corpi uniti da falsi legami

è vero la vera amicizia per me è più rara del vero amore!

ma voi c'avete il pallino della vera amicizia, probabile che anche se viene gesu` cristo (ma non dice che e` lui), dopo un po' pensate ke fa intrighi e secondi fini e tradimenti e non e` un vero amico manco lui

io invece ho 14 anni e praticamente da 2 anni non esco più il sabato perchè nessuno mi invita a farlo... solo a scuola mi va bene perchè ogni giorno non faccio altro che non sia studiare per ben 8 ore in media... frequento il V ginnasio e con i miei compagni diciamo che c'è affinità di carattere però la cosa non va oltre e da loro non sono considerato un amico... sembra la fine di una tragedia greca( anzi, vi dirò l'anno scorso quando sono andato a vedere l'Antigone di Sofocle a Siracusa mi sono quasi divertito...)

per favore datemi un consiglio, alla mia età è abbastanza deprimente non avere un amico e per di più una ragazza... sarà per questo che non mi vogliono nel gruppo?