Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

A volte esiste un trauma specifico e la risoluzione di questo può portare a un miglioramento generale. Il fulcro dell'educazione comportamentale risiede comunque nei primi 3/4 anni di vita, è lì che spesso, grazie all'ipnosi, si scoprono dei traumi già dalle prime sedute, se non la prima, mentre magari con una psicoanalisi escono fuori con il tempo. I traumi non superati in generale possono essere risolti, l'importante è rielaborarli e non lasciarli nell'inconscio.

Sicuramente c'è qualcosa di oggettivo, ad esempio, sulla paura del giudizio si può lavorare, l'autostima si può costruire... chiaramente con un soggetto di 18 anni è più facile ottenere risultati, con uno di 40 è molto più difficile e più si sale con l'età più risulta complicato.

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Ma la stanchezza è un anche un fatto mentale. Se fai una vita che ti piace e ti soddisfa non la senti. Se sei depresso, frustrato, insoddisfatto anche alzarti dal letto la mattina è una montagna da scalare. Se fai un lavoro tedioso in un ambiente nocivo ancora peggio, quando torni a casa la sera hai solo voglia di metterti a letto. Conosco persone anche over 40 che non si fermano mai, lavorano tutto il giorno poi tornano e vanno in palestra o a fare altri sport e non contenti dopo escono a farsi una birra in compagnia pure se la mattina dopo si devono alzare presto. A me non sembrano umani sinceramente ma probabilmente sono io ad essere subfunzionale. :mrgreen:

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Anche dove lavoro io c'è gente cosi, a volte mi viene pure da farmi due domande su che cosa "prendono..."
Perché non è possibile che io dopo le mie 8 ore mi sento spossato e senza energie e questi, come dici tu, fanno tremila cose pur sapendo che il giorno dopo si devono alzare presto

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Stanno bene mentalmente, non sono depressi come noi.

Triste ma vero.

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Personalmente oltre al lavoro faccio sport almeno 2 volte a settimana e partecipo a eventi tematici, sto coltivando da diversi anni l'hobby della fotografia e del videomaking, appena posso mi concedo un viaggio, eppure ogni tanto mi concedo l'arte dell'ozio. Ho cambiato diversi lavori durante la mia vita, un ambiente lavorativo nocivo è assolutamente da cambiare, questo vuol dire passare i fine giornata a spedire cv e fare corsi di formazione serali (conosci persone) o online, l'energia la abbiamo tutti, mia nonna ripete spesso "ho 2 gambe e 2 braccia, posso fare tutto" e a oltre 90 anni sale sugli alberi, cucina, pulisce, fa di tutto, ripete solo le cose un mucchio di volte :mrgreen:. Ragazzi ricordate che lo sport è un antidepressivo, fa star bene, la voglia di farlo ce la si deve far venire, ho passato anni a metter su panza, ma pian pianino ho ripreso, lo sport è un gran toccasana, uno degli obiettivi che do sempre ai miei pazienti è quello di iniziare uno sport, possibilmente di squadra.

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Sto andando in palestra due volte la settimana. Ma mi stanco e basta, non mi da nessun piacere, ci vado giusto a passare il tempo. La mia passione era il Calcio, ma non gioco più da anni perché il gruppo con cui giocavo si è perso per strada e non ho più fiato perché fumo 1 pacchetto di sigarette al giorno. Ho fatto anche Karate, sono arrivato a cintura nera poi mi sono rotto.

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Su come facciano certe persone a fare un sacco di cose mi sono scervellato pure io tanto e parlo di gente che faceva l'operaio o l'impiegato quindi con stipendi normali. Tutti gli weekend fuori, viaggio di 15 giorni d'estate, viaggio per Natale e per tutti i ponti possibili e immaginabili. Va bene avere energia fisica e mentale ma servono pure soldi e tanti oltre alla scusa che viaggiare arricchisce, si come no, passare le vacanze a farsi selfie e poi non sapere neanche raccontare cosa si è visitato arricchisce… :sarcastico:
Io per fortuna con viaggi e sport di squadra ho chiuso.

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E' un antidepressivo se uno è portato per lo sport e si trova bene con le altre persone con cui lo pratica altrimenti è un inferno, almeno per me è sempre stato così. Poi adesso non lavorando non me lo posso più permettere e la cosa non mi dispiace per niente, anzi…

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Già, ma tu non hai fobia sociale, evitamento, depressione, ansia normale e ansia anticipatoria...
Scusa se è poco

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Mi stavo ricordando di un mio amico che ha oltre 55 anni. Nell'ordine fa due lavori, in fabbrica e nell'attività della moglie (un forno che produce e vende pane e dolciumi). Fa l'istruttore di Karate la sera, suona la batteria (male questo lo devo dire :D) e nel fine settimana fa equitazione.

55 anni abbondanti, inutile dire che non sa nemmeno cosa siano depressione, ansia sociale ed evitamento.

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Per me sarebbe stressante una vita del genere.

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Anche per me, ma è una questione di abitudine.

Poi lui è tutto meno che stressato. E' sempre allegro, socievole e con la battuta pronta.

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In pratica con quelle caratteristiche ha il mondo in pugno o poco ci manca.

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Con certe caratteristiche si nasce, o il buon Dio te le da o vai in terapia e prendi farmaci.

Non possiamo farci niente, la genetica è crudele.

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:riverenza:

Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

Ti faccio una domanda, se ti stanca e basta e non ti piace perché non valuti un altro sport? Nella squadra di basket in cui gioco ci sono anche persone di 50 anni che fumano, non saremo dei top player ma ci divertiamo... valuta di diminuire un po' il fumo...

c'è modo e modo di viaggiare, non bisogna per forza andare in capo al mondo e spendere chissà che, l'Italia è piena di bei posti, certo deve piacere viaggiare e avere dei buoni compagni, ma ormai ci sono un sacco di iniziative proprio per chi non ha molti amici, un esempio è https://www.meetup.com/it-IT/

Siamo nati per muoverci non per stare fermi su una sedia!!! Fare sport (individuale o di gruppo) è un dovere che dobbiamo farci piacere (prima ce lo si mette in testa meglio è), oppure è meglio spendere soldi in farmaci per curare quello che avremmo evitato con lo sport?

Su questo hai ragione, non dico assolutamente il contrario, se i problemi sono radicati ci vuole una terapia, una buona dose di coraggio e volontà per uscire da certe situazioni, ma da clinico ti garantisco che ho avuto pazienti con i problemi di cui parli ma che sono stati in grado di riprendersi la vita in mano, c'è chi ci ha messo poco e chi tanto, non è facile, non ci sono risultati garantiti, ma cosa c'è da perdere? c'è solo da ottenere!

Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

Stavo pensando di riprendere il Karate perché mi piaceva, a livello amatoriale ovviamente. Sport di squadra era bravino solo a calcio, Basket e pallavolo zero assoluto.

In quanto al fumo hai ragione ma in questo stato stato di ansia e depressione non ce la faccio a diminuire.

Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

In passato ho praticato alcuni sport (calcio, pallavolo, nuoto) ed è stato un inferno in tutti i sensi, ormai a quasi 40 anni devo pure ricercarmi un lavoro quindi non posso impegnarmi in altre cose visto che potrei dovermi spostare oltre al fattore economico.
Con i viaggi ho già detto che ho chiuso per fortuna e non ho più nessuna voglia di conoscere nessuno. Sia chiaro non ce l'ho con te ma sono misantropo e nichilista a livelli estremi, non ho neppure più voglia di parlare dal vero con le persone, figuriamoci incontrarle o farci un viaggio insieme oltre al fatto che non ho mai avuto amici in vita mia.

Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

Se non hai un lavoro non puoi fare niente, dopo puoi eventualmente pensare allo sport e agli hobby o ai viaggi. Ti capisco benissimo, poi quando uno prende calci nel didietro per tutta la vita è inevitabile diventare misantropi e nichilisti.

Re: rassegnarsi al socializzare o addirittura cercare l'anima gemella
 

A me non verrebbe mai in mente di fare uno sport di gruppo con sconosciuti o di andare in palestra dove c'è altra gente che mi vede, in queste situazioni mi sentirei a disagio. Se voglio fare qualcosa o passeggio per i boschi, o vado a correre, o in bici (queste ultime due attività ultimamente non le sto più facendo).