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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Io comunque consigliere di andarsenelo stesso in vacanza, magari va da solo in vacanza e torna accoppiato, li puo poi provare e fare figure di merda chissenefrega chi ti conosce.:ridacchiare: |
Re: La facilità di accoppiamento dei normali
In vacanza se se la sente. Si svaga incontrando gente nuova e in un ambiente informale e disinvolto per eccellenza potrà esternarsi con più facilità, senza la pressione data dai timori, complessi e congetture sulle possibili complicazioni e ripercussioni di ogni sua azione. Potrà fare allenamento e cercare di trovare un punto di equilibrio tra sè e gli altri, ricordando sempre però di non perdere la priorità più importante, quella a cui davvero deve prestare attenzione: sè stesso e il suo benessere. Questo viene prima della collega e di tutti i tappabuchi che gratta gratta alla fine si trovano sempre. Piuttosto lascia scorrere il tuo dolore, la tua malinconia nel vuoto che senti, non tappare i buchi con qualsiasi persona ti capiti a tiro. So che dai quei buchi sale un'angoscia forte a volte, ma per quanto sia insopportabile tu lasciala scorrere, è parte di te, ed ha più valore di una compagnia falsa che ti fa fuggire da te stesso. Riempi quei buchi con la tua vita e anche con i tuoi dolorosi silenzi, accettali e non ti violentare infilandoci dentro a forza la presenza di qualcuno a caso. Se non te la senti di andare in vacanza, rimani a casa con la prospettiva di volerti prendere cura di te e di voler star bene con te stesso, dando importanza alla tua persona. Ora hai anche a disposizione un periodo in cui puoi appendere al chiodo il ruolo del dipendente e del collega, fregatene e pensa a star bene e a godere dei tuoi momenti che sono preziosi indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno o meno al tuo fianco. Sforzati però di vedere gente ogni tanto, svagati all'aria aperta, altrimenti ti fai male a passare troppo tempo a casa. Solo sì, ma ogni tanto, facendo sempre in modo di dare qualità ai tuoi attimi. Non isolarti.
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Quelli sono appunto normali,io non lo sono per questo non riesco. Bisogna prendere coscienza dei propri limiti fisici e caratteriali. Non sono portato e capace per questo genere di cose.
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Cmq stella per un po di affetto ce chi e disposto a farsi affettare, ma farsi affettare nn fa bene. Eppure la soluzione e semplice a al contempo risuta comlicata metterla in atto. Bisogna affezzionarsi a se stessi, volersi bene e rispettarsi, tutto il resto poi viene da se e cosi che si genera un rapporto equilibrato e sano con gli altri. |
Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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volersi bene..uno ce la mette tutta, ma una parte di questo volersi bene dipende anche dal feedback che hai dall'esterno, e se dall'esterno ricevi 99 volte su 100: risate, appellativi di "pappamolla", "non ci sa fare","imbranato".. e continuando in peggio, alla fine ti vuoi bene una volta, due, tre, ma poi inizi a odiarti ,a detestare il tuo corpo e la tua mente, a desiderarne la disintegrazione e l'oblio perenni! Scusate la teatralità :mrgreen: |
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
Scoppiare a ridere è una reazione adolescenziale, che sottolinea sgradevolmente, in chi la riceve, la sfigataggine della proposta. Però di fronte a tale proposta non credo che basti essere normalone o saperci fare perché vada in porto. A me sembra una cosa da film, da super-alpha e danaroso... Una donna per accettarla, salvo che ne voglia approfittare per poi farsi i cavoli propri, dovrebbe percepirla come un'occasione bizzarra ma (con un uomo) da non farsi sfuggire.
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Il fatto è che l'iposociale suscita ilarità anche per la tensione che trasmette: si rivedono in lui e si emozionano. Ho da un po'di tempo pensato che la differenza tra me e gli altri non è nel giudizio di sé, ma nell'effettiva incapacità di evitare giudizio di sfigato.
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Se l'avesse fatta un normalone avrebbe già destato perplessità, se la fa una persona con poca vita sociale, single ecc, la reazione ai tempi di oggi è questa... |
Re: La facilità di accoppiamento dei normali
Più che un problema fisico è il problema caratteriale, di scarsa decisione e capacità di farsi valere. Proprio ieri a tavola mia madre fa: "Tuo padre è una bravissima persona, ma ogni tanto le palle dovrebbe tirarle fuori" e "Poi la gente si stupisce se le ragazze vanno coi mascalzoni".
Inoltre ha più volte ripetuto che il bello per le donne di oggi è la possibilità di scegliere e che fosse giovani oggi col cavolo che si sposerebbe. E mia madre ha passato da un pezzo la sessantina, ma questa è chiaramente l'indole femminile. Un senza-palle, uno con scarsa decisione, di solito caratteristiche dei fobici/eccessivi timidi/intro, è davvero un' asciuga-passera allucinante. Ora non dico che tutti i normaloidi siano dei super-decisori, ma considerando che spesso né esteticamente né economicamente sono messi meglio, la differenza la fanno vita sociale e carattere. |
Re: La facilità di accoppiamento dei normali
Soprattutto il carattere, l'ho sempre detto e lo ribadisco!!
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
Poi c'è la simpatica dottoressa che ti dice:
"sai, anche mio fratello di 45 anni single e molto, molto timido da pochi mesi ha trovato una ragazza e si sono sposati. Noi tutti ci avevamo perso le speranze e invece.." io rispondo con un sorriso "beh vedi, son contento per lui, mai perdere le speranze" Il primo pensiero è stato "alla fine prima o poi ce la fanno tutti" ma poi a mente lucida mi son detto "ma alla fine, a me cosa mi cambiano queste storie? C'è speranza per tutti? No, non è detto che sia così, per il 99% si, ma non il 100%". E poi io sono un disadattato + tutto il resto, quindi un sereno atteggiamento di rinuncia è la cosa migliore per me e per un'eventuale poveretta che, per puro caso, si dovesse rapportare con me" Senza pensare che poi questi matrimoni ad età così avanzata mi danno la sensazione di ultimo tentativo estremo di sistemazione per entrambi. |
Re: La facilità di accoppiamento dei normali
Ma qui tutti vedono l'uomo come colui che deve fare per forza il primo passo che deve essere alpha, non esistono donne che sono incuriosite o hanno il tatto da poter avvicinare una persona con problemi? Io l'ho fatto per una donna non vedo perché non si può fare il contrario e come se uomini e donne debbano essere per forza di cose due entità differenti
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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Re: La facilità di accoppiamento dei normali
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