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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Il mio intento non è di ottenere una retta posizione accademica sull'argomento, al quale in fondo, potrebbe partecipare chiunque.
Cerco d'indurre delle riflessioni, che ciascuno può fare su di sé e che io non posso, perché ciascuno ha la sua storia. La riflessione riguarda la felicità: crediamo che sia ancora possibile? Ci sentiamo infelici e pensiamo anche di aver giocato tutte le carte? Siamo certi che non si possano più presentare occasioni migliori? Siamo rassegnati al fatto che nessuno ci potrà mai aiutare? |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Adelaide, va bene, abbiamo capito.
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Cerchiamo le parole:
certe forme di disagio, sembrano senza vie d'uscita. Non puoi andare da nessuna parte, senza che questo pesante malessere ti segua. Vorresti spegnerti, almeno per un po', ma sei sempre maledettamente a occhi aperti. In più c'è l'ansia. E poi non devono succedere incidenti! Non vorresti esattamente morire, ma ti senti costretto a vivere. Ne so qualcosa. Ma ho imparato a difendermi. |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Non c'è niente di sbagliato nel suicidio, chi lo fa ha tutta la mia compassione. Io credo che chi giudica una persona che decide di farla finita sbaglia perché non è possibile capire le motivazioni che ti portano a farlo, spesso non c'è una logica perché si è accecati dalla disperazione.
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Visto che per ora non abbiamo deciso di metterci sulle rotaie del Frecciarossa (così non ci trovano neanche da morti), cosa facciamo per vivere?
E giacché fino ad allora dobbiamo vivere, cosa possiamo fare per stare almeno un po' meglio? Migliorare non è una trasgressione al dogma che dobbiamo soffrire per forza, tanto per essere coerenti con il senso della tragedia. Se no alla fine, star bene un'ora, sembra una colpa...:piangere: |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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"Non aveva problemi sociali". Per me anche chi è apparentemente ben inserito può avere problemi sociali e conflitti con quel che ha attorno. Una persona lavora e magari guadagna, ma poi il lavoro potrebbe risucchiare tutte le sue energie (lo si svolgerebbe contro voglia e con fatica) e in un caso del genere poi risulta ovvio che la vita perde di valore, viceversa in altri casi si rinuncia a lavorare, ma in compenso non si guadagna abbastanza, ed anche qua poi non serve aver tempo libero (di cui ci si poteva lamentare nella prima situazione) perché non si disporrà di alcun mezzo per utilizzarlo come si desidera davvero. E' una semplificazione estrema i rapporti economico-sociali sono più complicati, ma comunque esistono. Da questi rapporti economici qua (e parlo di scambi sociali non necessariamente della circolazione di moneta) siamo stati per caso liberati tutti? Questi ostacoli in pratica non esistono? A me sembra di no, non siamo stati affatto liberati. Quindi l'idea che non esistano problemi di natura economico-sociale è un'idea che è una boiata perché da questa roba, in base a tutte le organizzazioni che sono state create nel corso della storia, nessuno è mai stato liberato completamente. |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Sto leggendo adesso di un suicidio di 912 persone i seguaci della setta del "Tempio del Popolo". Il piu' grande suicidio di massa della storia. Mi piacerebbe conoscere qualcosa di piu' della vicenda. |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Credo che al di là di problemi di natura fisica e materiale migliorare è possiblie, ma anche non migliorare nonostante l'impegno e la volontà lo è. Se non si migliora, nel tempo questo non miglioramento assume la forma di un peggioramento. E per questo la testa può pensare di non farcela più e si ritorna all'argomento iniziale della discussione. |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Era quello che intendevo io quando dicevo che in alcuni casi la depressione è una conseguenza del modo di vedere il mondo.
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Nulla, a patto di tesserarsi prima all'AIDO. Evitiamo inutili sprechi.
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
Ho dato per scontato che la depressione sia la fase precedente al suicidio necessaria. Penso a Leopardi, Pascoli e tutti quegli artisti tristi che però non si sono suicidati, erano profondamente tristi ma non depressi. Credo.
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Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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Perche' perche' l'amore non dovrebbe essere sufficiente a dare senso all'esistenza? Magari non a giustificarla, ma comunque una volta che vi si e' a non abbbandonarla. Cioe' magari non ha senso che l'umanita' esista, quindi in fondo ne' la mia vita, ne' quella di X eppure gia' che si e' qui amare X e potergli dare qualcosa uno scopo me lo da' (per amore intendo sia di coppia, sia in senso lato). Non amare (al di la' delle normali vicessitudini che rendono difficle realizzarlo) o preferire il nulla all'amore mi pare non normale. (A trovarla pero' la persona con la vita cosi' ideale). |
Re: Cosa c'è di veramente sbagliato nel suicidio
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