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-   -   Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione? (https://fobiasociale.com/per-chi-non-lavora-ne-studia-i-vostri-genitori-come-vivono-questa-situazione-47580/)

DeadMan87 22-02-2015 14:40

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1460111)
@dead ma io non dico che non ci siano casi come il tuo ma che nella maggioranza dei casi (e sopratutto in lavori che non richiedono chissà che qualifiche) entrono in vigore le segnalazioni/raccomandazioni..

altre domande.. :sisi: che lavoro è e a che fare con gli studi che avevi intrapreso ?

su cosa hai mentito etc. etc. sempre ti va di rispondere :sisi:

Anche qui ti avevo già risposto ma:

Il lavoro per semplificare è di Help Desk informatico, anche se in realtà la storia è più complessa e sarebbe più corretto definirlo Service Desk perché non forniamo solo assistenza diretta ma copriamo anche clienti che necessitano diversi tipi di servizi. Ma in linea di massima Help Desk può essere una buona approssimazione.

Sì a a che fare ma in parte, perché la facoltà che frequentavo io non era prettamente e tecnicamente informatica ma tentava di creare un ponte interdisciplinare tra Informatica e altri ambiti per creare una figura un po' più votata all'ambito multimediale/creativo. E' più in linea con il mio diploma di Perito Informatico a dirla tutta.

Ho mentito principalmente e spesso sul fatto di essere avanti con gli esami, perché sentivo il bisogno di colmare i vuoti di tempo passati tra un lavoro e l'altro. Mi avevano detto più persone che i selezionatori spesso vedono molto negativamente lunghi periodi di inattività. Ad esempio mi han detto vai a fare volontariato per qualche mese, è decisamente più presentabile di dire "sono stato 1 anno a casa". E dire una mezza bugia lo reputavo tutto sommato accettabile (alla fine in università ci andavo sul serio, certo di esami ne avevo dati tipo un quinto del totale ma quello era un dettaglio :pensando:)

Onizuka 22-02-2015 17:34

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1460003)
Che poi al di là del lavoro che non si trova, pure trovandolo non è che. . . :pensando:


I cazzi amari sono strutturati a matrioska, ovvero: il lavoro nse trova, mannagge sande-----> er curriculum mio è nammerda, mannagge troie-----> mazza ar colloquio ho fatto scacà, damose na grattata-----> urca manno assunto e mo chi se arza-----> minghie so na pippa-----> ner lavoro sto a migliorà ma er capo e i colleghi nme danno tregua li mortacci de loro e via così.

Ma per evitare fraintendimenti... Non intendo dire che ci si debba arrendere di fronte all'impossibilità o alle difficoltà che POTREBBERO CAPITARE MA CHE NE SAI ETC., il problema non è che AH MAGARI TI TROVI BENE A LAVORO L'AMBIENTE È CARINO oppure AH COSA CREDI IL LAVORO FA SCHIFO A TUTTI EPPURE NOI SE ARZA ER CULO NO COMM'A'TTE!, più che altro è che se non si riesce nemanco a uscire di casa e/o a incontrare le persone a cui si vuol bene e se una critica o un commento o una lieve stortura ti arriva come una mazzata è una cosa che devi mettere in conto, e appunto volevo fornire un ventaglio di situazioni plausibili e problematiche, perché purtroppo se non si ha la forza di sostenersi e soprattutto se sotto sotto (nell'inkonkio!) si crede di non meritarsi nulla di buono e al contrario di meritarsi (ad esempio) di essere rimproverati e trattati di merda dal datore di lavoro forse non si va tanto lontano.

Perché devo buttarmi se non ho la forza necessaria?

Sarà pure vero che siamo tutti deboli come diceva prima un utente ma qualcuno è più debole di altri o ha la debolezza ripartita in aree diverse o semplicemente non ha nemanco la forza basilare di reggersi.

Evidentemente se qualcuno si fa il culo è perché può farlo, ne ha la potenza, la forza, le energie. No?

Comunque non si tratta di piangersi addosso, si tratta di prendere atto dei propri limiti e considerarli, e da lì cercare di muoversi.
Muoversi ignorando i propri limiti è un azzardo.

Il problema è che non ho ancora capito come o perché muovermi, ad esempio, e vabbe'.

Anche io mi ci ritrovo molto nelle cose che dici :pensando: che poi diciamolo, io ho ripreso la scuola più che altro per non deludere i miei genitori che fanno sempre i confronti con i miei cugini: "sei sempre l'ultimo in tutto, gli altri si sono diplomati, tu sei più fesso di loro?" idem per la patente: "tutti guidano già, tu hai quasi 20 anni e non te ne frega niente, vuoi rimanere sempre senza patente?" e così via per il lavoro "gli altri riescono a lavorare, come mai tu no?" Non capiscono che in ogni singolo momento la mia mente fa mille pensieri, è nel caos più totale e anche delle azioni banali diventano fonte di ansia. A scuola anche un semplice "vai a fare le fotocopie" diventa un'impresa eroica. Il dover alzarsi sotto gli sguardi di tutti quanti, il dover essere veloci e scattanti, sentire la pressione addosso, non sbagliare il numero delle fotocopie, sopportare il bidello che ti sbuffa addosso, magari sbagli numero di fotocopie e ti prendi qualche insulto dai compagni, ecc, cose banali ma che a me pesano come macigni, e questo era solo il più banale degli esempi.

sadsilversoul 22-02-2015 18:12

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1460003)

I cazzi amari sono strutturati a matrioska, ovvero: il lavoro nse trova, mannagge sande-----> er curriculum mio è nammerda, mannagge troie-----> mazza ar colloquio ho fatto scacà, damose na grattata-----> urca manno assunto e mo chi se arza-----> minghie so na pippa-----> ner lavoro sto a migliorà ma er capo e i colleghi nme danno tregua li mortacci de loro e via così.

Ahaha, è vero. :D

PCI1986 22-02-2015 19:39

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da marcoonizuka (Messaggio 1460274)
Anche io mi ci ritrovo molto nelle cose che dici :pensando: che poi diciamolo, io ho ripreso la scuola più che altro per non deludere i miei genitori che fanno sempre i confronti con i miei cugini: "sei sempre l'ultimo in tutto, gli altri si sono diplomati, tu sei più fesso di loro?" idem per la patente: "tutti guidano già, tu hai quasi 20 anni e non te ne frega niente, vuoi rimanere sempre senza patente?" e così via per il lavoro "gli altri riescono a lavorare, come mai tu no?" Non capiscono che in ogni singolo momento la mia mente fa mille pensieri, è nel caos più totale e anche delle azioni banali diventano fonte di ansia. A scuola anche un semplice "vai a fare le fotocopie" diventa un'impresa eroica. Il dover alzarsi sotto gli sguardi di tutti quanti, il dover essere veloci e scattanti, sentire la pressione addosso, non sbagliare il numero delle fotocopie, sopportare il bidello che ti sbuffa addosso, magari sbagli numero di fotocopie e ti prendi qualche insulto dai compagni, ecc, cose banali ma che a me pesano come macigni, e questo era solo il più banale degli esempi.

Ma quanti anni hai marco?

Onizuka 22-02-2015 20:15

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da PCI1986 (Messaggio 1460349)
Ma quanti anni hai marco?

19, quasi 20

Keaton 22-02-2015 22:51

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Che palle con questa storia dei raccomandati... tutte scuse. E' vero che ci sono, ma non per loro non si trova alcun lavoro.
E' vero che invece spesso il lavoro si trova per segnalazione, come già spiegato. Quindi il difficile è un po' partire, entrare nel "giro", soprattutto se si è attorno ai 30.
Poi per carità, un periodo di difficoltà ( più o meno lungo) in cui non si vede una via d' uscita può capitare a chiunque... ma il qualunquismo per favore buttiamolo via e prendiamoci le nostre responsabilità.

Ansiaboy 22-02-2015 23:03

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Keaton (Messaggio 1460509)
Che palle con questa storia dei raccomandati... tutte scuse. E' vero che ci sono, ma non per loro non si trova alcun lavoro.
E' vero che invece spesso il lavoro si trova per segnalazione, come già spiegato. Quindi il difficile è un po' partire, entrare nel "giro", soprattutto se si è attorno ai 30.
Poi per carità, un periodo di difficoltà ( più o meno lungo) in cui non si vede una via d' uscita può capitare a chiunque... ma il qualunquismo per favore buttiamolo via e prendiamoci le nostre responsabilità.

uff e ridalle..

questo tuo commento altamente sciocco e qualunquista e poco concreto è meglio buttarlo via
è inutile.. cosa dice ? il nulla totale

cancellato11788 10-04-2016 19:36

Io non lavoro e per di più sono in straritardo con l'università. ...quindi praticamente è come se fossi un neet e la cosa mi pesa, hai voglia se mi pesa

Vale90 10-04-2016 19:43

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Se mi trovo in questa situazione è in gran parte per colpa loro. Lo sanno e quindi tacciono.
E a me che pesa non riuscire a farmi una vita mia.

Mushroom 10-04-2016 19:46

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Ho fatto qualche lavoro, al momento non sto facendo nulla e i miei mi assillano abbastanza.
Il fatto è che, da quello che ho sperimentato in passato, il lavoro mi mette addosso una pressione terribile, così come il dover necessariamente conoscere colleghi vari e gente nuova.

Yamcha 10-04-2016 19:59

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
ho 24 anni ma ormai non me ne frega molto. Sappiamo che la mia generazione non andrà mai in pensione quindi perché lavorare?! per arrivare vecchio e solo senza pensione e affetti? morirò di fame prima chissenefrega!

Stasüdedòs 10-04-2016 20:52

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Boh, ci sperano come ci spero io di reinserirmi nel lavoro in qualche modo... in ogni caso, gli altri possono dire ciò che vogliono, ma io ho la coscienza a posto, nel senso che ho fatto, sto facendo e continuerò a fare tutto il possibile... mando CV mirati, mi candido ad offerte compatibili, tengo sotto controllo quotidianamente annunci per scovare ogni minima occasione, sono disponibile anche a trasferirmi in altre regioni, mi sono rimesso in gioco per ricominciare da zero in altri settori con lavori semplici e sottopagati, anche a costo di buttare i (miracolati) 10 anni di esperienza precedenti in un settore di nicchia in cui il lavoro ormai è più facile perderlo che trovarlo... che altro dovrei fare? Mettermi a supplicare in ginocchio i datori di lavoro? Minacciarli con una pistola?.

Il fatto è che qui non dipende solo da me/noi, per trovare lavoro bisogna essere sempre in due: tu che ti candidi e l'azienda che decide di assumere proprio TE tra altre decine o centinaia di candidati... campa cavallo!. E' come giocare alla lotteria ormai, dove pochissimi vincono e il restante 99% se lo piglia in quel posto.

cancellato16336 10-04-2016 21:11

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
quoto tritilde.

cancellato16336 10-04-2016 22:51

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
È comunque, trovo abbastanza inutili frasi del tipo "datti da fare" "fatti venire la voglia" ecc. come se una non lo facesse già di suo. Non c'è consiglio, ma solo attacco o critica, che nonostante le difficoltà venute a galla non ci si viene incontro. Che nausea.


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