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Re: [x donne] La sindrome delle principesse tristi
Rilancio tornando IT e ispirandomi a un thread di WLM.
A me quanto raccontato da WLM è accaduto, in forma simile, più volte durante il mio periodo depressivo. Ragazze che ci provavano esplicitamente e implicitamente con me, da cui sono sempre fuggito pensando che non mi piacessero abbastanza e che comunque erano solo "15 enni infojate" (io ne avevo 17), che non mi piacevano, che erano lontane, ecc. Sono riuscito a lasciarmi andare solo quando ho trovato qualche "principessa", che tuttavia quasi mai ricambiava. E' stato incidentale poi trovarne una che ricambiasse, e che in qualche modo fosse riuscita a giustificarmi l'attrazione che provava nei miei confronti. Perché il punto è questo: sembra quasi che il potenziale partner debba pure spiegare perché gli/le piaci. Ché se non te lo sa spiegare vuol dire che semplicemente cercava uno/a tra tanti, aveva giusto voglia di farsi una trombata, e in fondo non è neanche 'sto granché. Probabilmente è a causa di questo mio passato che tendo ad esprimermi con linguaggio abbastanza colorito (es: "la ragazza pisellabile"). In qualche maniera associo all'appetito sessuale una diagnosi di salute mentale (nel mio caso effettivamente la correlazione è direttamente proporzionale). |
Re: [x donne] La sindrome delle principesse tristi
Aspettano il bel principe azzurro e direi che è anche giusto che alla fine si attacchino al cazzo.
Poi il figo magari una botta gliela dà a queste, ma non ci perde il tempo... e loro andranno a piangere, lamentandosi contro i brutti, dicendo che gli uomini son stronzi. E' una generalizzazione anche forzata, ok, ma non è troppo lontana dalla realtà. P.S. dove cazzabubbolo è il tasto ringrazia, che volevo dare il +1 all'utente con l'avatar del gatto del terzo o quarto messaggio??? |
Re: [x donne] La sindrome delle principesse tristi
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Re: [x donne] La sindrome delle principesse tristi
Un'altra storia che m'è venuta in mente. Tale amica di mia sorella, che aveva un atteggiamento un po' evitante, e mascherava la sua timidezza con un'ironia affettata fatta di battute demenziali (che a me peraltro facevano ridere).
Ragazza che oltretutto ha avuto problemi di obesità, ma che è riuscita a rimettersi in forma grazie ad attività fisica costante e dieta. Risultava vergine a 25 anni. Bene, mi racconta un giorno che c'è un collega che la tampina. Il classico "cavalier servente", che insiste tutti i giorni per uscire, che le porta dei fiori, che le apre la portiera. "Ma è brutto". Così me la racconta lei. Beh morale della favola, alla fine lei ha capitolato. Ora fan 2 anni assieme. A me lei è sempre piaciucchiata, nonostante l'abbondanza (ridottasi nel corso degli anni), le sue battute dementi mi facevano spanciare e ingeneravano di riflesso battute dementi di mia sponte, era molto brillante e intelligente ma sapeva fare l'oca, non era pedante o noiosa mai. Ma non ho saputo essere insistente. Probabilmente perché entrambi da bravi "principessi tristi" entrambi cercavamo qualcuno/a che sapesse insistere abbastanza. E un po' ci rosico ancora. |
Re: [x donne] La sindrome delle principesse tristi
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