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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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ti rifaccio la proposta: portami articoli che parlano di discriminazioni delle donne A PARITÀ DI PRESTAZIONE in occidente. |
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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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Hai lo stesso atteggiamento conciliante e protettivo con gli omofobi? |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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comunque forse la discriminazione sta nell'educazione (sempre si tratti comunque di discriminazione) che nel lavoro stesso.. |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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perche non dovrei intervenire ? si tratta di un forum :mrgreen: dici cose che non c'entrano nulla.. guarda pure su sto sito ci stanno certi omofobi, ma per questo mica mi permetto di dire che lo sono tutti :miodio: quando di non omofobi le ho letti diversi vedi ? non ho detto che su quel sito non esistono casi limitati anzi certo che esistono ma non sono tutti e ti dico che ho letto e ho trovato anche persone ragionevoli ^^ non capisco le tue provocazioni.... |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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Rimane il mistero di cosa tutto ciò abbia a che fare con te. |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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non è che solo perche in un ambiente ci stanno anche individui marci che allora tutto l'ambiente è marcio. è un forum, ho solo riportato la mia testimonianza. se non mi sarei dovuto intromettere (?) beh esistono i messaggi privati. |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
Certi commenti misogini presenti in questa discussione sono il motivo per cui io (e posso presumere tante altre ragazze) non scrivano su questo forum. Forum che poteva essere un utile strumento per chi già purtroppo soffre di base per la situazione in cui versa, ma che è diventato - a mio personale parere - solo un covo di uomini frustrati ed arrabbiati che riversano in continuazione questo loro disagio sul mondo femminile che nulla gli ha fatto per inciso! Ogni volta (sempre più di rado visto il fastidio che ne deriva) che ho la malsana idea di tornare a leggere qualche post incappo in questa misoginia dilagante, delirante e folle! Mi sale il sangue alla testa, mi si rivoltano le budella, presumo inizi a sembrare un Caronte dagli occhi di fuoco e prendo e chiudo tutto perchè so che iniziare un dialogo con chi ha i paraocchi davanti e sguazza nelle sue convinzioni (di superiorità a questo punto) sarebbe inutile e ancor più svilente per me, per gli utenti e per la moderazione, ma mi dispiace in questa situazione non potevo più tacere a tali discriminazioni perpetuate!
Vorrei fare notare a tutti gli antifemministi convinti (per me sono molto più banalmente maschilisti) che portano avanti queste battaglie di cartone (o meglio controbattaglie) da dietro uno schermo, che se la colpa di tutti i "vostri" problemi fossero le donne o l'esercito delle principessine (cit.) che se la tirerebbero (uso il condizionale non a caso) o chiedono di far valere (grave errore portatele al rogo!) un'uguaglianza che dovrebbe essere tale senza bisogno neppure di lotte (ma dai tempi del suffragio universale mi sembra che si sia tornati indietro purtroppo) non esisterebbero fobiche (che vorreste pure - non so con quale coraggio sinceramente - vi prendessero in considerazione dopo la m***a che scrivete sulle donne) nel mondo che dite? E allora forse sarebbe il caso che affrontaste in faccia la realtà, prendendo consapevolezza della disfunzionalità di questi vostri pensieri. Nessuno "uscirà mai fuori" dalla fobia sociale, o dalla timidezza se preferite, continuando a criticare solo e di continuo questo mondo esterno "cattivo" che lo rifiuta! Mi convinco sempre più che il cambiamento arriva da uno sguardo profondo e realista (e per questo sofferto e responsabile) dentro sè stessi e verso le cause più profonde del proprio malessere! Peccherò forse di presunzione, ma ne ho vista talmente tanta ed assolutamente inspiegata in questi mesi in cui vi ho letto che me ne frego altamente se mi scaglierò addosso le vostre ulteriori ire e fantasticazioni da alto Medioevo! PS un grazie va a lauretum e a chi ha avuto il coraggio e la sensibilità lucida di prendere le nostre difese! |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
2 allegato(i)
Invece in merito alle - permettemi - cavolate dette circa la minore ambizione del genere femminile sul lavoro mi viene da chiedere ma dove vivete? Siamo nel 2014, gli anni '30 sono passati da tempo ed io, nella mia realtà quotidiana, vedo donne preparate quanto gli uomini, ambiziose quanto gli uomini, flessibili quanto gli uomini, ma chissà come mai nessuna di esse ottiene la posizione lavorativa che meriterebbe! Basti pensare che gli Stati Uniti hanno preferito Barack Obama ad Hillary Clinton e sappiamo tutti quanto in questo Paese (il più avanzato tra gli avanzati) sia stato e sia ancora oggi imperante il razzismo verso la popolazione afro-americana e nonostante questo una donna al vertice del mondo sarebbe stata più scomoda. E neppure mi risulta ci sia un papa donna a guidare la Chiesa, ma neppure una sacerdotessa a guidare le "greggi" nelle parrocchie. Sul discorso gravidanze forse vi è sfuggito questo:
http://www.investireoggi.it/fisco/congedo-parentale-inps-del-padre-ecco-le-novita-2013/ Inoltre, da uno studio della Banca d'Italia intitolato "Le donne e l'economia italiana", deriva che: "Analisi condotte su dati individuali mostrano che, nel lungo periodo e tenendo conto delle diverse caratteristiche personali, coerentemente con quanto stimato per altri paesi non vi è un effetto causale negativo della maternità sull’offerta di lavoro femminile." E ancora: "Evidenze internazionali mostrano i possibili benefici di una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro, nelle posizioni di vertice, nelle amministrazioni. A una più elevata presenza di donne tra gli amministratori pubblici corrispondono livelli di corruzione più bassi e un’allocazione delle risorse orientata alla spesa sanitaria e ai servizi di cura e di istruzione.(...) In Italia il tasso di occupazione femminile nella fascia di età 15-64 è nel 2011 pari al 46,5 per cento, 21 punti percentuali più basso di quello maschile. La presenza femminile nel mercato del lavoro è maggiore in tipologie di impiego meno stabili e nei settori a più bassa remunerazione (segregazione orizzontale). Sulla base delle indagini sui bilanci delle famiglie condotte dalla Banca d’Italia tra il 1995 e il 2008, nel comparto del lavoro dipendente il divario salariale tra uomini e donne risulta pari in media al 6 per cento. Se calcolato a parità di caratteristiche individuali e dell’impresa, il divario alla fine dello scorso decennio sale al 13 per cento circa. Le donne italiane sono particolarmente sottorappresentate nelle posizioni di lavoro apicali. In base all’indagine Invind, a fronte di una quota di occupate nelle imprese con almeno 50 addetti del 33 per cento, solo il 12 per cento dei dirigenti è donna.Più contenuta, circa il 9 per cento, è la quota di coloro che rivestono posizioni di “alta dirigenza” (amministratore delegato, presidente del consiglio di amministrazione, amministratore unico)." Questa condizione appare quantomeno anomala se si confronta con il livello di istruzione suddiviso per genere riportato nel grafico. Aggiungo solo - prima di terminare e tornare "fuori dalla luce" - che mi fa strano leggere parole di discriminazione (o comunque schieramenti a favore di chi tale discriminazione di fatto la attua) da persone che per prime credo abbiano subito su sè stesse il dolore e l'impotenza che l'emarginazione crea! Ci si aspetterebbe in un forum del genere maggiore empatia e capacità di immedesimazione! Forse non è (solo) il mondo esterno ad essere cattivo! |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
acciaio, i tuoi commenti fanno capire che non hai capito molto (cit.) dei commenti precedenti o che non hai manco letto gli interventi precedenti..
le tue statistiche non dicono nulla che smentiscono il discorso fatto da takkuri. maschilismo in questi topic, ma dove ? :o dire le realtà dei fatti non è maschilismo al contrario, promuovere ed incoraggiare post provocatori, che mancano di obbiettività e realismo non mi sembra sia corretto :o |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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Ma non credo che la figura come il presidente degli USA, che è uno e viene eletto ogni quattro anni se non sbaglio, sia molto significativa ai fini statistici, anche perché ti potrei rispondere che non siamo negli USA, bensì in Europa, dove mi pare che il bello e il cattivo tempo lo faccia una donna. Quote:
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A questo però discorso per deve essere aggiunto il fatto che più che lavorare e quindi guadagnare, servirebbe contare qual è il sesso che spende di più e per conto di chi. Infatti non vorrei mettere sullo stesso piano un senzatetto (prevalenza maschile) con una casalinga sposata (netta prevalenza femminile). Quote:
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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
Voglio segnalare la parte del discorso che mi ha colpito di più, dato che non ci avevo mai pensato in questo modo:
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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
Aggiungo che secondo me è piuttosto triste, invece di commentare il discorso, fare attacchi personali a Watson, postando gif o uscendosene con discorsi (letti in giro per internet) tipo "cosa vuole questa, diventata famosa con un personaggio di fantasia, e ora usa la sua fama per farsi notare?"
...perché, una persona che è famosa non può più sostenere una propria idea? :nonso: Inoltre attaccare un'attrice sulla base di personaggi che ha interpretato è un pregiudizio bello e buono - fortuna che il discorso di Watson parla di libertà dai pregiudizi! Quote:
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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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Mi sembra normalissimo sessualizzare una persona. Una persona trasmette anche un certo erotismo ed il suo corpo e apparenza si recepiscono anche in termini sessuali. Non vedo che male ci sia nell'esplicitare che la si recepisce sexy e nell'esserne attratti. Non sto certo dicendo che la vedo solo in chiave sessuale e trovo anche un estremismo doversi sempre astenere dall'apprezzare sessualmente una persona per non rischiare di passare per maschilisti. |
Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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Nel 2011 il Paese continua a collocarsi tra i più arretrati nella graduatoria dell’indice Global Gender Gap [...] Sulla base delle indagini sui bilanci delle famiglie condotte dalla Banca d’Italia tra il 1995 e il 2008, nel comparto del lavoro dipendente il divario salariale tra uomini e donne risulta pari in media al 6 per cento. Se calcolato a parità di caratteristiche individuali e dell’impresa, il divario alla fine dello scorso decennio sale al 13 per cento circa. Già il fatto che lo studio da te citato incominci tirando in ballo il famigerato Global Gender Gap dell'Economic Forum di Davos (quello, per intenderci, che calcola le disparità uomo-donna considerando le situazioni di svantaggio dei primi come se fossero equivalenti ad un pareggio) non depone a suo favore. Anyway, lo studio parla di gap del 13% a parità di caratteristiche "individuali" e "d'impresa": le seconde sono descritte più avanti, mentre delle prime non è dato sapere a cosa si faccia riferimento; così su due piedi ipotizzo che possano comprendere l'età, il livello d'istruzione o al massimo l'esperienza lavorativa, dubito che si tenga anche conto (essendo per altro paramentri non sempre facili da includere) di part-time, distanza tra luogo di lavoro e abitazione, disponibilità a rinunicare ad una posizione sicura per una incerta ma più remunerativa, ecc....Del resto è lo stesso studio a spiegare il gap con ragioni quali "la tradizionale concentrazione delle donne italiane nelle discipline umanistiche" o la "ripartizione dei carichi domestici e di cura", connotazioni che riguardano una discriminazione al massimo indiretta (quella correlata ai ruoli di genere diciamo "storici" all'interno della società) e rispetto alla quale, per inciso, è opinabile che ad essere discrimiante siano solo/soprattutto le donne (ci sarà un motivo se i morti sul lavoro sono al 90% e oltre uomini, o no?). Le donne italiane sono particolarmente sottorappresentate nelle posizioni di lavoro apicali. In base all’indagine Invind, a fronte di una quota di occupate nelle imprese con almeno 50 addetti del 33 per cento, solo il 12 per cento dei dirigenti è donna.Più contenuta, circa il 9 per cento, è la quota di coloro che rivestono posizioni di “alta dirigenza” (amministratore delegato, presidente del consiglio di amministrazione, amministratore unico)." Questa condizione appare quantomeno anomala se si confronta con il livello di istruzione suddiviso per genere riportato nel grafico Intanto è assai ingenuo pensare che ci debba essere una corrispondeza necessaria tra livello d'istruzione e retribuzione lavorativa. Secondo: è lo stesso studio ad affermare che le donne guadagnano di meno perché scelgono facoltà universitarie meno appetibili a livello di mercato del lavoro. Terzo: come già fatto notare da Warlordmaniac, com'è che quando le donne si laureano più/meglio degli uomini non si viene sfiorati neanche per caso dal dubbio che ciò possa essere dovuto a discriminazioni contro gli uomini? Gli uomini non posso essere discriminati per il loro genere d'appartenenza? Quote:
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Altrimenti anche uno che non si sente misogino può irritarsi e mettersi a rispondere ai tuoi post :moltoarrabbiato: Quote:
"Che nulla gli ha fatto per inciso?" Proprio come qui dentro ci sono utenti uomini che non si comportano bene con le donne (e non sto dicendo che sono TUTTI così) anche là fuori ci sono persone donne che non si comportano bene con gli uomini! (e ancora, non sto dicendo che sono TUTTE così). Semplicemente io se mi voglio lamentare di qualcosa, lo faccio caso per caso e non tirando dietro tutto un sesso intero. Quote:
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Re: Discorso di Emma Watson sul femminismo all'Onu, cosa ne pensate?
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io non mi sento affatto toccato da quelle parole, pur essendo uomo, anzi le condivido se hai la coscienza a posto, non dovrebbero toccare nemmeno te |
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