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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Lavorare nella sanità con i malati è difficilissimo e non è per tutti, come tutti i lavori di cura alla persona.. poi noi con le persone andiamo poco d'accordo :mrgreen: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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2) non è detto quello del rapporto con le persone , io per es. credevo di essere un asociale e che avrei avuto probl in quel senso , invece ancora a distanza di anni i clienti mi rimpiangono, conta l'umanità o ce l''hai o non ce l'hai non si impara diciamo :) cmq l'infermiere non lo farei mai... ma questo perchè mi spaventa il sangue e la sofferenza |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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La vera crisi si vedrà fra 20 anni, quando non ci saranno più stipendi sicuri dovuti a pensioni o stipendi dei familiari...e con il lavoro precario dei giovani e l'età per la pensione portata oltre i 70 anni, saranno dolori per tutti e ci sarà un crack da cui non ci solleveremo più. Ma queste cose non sono mai interessate al nostro paese, ormai i tempi d'oro dopo la gente andava al ristorante di lusso e mangiava con 10 euro (cit.) sono finiti. Faremo tutti la fame. Allora cambieranno anche i rapporti umani, altro che selfie e donne divas dei nostri tempi. Per un tozzo di pane si farà qualsiasi cosa. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Io invece avrei potuto scrivere "l'idea di fare il lavoro che dovrei fare mi repelle".
Io ho studiato per una professione e adesso non la voglio fare perché mi sento inadeguata. Voglio dare testate al muro. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Ora la crisi si è un po' stabilizzata, ma si riacutizzerà quando non ci saranno più gli attuali 60-70 enni a fare da ammortizzatore sociale, allora lì bisognerà capire veramente il da farsi, non ci si potrà più permettere di trascurare tutto ciò che avviene intorno a noi per fare la seratona o l'apericena in centro. Non potranno più fare i fighi con la casa lasciatagli dal nonno (si, sono invidioso lo ammetto). La piccola e media criminalità sarà dilagante (in alcune zone già lo è) e allora ci saranno degli sconvolgimenti sociali che ancora non riesco a focalizzare bene, ma qualcosa succederà. Non tanto la disoccupazione ma la sottoccupazione (che a mio modo di vedere è la vera causa di tutti i problemi) sarà diffusa.. e poi andare in pensione a 70-75 anni non ha senso, la produttività a quelle età rasenta quasi lo zero, anzi penso sia quasi una cattiveria far lavorare la gente fino a tali età. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
anche a me l'idea di lavorare mi repelle... infatti non credo che lavorerò mai... poi quando non ci saranno piu i miei beh allora saprò cosa fare...
e poi diciamolo, le paghe da fame che ti danno per spaccarti la schiena 8 o piu ore non sono invoglianti di sicuro.... ah ovviamente quando e se ti pagano. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
C'è un lavoro che invece io vorrei fare per tutta la vita.
Peccato che sembra io mi sia convinto di non poterlo fare... Sono proprio un pirla. :miodio: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Sarà sicuramente invidia per chi per tutta la vita non si darà mai da fare,non proverà mai cosa significa veramente lavorare 8 ore,non saprà mai cosa sia il sacrificio di svegliarsi ogni mattina per tenersi un lavoro con 'una paga da fame'. Sinceramente la prossima volta evita sti commenti... Non sai nemmeno cos'è il lavoro figurati se puoi mai avere un opinione sensata in merito. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Fa sorridere che si parli di 8 ore di lavoro come se fosse schiavismo. In passato si lottò per avere le 8 ore, che rispetto alle 15 o 12 o quel che era, erano sicuramente più umane. Praticamente è come se il tempo per se stessi non bastasse mai. Sarebbe bello se ora si iniziasse a lottare per ottenerne 6 o 4. Ma tanto non credo accadrà. Il troppo tempo libero ci ha impigriti :sisi:
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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E poi il fatto che si debba lavorare fino alla vecchiaia inoltrata sarà da rivedere, sia in termini di produttività e sia perchè l'aspettativa di vita diminuirà, il trend è già in atto :bene: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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E' di pochi giorni fa la notizia di un figlio (grande, mi sembra intorno ai 30anni) che ha fatto causa al padre perché voleva reiscriversi all'università per trovare un lavoro migliore e pretendeva il mantenimento dal padre :miodio: Ovvio che non si può condividere un ragionamento del genere, poi bisogna sempre fare delle distinzioni.. un padre giovane e ricco è diverso da un padre anziano e pensionato.. però se ti capita un figlio così che fai.. solo sperare che cada in un burrone XD Vorrei dire ad @IO&EVELYN che quello che dici mi sembra più una giustificazione che la realtà assoluta, in quanto è vero che molti lavori fanno schifo, ma ce ne sono altrettanti che sono fattibili, non da spaccarsi la schiena e con orari umani.. non si guadagnerà tantissimo, non si farà carriera ma ci si campa. Molti qui nel forum, e ne conosco anche fuori, hanno questo tipo di lavori e possono testimoniare. eccola la notizia, era il contrario, è il padre che ha fatto causa al figlio, ma cmq l'ha persa http://www.fanpage.it/modena-a-28-an...-gli-fa-causa/ |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
Syd, sinceramente non capisco perché trovi la cosa scandalosa.
Un ragazzo a 30 anni non si può iscrivere all'università? C'è qualche legge che lo vieta? A 30 anni siamo già vecchi per studiare? Se quel ragazzo 30enne pretendeva solo un vitto e alloggio gratuito dal padre, io trovo condivisibile le sue richieste. Avesse preteso Porsche e Ferrari o soldi a palate dal padre sì, avresti ragione tu. Sinceramente io odio la situazione stagnante di un 30enne universitario (e ci si può ritrovare in queste condizioni per tantissimi motivi che vanno oltre la semplice inettitudine, ma si parla anche di depressione, ansia, problemi psicologici che possono indurre persone talentuose in queste condizioni misere), situazione che vivo mio malgrado e faccio di tutto per non pesare in famiglia. Proprio in questi ultimi giorni sto cercando qualcosa per guadagnare qualcosa per conto mio, per non sentirmi inutile, per non sentirmi un peso. Ti assicuro che, in queste condizioni, un qualsiasi 30enne universitario prova questa sgradevole sensazione. Una sensazione che ti fa soffrire come un cane, che ti fa sentire inadatto per qualsiasi cosa, una perfetta merda, un bamboccione anche se dentro sai di non esserlo ma non hai l'opportunità per evitare di poter indurre la gente a pensarlo. Trovo che si dovrebbe evitare di elargire giudizi senza sapere, dunque. Non mi scaglierei così contro un 30enne che ha il desiderio di studiare (avesse chiesto di oziare va bene, ma quel ragazzo vuole studiare, vuole spendere anni della sua vita per ottenere del sapere e qualsiasi padre dovrebbe essere orgoglioso di un figlio così) e non tratterei con sufficienza ciò che ha detto Io&EVELYN, il quale forse voleva trasmettere un messaggio ben più profondo. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Poi ripeto, molto dipende dalle condizioni del padre, un conto è un padre povero e anziano che magari deve fare 3 lavori per mantenere il figlio 30 enne giovane e forte, un conto è il padre ricco. La cultura è fondamentale, lo studio è importantissimo, sempre sosterrò questa cosa, come sempre sosterrò che bisogna anche rimanere ancorati alla vita reale e non pesare troppo sul prossimo. |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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va bene, ok, anche questo sogno è andato :mrgreen: |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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tu dici e che sarà mai no? eh lol c è una mafia assurda pure li , roba che se rubi il posto a un altro porchettaro ti danno fuoco .... allucinante , ci son le gerarchie pure li -.- . |
Re: L'idea di lavorare mi repelle.
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