Winston_Smith |
17-04-2013 08:42 |
Re: Le donne non amano gli uomini timidi...
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Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1053228)
Ti sei mai chiesto come mai quando vedi i cani al parco sono sempre i maschi a spingere per l'accoppiamento? E come mai è così in generale tra i mammiferi? Siamo animali, anche se ce lo dimentichiamo, e la cultura può disciplinare, correggere, modificare ma non eliminare del tutto, gonfiare o esasperare gli istinti primordiali, come quello sessuale, la fame, la sete, il bisogno di protezione ecc.
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Allora gli ideali della sinistra sono una mera illusione, homo homini lupus est (cit.) :occhiali:
Ripeto, mi stupisce vederti così conservatore, quasi reazionario, su questi temi quando su tanti altri non lo sei. Come mai questa dicotomia?
Come fai a dire che l'influenza della cultura umana (che poi non è altro che un sottoprodotto della natura) possa arrestarsi di fronte al sacro baluardo dei rapporti di coppia quando poi invece permea di sé tutti gli altri ambiti della vita sociale e non? Come fai a dire che la scelta del partner si regge sostanzialmente su non meglio identificati "istinti primordiali" sui quali la cultura può poco o nulla, quando, per fare solo un esempio, tu stesso in un altro topic eri propenso a credere che la paura del rifiuto (che influenza by default un eventuale rapporto di coppia) fosse legata non tanto alla paura di perdere una persona quanto alla percezione di un minore riconoscimento di valore attribuito a sé stessi dall'esterno? Non eri tu quello che diceva che su questo forum ci si lamentava di non avere mai avuto una ragazza, ma in realtà non la si voleva davvero e invece si desiderava più che altro "mettersi in pari" con gli altri per guadagnare maggiore autostima? La paura del giudizio altrui (che è un fattore eminentemente culturale) non dovrebbe cedere il passo di fronte al basic instinct dell'attrazione sessuale?
Toh, più influsso culturale che prevale sull'istinto primordiale di questo...
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Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1052140)
E comunque ritengo un errore l'idea stessa del doversi attribuire un valore in base a parametri sociali comunemente condivisi o stabiliti in base a criteri personali: vorrei avere una ragazza perché stare con lei mi fa sentire meglio e non perché così vedrò finalmente riconosciuta la mia virilità o il mio status di persona "non sbagliata", "non socialmente inferiore".
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Ad ogni modo vorrei porre una domanda riassuntiva: posto che il numero di approcci espliciti degli uomini non sarà mai eguagliato matematicamente da quello delle donne, vale comunque la pena di incentivare l'iniziativa femminile, di abbattere lo stigma sociale sull'uomo poco intraprendente, per ridurre almeno quel divario e completare il processo di liberazione degli individui dalle gabbie dei ruoli di genere? Io penso di sì, tu? Se sì, vale a poco ripetere che la parità esatta non si raggiungerà mai, ma vale molto ricordare che tanto può essere ancora fatto per andarci vicino.
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Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1053228)
Il femminismo è un aggregato talmente eterogeneo e complesso di movimenti da non poter essere riconducibile alla linea moderna di cui molti parlano su internet negli ultimi tempi...ho idea che molti credano che il femminismo sia nato con sex and the city al giorno d'oggi, in quest'era di disimpegno politico e intellettuale (vagli a chiedere chi fosse Mary Wollstoncraft). Affermare che la donna sia stata repressa non equivale a voler creare una simmetria tra le sue caratteristiche sessuali e quelle dell'uomo.
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Ho il timore che oggigiorno SatC sia molto più influente della Wollstonecraft anche tra le cosiddette "femministe", purtroppo, che ben poco fanno per sgombrare il campo da certi equivoci.
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Originariamente inviata da Labocania
(Messaggio 1053243)
Sì, siamo animali e rimarremo sempre animali, c'è poco da fare. La nostra natura bestiale è ben più antica della civiltà è normale che agisca fregandosene delle regole e che ogni tanto si scateni.
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Inferno XXVI, 117-120 :occhiali:
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