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Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
Con un nick così era obbligatorio che guardassi anche il drama ;)
Io ho provato a guardare quello di Kimi Ni Todoke... mi ricordo che ne vidi uno anche su Mtv, ai tempi in cui facevano ancora l'Anime Night ma mi sembravano tutti molto finti...avevano uno strano modo di recitare, un po' come recitano strano anche gli spagnoli secondo me ... ma vabbè! Forse dovrei orientarmi sui film in senso stretto :D |
Re: Cinematografia asiatica
In realtà quando mi sono iscritto qui ero in fissa con GTO quindi ho scelto questo nickname, ma quello più adatto sarebbe stato uno riguardante Tatsuhiro Sato di Welcome to the NHK :D
E' proprio vero ciò che hai detto sugli attori, il loro modo di recitare somiglia molto a quello degli spagnoli, e proprio per questo mi piacciono poco |
Re: Cinematografia asiatica
In ambito anime, il grande Satoshi Kon.
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Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
Concordo con marco per quanto riguarda la recitazione, negli unici due film asiatici che ho visto l'impressione è stata la stessa.
Il primo è stato Ikigami, un live action basato su un manga. Praticamente lo stato giapponese, per salvaguardare il benessere del proprio paese, uccide ogni anno un TOT di giapponesi avvisandoli un giorno prima con una "Ikigami", innescando la paura della morte improvvisa in tutto il popolo..cosa che porterebbe le persone a fare del meglio nella loro vita. Poi vabbè, è complessa da spiegare la meccanica ma il concetto è questo. Carino..ma sono soltanto 3 storie al confronto delle tante presenti nei 10 VOLUMI del Manga che dovrebbe anche avere una storia principale (ribellione al sistema?). L'altro film, invece, l'ho visto di recente su Rai4: Thermae Romane. Diciamo...non sono un amante delle storie "nosense", quindi non l'ho tanto apprezzato. Però in giappone ha riscosso molto successo :riverenza: |
Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
Io attualmente non mi trovo assolutamente nella situazione in cui chiedere soldi per dei "fumetti" :ridacchiare:...quindi goditelo anche per me. Anche io adoro questo genere di storie, di solito cerco cose di questo tipo piuttosto che chissà quali cose spensierate per distrarmi :miodio:..mi piace qualsiasi opera tocchi la sfera psicologica dell'individuo a tal punto da distrarmi più così. I misteri della mente umana.
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Re: Cinematografia asiatica
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Approfitto per consigliare un altro film, questa volta d'animazione, che mi è piaciuto abbastanza, ovvero Il giardino delle parole. |
Re: Cinematografia asiatica
posto un po' di trailer
old boy di Park Chan-wook fa parte della trilogia della vendetta http://https://www.youtube.com/watch?v=_MBE9NAwJDU mi stupisce che nessuno ha menzionato sto capolavoro http://https://www.youtube.com/watch?v=arvqAVnW700 io vi avverto il prossimo e' malatissimo http://https://www.youtube.com/watch?v=uROMTzJsfOI |
Re: Cinematografia asiatica
E gli daremo nuova linfa:mrgreen:
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Re: Cinematografia asiatica
L'arpa birmana,Kon Ichikawa,1956
...forse il miglior film pacifista che abbia mai visto,al pari de La grande illusione,ma emotivamente più coinvolgente anche per le musiche di Akira Ifukube.La mente correrà presta per chi avrà la fortuna di vederlo al Foscolo de I Sepolcri,al Gadda de La meccanica e ovviamente all’Ungaretti de L’Allegria:in queste opere si potrà trovare un percorso di comprensione(intellettiva) del film che corre parallela a quella puramente emozionale e sarà proprio allora che ,quasi crudelmente,ci configgeranno le immagini di una icasticità straodinaria e solenne. « Ho superato i monti, guadato i fiumi, come la guerra li aveva superati e guadati in un urlo insano. Ho visto l'erba bruciata, i campi riarsi... perché tanta distruzione caduta sul mondo? E la luce mi illuminò i pensieri. Nessun pensiero umano può dare una risposta a un interrogativo inumano. Io non potevo che portare un poco di pietà laddove non era esistita che crudeltà. Quanti dovrebbero avere questa pietà! Allora non importerebbero la guerra, la sofferenza, la distruzione, la paura, se solo potessero da queste nascere alcune lacrime di carità umana. Vorrei continuare in questa mia missione, continuare nel tempo fino alla fine. » |
Re: Cinematografia asiatica
Ju Dou,Zhang Yimou,1990
Ellittici bagliori di una luminosa regia. |
Re: Cinematografia asiatica
Di asiatico ho visto, per ora, solo la trilogia sulla vendetta di Park Chan-Wook.
Tutti molto belli, anche se ho preferito il primo di una spanna su tutti. Lady Vendetta anche molto bello, Old Boy, quello decantato da critica e pubblico, lo metto in fondo alla classifica, pur rimanendo un bel film. |
Re: Cinematografia asiatica
Segnalo questa playlist presente su youtube,ci son alcune interessanti retrospettive spesso con sottotitoli in italiano(o comunque in inglese)con particolare riferimento ad Im Kwon-taek
https://www.youtube.com/user/KoreanFilm/playlists |
Re: Cinematografia asiatica
In the mood for love,KAr-wai Wong,2000
Film dalla trama piuttosto esile:un uomo e una donna,traditi e feriti,scoprono per caso l’amore ma questo non ha un esito felice:banale!,diremmo.In effetti non è la storia a lasciare un segno quanto,piuttosto,la fine tessitura della forma che parte da una idea molto semplice:recupero del passato come fosse visto da dietro un vetro smerigliato o lordo;e allora non ci dovrebbero sorprendere le frequenti ellissi,le omissioni ardite,il dettaglio che prende il posto della composizione totalizzante,il fotogramma-tempo poco nitido.Suggerirei anche l’attenzione alla logica binaria del film:è esattamente su questo gioco di opposizioni che si costruisce e diviene possibile ogni movimento dell’intreccio. Un plauso per i costumi della protagonista(che scandiscono il tempo più di quanto facciano gli orologi)e per le ottime prove attoriali di Tony Leung e Maggie Cheung:davvero abili nel mostrare i caratteri di una passione algida e composta che è da subito foriera di un esito,l’unico possibile. |
Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
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Re: Cinematografia asiatica
Gohatto,Oshima Nagisa,2000
Il film ci mostra attraverso la manifestrazione di pulsioni sessuali represse la fine di un epoca:quella dello Shogunato Togukawa, fondato sulla figura onnipresente del samurai e sul mito dell disciplina:le prime non sarebbero state possibili senza che ci fossero state delle crepe nella monolitica società della katana. Kano,il protagonista,è quindi una sorta di agente efebico della Natura,pronto a portar scompiglio e vendetta,disumano come chi nasconde a sé stesso la proprio indole.Il finale,peraltro una delle pochissime rese del film al simbolismo,segnala solo un tentativo di resistenza dell’ordine alla disgregazione:inutile,lo Shogunato cadrà nel 1868. Nota Lo spazio-tempo della storia serve ad evitare ogni facile immedesimazione e quindi a trasporre su un piano intellettuale la lettura del film. |
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