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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Se non esci dai tuoi confini, dalla tua comfort zone, come fai a migliorarti? E' ovvio che uscire ed esplorare un territorio inesplorato provoca un certo disagio. E' altrettanto ovvio che questo disagio non deve essere eccessivo (e qui sta tutta la difficoltà del faidaté). Sul fatto che i risultati non siano certi e che non ci sia un programma schedulato dagli altri ti dò ragione, ma tenendo buono il concetto del faidaté l'alternativa non esiste. Cioé come nella palestra, i pesi li devo sollevare e andando sempre a fare un certo sforzo oltre a quanto sono abituato, e questo a prescindere che abbia un personal trainer o no. Se il faidaté è difficile, a volte può aiutare la terapia, oppure ci vorrebbe un life coach. |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Se fumo e inizio ad avvertire grossi effetti dovuti al mio vizio, sarò più motivato ad affrontare la dura disintossicazione dal tabacco. Quote:
Prendiamo un sedentario pachiderma scansafatiche e dobbiamo trasformarlo in corridore; non possiamo dirgli "corri tutti i giorni e fatti un culo così" come se d'un tratto si trovi addosso una forza di volontà che non ha mai avuto e facciamo affidamento tutto su di essa. Eppure molti consigli agli introversi e ai sociofobici sono di questo stampo. A questa persona io le consiglierei di: iniziare col camminare, poi col camminare velocemente, organizzandosi per trovare compagnie e per andare in luoghi stimolanti, a seconda dei gusti, se gli piace il verde va in campagna, se gli piacciono le cosce va al lungomare oppure a fare un giro in città; poi dovrebbe stare attento all'alimentazione ma non posso fargli una dieta, bensì delle indicazioni seguibili. Ma tutte le indicazioni, in genere, devono essere seguibili perché nessuno di noi è sicuro che avranno l'esito sperato. Sappiamo ad esempio che l'introverso rimane introverso vita natural durante: un programma fai-da-te di estrovertimento non avrebbe successo, ma un programma divertente e soft non farebbe danni rispetto al maciullamento mentale che molti psicologi infliggono ai loro pazienti. Quando si fa riferimento alla forza di volontà, si deve tenere conto che deve essere usata in un lasso di tempo limitato: la forza di volontà serve a breve termine. Per gli obiettivi a lungo termine un'eccessivo sforzo può essere deleterio. Se faccio una maratona e al 10° km capisco che non posso stare al ritmo prefissato perché ho già la lingua di fuori, non ha senso affidarmi alal determinazione per mantenere quel ritmo; quel ritmo non posso tenerlo per tre quarti di gara e allora devo mollare, devo usare il cervello e ridefinire gli obiettivi. Quote:
Nello sport i migliori master sono 1 gli ex-campioni, che da un altezza stratosferica, col degrado fisico, rimangono comunque abbastanza in alto; 2 coloro che non sono sfruttati fisicamente, cioè che hanno iniziato lo sport molto tardi Che cosa voglio dire? Che un certo tipo di programmi logorano e questo non è un bene. Nello sport se raggiungi un alto picco a facciamo 25 anni e a 40 sei diventato un energumeno, alla gente non importa più di tanto, perché la gente valuta quello che hai fatto quando eri professionista. Lo sport d'elite non è salutare, ma non richiede di esserlo. Lo sport master invece sì, deve essere salutare, soprattutto man mano che aumentano gli anni. Torniamo a noi: non serve a nulla diventare figo, se fra un anno devo prendere gli psicofarmaci; nella vita non mi serve fare l'annata da leone e il post-carriera da rudere; se nel peek trovo la fidanzata, in pochi giorni quella fidanzata rischio di perdermela perché ho un calo. E pretendere di avere un peek, dovuto ad uno grande sforzo di volontà, e tenerlo è improponibile. Nella vita sociale, non solo credo che sia sbagliato crescere troppo velocemente affidandosi alla forza di volontà, ma bisognerebbe proprio trovare il metodo, o il ritmo giusto, per procedere vita natural durante senza dover un giorno dire stop. La nostra vita sociale non finisce a 30 anni o 35 anni, non finisce mai e non è quello che pensi quando stai pompando i pesi in palestra. Quando fai palestra pensi al futuro prossimo, ma se dovessi pensare a fare palestra tutta la vita, sperando di diventare ogni giorno migliore, credo che i grossi sforzi cominceresti a centellinarli. |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
warlordmaniac allora non ci siamo capiti, io sono in gran parte d'accordo con te, il nostro fraintendimento è dovuta all'accezione della parola "fastidio". Ci sono vari livelli, ma per me dev'essere qualcosa di facilmente sopportabile.
Se prendiamo poi l'esempio del pachiderma sedentario possono esserci diverse strategie: può anche mettersi a correre per 2 minuti e tornare col fiatone, due giorni dopo correrà 4 minuti e così via. A nessuno piace il fiatone, però si tratta di un fastidio sopportabile e compensato da tanti effetti positivi, ad esempio correre in un bosco respirando aria pulita.... allo stesso modo immagino che un ultrafobico che un giorno si volesse costringere a guardare negli occhi la cassiera, sorriderle e dirle "grazie e arrivederci!" quando lei restituisce il resto, proverebbe sì un certo grado di fastidio a fare un'attività nuova e per lui coraggiosa, ma compensato dalla gratificazione del feedback che riceve (se sorridiamo agli altri la maggior parte delle volte riceviamo un sorriso di ritorno, ed è una sensazione piacevole). |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
Ma per me oltre all'uscita dal comfort (che tu chiami fastidio) ci deve essere anche un premio immediato, dovuto al piacere di quell'attività. Se il fastidio è troppo, il piacere non si prova.
La differenza della mia visione dalla tua, è che tu secondo me, ti preoccupi troppo poco del fatto che la costanza deve essere incentivata (non solo con l'obiettivo finale), e fai leva unicamente sulla forza di volontà. |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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io sono atipico da questo pdv, ma immagino che dipenda dal fatto che non sono mai andato a letto con una donna troppo magra. Forse mi piacerebbe meno di quanto creda. |
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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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e comunque a me personalmente non me l'hanno mai detto che sono una cofana, io non sono cosi' "disagiata" per cose che mi sono state dette o attribuite, mi faccio troppi porblemi di mio... anzi a me tendono a dirmi: "stai bene cosi'" "sei proporzionata con tutto" ecc ecc... ma io prendo sempre tutto come se mi fosse detto :"sei cosi'..non ci puoi afre nulla...accontentati di essere mediocre perchè tanto più di cosi' non puoi essere" |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
dipende pure dal contesto secondo me,se uno vive in una grande citta',e vuole ripartire da zero ha piu chances,le occaisoni sociali sono moltepilici rispetto aun paesello,o auna citta di provincia....anche se il carattere fa molto se uno e timido lo e in ogni contesto....
pero in un posto dove posso conoscere gente nuova e diversa,locali posso anche tentare aboradaggi sapendo che se faccio figuraccia non ce il rishcio di rivdere quella persona,in citta piccole o paeselli un timido per me ca piu paura perche vede l'attegiamento poco aperto della gente...io lo percepisco... se stessi a napoli,roma,milano,torino,mi smebrano citta'senza conoscerle.... dove volendo ogni sera si puo uscire e trovare il da fare...e uscendo spesso prima o poi uno si sblocca posso anche sbagliare.... nella mia citta' vedo solo gruppeti di adolescenti,comitive storiche conosciute e formate in adolescenza e coppie.... non ce mentalita' socializzativa... ora qualcuno mi dira' che il carattere e tutto posos anche sbagliarmi,pero un timido se trova unc ontesto accogliente piano piano esce fuori.... perche io percepisco sempre ostilita'...forse e il distrubo evitante non llo so che mi fa sembrare freddo,daltronde la comunicazione si basa su fedback... |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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se tu fossi,secondo i canoni odierni dell'estetica, una donna estremamente desiderabile avresti il problema inverso. Gli uomini,la gente,ti cercherebbe solo per quel motivo ma di te quanto gliene importerebbe veramente? Sei certa che non saresti più ansiosa? Io visto donne "bellissime" essere depresse a causa di questo fatto.Il punto è,secondo me, che ognuno di noi ha una immagine di sè stesso/a dentro di lui/lei.Quando ci entra in conflitto si vede brutto/a. La cosa più difficile,penso io,è accettarsi per quel che si è. "Lasciamo le donne belle agli uomini senza fantasia".Plutarco. |
Re: fossi fi** non sarei ansiosa molto probabilmente..
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