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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Se uno di scarsa o scarsissima attrattiva vorrà con assoluta determinazione una ragazza, forse qualcosa rimedierà, ma quanto si dovrà accontentare, salvo botte di culo? Mi sembra un'ideologia positivista all'americana o alla "Amici" (chi si impegna ce la fa): chiaro che se si vuole qualcosa non bisogna stare fermi, ma è buonista pensare che chiunque può fare qualunque cosa.
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Ho provato ed ho fallito e ora non ho più voglia di riprovare
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
C'è sempre un meccanismo di difesa inconscio che ci spinge a dire: ma non è che poi in due è peggio che da soli? Ammettiamolo, dai
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Chiaro che per noi (per me, almeno) la coppia è qualcosa di ignoto. O meglio, qualcosa che si vede sperimentare ad altri e di cui si invidiano alcuni aspetti (l'affetto, il sesso) ed altri meno (le litigate per le cazzate, il dover rendere conto di tutto, il decidere le cose in due).
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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Sei tu sei un narcisista, non dobbiamo esserlo tutti per forza (e, in effetti, questo tuo ragionamento è tipicamente narcisista). |
Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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C'è da dire però che, senza arrivare agli estremi delle situazioni descritte da Stone, anch'io alla fine della fiera conto più battute a vuoto che interventi azzeccati (ed è anche per paura di ciò che tendo a parlare poco), probabilmente perché il classico estroversone di turno (di cui ho qualche esempio tra i miei colleghi di lavoro) ha una maggiore facilità nel parlare di argomenti a me estranei e soprattutto maggiore disinvoltura nello "small talk". In conclusione, non credo si possano trarre leggi generali valide per tutti riguardo alla questione "siamo noi a isolarci o gli altri a escluderci?" |
Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Quello che mi piacerebbe sapere da Stone è cosa se ne fa dell'aver dimostrato che non è vero che non ci abbia mai provato.
Provaci ancora Stone (cit.) |
Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Lo so che non è facile, Win.
Suggerisco solo di non smettere di cercare il modo. Tu suggerisci la rinuncia? |
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Temevo che dietro ci fosse il desiderio di dimostrare a te stesso che è ora di rinunciare :-(
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Forse parliamo di cose diverse. Per uscirNe io credevo si intendesse uscire dallo stato di infelità dovuto ai disturbi psichici. Stare bene, in generale.
A questo dico di non rinunciare. Non sono contaria ad una rinuncia, magari temporanea, ad amici e amori. Anzi, sospendere le ricerche spesso è l'unico modo. |
Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Penso che abbiate ragione un po' tutti. Uscirne è difficile e checché se ne dica comporta sforzi (e questo ci può anche stare) e tanta sofferenza (un po' come i medicinali con un gusto cattivo, ma molto peggio). Se si vuole risolvere solo il disagio dovuto ai disturbi psichici derivanti dalla fobia sociale c'è un modo molto semplice: ritirarsi a vita appartata e rinunciare del tutto alla socialità. Disagio zero, ansia zero, sofferenza zero. In caso contrario bisogna esporsi per forza, mica si può imparare a nuotare senza bagnarsi, e questo comporta dei rischi. Ora, se uno arrivato alla fine, dopo tanti sforzi e tanta sofferenza, non ha combinato nulla e si ritrova solo e punto da capo, magari si chiede anche chi gliel'ha fatto fare, perché se se ne stava invece tranquillo a casa a grattarsi i ginocchi almeno non soffriva. Ha tentato e non s'è arreso voi direte. Mh, bella consolazione davvero.
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Mi ricorda la classica cosa del bivio: scegli la strada irta di ostacoli ma al cui termine sarai ripagato (se però superi tutti gli ostacoli neh :cool:), oppure quella piana e facile che non porta da nessuna parte?
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Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
Comunque stavo pensando che per uscirne (che poi sì, come diceva l'assassina dei Cereali si dovrebbe specificare da cosa, io parlo di ansia sociale, isolamento e soprattutto solitudine sentimentale), si dovrebbe sviluppare un certo grado di tolleranza alla sofferenza ma anche un fiuto per non cacciarsi in situazioni controproducenti ed eccessivamente ansiogene, e poi si dovrebbe anche accettare di vivere una parte considerevole della vita (magari anche tutta) come fosse una sfida per evadere da una prigione nella quale siamo stati cacciati senza alcuna colpa (quindi anche superare il senso di ingiustizia e di vittimismo che ne consegue).
Ma tutto questo naturalmente non basta, è condizione necessaria ma non sufficiente, l'unica soluzione davvero efficace è quella della mia firma. :cool: |
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