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Re: Nuovo virus cinese
La corruzione e la malapolitica sono endemiche in questo paese e altrove.
Crollano ponti e palazzi, nei terremoti ridono, c'è tanta malasanità, le aziende lucrano sulle spalle della gente e le multinazionali di più. E per tutto questo non mi vaccino contro il covid?:pensando: |
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Faccio un esempio, il salvavita nelle abitazioni civili, deve essere testato ogni tot, altrimenti c é il rischio che non intervenga in caso di necessità...se non ti assicuri che tutto funzioni come si deve, non puoi dare la colpa al progettista se succede qualcosa... Ora, non conosco nel dettaglio tutte le norme, ma dovrebbero esserci degli estintori nei palazzi, da usare in caso di necessità...oppure degli idranti (nella mia scuola ad esempio c erano entrambi). -é stata rispettata la scadenza degli estintori? - Gli idranti funzionavano? Bisognerebbe vedere la situazione nel complesso, i progettisti in fase di progettazione tengono conto di tutti questi fattori, probabilmente é per questo motivo che non hanno usato materiali ignifughi per il rivestimento della facciata...loro partono dal presupposto che tutte le protezioni siano efficienti. |
Re: Nuovo virus cinese
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per quanto riguarda i materiali da costruzione con il CPR devono avere diverse classi di reazione al fuoco... sempre da quello che ho capito non doveva essere ignifugo, ma da quel poco che so non doveva propagare la fiamma esempio il materiale elettrico (quello a norma) è autoestinguente e non propagante la fiamma ma non ignifugo... cmq mi immagino già i produttori alla carica con gli AFDD Ps cmq rispetto al condominio in inghilterra da noi non ci sono state vittime umane, immagino che le protezioni passive abbiano fatto una bella differenza nel nostro caso, bisogna solo capire come sia stato possibile che il muro esterno abbia preso fuoco cosi velocemente... |
Re: Nuovo virus cinese
La psicologia dietro le teorie complottiste
I ricercatori hanno lavorato duramente nell’esaminare perché una parte minoritaria della popolazione crede e diffonde teorie complottiste. Il gruppo di Lantian (2017) ha riassunto le caratteristiche associate alle persone che tendono a credere nelle teorie complottiste: “…tratti della personalità come apertura all’esperienza, sfiducia, scarsa amicalità e machiavellismo sono spesso associati alla credenze complottiste. La scarsa amicalità si riferisce all’amicalità come tratto, che gli psicologi definiscono come il grado di affidabilità dell’individuo, la gentilezza e la cooperazione. Alcune persone con una bassa amicalità sono individui che non sono molto affidabili, gentili o cooperativi. Il machiavellismo si riferisce al tratto della personalità per cui una persona è “concentrata sui propri interessi e manipola, raggira e sfrutta gli altri per ottenere quello che vuole.” Lantian (2017) continua: “In termini di processi cognitivi, le persone con maggiori credenze complottiste sono più propense a sovrastimare la possibilità di eventi coincidenti, attribuire connessioni intenzionalmente laddove sono improbabili e avere un livello più basso di pensiero analitico. Niente di tutto ciò è sorprendente perché una volta che avete iniziato ad analizzare una situazione con fatti dimostrabili, solitamente emerge la teoria complottista nelle sue parti, nessuna delle quali ha senso singolarmente.” Le teorie complottiste fanno sentire le persone speciali La ricerca del gruppo di Lantian (2017) ha esaminato il ruolo dei bisogni di una persona di unicità e il credere al complottismo, e ha scoperto una correlazione. Sostiene che le persone che hanno un forte bisogno di sentirsi uniche sono più propense di altre a sostenere teorie complottiste perché il complottismo rappresenta il possedere informazioni potenzialmente rare e non convenzionali. Inoltre, le teorie complottiste si basano su narrazioni che fanno riferimento a conoscenze segrete o informazioni che per definizione non sono accessibili a chiunque, altrimenti non sarebbero segrete e sarebbero dei fatti noti. Le persone che credono nel complottismo possono sentirsi “speciali” in senso positivo perché possono sentirsi più informate degli altri su eventi sociali e politici importanti. Le scoperte del gruppo di Lantian possono, inoltre, essere connesse alla ricerca recente che dimostra che il narcisismo individuale, o un’idea grandiosa dell’Io, è correlata al credere nelle teorie complottiste. Il presente lavoro suggerisce, tuttavia, che il bisogno di unicità può essere un’ulteriore mediatore in questa relazione. Infatti, il lavoro precedente ha mostrato che il narcisismo è correlato con il bisogno di unicità (Emmons, 1984) e che il bisogno di unicità è correlato alle credenze complottiste. Le persone che credono nelle teorie complottiste sono più probabilmente alienate e socialmente isolate Anche il gruppo di Moulding (2016) in due studi ha scavato nelle caratteristiche delle persone che credono nelle teorie complottistiche. E’ stato notato che le persone che sostengono le teorie complottiste sono più probabilmente impotenti, isolate socialmente e con alti livelli di anomia, che comunemente è definita come il mancato coinvolgimento dell’individuo nelle norme sociali. Tale distacco dall’ordine sociale normativo può risultare in un maggiore pensiero cospirazionista per svariati motivi. Prima di tutto, gli individui che si sentono alienati possono di conseguenza rifiutare le spiegazioni convenzionali degli eventi. Così come rifiutano la legittimità delle fonti di queste spiegazioni. Per questo, le persone si sentono alienate dai loro simili. E possono anche creare dei gruppi cospirazionisti per avere un senso di appartenenza alla comunità. Oppure possono appartenere a sottoculture marginali in cui le teorie complottistiche sono potenzialmente più diffuse. Le persone che si sentono impotenti possono anche sostenere le teorie complottiste in quanto aiutano ad evitare la vergogna per la loro situazione delicata. In questo senso, il complottismo dà un senso di significato, sicurezza e controllo su un mondo imprevedibile e pericoloso. Infine, e molto semplicemente, le teorie complottiste, che implicano un livello di machiavellismo e potere da parte di chi non ha una morale fissa, hanno più probabilità di avere un senso per chi si sente impotente e crede che la società non abbia delle regole valide. Variabili individuali correlate al complottismo Internet ha amplificato la capacità di persone simili di riunirsi, condividere ed espandere le loro teorie complottiste. C’è voluta solo un’ora dal massacro di Las Vegas per creare un gruppo cospirazionista su Facebook con più di 5000 utenti. Nel suo studio, il gruppo di Moulding (2016), ha scoperto in linea con le sue ipotesi che “sostenere una teoria complottista si correla da moderatamente a fortemente con le variabili correlate all’alienazione, l’impotenza, l’assenza di norme e il distacco dalle regole sociali.” La ricerca di van Prooijen (2016) ha scoperto che l’instabilità dell’autostima come conseguenza dell’incertezza del Sé è inoltre una caratteristica associata a una maggiore possibilità di credere nel complottismo. Le persone che non si sentono di appartenere a un gruppo – un tratto a cui gli psicologi si riferiscono come belongingness – sono più propense a credere nelle teorie complottiste. Le teorie complottiste sono sostenute dalle persone, non dai fatti Non si può dibattere con una persona che crede nelle teorie complottiste, perché le loro credenze non sono razionali. Ma sono spesso credenze basate sulla paura o sulla paranoia, quando vengono confrontate con prove fattuali che le contrariano, liquideranno sia la prova che il messaggero che la porta. (Le “fake news” diranno, nonostante la replica sia un argomento razionale, maturo e coerente). Questo perché le teorie complottiste sono portate avanti da persone che le credono e le diffondono insieme ai loro costrutti psicologici – non su basi fattuali o logiche per ragionare sulla teoria. Le teorie complottiste non spariranno finché le persone continueranno ad avere bisogno di crederci. Continueranno a diffondersi. I siti internet e i social come Facebook hanno semplicemente reso più facile la diffusione di queste teorie. Non sprecate fiato discutendo con le persone che ci credono perché nessuna prova scientifica li dissuaderà dalle loro false credenze. |
Re: Nuovo virus cinese
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E poi non è più nuovo e ha fatto vecchio! |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Ovvero: sicuri che tacere sia la soluzione migliore? Come la mettiamo con le persone in buona fede, che possono avere dei dubbi su diverse cose (comunicazione del governo, singoli provvedimenti, ecc., che di dubbi ne possono suscitare a iosa di loro) senza essere pregiudizialmente "contro" qualsiasi cosa sia solo sospettata di essere "mainstream"? A sentir ripetere a raffica certe teorie senza un contraddittorio efficace (inteso come una spiegazione dettagliata e completa dello stato dell'arte della conoscenza nel campo in questione, e come una risposta puntuale ai "dubbi" sollevati dai novax) non si va a finire che gli indecisi diventano prede di certa propaganda in assenza di alternative strutturate? |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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http://emoticonforum.altervista.org/...ine/zizi/8.gif |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Non serve aver fatto Analisi Matematica per capire che il trend non andava nel modo descritto da captain. Per non parlare della teoria "è tutta colpa dell'UE, prima eravamo i mejo del mondo"... |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Le varianti invece ormai camminano sulle proprie gambe :sisi: |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
guardate il titolo di Libero, noto giornale di estrazione neo-fascista. spiace che così tanti su questo forum si accodino a posizioni neo-fasciste. :mannaggia:
https://pbs.twimg.com/media/E-GUeilX...pg&name=medium |
Re: Nuovo virus cinese
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PS:L'ANDAMENTO DEL RAPPORTO DEFICIT-PIL Dati in percentuale dal 1960 al 2000. (Fonte: Bankitalia) https://i2.res.24o.it/images2010/Edi...2-59777bc00f9f questo si che impennava veramente in quegli anni. |
Re: Nuovo virus cinese
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Spiace leggere certe cose su questo forum. :mannaggia: |
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