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Re: Nuovo virus cinese
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Preferisco essere il pagliaccio del circo che la ragazza dell'apprendista lanciatore di coltelli. :bene: |
Re: Nuovo virus cinese
Comunque è inutile scannarci tra di noi, a ottobre con un numero di vaccinati che probabilmente raggiungerà l 80% vedremo che succede, io faccio questa previsione lockdown su 2 livelli più restrittivo per i non vaccinati e chi ha perso il green per vari motivi (scaduto o contagiato), qualche misera libertà in più per gli altri, stato di emergenza prorogato fino al 2022 e nuova campagna vaccinale spero con nuovi prodotti.
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Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
Facevo una riflessione sugli anziani che hanno vaccinato a inizio anno, ma se non fanno la terza dose avranno ancora degli anticorpi in autunno? comunque parere personale che ho da un pò il momento migliore per vaccinarsi è da metà agosto a metà settembre per affrontare il picco pandemico con gli anticorpi al massimo, praticamente ho ancora un mesetto per decidermi, certo che se escono cagate come il green pass i dubbi invece di diminuire aumentano esponenzialmente.
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Re: Nuovo virus cinese
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Anche perchè a logica, si chiama stato di emergenza, e una emergenza non può esserlo vita natural durante. Vediamo cosa si inventeranno, dato che non hanno particolari problemi ad agire ai confini o proprio fuori dalle leggi. |
Re: Nuovo virus cinese
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Immagina se anche solo al 20 % dei medici e degli insegnanti non fosse concesso di esercitare. Probabilmente l'obbligo per esercitare solo col vaccino fatto lo metteranno quando il numero dei non vaccinati diventa davvero minimo. |
Re: Nuovo virus cinese
Questi non si fermano davanti a nulla, di questo passo aumenteranno i disordini civili, e lo sanno benissimo.
Intanto i vaccinati salgono e insieme a loro anche i contagi, questo molti non se lo chiedono ancora. |
Re: Nuovo virus cinese
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https://www.focus.it/scienza/salute/...perimentazioni I dati ottenuti in queste fasi vengono analizzati dalle autorità regolatorie, che sulla base dei dati stessi possono autorizzare o negare l'immissione in commercio dei prodotti. Solo a questo punto, insieme alla commercializzazione, inizia la farmacovigilanza: un sistema complesso di monitoraggio della sicurezza e di gestione dei rischi che proseguirà per tutto il tempo che il prodotto sarà presente sul mercato. Questo succede sempre e con tutti i farmaci in commercio, a dimostrazione del fatto che i vaccinati non sono soggetti di sperimentazione, per la stessa ragione per cui chi utilizza l'aspirina non è una cavia da laboratorio. |
Re: Nuovo virus cinese
1 allegato(i)
X Winston Smith:
Pag. 10 del consenso informato che firmano i volontari alla sperimentazione: " Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza ". Se la logica non è un opinione posso dirti che lo hanno sperimentato quanto vogliono, ma rimane una mezza verità, di fatto c'è che non è stato sperimentato abbastanza, di certo non come gli altri vaccini. Certo che se ci si basa su siti di informazione che hanno ricevuto soldi dalle case farmaceutiche o hanno conflitti di interesse non se ne viene più a capo. |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Nuovo virus cinese
@Winston Smith certo che finché leggi focus.it stiamo freschi, appartiene alla Mondadori, qui ti lascio la top 10 dei libri x informarsi sul vaccino, classifica stilata dalla mondadori :sarcastico:
https://www.mondadoristore.it/vaccini-libri/ Spoiler classifica: 1-Burioni 2-Mantovani 3-Burioni È proprio vero che è più facile ingannare le persone che convincerle di essere state ingannate. |
Re: Nuovo virus cinese
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Re: Emergenza coronavirus
È più facile insegnare a un gatto ad abbaiare che far ragionare certa gente
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Re: Nuovo virus cinese
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E comunque direi che in mano abbiamo ben più di mezza verità: https://www.muhealth.org/our-stories...m-side-effects https://immunizebc.ca/ask-us/questio...how-do-we-know https://www.nationalgeographic.com/s...ting-the-shot- Quote:
http://www.riv.life/parte-1-il-busin...ella-speranza/ |
Re: Nuovo virus cinese
https://www.ilpost.it/2021/03/20/no-...inismo-storia/
Gli argomenti retorici immutati nel tempo Ogni sforzo compiuto dalle autorità sanitarie per aumentare la copertura vaccinale nel corso del Diciannovesimo e del Ventesimo secolo, con l’obiettivo di prevenire o contrastare le epidemie, è stato accompagnato da preoccupazioni e da avversità espresse in gradi e forme differenti da una parte della popolazione. Un aspetto piuttosto noto agli storici della medicina è la presenza di strategie retoriche standard nella comunicazione di alcune persone, magari più carismatiche di altre, che cercano di incanalare le varie espressioni popolari di avversità ai vaccini in una forma univoca di contestazione. Uno degli esempi più noti agli addetti è un pamphlet pubblicato a Montréal, nel 1885, dal dottore canadese Alexander Milton Ross, leader di un movimento di opposizione al vaccino contro il vaiolo. Era un periodo storico di scontri anche violenti su questo tema, nonostante esistessero ormai da circa un secolo prove della protezione garantita dal vaccino, che il consiglio comunale di Montréal rese quindi obbligatorio proprio nell’estate del 1885, a fronte di una grave e incontrollata epidemia di vaiolo. Molte persone, soprattutto nelle zone francofone più povere della città, opposero una tenace resistenza. Ross approfittò delle circostanze per cercare di accrescere la sua popolarità e la sua autorevolezza, descrivendo sé stesso come «l’unico dottore che aveva osato mettere in dubbio il feticcio» della vaccinazione. La pretestuosità del suo comportamento fu in seguito clamorosamente svelata quando in autunno le autorità scoprirono i segni del vaccino sul suo braccio, durante un’ispezione sanitaria, e i giornali locali ne diedero notizia. Il pamphlet è ritenuto un modello piuttosto esemplare degli argomenti capziosi che tendono a ripetersi nella storia dei movimenti no vax. Uno dei più costanti è la minimizzazione del rischio di rimanere contagiati e l’affermazione che la diffusione della malattia non sia tale da poter generare un’epidemia. Sappiamo oggi che il vaiolo è in realtà associato ad alcune delle più devastanti epidemie della storia, con tassi di mortalità tra il 30 e il 40 per cento. Di conseguenza un altro degli argomenti storici più utilizzati dai gruppi contrari al vaccino è che sia il vaccino stesso a produrre la malattia che dovrebbe debellare o altre malattie (sifilide, tubercolosi, colera, tifo e altre). Questi argomenti furono per lungo tempo in parte sostenuti, come detto, dalle conseguenze di pratiche cliniche imperfette e dell’utilizzo di strumenti non sterili. Ma queste conseguenze erano già all’epoca artatamente sovrastimate nelle comunicazioni degli attivisti, elemento che contribuì d’altra parte a rendere molto precocemente sentito all’interno delle comunità il bisogno di istituire commissioni per la verifica e la supervisione degli standard di produzione dei vaccini. Era poi molto popolare già nel 1885 un argomento complottista che ipotizzava l’esistenza di una volontà superiore e condivisa di limitare la libertà delle persone, soprattutto quella delle classi più povere, per ricavarne profitti favorendo l’occupazione e la ricerca nel settore medico. «E non venite a parlarmi della dittatura russa», scriveva Ross: «nessuno è formidabile come i funzionari sanitari di Montréal». Infine era già frequente tra i no vax di oltre un secolo fa la tendenza ad appellarsi a presunti esperti e autorità per accreditare determinate credenze. Apportare come “prove” le testimonianze di persone a cui erano attribuiti falsi titoli – persone i cui nomi erano preceduti da appellativi come «sir», «dottor» o «professor» – era una pratica piuttosto comune. Nel Ventesimo secolo e ancora in anni più recenti un intenso e sostanzialmente incessante dibattito sui vaccini ha permesso ad alcune cerchie ristrette di medici, poi confutati dalla comunità scientifica, di continuare a ottenere credito e attenzioni. Ad accrescere la loro popolarità in certi ambienti contribuì in parte la loro stessa condizione di medici “estromessi”, condizione in grado di procurare loro prestigio in una narrazione che li descriveva come casi isolati di scienziati non mossi dai presunti interessi economici della classe a cui appartenevano. Le indagini su almeno uno dei casi più celebri e clamorosi, quello dell’ex medico Andrew Wakefield, dimostrarono esattamente il contrario: l’esistenza di un conflitto di interessi dalla parte del medico isolato dalla comunità scientifica. |
Re: Nuovo virus cinese
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Probabilmente lo hanno omesso, altrimenti meno persone erano disposte a fare volontaria sperimentazione. |
Re: Nuovo virus cinese
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In effetti non ha senso provare a dialogare con chi guarda a chi dice le cose, invece che ai dati oggettivi. Comunque rilinko delle informazioni sugli eventuali effetti a lungo termine dei vaccini, che avevo inserito editando il post precedente. Se non ti piacciono perché sono scritte da Pinco invece che da Pallo, non so cosa dirti. https://www.muhealth.org/our-stories...m-side-effects https://immunizebc.ca/ask-us/questio...how-do-we-know https://www.nationalgeographic.com/s...ting-the-shot- |
Re: Nuovo virus cinese
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Non so che dire che, hai capito cosa significa conflitto di interessi? |
Re: Nuovo virus cinese
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E' facile così, non si leggono neanche gli articoli che uno posta (infatti hai risposto dopo manco due minuti), più facile demonizzarne la provenienza che discutere nel merito delle cose. Evviva lo spirito critico e l'obiettività, che sono esclusiva dei soli siti "alternativi"! Mi fa piacere comunque che certe cose emergano, questo scambio di post sarà utilissimo da tirare fuori in seguito quando ci saranno le cicliche accuse a base di "sveglia!!1!! dovete pensare con la vostra testa!!11!!" |
Re: Nuovo virus cinese
Il solo fatto che pensi sia un complotto è la prova che non hai colto cosa sta accadendo, è tutto alla luce del sole , c'è una sperimentazione volontaria (sempre meno x via delle restrizioni anticostituzionali) di un vaccino che usa una tecnica nuova e della quale non si conoscono ancora effetti collaterali a lunga distanza, x di più su un virus creato ad hoc in laboratorio.
Inutile che posti link a raffica di siti con conflitti di interesse, cerca di usare la logica non ti fermare a tg con 24 che dice che non c'è nessun rischio e che non è sperimentazione perché li dice burionih e la scienzahh Di link come i tuoi ne puoi trovare a centinaia basta avere pazienza di linkarli tutti, ma 100 menzogne non fanno una verità. |
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