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Non riesco a fare a meno di pensare a tutti quelli qui che gli hanno voluto bene e hanno perso un amico, e a come possono sentirsi in questo momento...
So che non vale molto, però vi mando lo stesso un abbraccio da parte mia. G. |
Ci sarebbero tante cose che si vorrebbero dire, in queste circostanze, tanti pensieri che si affollano nella mente, anche se non ci siamo mai incontrati, e, probabilmente, non ci siamo nemmeno confrontati su questo forum.
Ma davanti alla scomparsa di una persona l'unica cosa appropriata è il silenzio. R.I.P. |
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Credo che avrò visto Emilio in totale una dozzina di volte, non abbastanza per conoscerlo quanto lo conoscevano i suoi amici più cari (compresi alcuni utenti del forum). Penso però di aver capito qualcosa di lui e del suo carattere e mi sia concesso di dire che qualcosa avevo intuito...certe sue frasi inerenti ad un futuro cambio di vita non alludevano semplicemente ad un mutamento di stile di vita, di questo mi ero accorto. Tuttavia si trattava di semplici parole, nessuna dichiarazione programmatica e poi, del resto, chi non ha mai pensato di staccare la spina almeno una volta nella propria esistenza?
E' per questo che anch'io come Exodus mi dolgo per non aver avuto abbastanza tempo, per non essere riuscito a fargli capire che potevamo essere veri amici e frequentarci attivamente. Tutti i progetti erano rimasti sulla carta, l'idea di iscriverci in palestra assieme, di andare al famigerato aperitivo in lingua... Di lui mi restano soprattutto certi ricordi legati ai più recenti incontri: le due serate passate a casa sua con il Barda a discutere sugli argomenti più svariati, con lui a destreggiarsi con encomiabile equilibrio sui pensieri più ostici, il viaggio in treno di ritorno da Bologna, entrambi paralizzati dall'influenza e poi dieci giorni fa, l'ultima domenica, sopra la torre Branca ad osservare Milano dall'alto. Poche ore dopo, seduti a mangiare dal kebabbaro, il solito dialogo a base di battute caustiche che eravamo soliti scambiarci per esorcizzare le rispettive paure, per ricordarci di quanto la vita sia in fondo soltanto un circo: Emilio: l'altro giorno ho pianto perché ero in fase euforica Muttley: e perché dovresti piangere se sei in fase euforica? RIP |
Forse è inciampato...
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credo che alla base del gesto ci sia una profonda solitudine che stato di m*rda, un paese che porta al suicidio una persona cosi intelligente, colta e che avrebbe potuto dare e fare tanto... se la società non lo avesse messo nel suo angolo... |
So che, in questo forum di discussione, sono poche le persone che possono avere un'istruzione formale di tipo psicologico/psichiatrico, per questo sarebbe preferibile cessare le speculazioni sul “perché “ dell’accaduto.
Cercare di spiegare il gesto che ha compiuto, come un atto dettato, puramente, dalla sola volontà personale, è degradante della patologia psichiatrica che aveva e di cui altri sono affetti… Ed, in un certo senso, “falsa” la sua morte… Non troverete risposte se le cercate scindendo ed estraniando la persona dalla malattia mentale che aveva… Nulla di ciò che è successo poteva essere intuito…ed anche quel “folle” ed a volte eccessivo entusiasmo che ha colpito e si è impresso nel ricordo di chi lo ha incontrato, era un aspetto del suo diturbo. E purtroppo, personalmente, sono convinta che, nessuna parola pronunciata da amici…di persona o al telefono o parole scritte su delle mail, avrebbero alzato il sudario, con cui la malattia lo aveva avvinghiato lo scorso week-end. Emilio era affetto dal disturbo bipolare (se volete erudirvi su cosa sia, leggete questo articolo: http://www.psycheonline.it/index.php...d=45&Itemid=59 ) che, lo faceva vivere in un alternarsi incessante di inferno e paradiso… Il rischio di mortalità è molto elevato nei pazienti affetti da questa malattia. La percentuale di pazienti bipolari che commette il suicidio arriva al 19%, una percentuale 30 volte superiore a quella della popolazione normale. Riporto queste informazioni per ribadire che è stata la malattia psichiatrica di Emilio a portarlo via e non una sua libera scelta. La mente di Emilio, probabilmente, se ne era volata via, molto prima che il treno lo investisse. Forse, solo un ricovero coatto gli avrebbe impedito di togliersi la vita. Forse, se fosse stato seguito con più costanza dalla sua psichiatra e non solo una volta al mese, la storia si sarebbe svolta in modo diverso… |
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si e' vero e' stata la sua malattia a farlo andare via e io s convinta che emilio nn fosse ben seguito .- come tanta altra gente che essendo malata si affida alle cure di medici che molte volte nn prendono sul serio la situazione e sbagliano e sbagliano sulla pelle della gente che nn ha altre alternative che affidarsi a loro - ma chi lo sa se fanno la cs giusta per il malato .. |
poco tempo fa lo avevo contattato dopo aver letto che era riuscito a guarire , sembrava molto convinto .... :(
riesco solo a pensare a quanto si deve sentir male una persona per farsi mettere sotto da un treno Emilio , non ti conoscevo...ma leggo ora qui come hai saputo entrare nel cuore di molti ...sono sicuro che ora hai la pace e l'amore che questa vita non sapeva darti |
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Sono venuto anch’io a conoscenza della tragica morte di Emilio.
Inutile ricordare le profonde qualità umane che emergevano di continuo dalle sue parole, soprattutto al cospetto di tanti, qui, che hanno avuto modo di conoscerlo davvero e che gli hanno voluto bene. A tutte queste persone va il mio sincero cordoglio. .. |
Mi dispiace tantissimo anche se non lo conoscevo leggevo spesso i suoi post...
Addio EMILIO |
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in disturbi di questo genere c'è sicuramente una base genetica ereditaria, ma le esperienze possono mutare la situazione di molto... in meglio o in peggio... |
e se avesse avuto l'amore di una donna accanto secondo voi non sarebbe stato diverso?! :twisted:
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certamente - ma la donna nn c'era - morenson -
ma io nn penso proprio che la causa sia stata la donna che nn aveva , certo se l'avesse avuta sarebbe stata una ragione in piu per vivere io penso che gli sarebbe bastata un'amicizia che lo comprendesse veramente e gli stesse veramente vicino , conoscendolo .. [/quote] |
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Non penso si tratti tanto di trovare un perchè,la malattia già per sè lo è,piuttosto del rammarico di non aver saputo aiutare qualcuno in difficoltà. L'ho vissuto in prima persona tanti anni fa ed ancora adesso è vivo il ricordo di quel senso di impotenza di fronte ad un evento tanto tragico ed ancora oggi mi capita di pensare alle cose non fatte e non dette. |
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e' una cosa che ho pensato pure io.... penso che sia giusto che il forum lo ricordi sempre |
credo che tutti dobbiamo imparare molto dalla vicenda di cui e' stato vittima emilio....essa ci insegna il valore di questa vita anche quando fa schifo e sarebbe bello non leggere piu' post sul suicidio
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Purtroppo non potrò esserci venerdì, anche se avrei avuto piacere.
Ho appena fatto le condoglianze per telefono alla mamma di Emilio. E' difficile trovare le parole... ho provato... |
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Vorrei però andare a trovarlo appena mi sarò rimesso. |
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