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Re: Singolismo e discriminazioni
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"Obiezioni più concrete riguardano la discriminazione fiscale in molti paesi. È comune che il livello di tassazione del reddito dei single sia più pesante di quello della coppia legittimata dal matrimonio." |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
Un grande problema dell'essere single, soprattutto nel 2022, è che la stragrande maggioranza delle persone non può permettersi di andare a vivere da sola, dovendo rimanere a casa con i genitori come un adolescente. E' una roba inconcepibile.
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Senza contare che è una situazione tanto conveniente che in Italia siamo pieni di famiglie con bambini. |
Re: Singolismo e discriminazioni
Forse avrei dovuto trovare un amico con cui convivere, soprattutto come esperienza di vita, solo in secondo luogo per praticità e divisione spese
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
È verissima la cosa dell'affitto, dopo una certa età ci si stanca di vivere con coinquilini e costa veramente tanto da single. Rispetto a quando vivevo sola mi sembra di essere uno sceicco con lo stesso stipendio di prima (uscite, vacanze, spesa, affitto, è tutto tanto più accessibile in due). Sì, voglio proprio essere chiamata sceiccO, con buona pace delle femministe liberal perbeniste
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Re: Singolismo e discriminazioni
Ma poi oltre all'aspetto economico è anche molto più facile fare esperienze, viaggiare, vivere la città in cui sei. Perché dopo una certa età sono tutti impegnati a passare tempo con il partner e se sei single è pure difficile trovare qualcuno che vuole fare queste cose con te
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Re: Singolismo e discriminazioni
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E' questa che è una società malata che pretende di fare figli solo se si hanno un sacco di soldi, una casa grande, una macchina enorme, e poi soldi per vestiti, giochi, dentisti, sport, compleanni, complemesi, gita del liceo, università, dottorato.. questa non è vita normale. Di questo passo solo 1 coppia su 20 farà figli. Ci vuole proprio un cambiamento radicale di società. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
Ieri sera ho alzato i toni e forse ho esagerato ma era perché ero stanco ed è stata una settimana impegnativa, comunque non sono neanche d'accordo con la demonizzazione di chi vive ancora con la famiglia con presunti problemi psicologici eccetera.
Non può essere che uno fa semplicemente quello che gli conviene e lo fa stare bene? Anche lì la mia idea è che il pippone sullo staccarsi dai genitori venga fatto perché ci siano interessi economici dietro, comprare case e muovere l'economia. Inviato dal mio SM-A137F utilizzando Tapatalk |
Personalmente, non mi sono mai sentito discriminato perché single. Vero che da single si spende di più rispetto a quando si è in coppia (senza figli, s'intende), però mi sembra abbastanza normale.
L'unica cosa che davvero non sopporto è chi si accoppia e fa figli e poi si lamenta delle proprie condizioni. Ma qualcuno ti ci ha costretto? Che poi, come ha già scritto qualcun altro, talvolta non si capisce nemmeno se si stiano veramente lamentando o se si stiano vantando. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Un altro fattore che crea casino è l'instabilità lavorativa, si è supposto che siccome un manager o un tizio che lavora nel mondo dello spettacolo non ha un impiego fisso si è immaginato che questo modello si poteva portare ad ogni livello sociale senza creare squilibri, e invece secondo me questo modello ha creato un casino. Quando si importano certi stili di vita bisogna chiedersi se poi su larga scala ce li possiamo permettere, a me pare che non sia possibile, anche questa cosa delle famiglie allargate è un'altra boiata ideologica. 1 matrimonio, 2, 3 e così via, tutte queste cose se le possono permettere persone che risultano veramente benestanti a livello economico, un uomo che ha un solo stipendio base già finisce in genere in mezzo alla strada se il primo matrimonio fallisce mentre una donna in genere resta con i figli avendo relazioni a testa di cavolo con molti uomini. Uno poi che fa? Avendo paura che le cose vanno in malora non si sposa proprio e non crea alcunché. Questi modelli creano nella stragrande maggioranza dei casi relazioni instabili, nuclei che si disgregano, conflitti a non finire per i soldi, per quando tenere i bambini e compagnia bella, e si fa finta di non vedere nulla e che s'è trovato un valido modello alternativo ai nuclei stabili di una volta, ma per me è falsa questa cosa, queste cose possono ancora reggere quando un tizio è più che benestante, ma se si scende giù non reggono più. Altro discorso va fatto sulle famiglie omogenitoriali o anche quelle dove c'è un single che adotta, questo nuovo tipo di nuclei potrebbero funzionare secondo me. Ma comunque per me la cosa veramente problematica è l'instabilità dei nuclei sociali familiari non tanto da quali membri sono creati (ben vengano modelli alternativi ma che siano più stabili dei precedenti, i miei genitori e i miei nonni sono stati insieme tutta la vita) e direi più in generale l'instabilità di tutti i nuclei sociali. Cosa fare e come intervenire io però nemmeno lo so, ma che le cose funzionino male mi sembra evidente. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Lo so che un esempio di certo non fa testo, però ci stava :D |
Re: Singolismo e discriminazioni
Secondo me anche a lavoro è una conseguenza di come ci percepiscono le persone con famiglia: sfigati che non sono in grado di farsi una famiglia.
Poi scopri che: i colleghi sposati vanno a Milano con la scusa del derby e vanno a troie. Spesso sono cornuti, a volte si scopre che i figli sono di un altro padre. Che colleghi trombano le mogli di altri colleghi. Che alcuni sanno di essere cornuti ma fanno finta di niente o parlano di coppia aperta. Che alcuni sono separati in casa da anni ma vogliono continuare a sembrare una famiglia. Insomma vanno in contro a compromessi pesantissimi pur di essere ancora una famiglia, ma a me fanno ridere, sono dei poveracci che barano ma gli unici che rimangono fregati sono loro. Per non parlare dei tradimenti sgamati sui social, o chat imbarazzanti passate alle compagne da donne che vengono corteggiate, una nefandezza dietro l'altra. Essendo single non si fanno remora di mettermi da anni tutte le feste a lavoro, gente che da importanza al natale sta a casa magari va anche a messa e non conosce i 10 comandamenti, no cari colleghi non siete religiosi, il natale per voi è regali sotto l'albero, non avete la minima idea del significato della vostra religione, siete un'offesa alla figura del nazareno, siete solo dei superstiziosi che non hanno rispetto di nessun precetto. Essere discriminato da gente del genere, che spesso lavorando vale 0 oltre che come persona, non mi fa piacere ma mi fa capire di essere dalla parte giusta. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Riguardo alle famiglie allargate, per uno come me tendenzialmente pigro e a basso livello energetico sarebbe l'incubo degli incubi. Ma anche per chi è più sveglio non è facile, vedo mio cugino fare un sacco di straordinari e non fermarsi mai per star vicino ai figli del precedente matrimonio e la compagna nuova, e partiva già da un lavoro con stipendio buonino e una ex-moglie con cui si sono separati bene, che non lo dissangua. Quindi anche nella migliore delle ipotesi è un grosso stress. Quote:
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