Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Io cerco di evitare le tipe germofobiche sono le stesse che poi ti guardano male se le vieni addosso o se vuoi sesso orale, spesso e così quindi non fanno x me secondo me rovinano il rapporto, e un disturbo molto invalidante e fastidioso a livello relazionale

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

La faccio la mattina o cmq sempre prima di andare al lavoro. In teoria andrebbe fatta anche la sera quando si torna, per mettersi a letto puliti, ma poi in pratica mi lavo solo i piedi. E' anche un metodo per cambiare meno vestiti e lenzuola, anche se comunque almeno d'estate le magliette e le camicie le cambio ogni giorno. D'inverno riesco a usarle anche due volte. Jeans e pantaloni possono andare avanti anche una settimana, tanto quelli non puzzano mai

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Va bene 2 minuti. L'importante è fare. Tanto a meno che uno non lavora in miniera mica c'è bisogno di spazzolarsi a fondo.

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Dipende anche dal tipo di vita che fai. Se uno fuma, beve e non è molto attento alla dieta è normale che avrà bisogno di più igiene. Ma considera che tutti dopo un po' che non si docciano iniziano ad emettere odori, magari i più fortunati non avranno l'ascella atomica, ma inizieranno ad avere quella puzzetta di capra XD che non è propriamente disgustosa ma neanche si può dire che è bello :D

Guarda che è stato lui per primo ad insultare e prendere in giro.

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

I profumi vanno usati con cognizione di causa. Qualche goccia e basta no una quintalata. Quando sono usati con parsimonia non mi dispiacciono, invece quando impestano a km di distanza non li sopporto neanch'io mi fanno venire il mal di testa.
Poi (gusto personale) in macchina vade retro assolutamente, aboliti; preferisco l'odore di cicca piuttosto.

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Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Anche io ho avuto il problema del lavarsi da adolescente, stavo settimane intere senza fare niente se non giocare, erano tempi molto bui per me, solo da 6 anni a questa parte sono riuscito ad avere una routine decente su quello almeno, lo capisco bene il problema.

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Ti dico, io ho iniziato a lavarmi spesso solo quando sono andato a stare da mio padre per 1 mese nel 2015, prima stavo con mia nonna ed ero completamente nel degrado, ero profondamente depresso e non me ne rendevo conto, vivevo in una nebbia, non capivo un cazzo del mondo, solo facendo quel mese ho aperto gli occhi su molte cose e ho dovuto sopportare un grosso cambiamento anche se è servito a poco perchè poi son tornato a casa a non fare un cazzo, e nei periodi dove dico stop a tutto tutt'ora me ne sto a letto a fumare e mangiare e basta, alla fine è solo mancanza di energia vitale, e qualche altro demone ereditato da mio padre schizofrenico, alla fine sono destinato a soffrire di ste cose, per essere presentabile nella società questi periodi di totale spegnimento non ci devono essere. E anche quello è uno dei tanti chiodi che mi tengono fermo alla situazione insensata in cui mi ritrovo, mia nonna non mi ha mai saputo educare a vivere purtroppo, ha fatto il possibile, ma io mi ritrovo come un cane randagio.

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

pure io essendo cresciuto coi nonni mi ritrovo così, poi vabbè i miei genitori non sarebbero riusciti comunque ad educarmi, ma appunto mi ritrovo nella sensazione di essere un cane randagio, qualcosa che si è dovuto creare da solo, un selvaggio...quando ho vissuto da solo stavo proprio male sia a mangiare che a lavarmi li vedevo tutti e due come un peso, lo facevo proprio perchè dovevo, ma non era una cosa naturale per me

Oggi puzzo un po', dunque doccia! :)

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Comunque sì obiettivamente che su un forum di problematiche psicologiche ci sia chi quasi si deve giustificare per stare talmente male da non riuscire ad avere un'assidua igiene orale, quando è proprio da psicologia base sapere che uno che sta male comincia a trascurarsi proprio per il disagio che l'affligge, è davvero strano...dovrebbe essere dato per scontato che possa succedere, qui sopra

è come se in un forum di calcio la gente si stupisse se uno scrive ieri la squadra per cui tifo ha fatto gol e io ho esultato in maniera molto focosa

In autunno-inverno per essere ok dovrei lavarmi una volta ogni tre giorni penso, ma con la depressione proprio non riesco a curare l'igiene and all e mi lavo abbastanza raramente.
In estate mi lavo di più perché sto meglio di solito e perché il bisogno è più impellente probabilmente, vabbe in generale comunque dipende anche dal benessere/malessere mentale, se c'è apatia o meno etc.

Ma questa è una top citazione! :D

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Mi lavo tutti i giorni, sia d'inverno che in estate, raramente anche due volte al giorno.
Quando sto male poi mi viene ancora più voglia di andare sotto la doccia perché mi sento sporca. Non è che sono fissata, è proprio una cosa che mi viene naturale, di solito mi lavo alla sera.

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

ci sta, prima spari una serie di giudizi gratuiti e pesanti ( identici a chi ironizzava sulla gente che non si lava ) e poi dici che tu non hai fatto niente e che vieni bullizzato.
Dire che si può stare un mese senza lavarsi ( solo se lavori nelle fogne, importante ed unica eccezione ) è qualcosa di fuori dal mondo.
Perchè se esci di casa, la puzza che emani è quella di un barbone.
E si, è parecchio irrispettoso per chi si trova a doverti stare vicino, altro che gente debole perchè non sopporta la puzza di sudore ( e perchè dovrei sopportarla? se a prima mattina son sul bus e uno puzza platealmente a me fa schifo, non provo pena al pensiero che magari è depresso, mi da fastidio, perchè vuol proprio dire che è uscito di casa direttamente sporco ).

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Facciamo lo stesso discorso a un tizio in sedia a rotelle con la sacca del catetere in vista?

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Folleanonimo modera il linguaggio per favore, ti ho pure dato ragione in mezzo commento ma il tuo atteggiamento non mi piace

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Dipende da persona a persona ma ripeto la grossa puzza la emanano i vestiti non lavati, dopo 1 mese la puzza si stabilizza, ma pure prima dopo qualche settimana di non lavarsi, non e che aumenta esponenzialmente all infinito, i barboni che puzzano purtroppo sono persone che a volte si urinano o defecano addosso e su quei vestiti non li puliscono o cambiano, la pelle e il corpo non e che la puzza aumenta all infinito, io pure feci un esperimento non mi lavai x 1 mese di estate e non successe nulla, l unica cosa è che la pelle si sporca ma non e che puzzi , il vero cattivo odore proviene da vestiti sporchi e consunti

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

Certamente non lavarsi per 6 mesi tanto tanto normale non è, e lo dico io che non sono un maniaco della pulizia

Sembra incredibile ma dall'altra parte del globo c'è qualcuno messo peggio ancora...

Re: Quanto dovrei lavarmi per essere considerato "normale"?
 

se puzza ed è sul bus si.
Non è che chi è sulla sedie a rotelle puzza a prescindere, quindi se è in grado di muoversi autonomamente è anche in grado di lavarsi ( i disabili su sedie a rotelle, se non tretraplegici, riescono a lavarsi. E se son immobilizzati dal collo in su, hanno qualcuno che si prenda cura di loro, altrimenti difficilmente si troverebbero su un bus )

Anche a me dà fastidio sentire la puzza però il punto è che si è andati un po' inutilmente a infierire in questa discussione. C'è gente depressa che sta a casa sua e non si lava regolarmente, ma non è che uno avverta la puzza dall'altra parte dello schermo. Che utilità avrebbe in questo caso sottolineare che mi fanno schifo quelli che puzzano e non è un problema mio se sono depressi o vivono in condizioni di disagio se non quella di affondare il coltello nella piaga di chi si trova in quella situazione e può leggere? Poi ci saranno antipatie personali che favoriscono certe uscite ma magari possono trovarsi a leggere anche altri in condizioni simili che non c'entrano con queste "diversità di vedute" che si creano sul forum.
Comunque anche questo topic dimostra, da un lato e dall'altro, che la sensibilità è principalmente un sentimento selettivo, e alcune discriminazioni sono viste come meno ingiuste di altre a seconda di quanto si sente coinvolto chi si trova ad argomentare.