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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Per emigrare però servono soldi; conoscenza della lingua; qualche capacità e competenza spendibile; e ancora soldi.
Poi come la mettiamo con la fobia sociale e le altre patologie? Niente più supporto psicologico/psichiatrico. A parole è sempre facile. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Innanzitutto, senza lavoro, senza soldi, senza appoggi per trovare un lavoro e una dimora una volta che arrivi nella nazione estera, è un problema grosso. Poi come dici tu, non è che uno é fobico, evitante, depresso in Italia, e appena varca il confine nazionale diventa improvvisamente una persona brillante, estroversa, con capacità sociali e di adattamento a qualsiasi situazione si possa parare davanti. Può essere facile o comunque fattibile per gente spavalda, furba, che sa come stare al mondo, e che sa districarsi in qualsiasi situazione sociale, burocratica, lavorativa, conoscenza di lingue eccetera eccetera... |
Nessuno va all'estero da solo senza saper fare un cazzo e senza sapere la lingua bene.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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partire all'avventura poteva andare bene all'inizio 900, ora è la cosa più stupida che uno possa fare...sarebbe stupido già per una persona estroversa a spigliata, per uno coi nostri problemi sarebbe completamente assurdo...uno magari non ha mai vissuto da solo nel paesello e va all'estero a leggersi i contratti di affitto, studiarsi la burocrazia, farsi i documenti, trovare un lavoro normale ecc, sui gruppi di italiani all'estero è pieno di gente così che chiede aiuto perchè è stata fregata e non ha più un soldo, e torna in Italia col portafoglio vuoto e l'anima a pezzi |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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guadagnavo meno del minimum wage, ho intaccato ben presto i miei risparmi. facevo la fame e mi hanno pure pizzicato rubare al supermercato, ero proprio spacciato |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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A parole si fanno tante cose, anche andare nello spazio e visitare gli anelli di saturno... a parole... |
Io ho visto diversa gente andare a Londra e poi dire si si va alla grande, tutto bene, ho fatto i soldi. Dopo sono tornati tutti, spennati come polli.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Megliocambiare città in Italia secondo me.se non si conosce la lingua bene e senza sapere che lavoro fare e un rischio
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova.
Non sono tempi in cui si può pensare di partire all'avventura né in abito nazionale né all'estero. Non é più come una volta: in passato si poteva pensare si trasferirsi e vivere una vita migliore lontani dal luogo d'origine, oggi o si possiedono competenze o si rischia di fare una vita peggiore. I problemi non risolti ce li portiamo appresso ovunque andiamo. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
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Se la pensi così e le "pippe mentali" a te passano allora mi sa che hai sbagliato forum. Io sono chiuso in casa da 11 anni, senza soldi, titoli di studio, conoscenze, competenze e sempre sotto terapia psicologica e farmacologica. Fobia sociale ed evitamento ad un livello tale che a volte è difficile pure uscire dalla porta di casa e arrivare fino alla macchina parcheggiata davanti, più tutte le altre patologie per le quali non posso sospendere le terapie farmacologiche quindi ci deve essere per forza qualcuno competente che mi segue. Prova tu in questa condizione a partire. Pippe mentali credo sia molto inappropriato. Tra l'altro non saprei neanche da dove iniziare per uscire dall'Italia. E' una prospettiva che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello in queste condizioni. Non aggiungo altro, per il resto hanno già risposto altri al posto mio. |
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Comunque come dico da sempre ed è un dato di fatto, inutile fare i finti simpaticoni per attirare gente a se, provare a diventare come la massa, la gente lo capisce in due secondi se sei un incapace, non si scappa.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
quando esco in questo paesino sperduto mi rendo conto che non sono io a essere il problema, ma il luogo inospitale in cui sono cresciuto.
ogni volta che metto il piede fuori di casa mi rendo conto che non è qui che vorrei essere, ormai i giovani si sono tutti sistemati o impauriti, non c'è nessuno in giro. il covid ha dato il colpo di grazia alla socialità delle realtà piccole. sicuramente all'estero andrebbe meglio, anche un paese del cazzo sarebbe migliore di questo schifo di posto. l'unico problema è il lavoro, non avendo competenze né un mestiere, contando su un inglese approssimativo, mi sono scavato la fossa. l'unica possibilità è la cittadina più vicina, anche se il sogno sarebbe farmi una piccola rendita ed emigrare. |
Re: Ad uno sfigato non servono amici
Il covid ha dato il colpo di grazia alla socializzazione.io vivo in una città di 100 mila abitanti e vedo tanta gente solitaria.finita sta carestia devo trasferirmi in Italia per forza.
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Re: Ad uno sfigato non servono amici
A volte penso alla mia, alla nostra situazione, che non troviamo neanche una che viene a bere un crodino con noi perché siamo depressi, fobici, evitanti e non abbiamo il carattere da baci, abbracci e pasticcini eccetera, mentre ci sono quelli che non solo hanno la ragazza e la donna o la moglie, ma addirittura si permettono il lusso di avere una seconda relazione, un amante...
È un mondo ingiusto... |
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