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Re: Tinder
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Re: Tinder
Ma adesso pure la rabbia (in questo caso mi pare più che legittima, che sia giustificata da qualcuno o meno) deve essere repressa perché "non idonea", perché non è un nobile sentimento?
Anzi emozione. Perché la rabbia non è un sentimento è un emozione prima di tutto. Viscerale. Se esiste un motivo ci deve pur essere. Bisognerebbe interrogarsi sulla sua genesi. Reprimerla, o razionalizzarla (targandola come inutile o eccessiva) non serve a nulla. Ti si rivolge contro (non a caso la rabbia inespressa è il minimo comune denominatore delle depressioni) perché considerandola solo e soltanto negativamente si finisce intimamente per vergognarsene. E i timidi ne sanno qualcosa. E proprio il riuscire a viverla, accettarla e lasciarla scorrere come le altre emozioni che aiuta. Negandola si nega la possibilità di capirsi, si acuisce ancora di più il conflitto, nostro e con gli altri, che non ci permette di viverla (come per chi è "sano"). |
Re: Tinder
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Re: Tinder
Ma non ho capito, ora è diventato pure non criticabile, quel soggetto già accoppiato che va su tinder alla ricerca di nuove prede?
Il mondo social sarebbe più equo e giusto per i fobici vergini che almeno potrebbero usare questi strumenti per risollevarsi dalla solitudine. |
Re: Tinder
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Re: Tinder
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Re: Tinder
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Quindi se non siamo quella particolare donna offesa o quella particolare persona bullata, dovremmo adottate il principio muttleyan-craxiano del: Perché giudicare il comportamento altrui qualora non ci vada direttamente a toccare? Oppure rifarci all'altra aurea massima di stampo sempre craxiano: Quote:
E se invece rimanessimo sempre nell'ambito della coppia, ma parlando di violenza invece che di tradimento? Anche in quel caso la colpa sarebbe di entrambi? Sempre di dinamiche della coppia si parla. O no? |
Re: Tinder
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Al di là di ogni soggettivismo e relativismo, invece, quello che conta è che chi tradisce danneggia la persona tradita, e questo è un fatto. Tutto il resto, il contorno, il buttarla in caciara alla Craxi "tutti colpevoli, nessun colpevole", è opinabile e discutibile, ma quello no, quello è un fatto. Così come quando uno dei partner commette atti di violenza sull'altro, esiste chi compie un danno e chi lo subisce ed è squallido ricorrere al "se l'è cercata", lo stesso vale anche per il tradimento che è pure più subdolo della violenza fisica e quindi, se meno grave, è però più squallido. |
Re: Tinder
E poi, non sono anche questi dei giudizi di merito, e pesanti, su un evento che non ti riguarda direttamente*? Se li dai tu va bene, se li danno gli altri no? Come funziona?
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Re: Tinder
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Re: Tinder
Sì parlava delle motivazioni che possono portare ad un certo comportamento, se c'è corresponsabilità per il tradimento perché non potrebbe esserci per la violenza? Ovviamente, qual ora vi fossero queste motivazioni, non giustificano nessuno dei due comportamenti in sé (né il tradimento, come hai scritto anche tu, né la violenza).
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