![]() |
Quote:
Muttley, se potesse, la maggior parte della popolazione smetterebbe di lavorare nelle condizioni in cui lo fa ora. Per quello che non ci devono essere alternative seriamente valide, per far andare avanti questo sistema economico. Il lavoro alla base della piramide è una forma di costrizione, obbligo. Lo fai perché altrimenti non mangi o vivi di merda, in un caso su cento perché ti piace sul serio (a star larghi). È molto più civile una società che accetta passivamente che "così vanno le cose" e applica il darwinismo sociale ? Siamo d'accordo che questa è la situazione e ci si adatta, ma per favore non cercare di convincermi a mangiar merda col cucchiaio come se fosse caviale. |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Quote:
Guarda che non ho il tinfoil hat nel cassetto. Non c'è nessuna cospirazione. È solo il naturale corso dell'evoluzione umana, da darwinismo evolutivo a sociale. Di base è l'intrinseco egoismo che porta a non riuscire ad adottare altre ottiche, più comunitarie. Possedere piace, il potere sugli altri piace, scalare la piramide per sentirsi migliori piace in fondo. Non fosse piaciuto ai più, non si sarebbe evoluta così la situazione. Tanti interessi singoli contrapposti sono ciò che mantiene in equilibrio tutto. Essendo cresciuto in questo sistema qua, pure io faccio fatica a immaginare qualcosa di diverso. Riesco al limite a immaginare un "meno peggio" per la situazione attuale. Se vuoi possiamo discuterne. Ma se parliamo col presupposto che non farsi piacer l'andazzo sia essere terrapiattisti o famcazzisti io torno a giocare alla play :sisi: |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
La diversità di vedute parte dal fatto che a parer mio questo intrinseco egoismo che citi era elemento non modificabile.. diciamo che è variabile indipendente. Dato questo per assodato si è giunti a questo sistema in cui tutti (molto molto teoricamente, beninteso) hanno la possibilità di soddisfare i propri bisogni, e (ancor più teoricamente) arricchirsi, oltre che offrire assistenza a chi non è in grado di autosostenersi, sacrificando una parte del proprio tempo e mettendo in campo le proprie capacità. E fin qui ho scoperto l'acqua calda. Tu forse parti da una diversa mentalità dell'individuo, improntata all'accettazione di una equa distribuzione della ricchiezza che permetterebbe a tutti di vivere meglio. Un po come un comunismo funzionante? |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
Trovo incoerente invece la critica tout court al sistema produttivo ma il continuare a farne parte interamente. Come al solito si torna sempre all'idea che la propria sensibilità sia l'unità di misura che delimita il bene dal male, il giusto dallo sbagliato: se non mi piace fare una cosa, quella cosa è sbagliata. |
Re: i contributi per la pensione
Ma la cosa surreale è che si vuol far passare l'idea che se non si lavora allora non spetterebbero i servizi pubblici. Che allora chi non lavora non dovrebbe usufruirne etc.
Se si hanno risparmi, eredità, rendite, tutte queste son comunque state tassate alla base, quindi nessuno qui evade e quindi non ha il diritto di avere servizi pubblici. Se io lavoro venti anni, faccio la formichina, mi prendo le mie belle buste paga ( regolarmente tassate ), il mio bel tfr ( regolarmente tassato ), la mia bella casa di proprietà ( regolarmente tassata ) e decido che ho abbastanza soldi per vivere senza dover lavorare altri venti anni, il problema, esattamente, dove sarebbe? Mi sembra tanto un discorso del tipo:"io devo lavorare perchè mi hanno ben indottrinato sul fatto che chi non lavora è un parassita e quindi chiunque sceglie di non lavorare è un egoista che sfrutta il prossimo". |
Re: i contributi per la pensione
Assolutamente no, se una persona ha lavorato e decide di campare su ciò che ha accumulato prima è un altro discorso, ma se una persona decide di campare su quanto hanno accumulato altri prima di lei...pensate se questo ragionamento l'avesse fatto chi le ha dato la possibilità di vivere di rendita ora...pensate se questo ragionamento lo facessero tutti...sarebbe possibile ancora avere una società provvista di servizi e beni quale quella in cui viviamo?
Non è l'atteggiamento di uno a fare la differenza ma se tutti si comportassero così, del resto il personale è (quasi sempre) politico (cit.) Esattamente come il discorso del passeggero che si lamentava della multa, adducendo la scusa che il treno non smette certo di viaggiare solo perché lui non paga il biglietto...certo, ma se tutti seguissero quel ragionamento e il biglietto non lo pagasse più nessuno? |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
Invece si chiedevano delucidazioni in merito ad un presunto sistema che possa permettere a tutti di campare senza lavorare. |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
Quote:
Comunque, anche nel caso che la persona avesse rendite senza aver lavorato un solo giorno, che problema c'è? non sta evadendo tasse, non sta lavorando in nero, semplicemente, usufruisce di quanto è stato lasciato. Poi vorrei proprio vedere, qui dentro, quanti, avendo la possibilità di non lavorare in quanto con eredità cospicue ( che quindi possono permettere la rendita, magari aiutate da investimenti di sorta ), sceglierebbero comunque di farsi le loro belle 8 ore al giorno "perchè altrimenti siamo egoisti e la società collassa". Mi sa un pò di invidia verso chi può permettersi di non lavorare, onestamente:interrogativo: muttley la differenza tra chi non paga il biglietto adducendo che tanto mica per uno collassa il servizio pubblico e chi non lavora è che il primo sta commettendo un reato, punibile nel caso venga scoperto. Chi non lavora non commette alcun reato. |
Re: i contributi per la pensione
Anche secondo me nessuno lavorerebbe per contribuire al welfare, ma ci sono taaante persone che lavorano pur potendo fare a meno,perchè l'ingordigia di soldi non si placa mai,e perchè in casa si annoiano e impazziscono e perchè senò sembrano strani socialmente.
...E comunque muttley parla parla ma non lavora,fa l'insegnante,quindi è il primo a pigliare soldi a ufo :D |
Re: i contributi per la pensione
Zoe bisogna capire che la scelta non è sempre fare ciò che piace e ciò che non piace...a me non piace lavorare, non piace pagare le tasse, non piace fare attività sportiva, potessi starei tutto il giorno in casa a mangiare ma sul lungo periodo non ne ricaverei certo conseguenze benefiche. Si tratta di scegliere tra vantaggi a breve termine e vantaggi a lungo termine, gratificazioni immediate e gratificazioni non immediate.
Le prime attirano parecchio, le seconde sono più etiche. Se si deve scegliere sempre il vantaggio personale e la soddisfazione immediata a scapito dell'etica, si faccia pure, ma non venitemi poi a dire che una società dove tutti si fanno gli affare propri nel più sfrenato individualismo, possa funzionare bene. L'esempio che abbiamo sotto gli occhi è quello del nostro paese... Se poi, repetita juvant, mi si viene a dire che non si accetta il concetto stesso di società e i suoi meccanismi e non si vuole farne parte mediante sistemi differenti ed estranei alla società stessa, allora trovo tutto molto più coerente. |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
Ma non è detto che tutti abbiano lo stesso concetto di etica. Concordo con claire che molti lavorano perchè altrimenti sembrerebbero strani socialmente ( e non ho manco nominato quelli che lo fanno perchè il lavoro si piace o perchè a casa si annoiano, non li capisco ma va be:mrgreen:) |
Re: i contributi per la pensione
Appunto, non tutti devono avere lo stesso concetto di etica, ma in quel caso non dovrebbero vivere nello stesso tipo di società, altrimenti una società non accomunata dalla stessa etica (su determinate cose fondamentali) finisce per disgregarsi (ritorno sempre all'esempio del nostro paese ma anche di tanti altri).
Non credo che la vita in una comune o in un ritiro spirituale (preferibilmente laico) sarebbe tanto brutta, io ci penso spesso, qualora non riuscissi ad adattarmi del tutto a questi ritmi. |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Re: i contributi per la pensione
Quote:
Chi non lavora ( a meno che non commetta reati ) non crea alcun danno al prossimo- Il tuo ragionamento si basa solo sul fatto che tu disapprovi chi vive di rendita e quindi a tuo parere, queste persone dovrebbero esiliarsi. Perchè nel tuo mondo ideale, tutti lavorano ( perchè tu devi o ti senti costretto a farlo ) e chi non lavora non ha diritto a vivere in società ( pur avendo soldi per far girare l'economia e provvedere a se stesso senza infastidire nessuno ). Surreale:mrgreen: |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Re: i contributi per la pensione
Da una che benedice l'evasione fiscale non posso aspettarmi un grande rispetto dell'etica :D
Ma si, facciamo tutti soltanto quello che vogliamo e che ci piace, cosa ne sarebbe poi della società che conosciamo? |
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Re: i contributi per la pensione
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:32. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.