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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Si , in senso figurato hanno vinto i "disabili" o i deboli appunto , riempiendo il mondo di deboli di ogni genere , come possiamo vedere..... Deboli mentalmente , fisicamente , che smadonnano sulla vita , bella scena lol |
Re: Qual è il senso di lavorare...
Diciamo che hanno vinto gli "intelligenti" (nel senso di propensi all'evoluzione, passami il termine) poi la situazione gli è sfuggita di mano e così il sistema è di nuovo imperfetto.
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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Fossimo rimasti attaccati agli istinti, saremmo appunto rimasti animali, scimmie. Non ci possiamo considerare una specie animale, non più, ci siamo evoluti e siamo diventati una categoria a sé stante, troppo diversa da quella animale per considerarci appartenenti ad essa. Gli unici istinti rimasti sono quelli necessari alla sopravvivenza, anche se controllabili. Se, ad esempio, raggiungessimo un livello tale da poterci riprodurre senza accoppiamento, nel tempo anche l'istinto alla riproduzione sparirebbe. È l'evoluzione, noi ci siamo evoluti in campo intellettivo e abbiamo preso auto-coscienza, e nel tempo la maggior parte degli istinti animali sono spariti in modo naturale. Non è vero che la nostra natura è quella di correre nei prati, ormai la nostra natura si è privata di certi istinti. |
Re: Qual è il senso di lavorare...
Così possono annuire con fare sapiente e iniziare a dare consigli su come risolvere la crisi o attrarre figa.
Già che ci sei ci si può comprare un sacco di cose, roba, per incorniciare altra roba per regalare ad altri delle cose e tenere in casa tutte le cose che hai. Poi prendi una quantità tale di cibo che sembra che sia natale e se è già natale, sembrerà che sia natale al quadrato e potrai parlare di cosa stai facendo al lavoro ai tuoi parenti. |
Re: Qual è il senso di lavorare...
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li soffochiamo per un " bene maggiore" che sarebbe il quieto vivere ma prima o poi ste robe escono fuori e la gente sbrocca , chi è meno malleabile a ste cose o poco adattabile viene bollato come anti sociale , pazzo , schizzato etc... |
Re: Qual è il senso di lavorare...
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L'istinto alla rabbia ci è rimasto e si tende a soffocarlo è vero, e ciò causa frustrazione, così come si reprime spesso l'istinto alla riproduzione. L'istinto di correre per i prati invece no, non fa parte della nostra natura, ci siamo appunto evoluti e la maggior parte degli istinti animali sono spariti perché non necessari, altrimenti saremmo ancora Homo Erectus. |
Re: Qual è il senso di lavorare...
A me piace il mio lavoro, che so magari fra tot anni lo maledirò, però mi piace mi da soddisfazioni, ci sono molti giorni no, pesanti e faticosi ma nel complesso vedere i propri sforzi ripagati mi fa stare bene, poi non lavorassi mi isolerei ancora di più
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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Re: Qual è il senso di lavorare...
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Non condivido molto. Si cade in depressione perche' non ci si sente piu' utili (spesso si aggiunge anche una depressione legata alla consapevolezza dell'eta') e manca quell'insieme di relazioni quoridiane, per carita' che a volte si sarebbero evitate volentieri, ma che avevano anche i loro aspetti positivi...un luogo in cui ti conoscono e mediamente sereno, perche' normalmente la giornata trascorre tranquilla coi normali convenevoli, caffe' e pranzo coi colleghi, interazioni coi clienti/bambini o chi per esso normalmente se non positive/neutre...piu' il piacere di fare qualcosa- qualunque sia- e essere concentrati...e' difficile un lavoro che al contempo duro/noioso/insopportabile E con insulti dai clienti E dai colleghi. Per chi lavora da tanto in un posto diventa un luogo familiare, un po' una seconda famiglia, del resto anche in famiglia scaz.i e litigi non mancano...se famiglia e amici sono d'aiuto a distrarsi quando al lavoro male, allo stesso modo il lavoro permette di distrarsi dai problemi a casa e nella vita privata. Non e' detto che tutti hanno ste grandi ambizioni...fare bene il proprio lavoro, un buon rapporto coi colleghi e poi in famgilia potrebbe bastare... Teoricamente chi ha ambizioni che possono dare un contributo alla societa' se ha inpegno e talento DOVREBBE emergere (che la sua ambizione dia un contributo alla societa' e' essenziale perche' non e' che tutti possano dedicarsi a hobbies per se' e ricerca di un senso alla vita... perche' il lavoro poi chi lo fa ? gli schiavi suggeriva Platone...) Il talento nella nostra societa' diffficilmente emerge (raccomandazioni, concorsi truccati ecc.) e in questo ti do' ragione pero' non so te ma la maggior parte della gente quando non lavora non sa che fare del suo tempo...cazzegg..a, guarda la tv, si annoia, si deprime (e non solo per i soldi che non lavorando non riceve) ecc. questo forum lo insegna. Non e' il lavoro che gli toglie chissa' che, anzi normalmente arrichsce di esperienze...gli creera' qualche ricordo (bello o brutto), imparera' delle cose, avra' delle interazioni e la spinta a non lasciarsi andare. Chi ha delle passioni forti e ben chiaro cio' che vorrebbe riesce a coltivarle lo stesso, anche se magari dovra' sempre confinarle al tempo libero. E chi non le ha, e quanto deve pensarci, che il tempo libero non gli basta a farlo? |
Re: Qual è il senso di lavorare...
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Parlavamo di persone che diventano depresse dopo essere diventate ricche e aver lasciato il lavoro. Semplicemente, se il lavoro rappresenta una certa importanza per l'individuo, nessuno lo obbliga a lasciarlo, ricco o meno che sia. Quote:
Dopo la morte potrai fare ciò che vuoi? Ne dubito. Se non lo fai in vita, non lo fai più. Il tutto si può riassumere in questo. |
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