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Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
Winston, se tu per primo hai una così bassa opinione di te stesso, ha senso interrogarsi su quello che gli altri pensano di te? Alla fine sono solo tue proiezioni su ciò che loro potrebbero pensare...
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Re: Domanda per ragazze
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Smetti di pensare che piaci "nonostante che" e considera l'ipotesi che piaci "perché". ;) |
Re: Domanda per ragazze
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Non nascondo che preferirei idealmente una persona che abbia avuto un'esperienza simile alla mia in quell'ambito, ma se dovessi innamorarmi di una persona con poca esperienza non è che non lo prenderei più in considerazione per quel motivo, se mi innamoro mi innamoro, punto. Per quello dico che l'esperienza non è la prima cosa che noto, però se Tizio ha atteggiamenti altamente disfunzionali derivanti dal suo problema (e solo da quello), me ne accorgo subito o quasi e non mi sento in grado di affrontare questo tipo di situazione. |
Re: Domanda per ragazze
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Ecco, lei è una persona con problemi, ma consapevole degli stessi, e infatti la broccolerei tantissimo, esperienza o no. :D |
Re: Domanda per ragazze
visto che state analizzando il fobico in generale come categoria :sisi:
azzardo e dico la mia , per me il fobico ha difficoltà nelle relazioni perchè è già innamorato di se stesso e quindi deve fare lo sforzo di anteporre un altra persona a se stesso , in teoria la tipica stalker è il sogno fobico per eccellenza proprio perchè trova nella stalker la stessa ossessione che ha lui verso se stesso. fantasociofobia su rieducational channel :D . |
Re: Domanda per ragazze
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Nonostante ci sia un fondo di verità, si scherza eh... Giusto per stemprare un po' i soliti toni |
Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
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E' vero però ( a parer mio ) che una persona complessa più che problematica è molto più interessante di uan semplice, anche quello che mi intriga è sempre la personalità di una statua bella non so che farmene :) non so se sono persone più sensibili della media certo hanno una loro sensibilità e vedo tanta gente di scarso valore a giro , leggi estroversoni un po' sempliciotti, poi non so a me la donna un po' complessa da la idea di essere anche molto calda a letto è uan mia idea suffragata dal nulla purtroppo :mrgreen: |
Re: Domanda per ragazze
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Per me ha il diritto di partecipare alle discussioni come tutti gli altri... |
Re: Domanda per ragazze
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Io non sono per la demonizzazione dei problemi sempre e comunque, ci possono essere pure i compromessi. |
Re: Domanda per ragazze
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Qualche appunto invece su quelle due paroline: non se ne sente il bisogno di rafforzare ulteriormente il dualismo estroverso/vincente e (sottointeso) introverso/perdente e soprattutto di assumerlo come criterio di valutazione oggettivo, quando in realtà è tutto da verificare. |
Re: Domanda per ragazze
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O di patologia? Per fare un esempio, la talassemia è una malattia, quindi è un difetto, uno stato a-normale. Eppure in alcune zone del mondo è molto diffusa, e questo perché nella sua forma eterozigotica la sua incidenza sulla salute è inferiore rispetto alla protezione che conferisce dalla malaria. Possiamo immaginare per un momento, con uno sforzo d'immaginazione, che esistano delle caratteristiche psichiche normalmente patologiche, ma che contestualizzate in un determinato scenario potrebbero addirittura risultare convenienti? Non serve fare molta fatica, a dire il vero, diverse ricerche (che non vi linko per svariate ragioni) dimostrano già questo in scenari peculiari e ristretti (no, non si tratta della sociofobia, mi spiace). Questo per dire che non posso escludere, per quanto mi risulti improbabile, che persino il difetto della sociofobia (che è una condizione di a-normalità, essendo patologica per definizione) se non estremo può configurare dei vantaggi collaterali e serendipici che superano gli svantaggi. Ovviamente non sto né dicendo che sia giusto non curarsi né che sia preferibile cercare di essere accettati comprese le nostre patologie. Ma può anche capitare che la patologia conduca a ottenere risultati situazionali che senza di essa non si sarebbero mai ottenuti. |
Re: Domanda per ragazze
Sono d'accordo al 100%, mi permetto di aggiungere che il confronto (ad esempio quello che avviene all'interno di una psicoterapia) alla fine è il modo migliore per capire se la propria peculiarità può configurarsi come portatrice o meno di un valore aggiunto serendipico rispetto al concetto di normalità.
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Re: Domanda per ragazze
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Re: Domanda per ragazze
Ritorno sulla questione di cui sopra per sintetizzare i punti salienti, sui quali mi pare ci siamo incartati, riducendo un multiquote dispersivo.
Se si scrive: E' molto facile che una persona che non ha mai ricevuto attenzioni, si innamori di una persona che si dimostra gentile e disponibile, ma è soltanto perchè idealizza certi atteggiamenti, i sentimenti vengono distorti dal problema, io capisco che si fa una distinzione tra chi non ha avuto esperienze di coppia (presumibilmente per problematiche affini all'ansia sociale) e chi le ha avute. I primi hanno una grande facilità nello sviluppare idealizzazioni improprie del rapporto, i secondi no (altrimenti non avrebbe senso fare quell'affermazione). Ripeto, i secondi no. E questo è un pregiudizio grosso come una casa, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti in quanto tali, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti perché affetti da ansia sociale. Visto e considerato che anche i "normaloni" possono avere delle sbandate, diventare morbosi, ossessivi. possessivi, ecc. ecc. Meno persone si rendono conto di queste cose e continuano a portare avanti questi modi di pensare e queste associazioni mentali sociofobico/inesperto => persona che non sa gestire in rapporto, più difficile sarà spezzare il Comma 22 che le convenzioni sociali impongono sulle spalle di una minoranza (sei inesperto, quindi non sai gestire una relazione, quindi risulti meno appetibile, quindi hai poche o nulle possibilità di fare esperienza => loop). Quote:
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Re: Domanda per ragazze
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E se è così, se davvero si pensa questo (e purtroppo per la grande maggioranza delle persone è così), la reazione più naturale di fronte a un inesperto non è quella di evitarlo, di farlo "maturare" con qualcun altro/a? Perché ci si dovrebbe accollare il peso di "quasi necessari", quasi certi comportamenti disfunzionali all'interno della relazione? (che poi tra l'altro questo dovrebbe valere per tutti, tutti o quasi sono stati inesperti a 15 anni, per dire: o forse a quell'età le "disfunzionalità" sono maggiormente tollerate?) Se non si contrastano con forza queste convinzioni, si innesca il Comma 22 di cui parlavo prima. Sei inesperto => quasi necessariamente avrai dei modi di fare e pensare disfunzionali in ambito di coppia => ma chi me lo fa fare, ho già i miei sbattimenti => resti inesperto perché nessuno ti vuole => loop. Quote:
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