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Mano armata = coltello, o arma bianca. Di sera/tardo pomeriggio e sei solo tu ed eventualmente un qualche passante che, quando ti accorgi del tutto, non è ancora presente ( non sai se arriveranno altre persone). Quello che io ritengo qualsiasi persona civile dovrebbe fare è chiamare le forze dell'ordine, oltre a questo atto penso sia tutto a discrezione del singolo. Diciamo che mi aspetterei anche che si chiami aiuto rimanendo a debita distanza e cercando di scoraggiare l'aggressore. L'intervenire a livello personale, rischiando danni alla propria persona, invece è qualcosa che non ha senso pensare sia necessariamente giusto. Se non si è in grado di agire in modo efficace e tempestivo si rischia seriamente di mettersi in pericolo. Nel caso in questione intervenire e fallire nell'intento può benissimo significare prendersi qualche coltellata E non interrompere lo stupro; se il delinquente non ha scrupoli ed è determinato nel suo agire. 2 vittime invece di una. Gesto assolutamente ammirevole, ma a conti fatti con rilevanti probabilità di far nascere 2 tragedie da 1. Capisco il tuo discorso. Io sarei il "coglione" che potrebbe prendersela la coltellata, molto probabilmente. Ma qui non si discute già più sul piano di avere o meno le palle; piuttosto di fare la scelta razionalmente migliore. Il discorso di farsi stuprare a propria volta non lo prendo come battuta perché dici che per te è un'opzione valida. Penso che alla fine non risolveresti nulla. Finiresti solo col divenire a tua volta una vittima e ci sarebbe anche la concreta possibilità che la vittima principale viva col senso di colpa aggiuntivo (non giustificato) di aver coinvolto un'altra persona in quest'evento. |
Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Mi è capitato più di una volta d'intervenire su aggressioni adulto/adolescente di GIORNO (festivo). Ne ricordo due: la prima è stata una discussione per due ragazzi, descritti come 16enni, in motorino che non hanno rispettato il rosso. Il signore col verde gli ha urlato dietro qualcosa, l'hanno inseguito ed affiancato. Hanno entrambi accostato e, così ci veniva riferito dalla vittima, non ha fatto in tempo a scendere che si è preso una testata con conseguente rottura del setto nasale e trauma cranico. Autista dell'autobus che chiede ai ragazzini in fondo di spegnere la sigaretta. Risposta loro: bottglia di Heineken in testa. Età presunta 16-17 anni. Quote:
Io poi sarei per una completa riforma della legittima difesa per consentire, anche a terzi, in presenza di flagranza di un reato contro la persona (stupro, aggressione) o contro il patrimonio (furto, rapina), l'uso di armi per impedire la consumazione del reato, anche se il reo è disarmato, qualora quest'ultimo non desista o non si lasci trarre in arresto dal privato (già previsto oggi). |
Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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L'esigenza di sfogo per gli adolescenti è importante ma bisogna trovare un altro modo che non sia appiccicare le gomme e scrivere sui finestrini. Io so benissimo che l'eccesso di regole è sbagliato ma lo è altrettanto l'eccesso di sregolatezza. E' chiaro che la soluzione deve essere un compromesso, proprio perché non siamo robot, però bisogna vedere a che punto trovarlo questo compromesso :mrgreen:. Se il compromesso permette a me pendolare di frequentare mezzi pubblici più dignitosi e meno svilenti della mia persona sono più contento e vivo meglio, magari tratto meglio anche mio figlio adolescente :mrgreen:. |
Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Sono contrario invece alla giustizia privata e non sono propenso a comprenderla. Riportando l'esempio di prima, se lo stupratore si arrendesse attendendo l'arrivo delle FF.OO. ma il privato cittadino armato esplodesse colpi contro lo strupratore, magari mirando a testa e petto, per far "giustizia" io sarei per riconoscimento, con un processo rapido, dell'omicidio volontario con pena dell'ergastolo (30 anni) senza alcuno sconto negli anni a venire anche per buona condotta. Discorso analogo se i familiari della stuprata linciassero lo stupratore provocandogli lesioni gravi. Vorrei una società dove sia consentito l'uso della forza con una più ampia discrezionalità rispetto al presente ma SOLO finalizzata ad impedire che si consumi un reato o che un delinquente possa fuggire e non essere consegnato alla giustizia, NON a sostituirsi alla giustizia, né a negare il tentativo di recupero del delinquente stesso. E' solo ciò che mi preoccupa di molti italiani: il desiderio di poter giustiziare il ladro di turno più che di impedirgli di rubare. Quote:
Diverso è il discorso se uno ignora per completo menefreghismo: questo sì che è meschino. |
Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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E poi un'altra cosa, mi chiedevo quanti di voi si prenderebbero un proiettile in testa per salvare un gruppetto di donne e bambini. Tizio entra armato e dice che ammazza tutti se non si fa avanti qualcuno. Chiamate i soccorsi? Tanto siamo qui apposta no? Le nostre vite sono un inferno, perchè non sacrificarle per un bene piu grande? (liuk76 a parte, che mi pare trombi come un riccio). |
Re: non avere le palle (e riconoscere le proprie difficoltà)
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