![]() |
Quote:
Per cominciare vi consiglierei un buon caffè, da lui, il signor M. P. nella sua casa sul mar atlantico, nel nord della Francia: http://www.themodernword.com/scriptorium/proust.jpg Poi, per continuare, un buon tè coi pasticcini con queste tre signorine inglesi, molto pudiche ma anche misteriose e affascinanti: attente a non essere troppo spavaldi, anche loro sono fobiche!! http://www.bronteitalia.it/images/ragazze.jpg oppure si potrebbe optare - per i più spigliati - per un ginfizz notturno in uno di quei caffè parigini con questi due affascinanti intellettuali francesi!! Osservate bene lui: era guercio e strabico, eppure nessuna donna era in grado di resistergli! Eh, il fascino del filosofo non tramonta mai!! http://gandica.wpblogs.com/uploads/g.../sartre_01.jpg |
Quote:
|
Quote:
|
Quote:
|
assolutamente questa e una donna speciale.comunqu secondo me non ce niente di male ad essere timidi,visto che anche i timidi hanno una vita sociale e hanno ragazze.il mio problema e che questa forma di timidezza e introversione e vissuta male perche associata ad insicurezza e scarsa autostima e da tutto cio scaturisce la fobia sociale. :roll: :wink:
|
Quote:
Risposta un po' OT: C'è stato un periodo della mia vita, in cui mi sentivo profondamente sola, in cui mi dava conforto il solo leggere la biografia, le memorie degli scrittori. La vita dei grandi scrittori/pensatori mi colpiva perchè spesso costellata da solitudine, segnata da condizioni e vissuti così umanamente complessi e fuori dall'ordinario, da riuscire a sentire più vicinanza nella storia di uomini e donne lontane nel tempo e nello spazio che nelle persone reali, che ogni giorno mi giravano attorno nella più completa indifferenza. Tra la 4^ e la 5^ superiore scoprii le "memorie di una ragazza per bene" della De beauvoir; questo è un libro dove la scrittrice tratta dei suoi primi 20 anni di vita, in cui viene messa in luce, della sua adolescenza, soprattutto la solitudine, la totale incomprensione che la scrittrice, giovane ragazza, aveva con la famiglia, e quella estraneità che avvertiva rispetto al mondo circostante, così pago di sé, privo di quel dubbio quotidiano che attanagliava al contrario Simone. Ricordo che la sua solitudine riusciva a farmi compagnia: la trovavo assoluta, universale, così come allora io vivevo la mia, anche se col tempo ho capito che quella di Simone era una solitudine non tanto dettata da un disagio esistenziale “assoluto”, quanto da una sua impossibilità ad integrarsi nel conformismo della società borghese nella quale era cresciuta e di cui rifiutava tutti i codici e le regole comportamentali, perché ormai troppo oltre. Sartre le spalancherà tutto un nuovo mondo e lei riuscirà a trovare finalmente una sua identità forte all'interno della cerchia dei filosofi francesi, ma più in genere in quella degli intellettuali tout court. Nella mia solitudine adolescenziale sognavo di trovare nel prossimo “quella cosa” che Simone è riuscita a trovare in Sartre: qualcuno che con il suo sguardo, non mi facesse sentire estranea da me stessa, ma che anzi fosse in grado di restituirmi, coln uno sguardo fatto di comprensione e complicità, la percezione che io stessa aveva di me, e del mio io più nascosto.... ho sempre invidiato questa complicità tra Sartre e Simone, questa unione d'intenti e di visione esistenziale e di sentire emotivo, che ha tenuto unite due persone sino alla morte, nonostante poi i due non si fossero mai pieagati al matrimonio e avessero sperimentato anche un tipo di legame di coppia non proprio così convenzionale ... Inoltre, le invidio l’essere riuscita a trovare un’identità piena, cosa non da poco per vivere la vita con maggiore equilibrio e stabilità, seppur in costante divenire… |
Quote:
Il discorso sull'insegnamento e sulle dinamiche psicologiche che si instaurano con i ragazzi è una cosa molto complessa da spiegare...è vero, forse gli allievi mi vedono da una parte come quella "buona", però il discorso, se approfondito, si fa molto complicato e pieno di "risvolti oscuri".....ed è lungo! Riguardo alla terapia cognitivo-comportamentale me ne ha parlato una mia collega spledida con cui ho molto legato e che mi ha aiutato in questo terribile anno di lavoro: Lei fa couselling, e mi ha spesso incoraggiato a intraprendere il tipo di terapia di cui tu parli, perchè reputa l'analisi ormai superata, lunga, faticosa e - a suo parere- poco adatta a me; mi trova già troppo pensierosa ed estremamente riflessiva, quindi andare in analisi, dal suo punto di vista, accentuerebbe questa mia attitudine allo "svisceramento dei problemi" che invece andrebbe smussata e ridimensionata. Vorrei anche io provare con questa terapia breve; addirittura questa collega vorrebbe spingermi a prendere il diploma che ha preso lei, cioè quello per diventar conseillor, anche se non so se sia una buona idea, dato che per prima cosa dovrei imparare a gestire i miei problemi... |
la terapia cognitivo comportamentale e lunica che potrebbe aiutarci,perche sono i pensieri distorti che vanno modificati e nel mio caso sono tantissimi.poi io cerco di affrontare una situazione ansiogena per volta ma e durissima.ad esempio per ora mi sto concentrando sul camminare per strada quando ce confusione o nelle ore di punta con quella sensazione di stare al centro del mondo o che tutti ti stiano guardando ma lansia non diminuisce.
forse mi rivolgero anch io di nuovo ad uno specialista perche cosi la vita e veramente dura :roll: :roll: |
penso che il fatto di vivere in italia non ci aiuta molto.perche in generale le donne italiane e occidentali sono piu esigenti delle donne orientali.cioe io penso che se per esempio vivessi in giappone non avrei tutti questi problemi con le donne anche perche gli uomini giapponesi fanno cacare e le donne giapponesi che sono bruttine si accontenterebbero.
il maschio italiano mi sembra di aver sentito e passato alla storia come il latin lover per eccelenza e questo non ci agevola. |
stasera da sfigato quale sono mi sto guardando il film su canale 5 con will smith,magari riesco ad imparare qualcosa sulle donne.in alcune scene rivedo la mia immagine in quella di alcuni di questi uomini e capisco che sono veramente un gran coglione :roll: :roll: :!:
|
Quote:
|
ho preso una decisione da oggi in poi mi comportero da bastardo con le donne,per la verita l ho gio sta facendo cosi si imparano.mi sono rotto le scatole e l unico modo per avere qualche possibilita con loro.non posso stare sempre fermo a guardare devo fare qualcosa.in amore non ce spazio per i timidi lho capito tardi ma ora lho capito. :roll: :!:
|
Quote:
Tu insisti nel dire che ci sono delle regole comportamentali per piacere all'altro, ma è un'idea tua alquanto distorta e convenzionale. Non credo proprio che alle donne piaccia essere maltrattate e poi, questi discorsi mi sembrano alquanto riduttivi e ridicoli. Non è una questione di uomoni e donne, ripeto. Per i timidi ogni tipo di interazione risulterà più difficile, ma le persone sono così diverse le une dalle altre che stilare a tavolino le regole e le tattiche per conquistare LE donne (come se fossero una categoria unica e monolitica!!) non mi sembra molto proficuo. Parti da te stesso e da ciò che sei e metti in evidenza le tue qualità, anzichè assumere atteggiamenti appiccicati e mutuati da uno stupido film americano, che propina solo i soliti stereotipi sul macho figo. Mi sembri troppo sottomesso alle aspettative della società di massa |
il film americano lho guardato per gioco,non sono cosi stupido da credere a queste cose.per il resto nessuno mi puo impedire di fingere con le donne.in passato quando avevo la possibilita di conoscere ragazze ero sempre gentile ed educato alcune volte accentuando questo mio comportamento,dolce non lo sono mai stato perche non fa parte del mio carattere.
io sono stato sempre uno che si comporta tra finzione e realta non ci posso fare niente fa parte del mio carattere. |
Quote:
siamo vittima di stereotipi che ci siamo autoimposti o dai quali ci siamo fatti convincere che sono quelli gli unici modi di essere per stare bene al mondo... penso che ci sia anche una spasmodica bramosia di successo personale... e sono convinto che questa andrebbe al di la del trovare una ragazza affine |
ecco per es una ragazza che suona la batteria che ho conosciuto tramite annunci,mi ha chiesto di trovarci ed uscire...
ecco sto soffrendo come un cane perche nn trovo il coraggio...poi so come va... |
la cosa che mi fa piu rabbia e quando mi dicevano tranquillo che un giorno lavrai anche tu la ragazza,e io come un cretino ci credevo.
io mi sono sempre piaciuto per come sono pero di una cosa sono convinto la mia vita se fossi nata donna invece che uomo sarebbe stata piu facile,e solo una mia sensazione.con questo non voglio dire che le donne non soffrano ma da un uomo ci si aspettano qualita che io non ho mai avuto. :roll: |
Quote:
|
Quote:
|
Quote:
cmq vediamo se trovo il coraggio... |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:47. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.