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Re: Il no che diventa sì
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Su diverse cose che hai scritto mi trovo più o meno d'accordo, fare tentativi per cercare di colmare il Gap, esperire mettendo in conto figuracce e fallimenti, chiamare gli amici etc. Solo una cosa vorrei capire meglio, ti sentiresti di raccontarmi, anche via Mp se preferisci, un episodio in cui ritieni di essere stato "molesto" nei confronti di una ragazza? Almeno capisco cosa tu intenda effettivamente. Scusami se non rispondo per punti ma vista l'ora sono meno grafomane del solito :mrgreen: |
Re: Il no che diventa sì
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Peccato che molti reputino te e gli altri autoproclamati guru il male del forum, o leggi solo in topic sulla seduzione? P. S. Si va sul personale pesante vedo, bravo così fa un bullo estro! Il tuo scimmiottamento è quasi all 'ultimo stadio. |
Re: Il no che diventa sì
Beh, facciamo un esempio.
Io ho chiesto a dicembre se a partire da gennaio potevo essere coinquilino di una mia amica e del suo fidanzato, in sostituzione di un'altra ragazza. La mia amica mi ha fatto capire che la mia presenza poteva creare disagi per l'intimità della coppia; mi ha detto no, ed era un no molto motivato, quindi non ho ripetuto la richiesta... Invece, ieri mio padre era nervoso. Gli ho chiesto perché e lui mi ha detto che era perché era quasi finito il pane, era ora di cena e nessuno glielo aveva detto. Così gli ho detto che io sarei andato a prendere del pane da mia nonna, se ne aveva... lui mi diceva di no, di non andarlo a prendere, ma io ho institito che il pane lo avrei preso... alla fine l'ho preso ed eravamo tutti contenti... Esempi da applicare alle ragazze, ne ho uno, però non ha avuto esito felice :mrgreen: A Malta, in una vacanza studio, una ci provò con me, però anche se accadde io non ci credetti e non risposi ai suoi approcci in maniera adeguata... A me pure era piaciuta un po', quindi dopo la vacanza studio su MSN le dissi più volte che mi piaceva, inizialmente lei era restia, e poi mi rivelò che le piacevo effettivamente abbastanza... poi è finita male, per colpa mia, però questa è un'altra cosa :) Diciamo che è legittimo insistere quando già si sa che i no dell'altra persona sono solo risposte preconfezionate, non risposte dettate dai propri desideri, che è un caso che si verifica tanto più spesso quanto più l'intimità è alta, quindi agli inizi di un rapporto è infrequente. |
Re: Il no che diventa sì
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E contesto questo presunto diritto di manipolare e fare pressione per far cambiare idea a qualcuno Con una persona matura e stabile non funziona, ma con una persona vulnerabile e fragile si Dunque è cosa buona manipolare le persone più deboli? In teoria, in deboli siamo noi... |
Re: Il no che diventa sì
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E non vedo in quale modo le mie affermazioni dovrebbero risultare meno valide se non ho voglia di condividere le mie esperienze con uno che puntualmente scredita quello che dico quando non gli va a genio appellandosi a miei presunti disturbi mentali. Quando mi chiederai scusa pubblicamente per quello che ti sei permesso di insinuare più volte su di me (e per cui una volta sei stato richiamato e sanzionato dalla moderazione, mentre invece mi indichi come un "pluribannato"), ne potremo riparlare. Quote:
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Non così invece l'esempio tipico di cui si parlava in questo topic, l'invito a uscire a una ragazza che si è appena conosciuta in chat o su un forum. Qui direi che mediamente il rischio di diventare molesti è alto, per cui la reazione tipica al primo no dovrebbe essere fermarsi o rallentare, invece di gettare il cuore oltre l'ostacolo al grido di "un semplice no non mi basta". La prudenza è un valore ANCHE per un fobico, buttarsi a fare stronzate a random, tanto per, non è detto che sia un criterio terapeutico valido. |
Re: Il no che diventa sì
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Mio padre me lo ha detto di volere il pane, non l'ho deciso io. Quella ragazza me l'ha detto di avere interesse, non l'ho deciso io... non c'è nessuna manipolazione! Non si tratta di far cambiare idea, ma semplicemente assecondare un desiderio che qualcun altro tiene a freno, magari proprio per proteggere noi o per "accontentarsi"... se sappiamo che quel desiderio possiamo soddisfarlo, non c'è niente di male... Come ho già specificato, insistere si fa soltanto quando sappiamo perfettamente che il no detto dall'altra persona è formale, e ci sono circostanze in cui è chiarissimo... Sono casi ovviamente rari. Per il resto ovviamente concordo, se il no è chiaramente una negazione di desiderio, l'insistenza è solo nociva. |
Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Io con te sono d'accordo, ma i seguaci dei siti di seduzione non applicano questa premura verso gli altri, si vede da come parlano solo dei loro bisogni, l'altro esiste solo come oggetto, non come persona |
Re: Il no che diventa sì
Restando fuori dalla diatriba e parlando solo per me.
Io mi aspetto che un uomo a cui io interessi anche solo marginalmente mi consideri almeno sufficientemente munita di raziocinio da essere in grado di sapere cosa io voglia nel momento in cui gli dico "no", fosse anche solo per offrirmi un drink, visto che sono astemia. Cosa effettivamente capitatami più volte, cena al ristorante, ti dico che sono astemia, cosa caxxo insisti a decantare le doti del magico nettare che hai nel bicchiere ed a volermemelo "almeno far assaggiare"?? :moltoarrabbiato: Se ho un vantaggio è quello di non risentire minimamente del divieto al consumo di alcolici assumendo psicofarmaci perché proprio non mi piacciono!! |
Re: Il no che diventa sì
ma solo a me il "no", anche a fronte di numerose insistenze* è rimasto "no"? :D
*errori fatti in passato, colpa dell'inesperienza :) |
Re: Il no che diventa sì
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Idealmente, l'approccio ad una ragazza dovrebbe avvenire quando è già una nostra conoscente [incontrata per caso ad esempio ad una festa, ad una cena, una sagra di paese oppure è una new entry della comitiva...], ci abbiamo parlato e sappiamo abbastanza cose di lei. Quando comincia l'interazione vera e propria, solitamente ci si muove in un campo in cui i "no" netti non vengono mai detti, perché presumibilmente dopo la fase di conoscenza entrambi sanno all'incirca ciò che stanno facendo... quindi l'insistenza può consistere nel fare proposte di incontri che vengono rifiutate per motivi futili. Ad esempio, supponiamo che conosci abbastanza una ragazza, è chiaro che state bene insieme però avete sempre interagito in gruppo. Tu le proponi di andare a fare una passeggiata da soli nel luogo X e lei ti dice "non lo so, non saprei...". Naturalmente una risposta così può significare molte cose; che lei pensa che non vi conosciate abbastanza oppure che è molto timida oppure che non ha capito bene. La cosa opportuna in questo caso è far trascorrere un po' di tempo e continuare la frequentazione all'interno del gruppo, cambiare quindi lo status quo approfondendo la conoscenza, e poi riproporre... a questo punto la risposta sarà senz'altro più definita. Se continua ad assestarsi sul "no" allora vuol dire che c'è qualcosa che non va, e allora visto che il rapporto è abbastanza intimo si possono chiedere timidamente spiegazioni, valutare in base alle spiegazioni cosa è opportuno fare e andare avanti... Almeno, più o meno penso possa funzionare così. |
Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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Se tale ragazza è conoscenza del fatto che tu sei innamorato, che con lei ti vuoi assolutamente fidanzare e non sei disposto a compromessi e lei insiste per essere tua amica, allora è chiaro che c'è qualcosa che non va in lei ed è solo dannoso per te questo rapporto, lo lasci perdere e cerchi qualcuna che abbia un minimo di empatia... |
Re: Il no che diventa sì
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Re: Il no che diventa sì
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