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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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PS: qua sul forum si parla spesso di "cambiare atteggiamento per riuscire a legare con gli altri". Mai pensato di fare lo stesso con il discorso "lavoro" e togliersi le vesti di vittima vessata e condannata all'inoccupazione? Così tanto per dire. |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Qui ci si sfascia la testa, prima di rompersela. |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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ma se ti dico che praticamente TUTTI i miei conoscenti e "per sentito dire" han trovato lavoro come ti dico io ? praticamemte conosco solo questa realtà salvo eccezioni. e ovunque non trovo realtà diverse dalla mia.... pure tu mi confermi che "la segnalazione è una cosa legittima praticata ovunque e con gran diffusione" quindi che cavolo ribatti a fare inutilmente ? solo a sprecar aria fai.... non ho capito nemmeno che vuoi.. mi dai pure ragione ora, una persona intelligente capirebbe che i dati di fatto sono una cosa, non se la prenderebbe sul personale per un fenomeno esterno ma esistente e se davvero cosi esterno.. ma ahimé..... ora quello che dico NON significa che faccio solo la vittima e non cerco nemmeno, solo un'idiota penserebbe ciò. non hai detto come hai trovato lavoro.... e sempre qua si va a finire.. diversa gente rimane sul vago prima magari dicendo frasi "ohoh io ho sempre lavorato" e poi quando le si pongono le domande giuste sbuca fuori "era l'ufficio di mio suocero", è un classico fortuna che ci son anche gente per bene che ti dice di cose CONCRETE senza stupidissimi e inutilissimi giri di parole per dire tutto o nulla |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
Che poi al di là del lavoro che non si trova, pure trovandolo non è che. . . :pensando:
I cazzi amari sono strutturati a matrioska, ovvero: il lavoro nse trova, mannagge sande-----> er curriculum mio è nammerda, mannagge troie-----> mazza ar colloquio ho fatto scacà, damose na grattata-----> urca manno assunto e mo chi se arza-----> minghie so na pippa-----> ner lavoro sto a migliorà ma er capo e i colleghi nme danno tregua li mortacci de loro e via così. Ma per evitare fraintendimenti... Non intendo dire che ci si debba arrendere di fronte all'impossibilità o alle difficoltà che POTREBBERO CAPITARE MA CHE NE SAI ETC., il problema non è che AH MAGARI TI TROVI BENE A LAVORO L'AMBIENTE È CARINO oppure AH COSA CREDI IL LAVORO FA SCHIFO A TUTTI EPPURE NOI SE ARZA ER CULO NO COMM'A'TTE!, più che altro è che se non si riesce nemanco a uscire di casa e/o a incontrare le persone a cui si vuol bene e se una critica o un commento o una lieve stortura ti arriva come una mazzata è una cosa che devi mettere in conto, e appunto volevo fornire un ventaglio di situazioni plausibili e problematiche, perché purtroppo se non si ha la forza di sostenersi e soprattutto se sotto sotto (nell'inkonkio!) si crede di non meritarsi nulla di buono e al contrario di meritarsi (ad esempio) di essere rimproverati e trattati di merda dal datore di lavoro forse non si va tanto lontano. Perché devo buttarmi se non ho la forza necessaria? Sarà pure vero che siamo tutti deboli come diceva prima un utente ma qualcuno è più debole di altri o ha la debolezza ripartita in aree diverse o semplicemente non ha nemanco la forza basilare di reggersi. Evidentemente se qualcuno si fa il culo è perché può farlo, ne ha la potenza, la forza, le energie. No? Comunque non si tratta di piangersi addosso, si tratta di prendere atto dei propri limiti e considerarli, e da lì cercare di muoversi. Muoversi ignorando i propri limiti è un azzardo. Il problema è che non ho ancora capito come o perché muovermi, ad esempio, e vabbe'. |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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d'altronde hai solo detto parole vaghissime, nulla di concreto. insomma è digitare parole a caso sulla tastiera |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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capirai pure tu che col giro di parole si può dire tutto o niente.... poi boh, a quanto pare è stato il tuo allontanamento familiare a farti "liberare" quindi per chi continua ad abitare coi genitori che deve far ? poi curiosità.. chi ti manteneva affitto e tasse universitarie e se lo facevi da solo come hai fatto a trovar lavoro.. |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
scusa ansiaboy, quanti anni hai detto che hai?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
Per un altro po' sarò ancora studente universitario, quindi credo che lo scoprirò a breve...
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
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Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
@Ansia
ho già detto in un altro thread come ho trovato lavoro, rispondendo proprio a te. In modo un po' sinteticao. Ma se ci tieni ti faccio una descrizione dettagliata. Settembre 2012 invio un CV sul sito della mia attuale azienda per una posizione che reputo compatibile seppur troppo impegnativa per il mio stato di allora (studente universitario anche se con scarsi risultati). Vengo contattato poco dopo per un colloquio conoscitivo con le risorse umane che viene reputato positivo a seguito di feedback via mail. Verso Dicembre mi fissano un colloquio con il responsabile del progetto che corrispondeva alla mia candidatura. Mi risponde pochi giorni dopo la persona delle Risorse Umane che il colloquio è stato positivo. Poi il nulla per settimane, io chiedo aggiornamenti per email ma dalle risorse umane mi dicono che "ci sono ritardi con lo spostamento del personale" (questo è solo l'inizio delle mie peripezie con la disorganizzazione micidiale di questo manicomio). Alla fine desisto e ricomincio a barcamenarmi con lavoretti tipo promoter e altro. Verso Aprile arrivo alla consapevolezza definitiva di voler mollare l'università, ricomincio a distribuire CV e mi ricordo di avere ancora il contatto email delle risorse umane. Scrivo alla tizia che nonostante non sia stato selezionato sono ancora interessato a lavorare nella loro azienda se avessero posizioni libere. Come per magia mi risponde che hanno effettivamente una nuova "movimentazione" di personale su un progetto, quindi mi fissano un colloquio con un altro responsabile di quest'altro progetto (un tipo giovane e sveglio, e la cosa mi fa decisamente una buona impressione). Lui senza perdere tempo mi dice subito a fine colloquio che valuto il mio profilo molto positivo, nonostante mi pare abbia palesemente stanato l'incongruenza tra il mio affermare di essere in dirittura d'arrivo con gli studi (ero senza ritegno e mentivo a raffica nei colloqui sbattendomene di tutto) e la disponibilità fornita per un lavoro che per orari e intensità renderebbe impossibile dedicarsi ad altro. Anche qui a seguito del colloquio non succede nulla, sono tentato di scrivere alle risorse umane una mail incazzata sul fatto che mi sembra assurdo far perdere tempo con mille colloqui se poi non intendono assumere, ma per qualche ragione resisto e mi limito a sollecitare aggiornamenti. A Luglio mi rispondono che vogliono farmi un ulteriore colloquio con un altro responsabile di un altro progetto. Ci vado con aspettative praticamente azzerate e vagamente contrariato, mi presento persino sciatto (casual che più casual non si può: t-shirt, jeans e berretto) e scazzato al colloquio. L'ennesimo responsabile mi dice che il tizio che mia aveva sentito ad Aprile gli aveva fornito un feedback molto positivo su di me e dato che aveva urgenza di assumere un rimpiazza si era fatto passare il mio CV. Il colloquio dura tipo 10 minuti (evidentemente avevano già deciso), e finisce più o meno quando confermo di non avere problemi con gli orari, di non pianificare ferie per almeno 6 mesi e di accettare inizialmente un contratto a progetto (sì, inizialmente :o). Una settimana dopo, 31 Luglio 2014, inizia la mia formazione. Nessuna raccomandazione, solo testardaggine, pazienza, un minimo di faccia tosta e disponibilità a scendere a compromessi sulle condizioni contrattuali (di quest'ultimo punto non vado fiero ma amen, la situazione qui è questa per almeno 200 altre persone). |
Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
@dead ma io non dico che non ci siano casi come il tuo ma che nella maggioranza dei casi (e sopratutto in lavori che non richiedono chissà che qualifiche) entrono in vigore le segnalazioni/raccomandazioni..
altre domande.. :sisi: che lavoro è e a che fare con gli studi che avevi intrapreso ? su cosa hai mentito etc. etc. sempre ti va di rispondere :sisi: |
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